giovedì 18 giugno 2020

[Recensione] "Meet Me at Midnight" di Jessica Pennington

Oh, lo so - di norma non pubblico recensioni il giovedì, immediatamente dopo un WWW Wednesday. Ma, ormai lo sapete, domani è il venerdì di (più o meno) metà mese ed è risaputo che quel posto è sempre occupato da una certa rubrica. 

Quindi oggi recensione e un grazie va a NetGalley e alla TorTeen per la copia digitale del romanzo che, quando l'ho ricevuta, era in anteprima.


Titolo: Meet Me at Midnight
Autrice: Jessica Pennington
Data di uscita: 7 aprile 2020
Pagine: 336 (copertina rigida) - 11H 0Min (Storytel Edition)
Editore: Tor Teen
Link Amazon: https://amzn.to/3c4Deju

Trama [tradotta da me]: Hanno un rapporto di odio-amore con l'estate.

Sidney e Asher avrebbero dovuto piacersi. Due nuotatori stellari costretti a trascorrere le loro vacanze su un lago insieme suona come la combinazione perfetta. Ma è lo stesso ogni anno—in mezzo a pasti all'aperto e gite in barca e falò imposti dalle famiglie, Sidney e Asher trascorrono i giorni più caldi dell'estate cercando lo scherzo definitivo da fare all'altro. E ora, dopo l'ultimo anno di scuola e il diploma, sono determinati a renderla l'estate più epica di sempre.

Ma i loro piani sono messi improvvisamente a rischio quando la loro faida fa sì che le rispettive famiglie siano cacciate via dalle loro amate case sul lago. Sistemati nei loro nuovi alloggi, Sidney si aspetta che la guerra degli scherzi continui come al solito ma poi riceve un biglietto—Vediamoci a mezzanotte. E Asher ha una proposta per lei: unire le forze per un'ultima estate di scherzi epici, loro due contro un nemico comune—la donna che li ha buttati fuori.

La loro tregua dovrebbe rendere le cose più semplici, ma sei anni passati a tormentarsi l'un l'altra non sono così facili da ignorare. Così come l'innegabile attrazione che sta crescendo tra loro.


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Questo è il secondo romanzo che leggo di Jessica Pennington - l'anno scorso avevo letto When Summer Ends e Meet Me at Midnight è ambientato nello stesso posto, Riverton, ma i due libri non hanno personaggi in comune e possono essere letti tranquillamente in maniera separata come stand alone. 

Ma se When Summers Ends partiva da un certo presupposto - la gente del posto che si vede "invadere" i propri luoghi dai turisti e che per me è assai familiare vivendo io stessa in un luogo turistico - Meet Me at Midnight invece ci offre la visione opposta, con due ragazzi che dovrebbero essere turisti ma che non si considerano tali perché da anni tornano ogni estate nella loro "casa lontana da casa" sul lago - un po' come la mia amica di Milano che non si sente una turista perché la sua famiglia ha la casa al mare qui da una vita e quindi considera uno dei lidi come la sua seconda casa quando è agosto. 


Sidney e Asher sono sempre stati bene o male l'una nella vita dell'altro - questo perché le loro madri erano compagne di stanza al college e i loro genitori sono quindi amici da una vita. La prima estate al lago Sidney l'ha passata solo con la sua famiglia e occasionalmente con Kara, una ragazzina del posto conosciuta in riva al lago. 
L'estate successiva le due famiglie hanno ben pensato di passare le vacanze insieme - e non solo insieme, ma prendendo in affitto due case gemelle una di fianco all'altra. Tutti pensavano che Sidney trovasse Asher antipatico, ma a tredici anni Sidney si era presa una cotta per lui quell'estate e parlargli era un po' difficile - non contando poi anche il fatto che Sidney fa proprio fatica anche adesso con gli estranei. Ma dopo un piccolo sforzo erano diventati amici e hanno trascorso insieme una bella estate... fino a quando qualcosa non ha infranto l'idillio e sono cominciati gli scherzi. 

Da allora è tutto un ciabatte incollate al pavimento, panna acida al posto dello yogurt, confezioni di shampoo sabotate, corse e sgambetti fino all'unica sdraio sul pontile provvista di cuscino - l'unicorno -  e chi più ne ha, più ne metta. 
I loro genitori un po' sanno e un po' fingono di non sapere e le cene trascorse ogni sera ad un'unica tavola sono un po' una guerra fredda in cui Asher si stupisce di come Sidney sembri davvero sempre innocente e gentile con tutti tranne che con lui. 
Uno fa uno scherzo e l'altra risponde e dopo dieci mesi passati lontani a complottare e a cercare di essere più furbi dell'altro, la rivalità quando si rivedono è sempre alle stelle. Ma uno scherzo eseguito sull'emozione del momento e non pianificato nei minimi dettagli come tutti gli altri porta come conseguenza allo sfratto dei Walters e dei Marin dalle loro case sul lago e per Sidney e Asher si prospetta un'estate diversa dalle precedenti: fare fronte comune contro la donna che li ha sbattuti fuori. 

Ma dopo anni di scherzi, umiliazioni, sarcasmo e tiri mancini è un po' difficile fidarsi e credere che la tregua tra loro possa davvero resistere così a lungo - non solo fino alla fine dell'estate, ma anche oltre.


Posso abbracciare questo libro? 
No, perché è davvero un gioiellino di dolcezza - e sì, anche un po' di angst. 
E sì, lo dico: mi sono innamorata di Asher. 
Ciao, mi avete persa. 

Asher è dolce, attento, ogni anno spera che l'estate porti un cambiamento nel suo rapporto con Sidney, ma ormai ha imparato a conoscerla e non gli è difficile prevedere le sue reazioni o quello che le passa per la testa. È sicuramente quello più coraggioso dei due, quello che si espone di più - sia a livello di parole, ma soprattutto di gesti quando ci sono di mezzo i sentimenti. 

Con Sidney mi sono accorta tardi delle somiglianze, ma quando le ho notate poi è stato impossibile non vederle. 
Il pensare troppo, l'analizzare ossessivamente qualcosa in ogni suo dettaglio, l'immaginare i peggiori scenari nella propria mente, le relazioni che finiscono dopo una manciata di giorni e sempre perché è lei a darci un taglio per una ragione o per l'altra, la paura stessa di una relazione, il mettere tutta se stessa in ogni campo tranne quello sentimentale. Sidney è una che si tiene strette le parole, si tiene stretti i sentimenti, non si espone, offre molto meno di se stessa di quanto faccia lui e Asher deve sempre escogitare qualcosa per indurla ad aprirsi con lui e a lasciarsi andare - onestamente, non mi stupisco che alla fine io abbia sbarellato così tanto per questo libro e per Asher. 

Sidney e Asher hanno una chimica pazzesca e sono proprio belli da leggere - dalle battute taglienti e i commenti sarcastici dell'inizio, ai momenti incredibilmente dolci quando le cose iniziano a cambiare tra loro, all'inevitabile angst che ogni young adult richiede quando arriva qualcosa a separarli - e come era stato con il precedente libro dell'autrice, con il doppio punto di vista le parti di Asher spesso sono state le mie preferite e la dimostrazione che anche ai ragazzi si spezza il cuore. 

Certo, ovviamente non è un libro perfetto perché la parte centrale offre un po' meno azione e situazioni che un po' si ripetono quindi avrei preferito che fosse stata aggiunta qualche pagina al finale per vedere un po' più del "dopo", ma mi ha talmente presa a livello emotivo sia per storia che personaggi che non posso fare a meno di dargli il massimo dei voti - soprattutto considerando che a When Summer Ends avevo dato quattro stelle e mezzo e questo mi è piaciuto ancora di più. 
Avendolo anche poi ascoltato in contemporanea su Storytel, la voce dei due narratori era quanto di più perfetto si potesse desiderare per dare vita a Sidney e Asher - hanno fatto un lavoro davvero eccezionale. 

Meet Me at Midnight è davvero una perfetta lettura estiva - anche se a giudicare dalla pioggia mista a grandine che è venuta giù ieri pomeriggio quasi non si direbbe periodo - e vivendo io stessa in un posto turistico forse è per questo che mi fanno sempre effetto. 
Però è la prima volta che mi chiedo così intensamente come sia avere "una casa lontano da casa" - penso alla mia amica di Milano che scende tutte le estati, penso alle stesse facce che rivedevo ogni estate quando lavoravo in un piccolo negozio di alimentari e mi chiedo come dev'essere sapere di avere un altro posto in cui poter tornare. Certo, un posto che forse non ti è familiare come quello di casa tua e in cui vieni sempre visto come turista due mesi all'anno dai locali, ma comunque un posto che senti "tuo" senza che lo sia per la stragrande maggioranza dell'anno.
Io qua ci vivo, per me è la normalità, per me non sono mai esistite le vacanze - d'estate qua si lavora. Quindi, insomma, questi libri mi fanno sempre un po' invidia. 

Insomma, lasciando perdere la parentesi personale qua sopra che forse non vi interessava, se leggete in inglese non lasciatevi scappare questo libro.  
O pregate che qualcuno lo traduca e lo pubblichi qua in Italia.

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