lunedì 10 febbraio 2020

[Recensione] "Foul Is Fair" di Hannah Capin

Iniziamo la settimana con la recensione di quello che, lo so già, sarà uno dei miei romanzi preferiti del 2020 - ed è anche la prima valutazione a cinque stelle dell'anno.

Grazie a Meghan della St. Martin's Press per avermi proposto di leggere questo libro in anteprima - ormai i miei gusti sono noti anche oltreoceano.


Titolo: Foul Is Fair
Autrice: Hannah Capin
Data di uscita: 18 febbraio 2020
Pagine: 336 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/318mvIf

Trama [tradotta da me]: Elle e le sue amiche Mads, Jenny e Summer comandano la loro sfavillante cerchia di LA. Intoccabili, loro hanno quel tipo di potere che le altre ragazze possono solo sognare. Ogni festa appartiene a loro e il mondo è ai loro piedi. Fino alla notte del sedicesimo compleanno di Elle, quando si intrufolano alla festa del St. Andrew’s Prep. La notte in cui i ragazzi d'oro scelgono Elle come il loro prossimo obiettivo.

Hanno scelto la ragazza sbagliata.

Giurando vendetta, Elle si trasferisce alla St. Andrew’s. Pianifica di distruggere ogni singolo ragazzo, uno alla volta. Si prenderà il loro potere, le loro vite e il loro controllo sulla gerarchia della scuola privata. E lei e la sua congrega hanno il modo perfetto per entrare: un ragazzo chiamato Mack, la cui ambizione può diventare letale.

Foul is Fair è un fantasy sanguinoso ed elettrizzante per ragazze che ne hanno avuto abbastanza. Ragazzi d'oro, state attenti: qualcosa di malvagio sta venendo verso di voi.


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TRIGGER WARNING: aggressione sessuale, rape culture, violenza, relazione abusiva, tentato suicidio, bullismo transfobico. 


Quando ero al liceo una mia compagna di classe aveva raccontato una storia che, a sua volta, le era stata raccontata. Chi gliel'aveva raccontata conosceva un tipo che in casa si teneva un serpente come animale domestico e che aveva l'abitudine di tenere a letto con sé quando dormiva. 
Un giorno il serpente cominciò a dormire accanto al tipo lungo disteso e non più tutto arrotolato. Quando il suo padrone, parlandone con i conoscenti, disse "oh, ma guarda che carino" e "oh, ma che dolce, mi dorme proprio accanto disteso come una persona", chi ne sapeva di più gli consigliò caldamente di darlo via - il serpente gli stava prendendo le misure per mangiarselo. 

Jade Khanjara è come quel serpente, leggere di come orchestra tutto mi ha fatto tornare in mente quella storia che all'epoca - e ancora adesso - mi mise i brividi. 


I golden boys - i ragazzi d'oro, i ragazzi perfetti. 
I ragazzi dai denti affilati, i ragazzi ricchi e potenti contro cui non puoi nulla perché figli di uomini ricchi e potenti a loro volta figli di altrettanti uomini ricchi e potenti. I ragazzi la cui parola è legge, i ragazzi che tutti seguono - e invidiano, aspirano ad essere, sospirano al loro passaggio - e a cui tutti si inchinano.
I golden boys - i ragazzi che credono e sanno di potersela cavare sempre e comunque perché quello che non può il loro fascino possono i soldi. 


Questo retelling di Macbeth inizia con Elle, Mads, Summer e Jenny che si intrufolano alla festa della St. Andrews per il sedicesimo compleanno della prima. Sempre in tiro per le loro uscite fuori e come si deve per ogni ragazza che sa di avere il mondo ai propri piedi, quella sera hanno voluto strafare: Elle si è tinta i lunghi capelli di biondo platino e indossa delle lenti a contatto che le colorano gli occhi di verde. 
Inizia come una classica serata, di quelle in cui balli in cerchio con le tue amiche - di quelle in cui sei così splendente che gli altri non possono fare a meno di restare accecati ogni volta che ti guardano. Ma ad un certo punto Elle rimane sola, si ritrova con un drink tra le mani a cui è stata aggiunta della droga e dopo è assolutamente incapace di fermare uno stupro di gruppo. 

Elle non ricorda tutto, ma ricorda abbastanza e dalle ceneri di Elle nasce Jade: via i suoi lunghi capelli, via le lenti colorate e benvenuti capelli corti tinti di un colore che, neanche a farlo apposta, si chiama REVENGE

Jade ha i mezzi e le opportunità per scoprire tutto di chi era presente a quella festa - per scoprire chi le ha rubato tutto il suo splendore e il suo potere. 
Trasferirsi in quella scuola è un gioco da ragazzi e il piano è quello di ucciderli tutti - e quale modo migliore di ucciderli tutti se non facendolo fare a chi fa parte del gruppo? 
Non è forse più doloroso morire se ad ucciderti è qualcuno a cui tieni? 

Di tutti i ragazzi della squadra di lacrosse, Jade individua in Mack il suo obiettivo: fa parte della squadra, ma non è nella cerchia; sa dalle voci che girano su cosa succede alle feste di Duncan, ma non fa nulla per impedirle; ha ambizione, ma è troppo debole per arrivare in cima - ma questo non ancora per molto. 
Sarà anche il più onorevole tra tutti loro, ma non deve essere poi così onorevole se lascia che tutto accada senza fare nulla per fermarlo.

Jade, eliminata ogni traccia della sua vita come Elle, si conquista in un attimo il posto tra le ragazze popolari con Lilia - ragazza di Duncan e regina riluttante, spaventata dal suo ragazzo ma troppo debole per dire di no - che la prende in simpatia e Piper - ragazza di Duffy, secondo in comando lui per Duncan e seconda in comando lei per Lilia che non vede l'ora di spodestare per prendere il suo posto - che invece vuole eliminarla perché in qualche modo sente la minaccia proveniente da Jade. 
Jade conquista in un attimo anche Mack e, anche con l'aiuto di Mads e Summer e Jenny sempre con lei ad ogni passo, inizia a sussurrargli all'orecchio tutto quello che potrebbero diventare ed essere una volta che lui prenderà il posto che gli spetta al comando con Duncan e gli altri fuori gioco. 

Questa è la storia di Elizabeth Jade Khanjara e della sua vendetta - di come anche lei, come quel serpente, ha preso le misure a tutti con l'intenzione di mangiarseli. 


Nella trama trovate la parola fantasy ma, ecco, non vi aspettate mondi magici o incantesimi - non nel senso classico. 
Quello di Foul Is Fair è il nostro mondo solo che, come in MacBeth c'erano i fantasmi e le loro profezie, qui c'è sempre qualcosa che in qualche modo sembra magico ma su cui non è possibile puntare esattamente il dito. 

Questo perché Jade fa sempre riferimento ai suoi artigli, alle sue zanne, alle sue ali, alla sua ombra imponente - è così facile immaginarsela terrificante come un'arpia o un drago. 
Questo perché lei e le sue amiche non sono un semplice gruppo e viene usato il termine coven - loro sono una congrega, come quella delle streghe. Sono più che amiche, sono più che sorelle, hanno un legame che va oltre. Ucciderebbero letteralmente l'una per l'altra.
Questo perché lo stesso padre di Jade le dice di uccidere quel ragazzo quando lei racconta cosa le è successo e afferma che ha intenzione di occuparsene personalmente. 
Questo perché la congrega raccoglie tutte le informazioni di cui Jade necessita nel giro di un weekend e questo perché Jade conquista Mack nel giro di mezza giornata e se lo rigira già come vuole. 

È qualcosa che sai non accadrebbe mai nel mondo reale - perlomeno non in tempi così rapidi visto che la storia si svolge in quindici giorni - ma il modo in cui tutto è scritto ti rapisce, ti ghermisce e lo accetti come dato di fatto. Non sai se c'è davvero qualcosa di magico oppure se si tratta di un'iperbole così articolata e così ben costruita che lo credi comunque magico - possibile. Finisci per credere a tutto quello che leggi. 

Jade e le sue amiche forse dalla trama possono apparire come delle mean girls e forse qualche loro caratteristica ce l'hanno pure, ma non si può fare a meno di pensarle e vederle in modo diverso: sono ragazze consapevoli della loro bellezza, consapevoli delle loro capacità, consapevoli del loro potere in quanto ragazze, consapevoli che insieme sono inarrestabili - hanno quella sicurezza invidiabile da parte di chi non ce l'ha. 
E forse sono unlikeable, forse sono moralmente grigie, ma di sicuro non hanno nulla del cliché della classica mean girl

Tutto Foul Is Fair è moralmente grigio e sì, magari anche unlikeable
Parla di una ragazza che ha subito un atto atroce, che si è vista togliere la sicurezza e il potere che ogni ragazza dovrebbe avere e solo perché qualcuno si è arrogato il diritto non solo di prendere quello che voleva senza che gli fosse concesso, ma anche di tagliare i suoi artigli e limare le sue zanne e strappare le sue ali togliendole tutto ciò che la rendeva la ragazza che era - e questo perché forse minacciato da tutto quello splendore. 
Parla di Jade, parla di una ragazza che promette a se stessa e a lei - a Elle - di ottenere vendetta per ciò che le hanno fatto. Parla di una ragazza per cui, non importa il punto fino al quale si spinge, è impossibile non fare il tifo.


Foul Is Fair è uno romanzo che non lesina su vendetta, ricatti, manipolazione psicologica, sangue, crudeltà, rivincita, potere, senso di colpa, vergogna. 
È un romanzo che parla di stupro, che parla di silenzio, che parla di solidarietà femminile e mancanza della stessa, che parla di slut-shaming e victim-blaming, che parla di atti atroci che vengono visti da chi li commette come il passatempo del weekend - ma che parla anche di orgoglio, amor proprio, amicizia e rinascita. 

Per citare in parte la nota finale dell'autrice, Foul Is Fair è per ogni ragazza che si è arresa, per ogni ragazza che invece non ha mai smesso di combattere, per ogni ragazza che ha cercato di dimenticare, per ogni ragazza che ha giurato di ricordare sempre, per ogni ragazza schiacciata dal dolore, per ogni ragazza che ha bruciato di rabbia e di odio, per ogni ragazza sola e per ogni ragazza che ha avuto invece una rete di supporto che non l'ha mai fatta cadere e l'ha sempre sostenuta - per ogni ragazza che ha avuto giustizia e per chi, purtroppo, non l'ha avuta.

Foul Is Fair è un romanzo crudo e spietato come la sua protagonista e che forse non fa per tutti, un romanzo pieno di ombre e fantasmi, un romanzo che una volta catturati nella sua rete non vi lascerà più andare perché scritto in una maniera così intrigante che è impossibile non restare invischiati nei complotti di Jade e attendere la prossima mossa. 
È un romanzo che oscilla sempre tra luce e oscurità - il cui finale, letto a tarda notte, vi farà temere il momento in cui girerete la testa e magari, nel buio, vedrete un ghigno così luminoso che vi verranno i brividi. 

E io l'ho amato alla follia. 

6 commenti:

  1. Io ogni volta che passo di qui rimango affascinata dalle tue recensioni e continuo ad aggiungere libri alla mia lista infinita di lettura, grazie **

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    1. Aww, ma grazie a te - è un commento bellissimo! *-*

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  2. Ciao Alice! L'aneddoto sul serpente è agghiacciante, sarebbe rimasto in mente anche a me :-(
    Il romanzo deve essere piuttosto crudo, ma anche appassionante!

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  3. Mamma mia, sembra davvero una lettura impegnativa °-°

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    1. Però scorre meravigliosamente - ci avrò messo anche nove giorni per leggerlo, ma me lo sono proprio gustato.

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