martedì 23 giugno 2020

[Recensione] "What Unbreakable Looks Like" di Kate McLaughlin

L'avete visto ieri sul mio comodino virtuale, lo vedete oggi recensito in italiano, lo vedrete domani nel WWW Wednesday e lo vedrete ancora giovedì recensito in inglese per il blogtour a cui partecipo - insomma, portate pazienza. 

Nel frattempo un grazie immenso a Meghan della St. Martin's Press/Wednesday Books per la copia digitale del romanzo in anteprima.


Titolo: What Unbreakable Looks Like
Autrice: Kate McLaughlin
Data di uscita: 23 giugno 2020
Pagine: 336 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/2Y7wrSx

Trama [tradotta da me]: Lex è stata presa – spostata come merce - e ora è Poppy. Tenuta in un motel con altre ragazze, la sua vecchia vita è un lontano ricordo. Ma quando le ragazze vengono salvate, lei non sa più come essere di nuovo Lex.

Dopo essere andata a vivere con i suoi zii, per la prima volta da molto tempo Lex sa cosa vuol dire sentirsi davvero al sicuro. Se non fosse che non si fida di quella sensazione. Non si fida della sua nuova casa. Non si fida della sua nuova amica. Non si fida della sua nuova vita. Invece si fida di quello che non dovrebbe perché quello sembra giusto - lei non si merita qualcosa di buono.

Ma quando viene aggredita dal suo cosiddetto ragazzo e dai suoi amici, Lex è costretta a ripensare a quello che le è accaduto e solo perché ci ha fatto l'abitudine, non significa comunque che vada bene. Lex viene spinta sotto i riflettori e capisce che ha il potere di aiutare altre ragazze, ma prima dovrà affrontare i mostri del suo passato con l'aiuto della sua famiglia, dei suoi amici e di un nuovo amore.

What Unbreakable Looks Like di
Kate McLaughlin è un romanzo crudo ma alla fine anche speranzoso sul traffico di essere umani attraverso gli occhi di una ragazza che è fuggita da quella vita e ha imparato ad avere fiducia non solo negli altri, ma anche in se stessa.

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CONTENT WARNING: traffico di esseri umani, sfruttamento della prostituzione, pornografia minorile, violenza, abusi sessuali, slut-shaming, aborto spontaneo, droga, sindrome di Stoccolma.

TRIGGER WARNING: stupro, autolesionismo (cutting), tentativo di suicidio (menzionato).


Lex era convinta che non sarebbe arrivata nemmeno a diciotto anni. 
Questo perché sua madre ha sempre pensato di più all'alcol e a come procurarsene altro fregandosene di chi girava attorno a sua figlia ed è così che Lex è diventata Poppy - una delle tante ragazze che lavorano per Mitch, il quale vende il loro corpo a chiunque sia disposto a pagare. Chiunque. 
Chiusa in una stanza di motel con altre ragazze e costretta a fare sesso - costretta ad essere stuprata - stordita dalle droghe che Mitch dà loro per tenerle buone e che loro usano per estraniarsi dalla realtà, per dissociarsi da quello che gli uomini fanno con i loro corpi, Lex non pensa neanche più alla fuga. Per andare dove, poi? Lei - come tutte le altre - dipende da Mitch per il cibo, un tetto sopra la testa e soprattutto le amate pillole. 

È un po' uno shock quando la polizia fa irruzione al motel, ma neanche tanto: non è la prima volta, loro sanno di dover stare zitte e prima o poi torneranno da Mitch - oppure sarà lui ad andarle a prendere. Dicono di averle salvate e Poppy sta già cercando l'occasione adatta per fuggire insieme ad Ivy - l'unica tra le ragazze che le è più vicina, l'unica che inizialmente insisteva perché si chiamassero a vicenda con i loro veri nomi per non dimenticare chi erano ma che ora si è arresa anche lei a quella che è la loro vita - ma all'ospedale si presenta quella che una volta era una zia tanto amata, la sorella minore di sua madre. E zia Krys sembra davvero volerla con sé - con tutti i traumi, la vergogna, le cicatrici, gli incubi, la diffidenza che si porta dietro. 

Una parte di Poppy è sempre pronta alla fuga, ma la presenza di Krys ha risvegliato Lex - e Krys le vuole offrire di nuovo una vita. Ma come puoi fidarti di qualcosa di così effimero come la speranza? Come puoi credere a quelle che sembrano solo belle parole? Come puoi credere che dopo non ti chiederanno nulla in cambio? Come puoi credere che sia affetto incondizionato? Perché invece non tornare alla vita con Mitch che, per quanto orribile, offre comunque delle certezze? 

Lex decide di provarci, di scoprire se ancora può fidarsi di qualcuno, se dentro non è troppo danneggiata per poter riuscire ancora a provare sentimenti per qualcuno - Lex decide di scoprire se davvero può meritarsi una bella vita. 

Ma i vecchi modi di pensare sono difficili da eliminare, è più facile lasciarsi andare a quello che si conosce già - compreso il sesso che porta Lex inevitabilmente a dissociarsi durante l'atto perché nella sua mente è diventato qualcosa di automatico e il sesso privo di alcun valore. Ma quando il ragazzo con cui si era confidata usa la sua storia per approfittarsi di lei in uno dei peggiori modi possibili, Lex capisce che è il momento di dire basta - di spezzare il cerchio.


What Unbreakable Looks Like è indubbiamente un romanzo con un intento ammirevole, capace di mettere in luce quella che è tutti gli effetti un'industria: la tratta di ragazze, spesso minorenni, tenute in ostaggio e vendute per il sesso. Il modo brutale in cui vengono disumanizzate trova qui un posto, con Mitch che le priva del loro nome e delle loro identità per modellarle a piacimento suo e di tutti i suoi "clienti". Ce ne sono tanti purtroppo come Mitch ed è un meccanismo difficile da fermare perché ci girano dietro tanti soldi e gente che li aiuta a cavarsela perché fa comodo anche a loro.
E soprattutto sono poche le ragazze che riescono a tornare ad avere una vita normale perché se non vengono picchiate e uccise da qualche cliente o dai loro papponi, spesso sono loro che decidono di restare per via della droga o perché non conoscono un'altra vita - e senza un sistema di supporto adeguato come riabilitazione, terapia e famiglia è difficile che restino sobrie.

Lex è una dei casi fortunati, anche se lei fortunata almeno all'inizio non ci si sente proprio e rifiuta di farsi identificare come vittima o sopravvissuta. 
Attraverso Lex scopriamo come sia facile per certi papponi attirare le ragazze nella propria rete - e a volte non sono solo ragazzine che provengono da contesti famigliari difficili, a volte basta molto meno. Scopriamo i meccanismi che queste ragazze adottano per sopravvivere a quella vita, ne leggiamo le brutture e non si può fare a meno di pensare a quante ragazze siano perse là fuori. 

Però devo dire che per quanto i temi siano forti e l'argomento toccante, non mi sono sentita molto coinvolta emotivamente da Lex. Una minima parte di quello che Lex vive nel passato e nel presente sono cose che ho trovato nei romanzi di Patty Blount - Some Boys e Someone I Used to Know, che anche se quest'ultimo lo devo ancora leggere per intero l'ho comunque sfogliato abbastanza volte da conoscerne il contenuto e le dinamiche al suo interno - e mi aveva fatto più effetto. Non ho trovato strano il fatto che Lex non reagisse malissimo in presenza di ragazzi e uomini perché anche Hermione in Exit, Pursued by a Bear reagiva nel medesimo modo. 
Credo che il problema sia più che altro che Lex parla di come si sente e delle sue emozioni, ma non la si vede davvero provarle. La dissociazione, la rabbia, l'angoscia, il panico... ci viene detto che ci sono, Lex ci dice che le prova ma a me personalmente non sono arrivate, non mi hanno colpita nello stomaco come hanno saputo fare altri libri. Ho forse provato più rabbia e indignazione io di lei quando la scuola viene a conoscenza del suo passato e si schiera dalla parte dei suoi aggressori, dicendole che non era stata davvero costretta a farlo dal momento che è una puttana - dimostrando di non comprendere per nulla gli orrori che Lex ha vissuto e di non provarci neanche. 

Come dicevo ieri, il libro è veloce dove dovrebbe essere lento e viceversa. 
In poco tempo abbiamo Lex che viene salvata, che va a disintossicarsi, che va a vivere con gli zii, si trova due amici, viene aggredita e altro che non dirò per non fare spoiler. Queste parti avrebbe forse necessitato di più spazio e invece sono trattate più velocemente rispetto ad altre parti che invece non necessitavano di un ritmo più lento. La pecca è che si svolge tutto nel giro di pochi mesi quando io, personalmente, per tornare a pensare di concedere la mia fiducia ci metterei anni. 

E sarà sicuramente perché non ho letto la copia finita, ma non c'era alcuno stacco quando cambiava il setting da una conversazione all'altra e spesso dovevo rileggere per capire che la scena era cambiata - inoltre i flashback del passato di Lex nel motel con Ivy e le altre ragazze avrebbero potuto essere distribuiti meglio all'interno della narrazione. O forse, ripeto, era la mia copia non finita che non evidenziava lo stacco tra una scena e l'altra. 

Ho comunque apprezzato davvero tanto il sistema di supporto di Lex, con sua zia Krys che le sta vicino senza starle addosso e la sua migliore amica Elsa che le ricorda che lei non è l'unica ad avere avuto una vita difficile, ma non per questo è meno protettiva nei suoi confronti. Zack poi è davvero meraviglioso, un esempio di come dovrebbero essere tutti i ragazzi. Non manca poi anche la dimostrazione che l'amore incondizionato di un animale può davvero salvare la vita. 
Ed era questo di cui Lex aveva bisogno: amore incondizionato privo di qualsiasi giudizio per anche solo provare ad immaginare di guarire dai traumi terribili del passato e scoprire che proprio Poppy l'ha portata ad avere di nuovo una vita. 

What Unbreakable Looks Like è un romanzo con un messaggio davvero potente, che non indora la pillola ed è sfacciatamente onesto riguardo alle brutte cose che le ragazze prigioniere di questo traffico devono affrontare, che forse pecca un po' nella sua esecuzione ma che sicuramente lascia da pensare e sperare che tutte le ragazze là fuori vengano salvate - che un giorno possano davvero essere indistruttibili senza doversi piegare davanti a nessuno.

2 commenti:

  1. Sembra una lettura interessante, però per queste tematiche preferisco il target un po' più alto... ho l'impressione che così gli autori possano andare più in profondità.

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