giovedì 14 maggio 2020

[Recensione] "Us" di Sarina Bowen & Elle Kennedy

Di solito non posto recensioni il giovedì, così a ridosso di un WWW Wednesday, ma domani è il venerdì di metà mese e sapete che significa - domani si canta.

Oggi però restiamo invece prettamente sui libri - senza sforare nel mondo musicale - con il sequel di Him, che trovate tradotto in italiano con il titolo Insieme. Non ci saranno spoiler, ma è inevitabile che io ad un certo punto faccia riferimenti al libro precedente. 


Titolo: Us
Serie: Him #2
Autrici: Sarina Bowen e Elle Kennedy
Data di uscita: 8 marzo 2016
Pagine: 328 (Kindle Edition)
Editore: Rennie Road Books
Link Amazon: https://amzn.to/2SkMM30

Trama [della Always Publishing]: A cinque mesi dal suo trasferimento a Toronto, Ryan Wesley adesso è diventato un giocatore di hockey professionista e vive una stagione d’esordio da record. Il suo sogno di giocare nella NHL è realizzato, come anche quello di tornare a casa ogni sera dall’uomo che ha sempre amato, il suo amico di lunga data Jamie Canning.
C’è solo un unico neo: il legame più importante della sua vita è proprio quello che deve mantenere segreto, altrimenti dovrà affrontare una tempesta mediatica in grado di eclissare il suo successo sul ghiaccio.

Jamie ama Wes, con tutto il cuore. Ma una vita passata a nascondersi non era ciò che si immaginava per il suo futuro, e il peso dei segreti ha il suo prezzo.
Eppure Jamie è certo di poter superare ogni ostacolo, finché Wes sarà accanto a lui e il loro nuovo appartamento sarà un rifugio dal mondo. Ma quando il più impiccione dei compagni di squadra di Wes si trasferisce nel loro stesso palazzo, la trama di bugie che la coppia ha intrecciato attorno a sé comincia inevitabilmente a disfarsi.
Il mondo sembra determinato a sorprendere questi due giocatori con un tiro ad affetto, ma Jamie e Wes sono abilissimi sulle lame dei pattini. Chi vincerà? 


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Se avete imparato a conoscermi nel corso di questi quattro anni di blogging, allora dovreste sapere che se anche a volte mi rivelo una romanticona, resta comunque una parte di me sempre cinica e sempre innamorata (ha!) di questa citazione: 

"So," she asks. "How do you like me now?"
"Same as it ever was," I say. "You look like the woman I love."
She smiles weakly. "You know why love stories have happy endings?" I shake my head. "Because they end too early," she continues. "They always end right at the kiss. You never have to see all the bullshit that comes later. You know, life." 

(Hank Moody - God Hates Us All)

Ho amato Him, la storia di Wes e Jamie mi è piaciuta tantissimo - Wes e Jamie mi sono piaciuti tantissimo. E pur trattando temi seri, era comunque un romanzo dai toni leggeri, romantici e spensierati - così come lo è l'estate, la stessa stagione in cui si svolge il romanzo. Us invece è un altro paio di maniche.

Era un sequel necessario? No.
È un sequel realistico? In un certo senso - e sotto certi punti di vista - per me sì. 

A (quasi) tutti noi piace il lieto fine, quindi il finale di Him era qualcosa di assolutamente perfetto. Ma, come recita la mia citazione preferita, dopo il bacio al tramonto c'è sempre la mattina dopo - c'è sempre il resto della vita, con tutte le sue difficoltà, che ci aspetta. 

E mi sarebbe anche andata bene ma, come ha sottolineato Jessica di The Ink Spell nel commento a questo post ad inizio settimana, il problema è che questo libro parte da presupposti che venivano già dati come risolti alla fine di Him

Perciò mi aspettavo anche altro da Us, oltre alla comprensibile difficoltà a lungo andare di entrambi - ma soprattutto di Jamie - di restare nascosti, di fingere di essere soltanto coinquilini (e soltanto nel caso in cui qualcuno l'avesse scoperto che vivevano insieme) per tutto il corso della prima stagione di Wes nell'hockey professionistico. 
Ci stanno la difficoltà, l'ansia, la frustrazione, la rabbia, la voglia di incolpare se stessi e/o il partner per quella che alla lunga è una situazione logorante - ma non mi aspettavo che tutta questa parte fosse così vasta e così ricca di drama. 

Jamie è quello che più cambia in questo libro, quello che più si allontana dalla persona solare che era nel primo libro - spesso l'avrei anche preso a ceffoni per tutte le volte in cui era sgradevole nei confronti di Wes perché sì, qui lo dico, Wes è il mio preferito. 
Saranno forse i tratti della personalità che ci accomunano che mi fanno stare un po' di più dalla sua parte. 

Entrambi ad un certo punto sentono di non essere più in grado di comunicare con l'altro, ma sono anche abbastanza maturi da realizzare che il sesso non può risolvere ogni cosa - che se dal lato fisico fanno sempre scintille, c'è sempre altro che invece non funziona più come prima. Ed è soprattutto Jamie a non voler comunicare con Wes, così lontano dal Jamie del primo libro che era disposto a tutto pur di mettere in chiaro le cose con Wes. 

E come se non bastassero le tensioni che hanno già di loro all'interno del loro rapporto, ci si mette anche Blake Riley - compagno di squadra di Wes recentemente trasferitosi all'interno del loro stesso palazzo. Oddio, che irritazione. 
Sarà perché io sono una persona estremamente riservata, che fa fatica a farsi nuovi amici e ad entrare in confidenza con persone nuove e che spesso anche le mie amiche devono cavarmi le parole di bocca con le pinze, ma ho trovato Blake estremamente rumoroso e invadente - capace di auto-invitarsi a casa di Wes e Jamie nei pochi momenti liberi che avevano entrambi a disposizione. A sua difesa c'è da dire ovviamente non sapeva di star interrompendo qualcosa, ma trovo comunque intollerabile picchiare sulla porta d'ingresso di qualcuno per farsi aprire e auto-invitarsi a colazione/pranzo/cena. 
Man mano che andavo avanti con la lettura mi sono un po' scaldata nei suoi confronti perché poi si dimostra un vero amico per Wes e Jamie, ma resta il fatto che una persona del genere nella vita reale non riuscirei a tollerarla per più di cinque minuti. 

Non sto dicendo che Us non mi sia piaciuto perché non sarebbe vero - non è ovviamente ai livelli di Him, ma di base mi è comunque piaciuto e ho sofferto ogni volta che la relazione tra Wes e Jamie veniva messa alla prova, dalla vita o da loro stessi. È sempre scorrevole grazie ai punti di vista alternati e avevo messo in conto il drama - ribadisco, la citazione e la vita reale - ma mi aspettavo anche altro oltre a quello e mi sono mancate le atmosfere del primo libro, che qui invece sono più cupe e fredde come l'inverno a Toronto.

Tratta sempre di temi importanti come il coming out fatto con i propri tempi, la sofferenza e il disagio quando questo momento ti viene strappato dalle mani ed è qualcun altro a mettere in piazza gli affari tuoi e improvvisamente tutta la tua persona sembra ridursi a quell'unica cosa, quanto ancora l'omosessualità sia uno stigma nel mondo dello sport, la differenza tra la famiglia in cui sei nato e quella che ti scegli o in cui vieni accolto. 
E Wes - con tutte le sue insicurezze, i suoi dubbi, le sue paure, il suo amore per Jamie - si conferma ancora una volta il mio preferito. 

Non è un brutto libro, ma sicuramente poteva dare molto di più sotto diversi aspetti. 
Non è da cinque stelle come Him, ma lo stesso mi sento in conflitto sul voto da dargli - voglio bene a Wes e Jamie, ma dargliene quattro significherebbe metterlo sullo stesso piano di Top Secret (sempre delle stesse autrici) e non mi pare il caso. Diciamo che quindi la grafica mostra un tre stelle e mezzo, ma forse potremmo anche stare sul 3,75.

2 commenti:

  1. Ma anche perché per come finisce "Him" non hanno bisogno di nascondersi come coppia, quindi non ha proprio senso il plot. Comunque hai detto tutto quello che io non sono riuscita a dire (motivo per cui non l'ho recensito)xD

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    1. Pensavo che sarei stata più sintetica e invece, come sempre, ho scritto un papiro! xD

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