martedì 30 giugno 2020

[Book Tag] Mid-Year Freak Out - 2020 Edition

Ultimo giorno di giugno e quale occasione migliore se non questa per fare una sorta di bilancio delle mie letture dei primi sei mesi dell'anno?


1. Qual è il libro più bello che hai letto fino ad ora nell'anno?

 
Sapete che non posso scegliere solo un titolo, suvvia - dovreste conoscermi ormai, no?
Il primo libro dell'anno che si è beccato cinque stelle è stato Foul Is Fair di Hannah Capin - un retelling di Macbeth che ho amato. Ho poi amato alla follia Him di Sarina Bowen & Elle Kennedy - Wes (soprattutto) e Jamie hanno conquistato il mio cuoricino. Infine, recentissimo, c'è stato Meet Me at Midnight di Jessica Pennigton - ah, la coccola di dolcezza che è questo libro! 
Non è che posso menzionare anche From Lukov With Love di Mariana Zapata, vero?


2. Il seguito più bello che hai letto fino ad ora nell'anno?

 
Non ho letto molti sequel perché sapete che sono più tipo da autoconclusivi e siccome sia Us di Sarina Bowen & Elle Kennedy che Hanover House di Brenda Novak non sono stati all'altezza dei predecessori, l'unico - letteralmente - che davvero risponde a questa domanda è No One Saw di Beverly Long. 
 
 
3. Un libro uscito nella prima metà dell'anno che vorresti leggere al più presto?
 
 
La nona casa di Leigh Bardugo - sì, devo ancora recuperare Sei di Corvi, ma sapete che più una protagonista si presenta unlikeable e più finirà per piacermi.


4. Il libro che aspetti di più e che uscirà nella seconda metà dell'anno?

 
Quiet No More di Nikki Barthelmess, sequel di The Quiet You Carry che uscirà ad ottobre e di cui possiedo già l'eARC. Ed è troppo se dico che spero di poter leggere l'eARC di The Project di Courtney Summers prima della fine dell'anno anche se questo uscirà a febbraio 2021? Dai, insomma... Sadie l'avevo letto ad aprile 2018 ed era poi uscito in settembre. C'è speranza, no? Non ho mica già contattato la PR appena uscita la notizia per niente. 


5. Qual è stata la delusione più grande di questa prima metà dell'anno?

 
Non è l'unico che ha preso un voto basso - e anche All Your Twisted Secrets di Diana Urban (che ho finito ieri e di cui leggerete la recensione giovedì) ha deluso le mie aspettative - ma quello che sicuramente ha rappresentato la mia delusione più grande in questi primi sei mesi è stato sicuramente Un'eterna domenica di Robert Lukins, un libro completamente diverso dal modo in cui si presentava.
 
 
6. Qual è il libro che ti ha sorpresa di più in questa prima metà dell'anno?
 
 
From Lukov With Love di Mariana Zapata - proprio non mi aspettavo che l'avrei amato così tanto e che ancora oggi mi sarei trovata a sospirare al pensiero di Ivan Lukov.


7. Qual è il libro che hai preferito di un autore che è nuovo per te o che ha debuttato quest'anno?

 
Questa domanda la trovo sempre un po' strana e difficile a cui rispondere, ma mettiamola così: non sono una che "immerge il piede" troppo spesso nel fantasy, ma La città di ottone di S. A. Chakraborty mi ha ispirata fin da subito e autrice e libro hanno saputo soddisfare le mie aspettative. 
 
 
8. La tua nuova crush ship di questa prima metà dell'anno?
 
 
Vorrei dire ancora Wes e Jamie da Him e Sidney e Asher da Meet Me at Midnight o anche Jasmine e Ivan da From Lukov With Love perché solo il cielo sa quanto ho fangirlato con quelle tre coppie, ma alla fine dirò una coppia che è ancora solo agli inizi della loro relazione e di cui non vedo l'ora di leggere il proseguimento - sto parlando di Nick e Charlie da Heartstopper di Alice Oseman.


9. Il personaggio preferito di questa prima metà dell'anno?

Ah, è dura - ma andiamo di unlikeable (e di ship impossibili), quindi dico Dara da La città di ottone di S. A. Chakraborty.



10. Qual libro ti ha fatta piangere in questa prima metà dell'anno?

 
Ha una lista di content-warning più lunga di quella della spesa, ma The Sky Is Mine di Amy Beashel è sicuramente uno di quelli che mi ha fatto versare più lacrime - forse l'unico, ora che ci penso. 
 
 
11. C'è un libro che ti ha resa particolarmente felice in questa prima metà dell'anno?
 
 
E niente, scusate ma devo ripetermi: Meet Me at Midnight di Jessica Pennigton.


12. Qualche trasposizione cinematografica degna di nota in questa prima metà dell'anno?

 
Considerando che a causa del Covid-19 i cinema hanno chiuso - quindi da quel punto di vista ammontiamo a zero - e che, sempre a causa sua, grazie a vari periodi gratuiti su Infinity e NowTV e altri servizi di streaming ho visto la bellezza di 85 film finora, trasposizioni cinematografiche tratte da qualche libro ne ho sicuramente viste. 
Peccato che nella maggior parte dei casi io non abbia letto il libro. 
Unica eccezione qui è Wonder - la valle di lacrime di commozione, gente. 
 
 
13. Qual è la recensione che preferisci tra quelle che hai scritto in questa prima metà dell'anno?
 
 
Non sono stata a rileggerle tutte, ma credo sia quella di Love, Heather di Laurie Petrou.


14. Qual è il libro più bello che hai comprato in questa prima metà dell'anno?

 
A livello estetico? Direi Girl Made of Stars di Ashley Herring Blake - anche se tecnicamente è stato un regalo di compleanno. Devo ancora recuperare quelle edizioni book porn della Oscar Vault di Falce di Neal Shusterman e La città di ottone di S.A. Chakraborty. 
 
 
15. Quali sono i libri che hai intenzione di leggere entro la fine dell'anno?
 
Ahahahaha, non hai la domanda di riserva? No, perché dopo i mesi gratuiti su Storytel fino a settembre, ho tipo mezza casa di libri da recuperare.  

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E per quanto riguarda voi? Com'è stata la vostra prima metà dell'anno in quanto a letture?
Scrivetemi tutto sotto nei commenti!

lunedì 29 giugno 2020

What's on my bedside table? #74 | "All Your Twisted Secrets" di Diana Urban

Avrei sperato di portarvi oggi la recensione e invece il libro è ancora sul mio comodino (virtuale). Sono abbastanza certa di riuscire a finirlo oggi ma ahimè, non credo proprio che la recensione farà parte del recap di giugno perché domani vorrei portarvi il Mid-Year Freak Out booktag - insomma, la giornata di domani è già occupata e quindi la recensione slitterà probabilmente a giovedì.
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"All Your Twisted Secrets" di Diana Urban
Un mystery YA che viene consigliato a chi ha amato Uno di noi sta mentendo di Karen M.McManus e che viene presentato come un Breakfast Club che incontra Saw.


SONO A... 
Pagina a 5H e 25Min. Mi mancano quattro ore e sei minuti per finirlo e quindi c'è ancora la possibilità che possa coinvolgermi di più, ma per il momento questo libro non è all'altezza di quello che mi aspettavo/credevo. Tante cose mi ispiravano di questo libro - e le spiegherò bene nella recensione - ma forse è il modo in cui si è scelto di raccontare questa storia e il suo ritmo che non funzionano come dovrebbero.


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... la cover e il titolo sono stati i primi ad ispirarmi, poi la trama e le associazioni con altre opere hanno fatto il resto.

sabato 27 giugno 2020

[Recensione] "No One Saw" di Beverly Long

Anche in questo caso so che una recensione di sabato è insolita, ma che ci volete fare? 
Il mese è agli sgoccioli e insomma, gradirei non portarmi giugno anche a luglio.

Grazie a Lia della MIRA Books per avermi proposto di leggerlo in anteprima.


Titolo: No One Saw
Serie: A.L. McKittridge #2
Autrice: Beverly Long
Data di uscita: 30 giugno 2020
Pagine: 384 (Kindle Edition)
Editore: Mira Books
Link Amazon: https://amzn.to/2URn0Ez

Trama [tradotta da me]: Nessuno ha visto niente. O così dicono…

Il detective del dipartimento di polizia di Baywood A.L. McKittridge non è estraneo ai casi difficili, ma quando la bambina di cinque anni Emma Whitman scompare dall'asilo, non c'è nemmeno un frammento di prova da cui poter partire. Né la nonna che l'ha lasciata all'asilo e neanche l'insegnante alle cui cure avrebbe dovuto essere affidata possono chiarire la scomparsa della bambina. Non ci sono testimoni. Nessuna traccia di dove potrebbe essere andata. C'è solo una cosa di cui A.L. e la sua partner, Rena Morgan, sono sicuri—qualcuno sta mentendo.

Con l'orologio che corre, A.L. e Rena sono sottoposti ad una pressione durissima quando scoprono che il loro istinto aveva ragione: non tutto è ciò che sembra. I Whitman sono una famiglia dai molteplici segreti e A.L. e Rena dovranno sbrigarsi a sbrogliare la crescente ragnatela di bugie se vogliono trovare il filo giusto che li porterà ad Emma… prima che sia troppo tardi.


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Quattro mesi fa ho letto, sempre in anteprima grazie alla CE, il primo libro di questa serie - Ten Days Gone. Era stato un libro che mi aveva intrattenuta, mi aveva fatto domandare fino alla fine chi fosse il colpevole e nonostante il finale un po' affrettato e qualche risposta mancante - ma non particolarmente rilevante ai fini della storia - mi sono sentita ben disposta a continuare. 

Questa volta abbiamo il caso di una bambina di cinque anni scomparsa dall'asilo - la nonna giura di averla lasciata all'ingresso e di non averla accompagnata fino in classe perché la sua insegnante si trovava nell'atrio e l'aveva quindi affidata a lei firmando il foglio di presenza, ma dall'altra parte abbiamo l'insegnante che giura di essere stata in classe tutto il tempo (con tanto di altri genitori che confermano la sua presenza in aula) e che lei la bambina non l'ha mai vista tutto il giorno. 

Stanno dicendo tutte e due la verità? Stanno mentendo tutte e due? Con due versioni così diverse, una di loro deve per forza mentire se si vuole credere ad una delle due donne - ma a quale di loro?

A.L. e Rena si mettono ad indagare, ma non c'è molto da cui partire. 
Iniziano ad interrogare tutti i membri della famiglia, le altre insegnanti, la direttrice dell'asilo, i genitori degli altri bambini - e tante testimonianze danno ragione ad entrambe le donne, ma Emma Whitman continua a risultare scomparsa. 
A.L. e Rena però non hanno intenzione di arrendersi, scavano a fondo, voltano ogni sasso, percorrono chilometri spostandosi in un'altra cittadina quando una pista li conduce lì - quando qualcosa fa pensare loro di aver finalmente imboccato la strada giusta. Ma si imbattono in tanti vicoli ciechi, tante piste che non portano a nulla e tante, ma tante bugie - perché non c'è un singolo personaggio qui che non menta almeno su qualcosa. 

E intanto le ore passano e di Emma ancora nessuna traccia. 


Se il primo libro trovava un equilibrio tra il caso e la vita privata dei due detective perché serviva a presentarli, questo secondo fa decisamente pendere la bilancia più verso il caso su cui stanno indagando - e mi sono sentita molto più coinvolta. Ho comunque apprezzato gli aggiornamenti sulla loro vita privata - e anche chi non ha letto il primo può comprendere lo stesso gli avvenimenti e di cosa si parla perché ci sono abbastanza elementi di base che lo spiegano - in quanto dà loro quel tocco di umanità, ma ho preferito che stavolta ci fosse una full-immersion nel caso su cui stavano indagando. 

Anche questa volta sono arrivata quasi fino alla fine senza nessuna certezza su chi fosse il colpevole - certo, avevo un paio di idee e teorie ogni tanto che però sembravano venire smentite da qualche nuovo elemento che emergeva dall'indagine e certo, tutti mentono quindi non puoi mai puntare il dito con sicurezza contro qualcuno in particolare perché tante persone coinvolte "puzzano" - anche se forse alcune più di altre e a posteriori forse sembra prevedibile, ma ad un certo punto c'è una pista che assume così tanta solidità che ti convinci possa essere quella giusta. 

Anche stavolta il finale è un po' affrettato - non tanto per il caso in sé che si risolve con tutte le spiegazioni senza lasciare un buco di trama, quanto più per un altro caso che emerge lontano da Baywood in cui il lettore finisce per forza di cose coinvolto e resta incuriosito, ma che purtroppo rimane senza risoluzione. Non sarebbe stata comunque la loro giurisdizione e un po' mi sarebbe piaciuto che A.L. e Rena lo risolvessero, ma dall'altra parte avrebbe reso il caso su cui lavoravano un po' troppo "semplicistico" e simile ad altri che ho già visto in molteplici serie televisive dal sapore criminale. 

Per questo secondo volume ho deciso di alzargli il voto di mezzo punto - lo stile è sempre scorrevole e non troppo complicato da termini tecnici ed è vero che non ha grandi colpi di scena e le indagini hanno un ritmo lento e metodico, ma il caso devo dire che mi ha coinvolta più del precedente. Se dovesse uscirne un terzo, non mancherò di leggerlo. 

 
 
P.S.: tutto questo ha risvegliato in me un ricordo abbastanza traumatico dell'asilo - cioè, niente di trascendentale, niente a che vedere con un rapimento, però me lo ricordo ancora oggi. Forse avrò avuto anche io cinque anni o giù di lì e dopo aver avuto le suore al primo anno di asilo, nei successivi due ho avuto le maestre. 
C'è stata una mattina in cui mia madre mi aveva portata a fare le analisi del sangue e sebbene io volessi dopo stare a casa con lei, lei comunque mi aveva portata all'asilo. 
E io piangevo, piangevo... piangevo.
Chiedevo ripetutamente alle maestre di telefonare a mia madre e loro mi dicevano che non rispondeva e io sono stata inconsolabile per tutta la mattina e tutto il pomeriggio. Continuavo a volere la mamma e loro continuavano a dirmi che avevano provato a telefonare, ma lei non rispondeva. 
Quando poi nel pomeriggio mi è venuta a prendere, le sono saltata addosso immediatamente come una iena chiedendole perché diamine non avesse mai risposto al telefono - ovviamente non in questi termini, ma se vi può essere d'aiuto c'è una foto di me che già a tre anni mando a f*****o la gente - e lei mi rispose che in realtà non le avevano mai telefonato. Neanche una volta. 
 
Per me è ancora oggi uno degli eventi più traumatici della mia vita - la storia di come ho scoperto che Babbo Natale non esiste la lasciamo per un'altra volta.

giovedì 25 giugno 2020

[English Review] "What Unbreakable Looks Like" di Kate McLaughlin | Blogtour

Come vi avevo già anticipato martedì, dopo quella in italiano oggi è il giorno della recensione in inglese in occasione del blogtour. 


 
 
First of all, thanks to Meghan from Wednesday Books for sending me via NetGalley an eARC in exchange for a honest review.
You have to know English isn’t my first language, so feel free to correct me if I make some mistakes while writing this review.



Title: What Unbreakable Looks Like
Author: Kate McLaughlin
Publication Date: June 23th 2020
Pages: 336 (Kindle Edition)
Publisher: Wednesday Books 

Amazon Link: https://amzn.to/2Y7wrSx

Plot: Lex was taken – trafficked - and now she’s Poppy. Kept in a hotel with other girls, her old life is a distant memory. But when the girls are rescued, she doesn’t quite know how to be Lex again.

After she moves in with her aunt and uncle, for the first time in a long time, she knows what it is to feel truly safe. Except, she doesn’t trust it. Doesn't trust her new home. Doesn’t trust her new friend. Doesn’t trust her new life. Instead she trusts what she shouldn’t because that's what feels right. She doesn’t deserve good things.

But when she is sexually assaulted by her so-called boyfriend and his friends, Lex is forced to reckon with what happened to her and that just because she is used to it, doesn’t mean it is okay. She’s thrust into the limelight and realizes she has the power to help others. But first she’ll have to confront the monsters of her past with the help of her family, friends, and a new love.

Kate McLaughlin’s What Unbreakable Looks Like is a gritty, ultimately hopeful novel about human trafficking through the lens of a girl who has escaped the life and learned to trust, not only others, but in herself.



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CONTENT WARNING: human trafficking, exploitation of prostitution, child pornography, violence, sexual abuse, slut-shaming, miscarriage, drugs, Stockholm syndrome.

TRIGGER WARNING: rape, self-harm (cutting), suicide attempt (mentioned).


Lex was convinced that she wouldn't have lived enough to be eighteen.
This is because her mother has always cared more about alcohol and how to get even more of it other than caring about who circled around her daughter so that's how Lex became Poppy - one of the many girls who work for Mitch, who sells their body to anyone willing to pay. Anyone.
Closed in a motel room with other girls and forced to have sex - forced to be raped - numb and stoned by the drugs that Mitch gives them to keep them pliable and that they use to dissociate themselves from what men do with their bodies, Lex no longer even thinks of escape. To go where, anyway? She - like all the other girls - depends on Mitch for food, a roof over her head and especially her beloved pills.

It's a bit of a shock when the police raid the motel, but not so much: it's not the first time, they know they have to keep their mouths shut and sooner or later they'll go back to Mitch - or he'll pick them up. The cops say they saved them and Poppy is already looking for the right opportunity to escape together with Ivy - the only one of the girls who is closest to her, the only one who initially insisted that they call each other with their real names not to forget who they were before but now she has also surrendered to what is their life - when what once was a beloved aunt, her mother's younger sister, comes to the hospital. And Aunt Krys really seems to want to keep Lex with her - with all the trauma, the shame, the scars, the nightmares, the distrust she carries with her.

A part of Poppy is always ready to escape, but Krys' presence has awakened Lex - and Krys wants to offer her a life again. But how can you trust something as ephemeral as hope? How can you believe what looks like just nice words? How can you believe that they won't ask you for anything in return? How can you believe that it is unconditional affection? Why not go back to the life with Mitch which, however horrible, still offers certainties?

Lex decides to try it, to find out if she can still trust someone, if she is not too damaged inside to be able to still feel feelings for someone - Lex decides to find out if she really can deserve a good life.

But old ways of thinking are hard to get rid of, it's easier to let yourself go before what you already know - including the sex that inevitably leads Lex to dissociate during the act because it has become something automatic in her mind and sex is devoid of any value. But when the boy she confided in uses her story to take advantage of her in one of the worst possible ways, Lex realizes it's time to say enough is enough - to break the circle.



What Unbreakable Looks Like is undoubtedly a novel with an admirable intent, capable of highlighting what is actually an industry: the trafficking of girls, often minors, held hostage and sold for sex. The brutal way in which they are dehumanized finds a place here, with Mitch depriving them of their names and identities to shape them as he and all his "customers" like. Unfortunately, there are many like Mitch out there and it's a difficult mechanism to stop because there's a lot of money involved and people who help these men get away with it because it's convenient for them too.
And above all, very few girls manage to return to normal lives because if they aren't beaten and killed by some client or their pimps, they are often the ones who decide to stay because of the drugs or because they don't know another life except that one - and without an adequate support system such as rehab, therapy and family it's unlikely that they'll remain sober.

Lex is one of the lucky ones, even if lucky is definitely not what she feels like - at least at the beginning - and she refuses to be identified as a victim or survivor.
Through Lex we discover how easy it's for certain pimps to attract girls to their web - and sometimes it's not just girls who come from complicated family backgrounds, sometimes it only takes a party or a classmate. We discover the mechanisms that these girls adopt to survive that life, we read about its ugliness and you can't help thinking about how many girls are lost out there.

But I must say that no matter how strong the themes and the touching topic were, I didn't feel very emotionally involved with Lex. I didn't find it strange that Lex didn't react very badly in the presence of boys and men because Hermione in Exit, Pursued by a Bear by E.K. Johnston also reacted in the same way.
I think the problem is mostly that Lex talks about how she feels and her emotions, but you don't really see her feel them. The dissociation, the anger, the anguish, the panic ... we are told that they are there, Lex tells us that she feels them but I didn't feel them personally - they didn't hit me in the stomach like they had in the past when I read other books. I may have felt more anger and outrage than her when the whole school learns of her past and takes sides with her attackers, telling her that she hadn't really been forced to do so since she's a whore - proving they don't understand at all the horrors Lex has experienced and they're not even trying.

The book is fast where it should be slow and vice versa.
In a short time Lex is saved, she goes to rehab, she goes to live with her aunt, she makes friends with a girl and a boy, she's attacked and there's more that happens but I won't say since I don't want to spoiler. These parts perhaps should've been longer and instead are treated faster than other parts that didn't need a slower pace. One of the flaws is that everything takes place within a few months when, personally, it would take years for me to even thinking of granting my trust to someone.

And it will certainly be because I haven't read the finished copy, but there wasn't a clean separation when the setting changed from one conversation to another and I often had to reread to understand that the scene had changed - also the flashbacks of Lex's past in the motel with Ivy and the other girls could have been better distributed within the narrative. Or maybe, I repeat, it was my unfinished copy that didn't highlight the gap between one scene and another.

However, I really appreciated Lex's support system: her aunt Krys who stays close without hovering over her too much and her best friend Elsa who reminds her that she's not the only one to have had a difficult life, but nonetheless she's very protective of Lex. Zack is also really wonderful, an example of how all boys should be. There's also the demonstration that a pet's unconditional love can really save a life.
And this was what Lex needed: unconditional love devoid of any judgment to start healing from the terrible traumas of the her past and discovering that precisely Poppy - the girl she used to be - led her to have a life again. 


What Unbreakable Looks Like is a novel with a really powerful message, which is raw and blatantly honest about the bad things girls trafficked have to face. Perhaps it fails just a little in its execution - at least for me on a emotional level - but it surely leaves the reader to think about it and to hope that all the girls out there are one day saved. That one day they can truly be unbreakable without having to bend over in front of anyone.

mercoledì 24 giugno 2020

WWW.. Wednesday! #197

Ultimo WWW Wednesday di giugno - ed essendo il prossimo mercoledì il primo luglio, quel giorno andrà online il doppio post: il recap del mese appena concluso al mattino e il WWW nel pomeriggio.
 
Ma adesso non corriamo troppo avanti e restiamo concentrati su questa settimana


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Il primo libro che ho concluso è stato Meet Me at Midnight di Jessica Pennington e dire che l'ho amato è dire poco. Avevo già apprezzato un altro romanzo dell'autrice l'anno scorso, ma questo mi è piaciuto ancora di più - è un perfetto young adult estivo e non posso non prenderlo cartaceo. Insomma, ogni tanto si ha bisogno di sfogliare quei libri che sono un po' una coccola, no? Recensione QUI
Ho poi letto What Unbreakable Looks Like di Kate McLaughlin, che ha un intento nobilissimo e parla di temi forti quali il traffico di esseri umani e lo sfruttamento delle ragazze ai fini della prostituzione. Ha un po' deluso le mie aspettative però, perché non mi sono sentita coinvolta appieno a livello emotivo dalla protagonista Lex e da quello che provava - insomma, ci sono stati libri che mi hanno colpita allo stomaco molto più di questo, ma in generale è comunque un libro con un messaggio davvero potente che merita di essere letto. La recensione italiana è andata online ieri e la trovate QUI e domani andrà online invece quella inglese in occasione della mia tappa per il blogtour. 
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 
 
Ho iniziato ieri pomeriggio e ho letto pochissimo - solo il 10%, ma avrei potuto fare molto meglio - di No One Saw di Beverly Long, un thriller per adulti. È solo che l'altra sera ho visto su Facebook che una pagina che seguo aveva pubblicato un momento tratto dal penultimo film di Harry Potter e dopo mi sono guardata qualche clip, mi è venuta voglia di rivedere i film e in realtà poi il pomeriggio di ieri si è concluso con me che rileggevo gli ultimi capitoli del settimo libro. E insomma, mi dissocio totalmente da quello che ha detto J.K. Rowling nelle ultime settimane, ma Hogwarts per me è sempre casa e non mi capacito di come la donna che ha scritto una storia così meravigliosa e ancora capace di farmi venire la pelle d'oca e farmi piangere quando rileggo certe parti, possa anche fare delle affermazioni così disgustose. Tutto questo per dire che del libro che dovrei leggere per il prossimo blogtour che mi aspetta ho letto solo due capitoli e i due protagonisti sono ancora agli interrogatori preliminari a quasi dodici ore dalla scomparsa di una bambina. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 
 
Tappa su Storytel con l'ascolto di All Your Twisted Secrets di Diana Urban, che viene consigliato a coloro che è piaciuto Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus. 
Tornerò poi a leggere un libro per la St. Martin's Press - Mayhem di Estelle Laure, autrice già pubblicata in Italia con La notte che ho dipinto il cielo nel 2016. È vero che il realismo magico non è la mia usual cup of tea, ma sono curiosa di leggere questa autrice che per me è del tutto nuova dal momento che non ho mai letto niente di suo e il libro sembra comunque contenere i temi che piacciono a me. 

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Come vedete i libri in inglese continuano - ve l'avevo detto. 
Nel frattempo qua inizia a farsi sentire l'umidità quella pesante, quel caldo appiccicoso che io proprio non sopporto e posso dire che in realtà per me l'estate poteva continuare a restare come quella di inizio mese? Mi linciate se lo dico? 
Scrivetemi nei commenti come stanno procedendo le vostre letture oppure se il caldo comincia a mettervi KO - se invece avete pubblicato il post, lasciatemi il link che alla prima occasione passo!

martedì 23 giugno 2020

[Recensione] "What Unbreakable Looks Like" di Kate McLaughlin

L'avete visto ieri sul mio comodino virtuale, lo vedete oggi recensito in italiano, lo vedrete domani nel WWW Wednesday e lo vedrete ancora giovedì recensito in inglese per il blogtour a cui partecipo - insomma, portate pazienza. 

Nel frattempo un grazie immenso a Meghan della St. Martin's Press/Wednesday Books per la copia digitale del romanzo in anteprima.


Titolo: What Unbreakable Looks Like
Autrice: Kate McLaughlin
Data di uscita: 23 giugno 2020
Pagine: 336 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/2Y7wrSx

Trama [tradotta da me]: Lex è stata presa – spostata come merce - e ora è Poppy. Tenuta in un motel con altre ragazze, la sua vecchia vita è un lontano ricordo. Ma quando le ragazze vengono salvate, lei non sa più come essere di nuovo Lex.

Dopo essere andata a vivere con i suoi zii, per la prima volta da molto tempo Lex sa cosa vuol dire sentirsi davvero al sicuro. Se non fosse che non si fida di quella sensazione. Non si fida della sua nuova casa. Non si fida della sua nuova amica. Non si fida della sua nuova vita. Invece si fida di quello che non dovrebbe perché quello sembra giusto - lei non si merita qualcosa di buono.

Ma quando viene aggredita dal suo cosiddetto ragazzo e dai suoi amici, Lex è costretta a ripensare a quello che le è accaduto e solo perché ci ha fatto l'abitudine, non significa comunque che vada bene. Lex viene spinta sotto i riflettori e capisce che ha il potere di aiutare altre ragazze, ma prima dovrà affrontare i mostri del suo passato con l'aiuto della sua famiglia, dei suoi amici e di un nuovo amore.

What Unbreakable Looks Like di
Kate McLaughlin è un romanzo crudo ma alla fine anche speranzoso sul traffico di essere umani attraverso gli occhi di una ragazza che è fuggita da quella vita e ha imparato ad avere fiducia non solo negli altri, ma anche in se stessa.

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CONTENT WARNING: traffico di esseri umani, sfruttamento della prostituzione, pornografia minorile, violenza, abusi sessuali, slut-shaming, aborto spontaneo, droga, sindrome di Stoccolma.

TRIGGER WARNING: stupro, autolesionismo (cutting), tentativo di suicidio (menzionato).


Lex era convinta che non sarebbe arrivata nemmeno a diciotto anni. 
Questo perché sua madre ha sempre pensato di più all'alcol e a come procurarsene altro fregandosene di chi girava attorno a sua figlia ed è così che Lex è diventata Poppy - una delle tante ragazze che lavorano per Mitch, il quale vende il loro corpo a chiunque sia disposto a pagare. Chiunque. 
Chiusa in una stanza di motel con altre ragazze e costretta a fare sesso - costretta ad essere stuprata - stordita dalle droghe che Mitch dà loro per tenerle buone e che loro usano per estraniarsi dalla realtà, per dissociarsi da quello che gli uomini fanno con i loro corpi, Lex non pensa neanche più alla fuga. Per andare dove, poi? Lei - come tutte le altre - dipende da Mitch per il cibo, un tetto sopra la testa e soprattutto le amate pillole. 

È un po' uno shock quando la polizia fa irruzione al motel, ma neanche tanto: non è la prima volta, loro sanno di dover stare zitte e prima o poi torneranno da Mitch - oppure sarà lui ad andarle a prendere. Dicono di averle salvate e Poppy sta già cercando l'occasione adatta per fuggire insieme ad Ivy - l'unica tra le ragazze che le è più vicina, l'unica che inizialmente insisteva perché si chiamassero a vicenda con i loro veri nomi per non dimenticare chi erano ma che ora si è arresa anche lei a quella che è la loro vita - ma all'ospedale si presenta quella che una volta era una zia tanto amata, la sorella minore di sua madre. E zia Krys sembra davvero volerla con sé - con tutti i traumi, la vergogna, le cicatrici, gli incubi, la diffidenza che si porta dietro. 

Una parte di Poppy è sempre pronta alla fuga, ma la presenza di Krys ha risvegliato Lex - e Krys le vuole offrire di nuovo una vita. Ma come puoi fidarti di qualcosa di così effimero come la speranza? Come puoi credere a quelle che sembrano solo belle parole? Come puoi credere che dopo non ti chiederanno nulla in cambio? Come puoi credere che sia affetto incondizionato? Perché invece non tornare alla vita con Mitch che, per quanto orribile, offre comunque delle certezze? 

Lex decide di provarci, di scoprire se ancora può fidarsi di qualcuno, se dentro non è troppo danneggiata per poter riuscire ancora a provare sentimenti per qualcuno - Lex decide di scoprire se davvero può meritarsi una bella vita. 

Ma i vecchi modi di pensare sono difficili da eliminare, è più facile lasciarsi andare a quello che si conosce già - compreso il sesso che porta Lex inevitabilmente a dissociarsi durante l'atto perché nella sua mente è diventato qualcosa di automatico e il sesso privo di alcun valore. Ma quando il ragazzo con cui si era confidata usa la sua storia per approfittarsi di lei in uno dei peggiori modi possibili, Lex capisce che è il momento di dire basta - di spezzare il cerchio.


What Unbreakable Looks Like è indubbiamente un romanzo con un intento ammirevole, capace di mettere in luce quella che è tutti gli effetti un'industria: la tratta di ragazze, spesso minorenni, tenute in ostaggio e vendute per il sesso. Il modo brutale in cui vengono disumanizzate trova qui un posto, con Mitch che le priva del loro nome e delle loro identità per modellarle a piacimento suo e di tutti i suoi "clienti". Ce ne sono tanti purtroppo come Mitch ed è un meccanismo difficile da fermare perché ci girano dietro tanti soldi e gente che li aiuta a cavarsela perché fa comodo anche a loro.
E soprattutto sono poche le ragazze che riescono a tornare ad avere una vita normale perché se non vengono picchiate e uccise da qualche cliente o dai loro papponi, spesso sono loro che decidono di restare per via della droga o perché non conoscono un'altra vita - e senza un sistema di supporto adeguato come riabilitazione, terapia e famiglia è difficile che restino sobrie.

Lex è una dei casi fortunati, anche se lei fortunata almeno all'inizio non ci si sente proprio e rifiuta di farsi identificare come vittima o sopravvissuta. 
Attraverso Lex scopriamo come sia facile per certi papponi attirare le ragazze nella propria rete - e a volte non sono solo ragazzine che provengono da contesti famigliari difficili, a volte basta molto meno. Scopriamo i meccanismi che queste ragazze adottano per sopravvivere a quella vita, ne leggiamo le brutture e non si può fare a meno di pensare a quante ragazze siano perse là fuori. 

Però devo dire che per quanto i temi siano forti e l'argomento toccante, non mi sono sentita molto coinvolta emotivamente da Lex. Una minima parte di quello che Lex vive nel passato e nel presente sono cose che ho trovato nei romanzi di Patty Blount - Some Boys e Someone I Used to Know, che anche se quest'ultimo lo devo ancora leggere per intero l'ho comunque sfogliato abbastanza volte da conoscerne il contenuto e le dinamiche al suo interno - e mi aveva fatto più effetto. Non ho trovato strano il fatto che Lex non reagisse malissimo in presenza di ragazzi e uomini perché anche Hermione in Exit, Pursued by a Bear reagiva nel medesimo modo. 
Credo che il problema sia più che altro che Lex parla di come si sente e delle sue emozioni, ma non la si vede davvero provarle. La dissociazione, la rabbia, l'angoscia, il panico... ci viene detto che ci sono, Lex ci dice che le prova ma a me personalmente non sono arrivate, non mi hanno colpita nello stomaco come hanno saputo fare altri libri. Ho forse provato più rabbia e indignazione io di lei quando la scuola viene a conoscenza del suo passato e si schiera dalla parte dei suoi aggressori, dicendole che non era stata davvero costretta a farlo dal momento che è una puttana - dimostrando di non comprendere per nulla gli orrori che Lex ha vissuto e di non provarci neanche. 

Come dicevo ieri, il libro è veloce dove dovrebbe essere lento e viceversa. 
In poco tempo abbiamo Lex che viene salvata, che va a disintossicarsi, che va a vivere con gli zii, si trova due amici, viene aggredita e altro che non dirò per non fare spoiler. Queste parti avrebbe forse necessitato di più spazio e invece sono trattate più velocemente rispetto ad altre parti che invece non necessitavano di un ritmo più lento. La pecca è che si svolge tutto nel giro di pochi mesi quando io, personalmente, per tornare a pensare di concedere la mia fiducia ci metterei anni. 

E sarà sicuramente perché non ho letto la copia finita, ma non c'era alcuno stacco quando cambiava il setting da una conversazione all'altra e spesso dovevo rileggere per capire che la scena era cambiata - inoltre i flashback del passato di Lex nel motel con Ivy e le altre ragazze avrebbero potuto essere distribuiti meglio all'interno della narrazione. O forse, ripeto, era la mia copia non finita che non evidenziava lo stacco tra una scena e l'altra. 

Ho comunque apprezzato davvero tanto il sistema di supporto di Lex, con sua zia Krys che le sta vicino senza starle addosso e la sua migliore amica Elsa che le ricorda che lei non è l'unica ad avere avuto una vita difficile, ma non per questo è meno protettiva nei suoi confronti. Zack poi è davvero meraviglioso, un esempio di come dovrebbero essere tutti i ragazzi. Non manca poi anche la dimostrazione che l'amore incondizionato di un animale può davvero salvare la vita. 
Ed era questo di cui Lex aveva bisogno: amore incondizionato privo di qualsiasi giudizio per anche solo provare ad immaginare di guarire dai traumi terribili del passato e scoprire che proprio Poppy l'ha portata ad avere di nuovo una vita. 

What Unbreakable Looks Like è un romanzo con un messaggio davvero potente, che non indora la pillola ed è sfacciatamente onesto riguardo alle brutte cose che le ragazze prigioniere di questo traffico devono affrontare, che forse pecca un po' nella sua esecuzione ma che sicuramente lascia da pensare e sperare che tutte le ragazze là fuori vengano salvate - che un giorno possano davvero essere indistruttibili senza doversi piegare davanti a nessuno.

lunedì 22 giugno 2020

What's on my bedside table? #73 | "What Unbreakable Looks Like" di Kate McLaughlin

So che manca ancora di fatto una settimana, ma giugno è praticamente agli sgoccioli - e giratevi in là un attimo e tra poco è Natale - e mi sono improvvisamente resa conto che in questo mese ho davvero letto pochissimo.

Oh, è vero che ho iniziato il mese con un bel mattoncino, però...
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"What Unbreakable Looks Like" di Kate McLaughlin
Uno YA che parla di traffico di esseri umani e ragazze usate e sfruttate per il sesso e di come sia difficile riprendere una vita normale se si riesce ad uscirne.


SONO A... 
Pagina al 63%. Ci sto mettendo un po' a leggerlo, forse anche più di quanto avevo previsto inizialmente. È un romanzo dai temi forti e per quanto sia nobile l'intento, la protagonista proprio non mi arriva a livello emotivo - ma ne parlerò meglio nella recensione, che spero di pubblicare domani anche perché giovedì toccherebbe a quella inglese. Inoltre è affrettato in alcune parti e lento in altre quando forse sarebbe dovuto essere il contrario.


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... inizialmente l'avevo chiesto io su NetGalley e la mia richiesta era stata respinta, ma poi me l'ha offerto la St. Martin's Press in occasione del blogtour.

venerdì 19 giugno 2020

Singing the Book #20

Un altro weekend è alle porte e siamo più o meno - più meno che più, ma il venerdì questa volta è caduto un po' più in là - a metà mese, quindi questo è il giorno in cui torna sul blog la rubrica mensile che unisce libri e musica in (a volte strani) abbinamenti.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al ventesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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Sirens di Joseph Knox / Sirens degli Angels & Airwaves

Chi ha la mia età - o comunque ascolta(va) il genere punk-rock - sa che ad un certo punto i Blink-182 si sono sciolti e i loro membri hanno fondato due band diverse: Mark Hoppus e Travis Barker erano parte dei +44 e Tom DeLonge degli Angels & Airvawes. Ho sempre avuto una leggerissima preferenza per Mark Hoppus, ma l'album I-Empire degli AVA era stato per me una rivelazione - soprattutto mi aveva fatto ricordare quanto apprezzassi la voce di Tom DeLonge. La mia preferita in assoluto è sempre stata Rite of Spring, ma anche Sirens rientra in quelle canzoni che più mi avevano colpita di quell'album. Il libro - scoperto sempre grazie alla newsletter quotidiana di BookBub è un mystery thriller e non ci avevo mai fatto caso prima di oggi, ma se provate a cercare proprio le somiglianze effettivamente il testo della canzone degli AVA - almeno nella prima parte - suona decisamente creepy con un'atmosfera un po' alla Every Breathe You Take dei The Police. 




The One di John Marrs / One dei Simple Plan

Non è nulla di nuovo il fatto che io scriva che i Simple Plan siano una delle mie band preferite - e questo dal 2005. E fu proprio l'album contenente questa canzone - il secondo della band - che diede inizio al mio amore per loro. Questa canzone - la penultima di Still Not Getting Any... - per me è un po' il prequel di The Rest of Us perché anche lei inneggia all'unicità, alla vicinanza, al prendere in mano il proprio futuro e, in generale, che va bene così come siamo. Il libro invece è, come quello sopra, anche lui un mystery thriller che però stavolta assume tratti da science fiction - non sembra neanche male in realtà e a quanto pare sta per esserne fatta una trasposizione che finirà su Netflix. La canzone con il libro non c'entra e non c'entra neanche l'altra con il titolo (più o meno) simile che mi è venuta in mente: I'm Not The One dei 3OH!3. 




It Started with a Kiss di Melanie Moreland / Mr. Brightside dei The Killers

Penso sia giunto il momento di confessare: non sono mai stata una fan dei The Killers. Anzi, se vogliamo proprio dirla tutta, io questa canzone la detestavo. LA DETESTAVO. Erano più ad una mia amica che i The Killers piacevano e l'unica loro canzone che apprezzassi negli anni del liceo era Somebody Told Me - e solo dopo svariati ascolti anche Mr. Brightside ha fatto breccia. Lo so, i titoli non coincidono e, se non la conoscete, allora non sapete che It started with a kiss è una della frasi ricorrenti nelle strofe - con l'aggiunta di un "out" piazzato tra "started" e "with". E dopo svariati ascolti e dopo essermi convertita alla canzone diversi anni fa, quando ho visto il titolo del libro per me è stato inevitabile mettermi a cantare. Il libro è un contemporary romance e in quanto chick-lit il lieto fine è obbligatorio, mentre la canzone parla di (presunto) tradimento e gelosia. 




The Day We Meet Again di Miranda Dickinson / If We Ever Meet Again di Timbaland feat. Katy Perry

Se vi devo dire dove ho sentito per la prima volta questa canzone... Su un forse ancora esistente MTV in televisione o alternativo canale musicale? Alla radio? Da un'amica? In un locale? Non lo so. Questo perché risale al 2009 e chiaramente non appartiene al genere che sono solita ascoltare quindi posso immaginare che sia dovuto al fatto che, nonostante i generi diversi, qualche canzone di Katy Perry mi piacesse (ancora tuttora) e che per questo motivo mi tenessi "aggiornata" sui nuovi singoli. Probabilmente era anche il periodo in cui avevo appena scoperto i primi due Step Up e quindi ero presa da qualsiasi canzone avesse anche il più vago sound che li potesse ricordare. Non la ascoltavo da una vita, ma il titolo del libro - un altro chick-lit che ricorda vagamente un Serendipity - me l'ha subito fatta venire in mente e la canzone, che più che altro sembra parlare dell'incontro in una tipica serata trascorsa in un locale, potrebbe comunque starci come abbinamento. 




Jar of Hearts di Jennifer Hillier / Jar of Hearts di Christina Perri

Anche in questo caso non ricordo precisamente la prima volta che ho sentito questa canzone - ma sono piuttosto sicura che fosse in un fanvideo su YouTube dedicato a Merlin. In ogni caso, io avevo già sentito nominare Christina Perri prima che "esplodesse" davanti a tutto il mondo grazie all'ultimo film di Twilight con A Thousand Years. Anche questa canzone esula totalmente dal mio solito genere, ma in qualche modo mi è rimasta impressa - anche se come quella sopra sono veramente anni che non la ascolto. Il libro e la canzone non hanno proprio nulla in comune perché il primo è un thriller che, devo dire, mi ispira anche parecchio date le sue premesse - qualsiasi cosa involva migliori amiche e segreti è pane per i miei denti - mentre la seconda è chiaramente una canzone che parla di una storia d'amore finita male. Oh, magari poi nel libro c'è il plot-twist e potrebbero andare d'accordo anche solo per un po' - chi lo sa. 



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Anche per questo mese ho finito, ma non disperate - ho abbinamenti per altri sei appuntamenti come minimo. Nel frattempo scrivetemi se qualche libro vi ispira oppure se conoscevate qualche canzone o se in generale qualcosa vi ha colpito e vi ho fatto fare qualche bella scoperta - noi ci vediamo al prossimo post!