mercoledì 30 novembre 2016

WWW.. Wednesday! #31

Buon mercoledì, miei cari lettori! :) 

Siamo di nuovo qui con un nuovo appuntamento del mercoledì e in questo momento sono fuori casa, ma verrò a sbirciare da voi il prima possibile! 

Vediamo le letture aggiornate all'ultimo giorno di novembre?   


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho concluso lunedì notte Cracked Up to Be di Courtney Summers e niente, si conferma una delle mie scrittrici preferite perché tutto quello che scrive per me è pura perfezione - tanto per restare in tema - che ti entra sottopelle. La mia recensione è QUI




What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ho iniziato ieri sera, tra Quantico e Mr. Robot, The Old Man and the Princess di Sean-Paul Thomas - e ovviamente è troppo presto per dire qualcosa. Oltretutto è in digitale e visto che a Narnia c'è una connessione migliore che a casa mia, ora che sono fuori casa non ho neanche modo di andare avanti a leggere perché, ehilà, mi è impossibile sincronizzare i contenuti dell'app Kindle sul tablet. Viva i cartacei nella borsa quindi, per me. #mainagioia



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Ho sempre in programma A Sense of the Infinite di Hilary T. Smith - che mi sembra di aspettare da una vita e mezzo. 
E sempre in tema, leggerò poi The Friend Who Got Away di Jenny Offill & Elissa Schappell - non è un romanzo vero e proprio, quanto più una raccolta di storie di amicizie finite. 


Com'è andata invece la vostra settimana di letture?
Ditemi tutto e restate nei paraggi domani per il recap mensile! :) 

martedì 29 novembre 2016

[Recensione] "Cracked Up to Be" di Courtney Summers

Continua la mia avventura con Courtney Summers - e ora mi mancano due romanzi e una novella da leggere. 

Come i precedenti, anche questo è stato un vero colpo al cuore e non so se riuscirò a rendergli pienamente giustizia nella recensione.


Titolo: Cracked Up to Be
Autrice: Courtney Summers
Data di uscita: 23 dicembre 2008

Pagine: 214 (copertina flessibile)
Editore: St. Martin's Griffin

Trama [tradotta da me]: Quando Parker
"Perfetta" Fadley comincia a bere a scuola e ad andare male in classe, tutta la St. Peter's High si mette in allarme. Come ha fatto il capitano delle cheerleaders, la fidanzata del ragazzo più popolare della scuola, la cocca degli insegnanti e la futura esecutrice del discorso di commiato alla consegna dei diplomi a cadere così in basso?
Parker non ne vuole parlare. Vuole solo essere lasciata sola, sparire, essere ignorata. Ma i suoi genitori la osservano come un falco perché temono un suicidio e i suoi consulenti scolastici pretendono la verità. Ancora peggio, c'è un ragazzo gentile che si sta innamorando di lei e che le sta facendo provare di nuovo "qualcosa" quando in realtà preferirebbe non provare proprio niente.
Nessuno avrebbe potuto prevedere che sarebbe diventata così. Ma nessuno conosce la verità. È successo qualcosa di terribile e potrebbe essere colpa sua



Dal Cambridge Dictionary
not be all it's cracked up to be -> to be not as good as people say

Ed è proprio attorno al tema della perfezione e del modo in cui ti vedono gli altri che ruota l'intero romanzo - che ruotava l'intera vita di Parker. 

Incontriamo Parker quando ha già perso il suo status di persona popolare, quando ha già mollato il suo ragazzo Chris, quando è già stata beccata ubriaca in classe dopo essere svenuta davanti a tutti, quando ha già cominciato ad andare male a scuola, quando ha già cercato di uccidersi. 

Le uniche cose che vuole ora sono essere lasciata in pace e diplomarsi e per riuscire a fare quest'ultima cosa dovrà rigare più che dritto: non può saltare le lezioni, non può evitare di fare i compiti, non può presentarsi ubriaca a scuola, non può saltare gli appuntamenti settimanali con la consulente scolastica. 

Cosa ha portato Parker a diventare così e ad essere la costante preoccupazione dei suoi genitori, il problema di preside e insegnanti e l'angoscia di chi continua imperterrito a volerle restare accanto

È qualcosa che si scopre solo alla fine, qualcosa per cui Parker si incolpa, qualcosa accaduto durante una festa alla fine del terzo anno di superiori. 
Vuole espiare la sua colpa da sola, vuole cercare di riparare ai torti e per fare questo tenta prima di suicidarsi e poi di fare in modo che tutti la lascino in pace, ma nessuno la perde mai di vista - un po' perché gli insegnanti hanno incaricato Chris e Becky di tenerla d'occhio e riferire loro se riprende a bere e un po' perché la vogliono davvero aiutare. Chris, perlomeno. Becky... insomma.

Parker è finora la ragazza più complicata e con più strada da fare tra tutte le ragazze Summers che ho incontrato e di cui ho letto. 
È ossessionata dalla perfezione, lo è sempre stata. Ha fatto della sua vita una missione per essere la studentessa perfetta, la cheerleader perfetta, la figlia perfetta, la fidanzata perfetta. E non pretende la perfezione solo da se stessa, ma la pretende anche da tutti quelli che la circondano - è dura e impietosa e non ammette sbagli perché è convinta che quando tutti vedranno il risultato finale perfetto, allora si renderanno conto che è sempre stata nel giusto. Non ammette debolezze e odia farsi vedere preda di un attacco di panico, motivo per il quale ha trovato un meccanismo per calmarsi. Solo la sua amica Jessie riusciva a vederla per quella che era, ma a nulla valevano le sue parole sul rallentare il ritmo e a nulla valevano le preoccupazioni di Chris. 
L'unica cosa importante per Parker era mantenere lo status di perfezione in ogni cosa, ma quasi perde la testa nel tentativo di farlo. 

Diamine, persino nel tenere tutti a distanza vuole le cose a modo suo e le vuole esattamente e perfettamente nel modo in cui dovrebbero andare. 
E Parker fa fatica a capire che la vita non la puoi programmare e prevedere in ogni suo singolo secondo. 

Parker è acida e risponde sempre male a tutti quelli che cercano di aiutarla. 
Risponde male ai suoi genitori. 
Risponde male a Becky, che ora ha preso il suo posto di ragazza popolare. 
Risponde male a Chris, che è ancora innamorato di lei e non vuole che riprovi a suicidarsi perché ancora tiene immensamente a lei  
Risponde male a Jake, il nuovo ragazzo arrivato a scuola e che rimane affascinato da lei nonostante i suoi modi bruschi di allontanarlo e il suo modo di non rispondere mai alle sue domande - perché Parker sa che gli farà del male e che non può dire quello che si tiene dentro se comunque non l'ha fatto prima. 

Parker non è come Regina, la protagonista di Some Girls Are - hanno molto in comune, ma non sono uguali. Esattamente come il rapporto tra Parker e Becky non è affatto come quello tra Regina e Anna. 
Parker e Becky sono più che altro frenemies - anche al minimo dei suoi standard, Parker sa di essere migliore di Becky e Becky ne è consapevole. Becky sa di essere la ragazza più popolare ora solo perché Parker le ha ceduto il trono per non avere più tutte quelle responsabilità che richiedevano la perfezione. È stata addirittura Parker ad incoraggiare Chris e Becky ad uscire insieme per averli fuori dai piedi. Sono in un qualche modo rivali, ma Becky le porta i compiti quando Parker ha l'ultima ora del venerdì occupata dagli incontri con Ms. Grey. 
Ci sono ovviamente battute acide e canzonatorie, fingono di essere civili in pubblico quando conviene, a volte si urlano dietro, ma non c'è il bullismo violento presente in Some Girls Are. Non c'è bullismo perché Parker ha scelto volontariamente di smettere di essere popolare, non è stata cacciata o detronizzata come Regina. 

Ma come Regina, anche Parker trasforma il suo senso di colpa e i suoi rimpianti e il suo malessere per qualcosa che (non) ha fatto in qualcosa di psicosomatico. 
Tenta di reprimere tutto con alcol e farmaci e battute, ma gli attacchi di panico non si fermano e ben presto si rende conto che non c'è alcuna maschera di perfezione che la possa salvare dagli eventi di quella festa e da come le cose si sono poi svolte e si stanno tuttora svolgendo. 
Eppure Parker e la sua storia ti entrano sottopelle, si fanno strada, ti angosciano, ti fanno stare in pena perché non la scopri se non alla fine - perché i ricordi di quella festa si dipanano man mano che Parker scende a patti con quello che è successo nel momento in cui parte della storia viene a galla
Ed è una storia su cosa è giusto e cosa è sbagliato e sulla linea che a volte è così sottile che ci impedisce di vedere il confine, sugli errori che si commettono, sulle scelte che compiamo, sulla superficialità di cui a volte pecchiamo, sui rimpianti e i sensi di colpa che a volte ci portano a commettere gesti estremi, sul fatto che non si è soli finché c'è qualcuno che si preoccupa per noi. 

Regina Afton di Some Girls Are è quella che mi ha colpita con maggior violenza, ma anche Parker non se ne andrà mai dalla mia vita. 
Non se ne andrà mai perché anche io ho tentato di essere perfetta fino a quando non sono andata letteralmente in pezzi come lei - anche se non per gli stessi motivi. E accettare che non si può controllare tutto, accettare che il passato non si può cambiare, accettare che alcune cose le devi lasciare andare è qualcosa che si deve imparare - in maniera dolorosa e giorno dopo giorno. 

C'è stata anche un'altra scena che mi ha fatto stare male nel libro, ma esula da tutto quello scritto finora - però mi ha fatto piangere

Parker Fadley è complicata, spaventata, forse colpevole, imperfetta. E ha una lunga strada di terapia davanti a sé. 
So che questo è il libro di debutto dell'autrice, ma come ho scritto ieri questo è il terzo libro della Summers che leggo e ancora una volta ho trovato una protagonista e una storia che saranno parte di me per sempre. 

"[..] I never understood how I was supposed to work as a person or how I was supposed to work with other people. Something was really wrong with me, like I felt wrong all the time. I longed for some kind of symmetry, a balance. I chose perfection. Opposite of wrong. Right. Perfect. Good.
I get caught up in outcomes. I convince myself they're truths. No one will notice how wrong you are if everything you do ends up right. The rest becomes incidental. So incidental that, after a while, you forget. Maybe you are perfect. Good. It must be true. Who can argue with results? You're not so wrong after all. So you buy into it and you go crazy maintaining it. Except it creeps up on you sometimes, that you're not right. Imperfect. Bad. So you snap your fingers and it goes away.
Until something you can't ignore happens and you see it all over yourself.
And there's only one thing left to do."


lunedì 28 novembre 2016

What's on my bedside table? #10 | "Cracked Up to Be" di Courtney Summers

Buon lunedì, miei fedeli lettori! 

In questo weekend sono successe alcune cose che mi hanno tenuta lontana dalla lettura - mi ero fatta il programma di leggere tutto il giorno di sabato complici molti telefilm in pausa, ma invece sono stata.. distratta. 

Ecco che quindi sono parecchio indietro con la mia lettura odierna, ma spero di riuscire a finirla presto entro domani sera - anche perché poi mercoledì sarò fuori casa tutto il tempo e sarà un giorno perso. 
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
Cracked Up to Be di Courtney Summers
È il primo libro scritto dall'autrice in ordine cronologico, ma è il terzo che leggo


SONO A... 
Pagina 157. Non ha un ritmo quasi concitato come Fall for Anything e al momento non tiene alto il livello di angoscia come Some Girls Are, ma indubbiamente come stile e forma è più vicino a quest'ultimo. Le protagoniste della Summers non ti svelano mai tutto subito, ma lo stesso ti entrano sottopelle


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... perché è Courtney Summers ed è una delle mie scrittrici preferite. C'è bisogno di aggiungere altro?

sabato 26 novembre 2016

[Book Tag] Un libro per ogni pizza

Miei cari, sono di nuovo qui con un book tag, ma non so se sto effettivamente migliorando nell'impresa di non citare sempre gli stessi libri. 
Me tapina. 

Comunque il tag di oggi l'ho pescato su blog di Sara di And I believe in a book again. Enjoy! 



SCHIACCIATINA: Un libro semplice, anche troppo!


Questa, più che una storia, è l'idea di una storia. È corta e incompleta e se sviluppata sarebbe potuta diventare un bel romanzo, ma sapete che c'è? Io l'ho adorata. Perché lui è Nick Hornby, perché è uno dei miei scrittori preferiti, perché anche in 65 misere pagine riesce a descrivere perfettamente le imperfezioni umane e relazionali. 


MARGHERITA: Un libro che va letto almeno una volta nella vita.


Ho letto 1984 di George Orwell solo lo scorso dicembre, ma erano anni che volevo farlo. È il distopico per eccellenza, è un libro che ti apre gli occhi su quanto possiamo venire influenzati e soprattutto su quanto ci lasciamo influenzare - su quanto vogliamo essere influenzati nella nostra vita. È un libro che ti apre gli occhi sulla cecità da cui siamo affetti, dal bisogno di credere e di obbedire fino a quando persino sognare è proibito. 


MARINARA: Un libro che non si è rivelato essere come pensavi.


Mi aspettavo qualcosa di divertente e allo stesso tempo profondo essendo David Nicholls l'autore di Un giorno - che però devo ancora leggere e quindi mi baso sulla trasposizione cinematografica, invece Le domande di Brian si è rivelato tutt'altro principalmente perché il protagonista è insopportabile.


CAPRICCIOSA: Un libro che ti ha dato dei problemi.


Premessa: questo è uno di quei rari casi in cui il film è meglio del libro. 
Ho amato il film di Nicolas Winding Refn, mi ha fatta uscire fulminata dalla sala come non mi succedeva da tempo e poi Ryan Gosling è uno dei miei attori preferiti - può anche non dire niente ed esprime tutto alla perfezione con le espressioni del viso. Ma il libro..
Non è tanto per il fatto che qui la storyline di Standard e Irina è separata da quella di Blanche e Nino e tutto è diverso dal film che ho tanto amato, quanto più al modo in cui tutto è raccontato. E, tanto per citarmi e tradurmi dalla mia recensione in inglese che trovate QUI: "..ma mi sono persa con i diversi flashbacks e non riuscivo a puntare il dito su cosa fosse accaduto prima - l'intera storia nella sua cronologia corretta, per intenderci. E forse è una debolezza da parte mia, ma non era scritto in un perfetto o tipico inglese e visto che sono italiana, mi sono trovata in difficoltà nel capire alcune frasi che sembravano troncate a metà. Come ho detto, forse è colpa mia, ma alcune frasi per me non avevano alcun senso e qualche volta ho dovuto rileggere la stessa frase un paio di volte prima di comprenderne finalmente il significato o chi fosse il personaggio che stava parlando." 
Io l'ho letto lo scorso novembre in inglese - so che è stato anche tradotto in italiano e magari in quel caso l'hanno reso più comprensibile. Amo il personaggio di Driver, ma a volte leggere è stato difficile. 


MONTANARA: Un libro che può essere definito completo.


Volevo metterne un altro di Nick Hornby, ma ringraziatemi per non averlo fatto. 
Rossa come l'amore perduto di Roberta Rizzo: amore, perdita, famiglia, ricerca di se stessi e delle proprie origini, amicizia e musica. Cosa volete di più?


PIZZA ALLA NUTELLA: Un libro che trasuda dolcezza.


Amo i gatti, lo sapete vero? Quelle deliziose - e ogni tanto graffianti - palle di pelo? Quindi cosa c'è di meglio di Prenditela comoda - L'arte di vivere felici secondo i gatti di Francesco Marciuliano per farsi salire un po' il diabete?
Tante foto di bellissimi gatti, dolcezza e risate assicurate mentre i nostri amici felini ci consigliano come vivere meglio la nostra vita. E se lavorate in un ufficio, di certo non potete perdervi la sezione dedicata all'argomento.

mercoledì 23 novembre 2016

WWW.. Wednesday! #30

Ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con il WWW Wednesday! 

Sono qui che osservo i libri sparsi per la mia camera e vorrei essere in grado di leggerne almeno cinque contemporaneamente perché ci sono alcuni titoli che sono irresistibili come il canto delle sirene! ç_ç

Ma passiamo a vedere com'è andata la settimana, che dite?    


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Nonostante i classici imprevisti - telefilm, distrazioni al computer, attrazione irresistibile verso alcune fanfiction che mi fanno fare notte fonda - ho letto Il gatto che aggiustava i cuori di Rachel Wells assai velocemente. È un libro dolcissimo e che non potete assolutamente perdervi se amate i gatti perché Alfie è adorabile e se avete un gatto come la mia piccola Alaska - che è una iena rivestita di morbido pelo e con due occhioni da bambolina sempre pronta a staccarti una mano oppure un braccio o addirittura una gamba a morsi, questo libro vi ricorderà com'è avere un gatto che non dispensa altro che coccole. La mia recensione potete leggerla QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ho iniziato ieri sera - tra la fine di Quantico e l'inizio di Mr. Robot - Cracked Up to Be di Courtney Summers. Ho letto solo una trentina di pagine o poco più - e il suo incipit ve l'ho mostrato ieri - ma so già che lo amerò perché tutte le storie della Summers mi entrano sottopelle. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Come anticipato la settimana scorsa, la mia prossima lettura sarà questa sorta di mystery/sci-fi - The Old Man and the Princess di Sean-Paul Thomas, che l'autore mi ha gentilmente inviato in digitale. Leggerla al computer però sarà una sfida perché tendo a distrarmi molto facilmente e rischio di metterci una vita. 
Infine sarà finalmente il turno di A Sense of the Infinite di Hilary T. Smith, a cui sono stata dietro tipo un anno e non vedo assolutamente l'ora di leggerlo. Non vorrei alzare troppo le mie aspettative, ma questo credo che sarà uno dei libri della mia vita. 


Anche per questa settimana è tutto con il WWW! 
Vi invito come al solito a lasciarmi scritto nei commenti come procedono le vostre letture oppure a lasciarmi il link - sapete che passo! :) 

Poi vi dico che stasera vado al cinema a vedere Animali Fantastici e dove trovarli e che sabato andrà online un booktag! 
Cheers! :)