giovedì 30 settembre 2021

[Recensione] "The Darkness Outside Us" di Eliot Schrefer

Eccoci con l'ultima recensione di settembre - per l'ultimo libro letto a settembre. 
E basta, altrimenti mi rimetto a piangere.
 
 
Titolo: The Darkness Outside Us
Autore: Eliot Schrefer
Data di uscita: 1 giugno 2021
Durata: 9H 49Min (Storytel Edition)
Editore: Katherine Tegen Books
Link Amazon: https://amzn.to/3CgjXcA

Trama [tradotta da me]: Due ragazzi, soli nello spazio.

Dopo che la prima colonizzatrice su Titano ha azionato il segnale di pericolo, nessun paese rimanente sulla Terra può permettersi di mandare un intero equipaggio in soccorso, così due nemici giurati vengono caricati sulla stessa navicella.

Ambrose si sveglia sulla Coordinated Endeavor, con nessuna memoria del lancio. Ci sono anche altre cose che non quadrano: le prove indicano che degli sconosciuti sono saliti a bordo, il sistema operativo della nave ha la voce di sua madre e il suo bellissimo e imbronciato compagno di bordo si è barricato in isolamento. Ma niente fermerà Ambrose dal fare un modo che la sua missione abbia successo—non quando deve salvare sua sorella.

Per sopravvivere ai segreti della nave, Ambrose e Kodiak dovranno lavorare insieme e imparare a fidarsi l'uno dell'altro… specialmente quando scopriranno contro cosa hanno davvero a che fare. L'amore potrebbe essere l'unico modo per sopravvivere.

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Dimenticavi l'ultima frase della trama - non perché non ci sia romance, perché ce n'è, ma passa decisamente in secondo o terzo piano rispetto a quello che succede nella vita di questi due ragazzi. Il romance è accennato, ma comunque intenso quelle poche volte che la penna dello scrittore volge la sua attenzione su quell'aspetto - l'amore tra Ambrose e Kodiak è qualcosa che trascende tutto il resto. 

E dimenticatevi anche del target young adult con cui viene etichettata questa storia: sebbene i protagonisti abbiano diciassette anni, per quello che vivono - e prima ancora per come sono stati allevati e addestrati - sono uomini adulti che devono affrontare qualcosa che nessun adolescente sarebbe in grado di sopportare. 
Credo che il marketing abbia davvero sbagliato nell'etichettare questo storia come rivolta ad un pubblico young adult perché per ciò che si porta dietro - e la piega che prende - è decisamente indirizzato ad un pubblico adulto. Io stessa, se ogni tanto non fosse stato ripetuto che Ambrose e Kodiak hanno diciassette anni, dimenticavo quale fosse la loro età e me li figuravo davanti come la trentenne che sono io. 

Ma anche alla veneranda età di 32 anni, in più punti mi sono ritrovata in lacrime. 


Siamo nell'anno 2470. 
Il mondo è praticamente distrutto da cambiamenti climatici, guerre ed eventi nucleari che l'hanno quasi raso al suolo. Piccole comunità di essere umani vivono indipendenti, ma la maggior parte della Terra è divisa tra due grandi potenze in uno stato di perenne guerra fredda: la Fédération e la Dimokratía - che, per descrizione di atteggiamento, mentalità, usi e costumi, luoghi e modo di parlare, possiamo paragonare agli Stati Uniti e alla Russia. Per questo, per sfuggire a quella che ormai è una desolazione ambientale, il prossimo passo è trovare un pianeta abitabile da colonizzare. 

Minerva Cusk è la prescelta - appartenente alla Fédération e figlia della leader della Cusk Corporation, la più grande industria tecnologica al mondo, sarà lei la prima ad andare nello spazio con l'intento di colonizzare Titano e preparare il pianeta per i prossimi arrivi. Ma quasi subito appena dopo l'atterraggio, il centro controllo missione perde il segnale. 

Due anni dopo, da Titano arriva un segnale: la missione è troppo grande per una sola parte del mondo e, sotto la supervisione della Cusk Corporation come parte neutrale, la Endeavor della Fédération e la Aurora della Dimokratía si fondono nella Coordinated Endeavor con lo scopo di andare a salvare Minerva - oppure recuperare il suo corpo. 
Vengono scelti solo due astronauti per parte: è una missione pericolosa e la popolazione del mondo è già fin troppo a rischio e decimata così com'è per mandare in orbita un gruppo numeroso di uomini e donne per un risultato incerto.

Ambrose si risveglia sulla nave senza alcun ricordo del lancio: è disidratato, malnutrito, dolorante e l'intelligenza artificiale della nave - che ha la voce di sua madre - lo informa che si è appena svegliato da un coma. Perché è finito in coma? Perché non ha alcun ricordo del lancio? Perché non è solo sulla nave? Non sapeva che anche la Dimokratía avesse preso parte alla missione... E perché il suo compagno di bordo non vuole uscire da dietro il portellone arancione della Aurora?

Con tante piccole riparazioni da fare alla nave, le pause infinitesimali del sistema operativo prima di rispondere a qualsiasi domanda - piccole, ma comunque evidenti - Ambrose non sa come adattarsi nonostante l'addestramento. Nella sua esplorazione della nave tante cose non sono come dovrebbero essere oppure sono strane, l'accesso ad alcune parti di essa negato "perché non adibito alla vita umana". 

Con il silenzio e il freddo e il vuoto dello spazio fuori, la minaccia del panico e della claustrofobia e della solitudine che potrebbero schiacciarlo e un'intelligenza artificiale che afferma di avere solamente a cuore la loro sopravvivenza - ma che potrebbe anche essere stata programmata per mentire - Ambrose ha solo Kodiak su cui poter fare affidamento per riuscire a salvare sua sorella e non impazzire nel frattempo. 
Ammesso che Kodiak, che lo vede come il nemico data la loro diversa provenienza e il grande astio tra i loro Paesi, sia disposto a collaborare. 


Ho solo rielaborato la trama, aggiungendo qualche dettaglio in più come il worldbuilding, che non è esattamente spiegato dall'autore perché ci lascia solo degli indizi per immaginarcelo attraverso i ricordi di Ambrose - ma fidatevi, quello che vi ho raccontato sarà solo il 10/15% iniziale al massimo. Il libro è pieno di plot-twists, momenti scioccanti, momenti terrificanti e angoscianti - non tanto perché alcune scene di violenza sono descritte in maniera un po' grafica, ma più che altro per l'aspetto psicologico e il peso di questa angoscia con cui Ambrose e Kodiak devono vivere. 

Gente, io ho pianto in più punti della storia per le cose successe e per le frasi dette. 

Mi uccide non potervi parlare nel dettaglio del perché mi sono affezionata così tanto ad Ambrose e Kodiak - parte di quello che succede loro è il motivo per il quale penso che il marketing abbia sbagliato target a cui rivolgersi e sia invece più per adulti. 
Ci sono aspetti e risvolti psicologici e filosofici in queste pagine, riflessioni che nascono spontanee sul concetto di vita e su come che non siamo solo un corpo fatto di DNA, ma su come il nostro essere sia composto da molto di più: il contesto, l'ambiente in cui cresciamo e viviamo, le persone che ci circondano, le cose che sperimentiamo e che impariamo. Tutto incide in misura maggiore o minore - tolto anche solo uno di questi fattori, ecco che saremmo una persona totalmente diversa dalla prima a livello di individualità e magari anche di coscienza. 
Mi ha portata anche a pensare allo spirito di adattamento, a come ci evolviamo esattamente come e con l'ambiente che ci circonda - niente resta immutato per sempre. 

Ambrose e Kodiak compiono un percorso che li porta a mettere in discussione tutto: quello che hanno sempre saputo, quello che credevano di sapere e loro stessi. Compiono un percorso che li porta a cambiare - e non sempre in meglio: come dicevo, togli un fattore o cambia qualcosa ed ecco che il risultato sarà diverso. 

Quella che aspetta Ambrose e Kodiak durante il loro viaggio è una grande sofferenza, qualcosa per cui non erano stati addestrati e io ho sofferto immensamente con loro. 
 
Sono due ragazzi di diciassette anni - età ritenuta ideale dal controllo missione per sopportare le radiazioni nello spazio - che sentono di dover dimostrare qualcosa a se stessi e al mondo che hanno lasciato. 
Ambrose viene ritenuto da tutti un principino, uno degli eredi Cusk che in realtà non ha quasi mai visto sua madre - troppo impegnata a costruire il nome di famiglia - e che di tutti i suoi fratelli e sorelle, Minerva era l'unica alla quale era legato. Ambrose è un abile programmatore, ma è difficile togliersi di dosso l'idea che sia stato scelto davvero per le sue capacità e non solo per il legame con Minerva e il cognome Cusk. 
Kodiak invece è un orfano - in Dimokratía sono gli orfani ad essere prelevati e addestrati duramente, quasi indottrinati in maniera militare, per diventare astronauti con lo scopo di rendere fiero il paese; la missione e l'onore vengono prima di tutto, anche degli amici. E Kodiak, addestrato al combattimento corpo a corpo e alle tecniche di sopravvivenza, ha sacrificato molto pur di essere il prescelto per la missione.
 
Il loro amore è uno slow burn - non credo lo si possa chiamare instalove anche se sono tutto ciò che conoscono sulla nave, anche se sono gli unici esseri umani nel raggio di migliaia di chilometri. Nessuno dei due rappresenta ciò che l'altro immaginava come amore prima di partire per la missione e il loro sentimento evolve esattamente come evolvono loro: con passi avanti, passi indietro, fallimenti, successi, ritrosia, reticenza, rifiuto, accettazione e tutte le altre sfumature che compongono una relazione. 

Avevo detto che questa recensione sarebbe stata corta visto l'altissimo rischio di spoiler e spero che il mio sproloquio non vi abbia fatto capire in nessun modo cosa dovranno affrontare Ambrose e Kodiak durante il loro viaggio: loro non erano pronti, io non ero pronta e non dovreste esserlo neanche voi per essere in grado di godervi appieno questo libro e soffrire come ho sofferto io insieme a loro. 

Io e il genere sci-fi non incrociamo spesso le nostre strade - almeno non in materia di libri. Di solito preferisco film e telefilm per una "visione" migliore e mi sono venute in mente alcune cose di The 100 - anche se con The 100 questo libro non c'entra niente o quasi, se non per l'aspetto di una Terra distrutta e della ricerca di un nuovo pianeta su cui vivere. 
The Darkness Outside Us però descrive benissimo la nave, descrive bene la tecnologia, siamo di grado di orientarci e figurarci cosa abbiamo davanti e contro cosa i nostri due protagonisti devono combattere. Ho amato questo libro, ho amato Ambrose e Kodiak - la loro storia è estremamente commovente e straziante perché devono affrontare qualcosa che non hanno chiesto. E ribadisco, mi uccide non potervi dire perché rischio anche adesso le lacrime se penso a loro e al percorso fatto dall'inizio del libro fino alla fine. 

Non so se verrà mai tradotto ma, se leggete in inglese, non indugiate e andate subito a leggere The Darkness Outside Us. Indovinate chi se lo comprerà cartaceo?

mercoledì 29 settembre 2021

WWW.. Wednesday! #252

Pubblico solo adesso il WWW perché, se l'avessi scritto e programmato ieri sera come faccio di solito, alla fine sarebbe risultato molto simile a quello della settimana scorsa. 
Così invece mi sono presa le due ore e mezza che mi servivano per finire l'audiolibro - perché in quest'ultima settimana ho avuto dei giri da fare, sono stata ossessionata dal nuovo album di una band e quindi mi sono data alla musica e ho dormito anche poco, quindi il pomeriggio era facile che mi addormentassi mentre leggevo/ascoltavo. 
 
Ma ora sono qui e quindi procediamo come al solito!


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho letto nel weekend - e in sole due ore - Heartstopper – Volume 4 di Alice Oseman, l'ultimo pubblicato sulla storia di Nick e Charlie. Ovviamente è stato bellissimo, più "pesante" e più dinamico allo stesso tempo in materia di temi affrontati ed esperienze vissuti dai protagonisti. Il prossimo volume sarà l'ultimo e lasciarli sarà davvero difficile. Recensione QUI.
Ho poi appena concluso The Darkness Outside Us di Eliot Schrefer e sono ancora mezza in lacrime perché... perché sì. Insomma, mi uccide non potervi parlare nel dettaglio del perché sono in lacrime e la recensione credo verrà assai corta perché è tutto un plot-twist dietro l'altro e il rischio di spoiler è altissimo, ma ho amato Ambrose e Kodiak e se non la smetto qui, probabilmente ricomincio a piangere. La recensione arriva domani.
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

Come al solito, il libro in questa parte della rubrica - che stavolta è
Not Here to Be Liked di Michelle Quach - devo ancora iniziarlo e quindi non vi so dire nulla a riguardo.
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

 
In programma c'è sempre As If on Cue di Marisa Kanter e poi non lo so, vedrò a cosa dare la priorità visto che il periodo gratuito su Storytel è in scadenza. 
 
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Fine di quest'ultimo WWW Wednesday di settembre - solo a me sembra che settembre da una parte sia volato e che dall'altra sia durato alquanto? Da una parte mi sembra ieri che ero ancora al lavoro e dall'altra mi sembra una vita che sono a casa... boh. 
Comunque fatemi sapere voi come stanno andando le vostre letture - commento o link del vostro post vanno bene ugualmente! 

martedì 28 settembre 2021

Some (New) Books Are (Here) #35

Quello di oggi sarà un post parecchio corposo perché è vero che in questo mese di settembre ho fatto acquisti consistenti - che in realtà, tra Amazon e Feltrinelli, mi sono costati appena 2,25€ perché avevo dei buoni - ma è anche vero che non vi ho mai fatto vedere quello che ho acquistato durante l'estate, dato che ero troppo stanca per fare qualsiasi cosa che non fosse dormire. 
 
Quindi, eccoci qui. 

Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.

In ordine cronologico abbiamo: 

 
Per la serie: ordinati a giugno e arrivati a luglio. 


 
A giugno la Vodafone dava 7€ di sconto su un acquisto da Libraccio - in realtà ne ho voluto approfittare più per mio padre che per me, ma visto che molti dei suoi libri non c'erano usati, mi sono "inventata" qualcosa io. Quindi ho preso quello della Oseman, il suo primo romanzo, con protagonista Tori - la sorella di Charlie di Heartstopper - e anche quello della Thomas, sebbene abbia visto solo il film finora di The Hate U Give (e questo ne è il prequel). L'unico letto, tra questi tre, è Blackout - che mi ha salvata dalla reading slump estiva e la cui recensione potete leggere QUI


Per la serie: ordinati a luglio e arrivati ad agosto.

 
Verso la fine del mese di luglio, Book Depository aveva messo uno sconto del 10% su una selezione di libri e tra quei libri ce n'era uno che avevo in wishlist e che una blogger inglese che seguo su Goodreads aveva davvero elogiato. Nonostante avessi sempre visto in internet i libri di Holly Bourne, questa è la prima volta che leggo qualcosa di suo - è anche il mio primo libro della casa editrice Usborne e non mi aspettavo proprio di trovare le pagine colorate di viola! Di sicuro la sorpresa quando ho aperto il pacco ad agosto è stata uno dei momenti più alti della mia estate e non vedo l'ora di leggerlo.


Per la serie: ordinati ad agosto e arrivati a settembre.



Oh, io lo so che devo ancora leggere Nevernight - ma potevo forse non preordinare ad agosto la nuova opera di Kristoff e non avere quindi l'artbook? Certo che no. 


Per la serie: ordinati a settembre e arrivati a settembre.



Questi gli acquisti su Amazon - perché dopo la massacrata estiva dovevo pur premiarmi in qualche modo. Non ho pagato niente perché avevo dei buoni e anzi, mi è pure avanzato qualcosa. Quindi, visto che avevo appena finito il libro della Painter e mi ero innamorata già al prologo, quello stesso pomeriggio ho fatto l'ordine e ho preso libri che bramavo da un po' - e tutti letti, tranne quello della Kavanagh che era in wishlist da non so nemmeno quanti anni e non scendeva mai di prezzo (e anche questo dopo una recensione positiva della blogger inglese che seguo su Goodreads).



Avevo anche dei buoni della Feltrinelli da parte, così ho dato loro fondo e mi sono messa in pari con i cartacei che mi mancavano. 

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Bene, le mie entrare librose degli ultimi mesi si concludono qui. 
Conoscete qualcuno di questi libri? Qualcosa vi ispira e ha attirato la vostra attenzione? Oppure avete fatto acquisti anche voi in questo mese?

lunedì 27 settembre 2021

[Recensione] "Heartstopper – Volume 4" di Alice Oseman

La lettura del quarto volume di Heartstopper non era pianificata, ma siccome ho fatto acquisti - e li vedrete domani, insieme a tutti quelli dell'estate che ero troppo esausta per mostrarvi - e sabato mattina avevo voglia di qualcosa di dolce, ho ben pensato di buttarmi sull'ultima avventura di Nick e Charlie, che ho letto in due ore.
 
 
Titolo: Heartstopper – Volume 4
Titolo originale: Heartstopper: Volume Four
Serie: Heartstopper #4
Autrice: Alice Oseman
Data di uscita: 8 giugno 2021
Data di uscita originale: 13 maggio 2021
Pagine: 384 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori Oscar Ink
Link Amazon: https://amzn.to/2XZfvAm

Trama: Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono ufficialmente fidanzati, e Charlie si sente pronto a pronunciare le due fatidiche parole: “Ti amo”. Anche Nick prova lo stesso sentimento, ma ha qualche pensiero in più: non è ancora riuscito a dirlo a suo padre, e in più teme che Charlie soffra di disturbi alimentari. Mentre l’estate volge al termine e un nuovo anno scolastico sta per cominciare, i due ragazzi impareranno molte cose su cosa significhi amare.

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Questo quarto volume racchiude i capitoli cinque e sei della storia di Nick e Charlie. 

Dopo la gita a Parigi hanno l'estate di fronte a loro - anche se non tutta visto che Nick deve partire per le vacanze all'estero con la sua famiglia - e Charlie si interroga se sia il momento giusto per dire a Nick che lo ama oppure se sia troppo presto. 
Dall'altra parte anche Nick ha i suoi interrogativi: i suoi sospetti sui disturbi alimentari di Charlie stanno diventando sempre più certezze e non sa proprio come parlargliene, come affrontare l'argomento senza farlo arrabbiare oppure scappare - e soprattutto non sa come aiutarlo con qualcosa che è più grande di loro. 

I temi dei disturbi alimentare, della salute mentale e dell'autolesionismo facevano già capolino nei volumi precedenti, ma mai come in questo assumono una forma concreta e sono qui per restare - questo è senza dubbio il volume dall'atmosfera più seria e adulta, nonostante Nick e Charlie abbiano solo sedici e quindici anni. 

Li ho amati profondamente, così come ho amato profondamente il modo in cui la Oseman ha trattato questi temi - come sia difficile parlarne ai genitori, come sia necessario riconoscere di avere bisogno di aiuto, come sia necessario chiederlo a terapisti ed esperti del settore e che l'amore, per quanto forte, non è quasi mai sufficiente e non può guarire certe problematiche che richiedono anni di impegno e terapia. E forse neanche per allora se ne saranno andate del tutto. 

Ho amato le famiglie per come stanno loro accanto - anche se non tutti i membri allo stesso modo, come la madre di Charlie che gli sta addosso e inizialmente non capisce, fraintendendo pure certi aspetti della storia tra Nick e Charlie, oppure il fratello di Nick, che farei veramente volare giù da cinque rampe di scale. In compenso ho amato alla follia Tori, per niente timorosa di fronte a nulla pur di difendere suo fratello Charlie. 

Ho amato anche il loro gruppo di amici, la "banda di Parigi" come si chiamano loro: di supporto, vicini ai nostri due protagonisti senza mai essere invadenti ma sempre pronti ad esserci con il loro sostegno morale e psicologico. 

Credo che questo, oltre al primo volume che fa venire le farfalle nello stomaco essendo quello del primo incontro, sia assolutamente il mio preferito perché mostra come funziona davvero una relazione: Nick e Charlie litigano anche, fraintendono, a volte non sanno come starsi accanto, ma tornano sempre l'uno dall'altro perché si amano. 

Non vedo l'ora di leggere il prossimo anche se, ahimè, sarà l'ultimo. 

venerdì 24 settembre 2021

[Recensione] "Better Than the Movies" di Lynn Painter

Voglio avvisare chi sta leggendo che questa sarà una recensione assolutamente delirante e chi mi farà sembrare una fangirl di dodici anni - deal with it.

NetGalley me lo aveva negato, ma meno male che è arrivato Storytel - e per fortuna!
 
 
Titolo: Better Than the Movies
Autrice: Lynn Painter
Data di uscita: 4 maggio 2021
Durata: 10H 29Min (Storytel Edition)
Editore: Simon & Schuster
Link Amazon: https://amzn.to/3CgjXcA

Trama [tradotta da me]: Liz Buxbaum ha sempre saputo che Wes Bennett non era tipo da relazione. Pensereste che il suo vicino di casa sarebbe il candidato ideale per il principe delle sue fantasie da commedia romantica, ma Wes ha sempre solo dimostrato di essere una spina nel fianco sin da quando erano piccoli. Wes era il ragazzino che metteva una rana nella sua Casa dei Sogni di Barbie, il mostro che nascondeva la testa mozzata di uno gnomo da giardino nella sua cassetta costruita a mano per lo scambio di libri del quartiere.

Facciamo un salto in avanti di dieci anni dopo la Grande Decapitazione dello Gnomo. È l'ultimo anno di liceo per Liz, un periodo che dovrebbe essere pieno di pietre miliari per un'adolescente degne di qualsiasi rappresentazione su grande schermo e lei ha bisogno dell'aiuto di Wes. Vedete, la cotta di sempre di Liz, Michael, è appena tornato in città e—in maniera assolutamente orribile ed estremamente irritante—è diventato subito amico di Wes. Ciò significa che se Liz vuole che Michael si accorga finalmente di lei, e magari sia anche il suo accompagnatore al ballo, lei ha bisogno di Wes. Lui è il suo pass d'ingresso.

Ma intanto che Liz e Wes tramano per far ottenere a Liz il suo momento magico al ballo, lei rimane scioccata nello scoprire che in realtà le piace la compagnia di Wes. E mentre si avvicinano sempre di più, Liz è costretta a riesaminare tutto ciò che ha sempre pensato di sapere sull'amore—e ripensare alla sua percezione di come dovrebbe davvero essere un "e vissero tutti felici e contenti".
 
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OH. MIO. DIO.
 
Questo è diventato decisamente uno dei miei libri preferiti del 2021 - è entrato nella lista di prepotenza, è bastato il prologo e già amavo tutto - ho iniziato a shippare i due protagonisti fin dal primo scambio di battute. Cioè, mi ha ricordato quasi subito Meet Me at Midnight di Jessica Pennington per l'animosità tra Liz e Wes e non leggevo un contemporary romance YA che mi prendesse così tanto e mi facesse sorridere come una scema da quando ho letto Today Tonight Tomorrow di Rachel Lynn Solomon a marzo. 
 
L'ho amato così tanto che, appena finito, l'ho ordinato su Amazon e mi è arrivato ieri e già vorrei rileggerlo. Anzi, ne vorrei anche una seconda copia per poterla annotare tutta - e sospirare dietro alle frasi di Wes perché Wes, insomma... ma ci arriviamo dopo.  
 
 
Ogni capitolo si apre con la citazione di una rom-com - e le rom-com sono la passione di Liz, una passione che condivideva con sua madre. È stata proprio sua madre ad insegnarle che bisogna stare alla larga dai Daniel Cleaver di questo mondo e che è per i Mr. Right come Mark Darcy che bisogna aspettare - Liz ha sempre fatto tesoro di quest'insegnamento sin da quando sua madre è morta quando lei aveva dieci anni e la sua collezione di DVD è tutto ciò di tangibile che le è rimasto di lei. 
 
Tutti vorrebbero che lei andasse avanti con la sua vita e che i rapporti con la sua matrigna Helena - per quanto buoni - diventassero migliori e, sebbene nel corso degli anni Liz abbia imparato ad essere meno triste, mai come quest'anno che sta per diplomarsi e vivere tante pietre miliari dell'adolescenza vorrebbe che sua madre fosse accanto a lei per condividerle. Non Helena che, per quanto sia cool, non potrà mai essere come sua madre.
 
Il ritorno di Michael nella sua vita sembra un segno del destino: cotta di lui fin da quando erano bambini che giocavano insieme nel quartiere, Michael è proprio il Mr. Right che Liz stava aspettando - il totale opposto del suo vicino di casa Wes, che sembra non perdere occasione per farla impazzire con qualche scherzo o battuta. 
 
Il problema è che gira voce che Michael si stia già frequentando con un'altra ragazza. L'altro problema è che l'unico modo per avvicinarlo e frequentarlo passa per Wes, ora che frequentano gli stessi giri e le stesse persone. Il patto quindi è questo: Liz lascerà a Wes il posto macchina nella loro strada per il quale litigano tutti i giorni se in cambio Wes parlerà bene di lei a Michael e la renderà più interessante ai suoi occhi, dimostrandogli che non è più "la piccola Liz" che Michael ricorda dall'infanzia.  
 
E così, tra feste e "incidenti", macchinazioni e bugie e forse pure il destino che ci mette lo zampino e sembra voler mandare un messaggio chiaro, Liz scoprirà che la vita non deve per forza seguire un copione e che forse Mr. Right l'ha sempre avuto sotto il naso - doveva solo togliersi gli occhiali dalle lenti rosa e guardare meglio. 
 
 
Normalmente un personaggio come Liz lo odierei - e nell'ultimo quarto di libro va in calando quando le prende la "cecità selettiva" anche di fronte a quello che è palese assolutamente a tutti e si dimostra irragionevole. Però stavolta no, stavolta un personaggio come Liz mi è piaciuto - perché il dolore della perdita della madre inconsciamente l'ha portata a vestirsi e a comportarsi come avrebbe fatto lei o come se vivesse davvero in una rom-com e come se la sua vita fosse una sceneggiatura che la madre ha scritto e in cui Liz è la protagonista che deve seguire certi canoni. 

Ovviamente questo libro ha la sua parte irrealistica, ovviamente questo libro è pieno di clichés e tropes - quegli adorati "enemies to lovers"  e "childhood friends to lovers" e "fake dating" che amo e che gli stessi protagonisti sono consapevoli di incarnare e in cui si riconoscono a voce alta. È però scritto benissimo ed è estremamente scorrevole.
 
Non ho molto amato che Liz mentisse a Jocelyn, la sua migliore amica, riguardo a tutte le macchinazioni che aveva messo in piedi per prendersi Michael e riguardo a come stavano davvero le cose con Wes. Capisco che Liz si sentisse sempre giudicata e non capita per il suo amore per le rom-com e la voglia di inscenarne una lei stessa della sua vita quasi per rendere orgogliosa sua madre, ma non mi aspettavo che mentisse a Jos per così tanto tempo e dicendo così tante bugie. 
 
Ovviamente non mancano i momenti di drama, sia tra lei e Jos che tra lei e Wes - che fanno penare un bel po' e, a proposito di questo, avrei forse voluto un finale un po' più lungo e altri momenti in cui fosse finalmente Liz a compiere dei grandi gesti per "ripagare" Wes di tutto quanto perché alla fine il rapporto risulta un po' sbilanciato.  
 
Wes che è assolutamente perfetto, un magnifico nuovo Fidanzato di Carta per cui ho sbarellato subito senza neanche passare dal via. È dolce, premuroso, divertente e tutte le altre qualità che volete - il tipo che è disposto a rinunciare all'amore pur di vedere la ragazza che ama con un altro se questo significa renderla felice. 
 
Ho assolutamente amato questo libro: ho amato tutti i momenti dolci, ho amato i momenti divertenti e imbarazzanti che mi hanno fatta ridere a voce alta, ho amato i momenti di angst che mi hanno fatto torcere lo stomaco, ho amato tutti i riferimenti alla cultura pop (ciao Hamilton!), ho amato tutte le citazioni dei film - e in copertina potete vedere rappresentati La La Land, Dirty Dancing, Il diario di Bridget Jones, Non per soldi... ma per amore e Le pagine della nostra vita, ma i film citati sono molti di più.
 
Insomma, se avete amato libri come Dimmi tre segreti di Julie Buxbaum, questo è totalmente il libro che fa per voi. E a proposito di questo libro... il cognome di Liz è preso dalla sua autrice e quello di Wes da Jenn Bennett, di cui io per il momento ho letto Alex, Approximately e Chasing Lucky.
Inoltre l'ascolto in audiolibro è stato fantastico e ha reso il romanzo ancora più bello perché ho ritrovato Jesse Vilinsky, la stessa narratrice di Teen Killers Club e non solo mi piace il suo modo di narrare, ma adoro anche quando fa le voci maschili: quindi prima Erik, ora Wes... insomma, ciaone proprio. 
 
Tutto questo per dire che ho adorato il libro e che è impossibile che anche voi non lo leggiate senza un enorme sorriso stampato in faccia per tutto il tempo - perché le rom-com saranno anche irrealistiche, ma a volte sono proprio ciò di cui abbiamo bisogno. 
 

mercoledì 22 settembre 2021

WWW.. Wednesday! #251

Sebbene la pigrizia ieri sera stesse per cogliermi - anche perché ho finito più tardi del previsto di guardare degli episodi di un telefilm - alla fine ho deciso di tenere duro e mettermi a scrivere questo post. Direi che mi merito un applauso.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho ascoltato Not Cinderella's Type di Jenni James e posso dire che è forse il peggiore retelling di Cenerentola nel quale sia mai incappata - sia a livello di libri che di film. Ha dalla sua che si legge molto velocemente perché è davvero breve, ma ci sono state tante cose alquanto cringe. Recensione QUI.
Discorso molto diverso per Better Than the Movies di Lynn Painter - e oddio, quanto l'ho amato. L'ho amato così tanto che ho ascoltato 10 ore e mezza di libro in poco più di un giorno e ieri mi sono anche comprata il cartaceo - che dovrebbe arrivare giovedì. La recensione l'ho già scritta e leggerete il mio sclero venerdì.  
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

The Darkness Outside Us di Eliot Schrefer lo devo ancora iniziare, quindi non vi so dire proprio niente a riguardo.
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

Seguendo la scia del libro che devo iniziare ad ascoltare, su Storytel hanno messo recentemente dei libri che mi erano stati rifiutati su NetGalley e usciti proprio in queste ultime due settimane - penso quindi di iniziare da Not Here to Be Liked di Michelle Quach e proseguire poi con As If on Cue di Marisa Kanter, di cui ho già letto/ascoltato l'anno scorso What I Like About You. E niente, a giudicare dalle mie letture a quanto pare è il periodo del trope "enemies to lovers" e nessuno mi ha detto niente. 
 
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Il WWW Wednesday finisce qui - raccontatemi come procedono le vostre letture, se anche voi vi siete ritrovati a seguire uno schema oppure un filo conduttore e ve ne siete accorti solo guardando un post come questo. Ci sentiamo presto qui sotto nei commenti oppure nel vostro blog se mi lasciate il link!

martedì 21 settembre 2021

[English Review] "This Is Why We Lie" by Gabriella Lepore | Blogtour

Happy release day!  
 
Oh, lo so che voi questo libro l'avete già visto e avete anche già letto la recensione italiana... ma i nostri amici che parlano inglese invece no e quindi quale occasione migliore se non il giorno esatto in cui esce questo romanzo?
 
 


First of all, thanks to NetGalley and Inkyard Press for approving my request in exchange for a honest review. You can also find it on Goodreads and NetGalley - the Italian one is here.
You have to know English isn’t my first language, so feel free to correct me if I make some mistakes while writing this review.


Title:
This Is Why We Lie
Author: Gabriella Lepore
Publication Date: September 21st 2021
Pages: 320 (Kindle Edition)
Publisher: Inkyard Press
Amazon
Link: https://amzn.to/3sL3KbR

Plot: Everyone in Gardiners Bay has a secret.

When Jenna Dallas and Adam Cole find Colleen O'Dell's body floating off the shore of their coastal town, the community of Gardiners Bay is shaken. But even more shocking is the fact that her drowning was no accident.

Once Jenna's best friend becomes a key suspect, Jenna starts to look for answers on her own. As she uncovers scandals inside Preston Prep School leading back to Rookwood reform school, she knows she needs Adam on her side.

As a student at Rookwood, Adam is used to getting judgmental looks, but now his friends are being investigated by the police. Adam will do whatever he can to keep them safe, even if that means trusting Jenna.

As lies unravel, the truth starts to blur. Only one thing is certain: somebody must take the fall.


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Oh, how much I liked this mystery YA!

It's dawn on a late September morning - Jenna is on the pier taking some photos for her portfolio when she hears a voice calling for help. Once she rushes to the beach, she recognizes Adam carrying in his arms the dripping and lifeless body of a girl, Colleen.

Jenna and Colleen went to school together, although it can't exactly be said that they were friends; Adam is a guy they know relatively.

But everyone's lives are more connected than they can imagine - and gossip certainly doesn't help. Nor does the quarrel that Jenna's best friend Hollie had with Colleen the day before she died with the whole student body as witness.
Jenna, however, is convinced of Hollie's innocence and is ready to bet everything on the Rookwood guys - Colleen wasn't as innocent as everyone is painting her: she liked to party and never missed the parties organized by the Rooks.

Everyone has a reason to lie: Jenna, Hollie, Adam, Jenna's other friends from Preston, Adam's friends.
But what they try to protect by lying is only about them or could it also be about hiding a murder?


I really appreciated the double point of view: Jenna's takes us to an all-girl school attended by rich girls, where Jenna is only there because her mother made money with her travel blog and was able to send her there while leaving her to live with an aunt; Adam's takes us almost "next door" to Rookwood - a school where troubled kids with a messed up past are given a second chance to straighten their lives instead of going to jail.

Jenna and Adam aren't exactly friends, but they know each other: Jenna's other best friend, Serena, is dating one of Adam's best friends, Max. Jenna has been to Rooks parties a few times, but they've never been her "scene" and she never trusted the boys of that school too much.
But now they have to work together, still it's hard to stop lying - especially when you're trying to find out what the other person knows without revealing what you know instead. While Jenna is determined to exonerate Hollie and is convinced that the boys knew Colleen more than they let on, Adam is willing to do anything as long as the cops stay away from him, Max and Tommy.

We discover their personalities little by little and I liked Jenna in particular because I saw myself in a few of her characteristics: she’s always the one who tries to mediate, to see the good in a situation and to justify people – I’m mainly talking about friendships, when she tries to never speak ill of anyone especially following Serena's abandonment in favor of more popular girls like Imogen, Brianna and Colleen.

Adam, on the other hand, is a victim of circumstances and a past that hasn't done him any favors. The Rooks are his brotherhood, Max and Tommy are his family – he’s loyal to the impossible.

The flashbacks - although at times I would have liked to have a temporal location that would make them immediately clear - help to reveal what we have lost in the lives of the characters before meeting them on the beach, shed light on some dynamics and reveal how the protagonists came to be what they are.

I had no idea who the culprit was until I was practically at 90% of the book - only then did I start putting the pieces together and remembering some details that I had read previously and that the author has placed in strategic places.

It has great pacing, captivating writing that intrigues the reader, and the chapters - interspersed with message exchanges and police interrogation transcripts - are short, just the right length to make you say "just one more" and suddenly you find yourself reading half of the book.
I liked the way friendship is portrayed and I liked especially how none of the female characters is a cliché in itself - even Colleen, who sometimes resembled the mean girl with the things she used to say and the way she seemed to behave, had a good side and cared about Serena in her own way.
Too bad for the ending which is a bit rushed - we are told what happens and not shown, so an extra chapter would not have hurt to see the consequences on all the characters involved and not just on some of them (and not even that much).

However, it remains a very good mystery YA, as good as I haven't read for a long time because they always had some aspect - mystery or character - that disappointed me. This one is super approved!


lunedì 20 settembre 2021

[Recensione] "Not Cinderella's Type" di Jenni James

Avrei dovuto pensare che probabilmente avrei perso quattro ore e mezza della mia vita con questo libro se le recensioni su Goodreads avevano ragione. 
Io però sono andata avanti lo stesso perché sono masochista e quindi eccoci qui, con la recensione al peggior retelling di Cenerentola mai letto.
 
 
Titolo: Not Cinderella's Type
Serie: Modern Fairy Tales #1
Autrice: Jenni James
Data di uscita: aprile 2018
Data di uscita originale: febbraio 2016
Durata: 4H 27Min (Storytel Edition)
Editore: Serenity Brooke Press
Link Amazon: https://amzn.to/3kfiqNM

Trama [tradotta da me]: Indy Zimmerman ha un nuovo stalker che non ha intenzione di lasciarla in pace, non importa quello che lei gli dica. E lasciamo perdere il fatto che sia uno dei ragazzi più popolari a scuola—lei è sicura che Bryant Bailey stia solo cercando di mettere a tacere la sua coscienza dopo averle praticamente distrutto la vita. Ma quando Bryant non molla e insiste per instaurare una sorta di bizzarra amicizia con lei, inspiegabilmente funziona e le due difese iniziano piano piano a crollare. Lui non è il suo tipo. Lei non è mai stata attratta da ragazzi come Bryant, ma non ha neanche mai conosciuto qualcuno così testardo e premuroso o che fosse in grado di farle confessare cose che non direbbe nemmeno al suo migliore amico.

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TRIGGER WARNING: pensieri suicidi, abuso psicologico, morte di un animale. 


Premessa: forse sono scema io, ma dalla trama non avevo affatto capito che si trattasse di un retelling di Cenerentola e, lasciatemelo dire, in quanto a lunghezza sembra più una fanfiction ed è il peggiore che abbia mai letto. 

Essendo molto breve, potete poi scommetterci la testa che è presente un instalove. 

 
Indy - il cui vero nome è Cindy Ella - ha passato le ultime settimane ad evitare Bryant come la peste e lui semplicemente non recepisce il messaggio. Lui continua a seguirla, a tentare di parlarle per scusarsi di quello che è stato un tragico incidente, ma Indy ce l'ha a morte con lui. 
 
Ora, non so se scriverlo o no perché potrebbe essere spoiler, ma se guardate i trigger warning potreste capire a cosa mi riferisco. Insomma, Indy la potevo capire - il primo che provasse a torcere un singolo pelo alla mia Alaska non farebbe in tempo a tirare il prossimo respiro e io so essere veramente rancorosa - ed essendo Miss Wiggins l'ultima cosa che le restava di sua madre era ancora più comprensibile la sua rabbia. Quindi col cavolo che sarei stata tutta lovey-dovey con Bryant - gente, io porto ancora rancore a delle persone per cose avvenute all'asilo. ALL'ASILO. Quindi figuratevi se qualcuno facesse qualcosa alla mia Alaska. 

Il problema è che bastano due moine e subito Indy è preda dell'instalove per Bryant - e prima che diciate qualcosa, Bryant quasi le dice di amarla già quando sono ancora alla prima vera conversazione in cui si aprono un po' l'uno con l'altro. 

L'altro problema è il suo migliore amico Maxton, convinto che stessero insieme da un anno. Pronto? Quasi non sai come sia la sua situazione a casa, non vi vedete mai fuori da scuola perché lei è sempre in punizione e a fare i lavori domestici, non vi siete manco mai baciati o presi per mano e, quando ti parla tutta felice di come si è evoluta la situazione con Bryant, salti su dicendo: "ma gli hai detto che hai un fidanzato?" 
Ma quando? Ma dove? 

In generale è tutto molto caotico, con Bryant che dice ad Indy che le cose tra loro si stanno facendo serie troppo in fretta - e su questo potrei anche dargli ragione - e che per questo, al fine di "guarire e trovare se stessa", dovrebbe uscire e stare con Maxton che è più il suo tipo. E questa disgraziata che risponde? "Sì, va bene." *inserire facepalm*

Le cugine/sorellastre si vedono poco, ma in compenso abbiamo uno zio che fa davvero paura - quel momento e quella discussione sono stati scritti bene perché anche il lettore si sente fortemente a disagio e teme per la vita di Indy.
Peccato che appunto, essendo breve, manca di approfondimento psicologico - che però ci viene dato da Bryant che, solo perché suo padre è psichiatra, a diciassette anni parla come se avesse già la laurea in mano e più che essere il "ragazzo" di Indy, sembra invece il suo terapista. Seriamente, Bryant deve spiegare tutto per forza - anche a Indy per farle capire è abusata e lei manco se ne rende conto della situazione in cui vive.

Ha dalla sua che si legge molto velocemente, ma è troppo breve perché situazioni e personaggi siano esplorati e in generale è costruito abbastanza maluccio - di Cenerentola c'è solo lo scheletro, per il resto è la storia di un instalove. 

sabato 18 settembre 2021

[Recensione] "Meet Cute Diary" di Emery Lee

Ve l'avevo promessa per giovedì, ma avendo pubblicato tardi il WWW Wednesday non ho voluto fare due post troppo ravvicinati - e poi, diciamoci la verità, questa recensione l'ho scritta proprio giovedì pomeriggio, quindi...
 
 
Titolo: Meet Cute Diary
Autrice: Emery Lee
Data di uscita: 4 maggio 2021
Durata: 7H 03Min (Storytel Edition)
Editore: Quill Tree Books
Link Amazon: https://amzn.to/3ng7X6r

Trama [tradotta da me]: Felix Ever After incontra Becky Albertalli in questa estasiante e sincera rom-com su come il primo amore di un adolescente transgender mette alla prova le sue idee su come dovrebbe essere una relazione perfetta.

Noah Ramirez pensa di essere un esperto di storie d'amore. Deve esserlo per il suo famoso blog, il Meet Cute Diary, una collezione di "e vissero tutti felici e contenti" trans. C'è solo un problema—tutte le storie sono false. Quello che era cominciato come le fantasie di un ragazzo trans spaventato all'idea di uscire allo scoperto, è poi diventato un faro di speranza per i lettori trans di tutto il mondo.

Quando un troll smaschera il blog come finzione, il mondo di Noah va in pezzi. L'unico modo per salvare il Diario è convincere tutti quanti che le storie sono vere, ma non ha nessuna prova per farlo. Poi Drew entra nella vita di Noah e tutti i pezzi vanno al loro posto: Drew si rende disponibile ad uscire per finta con Noah per salvare il Diario. Ma quando i sentimenti di Noah si evolvono in qualcosa che va al di là della loro storia d'amore costruita a tavolino, si rende conto che uscire con qualcuno nella vita reale non è esattamente la stessa cosa che trovare l'amore su una pagina.

In questo affascinante romanzo scritto da Emery Lee, Noah dovrà scegliere tra seguire le proprie regole in amore oppure scoprire che i finali più romantici sono quelli che non seguono una sceneggiatura.
 
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Dunque: io ero partita carichissima con questo libro perché aveva tutti i tropes che normalmente amo in un romance YA. Poi mi sono smontata come la panna. 

Noah si dimostra ben presto un personaggio insostenibile: non solo è sempre attaccato al telefono, non sono parla del Diario in ogni singola frase che pronuncia e la mette giù come se il mondo dovesse andare in fiamme se non salva il suo blog, non solo ha un ego grande come tutti gli Stati Uniti e dà tutti quanti nella sua vita per scontati, non solo dà a noi Millenials dei decrepiti con un piede nella fossa... ma non è neanche capace di camminare per venti minuti senza aver bisogno di chiamare un Uber. 

Seriamente: lui è a Denver in Colorado con il fratello Brian che deve iniziare il college mentre i loro genitori organizzano il trasloco dalla bigottissima Florida alla più liberale California e ha disposizione una carta di credito con 400 dollari per provvedere al cibo durante l'estate. Bene, lui 400 dollari li fa secchi in una settimana a suon di passaggi in Uber per la ricerca di location in cui ambientare i suoi finti Meet Cute. Poi si lamenta che sua madre non gli vuole ridare la carta di credito ed è estremamente oltraggiato dalla proposta di trovarsi un lavoro e ingrato nei confronti di Brian quando questo gli trova un lavoro al campo estivo dove lavora anche lui. 

Ora: è vero che anche io sono ancora dipendente economicamente dai miei genitori alla mia "veneranda età" perché qui, se non è stagione turistica, è difficile trovare qualcosa di stabile. Ma è anche vero non spendo 400 euro alla settimana in Uber e di sicuro non chiamo i miei genitori "la mia banca" come fa Noah. 

Anche le grandiose premesse del Meet Cute Diary iniziano presto a cadere come pedine del domino: se quando viene smascherato - perché poi ha la fantasia di un bradipo e ambienta tutte le sue storie a Miami e tutte hanno protagoniste coppie M/M e non F/F o M/F - perde migliaia di follower al giorno, possibile che con un seguito del genere e anni di attività, nessuno gli abbia mai fornito tramite un Ask in anonimo su Tumblr la sua storia di Meet Cute così da rendere le storie pubblicate almeno in parte vere e con esperienze reali?

Anche la storia con Drew è di un cringe assurdo: non solo si tratta di un instalove con tanto di dichiarazioni d'amore immediate, ma Drew capisce di avere davanti l'autore del Meet Cute Diary solo leggendo un paio di storie in cui è certo di riconoscersi e subito si dichiara un grande fan e volenteroso nell'aiutare Noah a mettere a tacere i troll mettendo in scena la più grande storia d'amore EVAH. L'ho già detto cringe?
Che poi dopo Noah accusa Drew di aver mentito - cosa che in effetti ha fatto - ma Noah allora? Perlomeno la loro storia serve a dare una rappresentazione di cosa significa vivere una relazione tossica. 

A salvare in parte questo libro ci sono Brian, Becca e Devin. 

Brian, il fratello di Noah, è fin troppo generoso e comprensivo e ha il suo momento più alto quando difende Noah da diversi commenti transfobici che gli costano anche una persona a cui teneva - e che Noah non mai nascosto di disprezzare.
Becca è la migliore amica di Noah, il quale pretende che risponda ogni volta che la chiama e la tartassa quando non può perché sai, magari è impegnata con la sua vita e Becca ad un certo punto è costretta a fargli un discorsetto - ma no, Noah è tutto un buahhhh, il mondo ce l'ha con me!

Devin, oh Devin - se il libro avesse avuto te come protagonista invece di Noah, sarebbe stato tutto molto più interessante. 
Descrivere Devin in italiano è difficile perché non abbiamo pronomi neutri quindi userò qualcosa che ho visto in un'altra recensione di un altro libro con un personaggio non-binario: lxi. Il genere assegnato alla nascita a Devin è quello maschile, ma per un po' ha pensato di essere una femmina e ha fatto coming out come trans. Per certe persone è difficile capire esattamente chi si è e Devin sta ancora lottando per capirlo - oltre a lottare ancora contro i ricordi del bullismo a scuola che l'hanno spint* quasi al suicidio, l'ansia e gli attacchi di panico. Devin prima si definisce non-binary, ma anche quella è un'etichetta che non sente sua - i suoi pronomi (in inglese) cambiano da they/them a xe/xem fino ad arrivare a e/eir/em. 
Devin è estremamente sensibile, dolce ed è il personaggio che sicuramente si meritava più di tutti gli altri di essere esplorato - continua ad essere gentile con Noah anche quando questo palesemente non se lo merita. 

Insomma, è stato un ascolto piacevole che dura il tempo di un'estate in Colorado e a me piacciono i personaggi unlikeable, ma c'è unlikeable e unlikeable e Noah decisamente NON cade nella categoria che piace a me - sempre a parlare del Diario, sempre attaccato al telefono, sempre concentrato su stesso e neanche un accenno di crescita personale. 
Ho apprezzato comunque l'idea del Diario in sé, un posto sicuro in cui chi viene discriminato ed è oggetto di transfobia può sperare e sognare il suo lieto fine e Noah aveva tutte le possibilità e le occasioni per farlo diventare reale invece di continuare a mantenerne strettamente le redini mentendo.

L'intento era nobile, l'esecuzione... no. 
A salvare questo libro ci sono solamente i personaggi secondari.