domenica 14 ottobre 2018

[Recensione] "Some Boys" di Patty Blount

Come scrivevo nello speciale di compleanno quando ve l'ho fatto vedere per la prima volta, questo libro non mi ha attirata solo per il tema ma anche per il fatto che il suo titolo è così simile a quello del primo libro di Courtney Summers che ho letto e amato - e lo stesso tema fa parte anche del libro della Summers, ma in modo diverso. 

Comunque l'autrice - i cui libri avevo già incrociato qualche volta su Goodreads, ma che non avevo mai letto - ha fatto uscire ad agosto un altro libro, Someone I Used to Know, sullo stupro e l'ho messo immediatamente in wishlist. 

Ma intanto parliamo di Some Boys


Titolo: Some Boys
Autrice: Patty Blount
Data di uscita: 5 agosto 2014
Pagine: 339 (copertina flessibile)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/2HFVGUv

Trama [tradotta da me]: Alcune ragazze dicono no. 

Alcuni ragazzi non ascoltano. 

Quando Grace incontra Ian, ha paura. Paura che la respingerà come ha fatto il resto della scuola, come ha fatto la sua stessa famiglia. Dopo che ha accusato Zac, il ragazzo d'oro della città, di stupro, tutti le si rivoltano contro. Ian non sarebbe il primo a chiamarla una sgualdrina e una bugiarda. 

Solo che Ian non la respinge. Lui è l'unica persona che guarda oltre lo scherno, gli appellativi e l'atteggiamento da ragazza tosta e vede la vera Grace. Lui è l'unico che le dà il coraggio di combattere. 

Lui è anche il migliore amico di Zac.

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Ho parlato di Courtney Summers all'inizio. 
Ho detto che il titolo di questo libro mi ha ricordato un libro della mia scrittrice preferita - per il tema e per il titolo. 
Ma in questo libro non ho trovato solo tracce di Some Girls Are - Some Boys racchiude gli elementi di Some Girls Are, All the Rage e What We Saw che più colpiscono come un calcio nello stomaco. 


La trama sulla quarta di copertina dà un'idea forse più romantica di quanto dovrebbe perché quello che è contenuto all'interno del libro - quello che costituisce il rapporto tra Grace e Ian - è assai più complicato e non privo di difficoltà nel vedere le cose dallo stesso punto di vista. 

Da un mese la vita di Grace Collier è un inferno: a scuola viene tormentata dai compagni, è costretta a vedere il ragazzo che l'ha stuprata e che ha messo il video online tutti i giorni, gli insegnanti si proclamano imparziali ma si voltano dall'altra parte quando Grace viene chiamata puttana in classe, le amiche l'hanno abbandonata dandole della bugiarda, la madre vorrebbe che fuggisse per un semestre all'estero e il padre la incolpa di quanto è successo, il ragazzo per cui aveva una cotta e che l'ha trovata incosciente e sanguinante sul luogo della festa resta comunque zitto al fianco del suo migliore amico - che è poi lo stesso che l'ha stuprata. 

Ian Russell ha sempre avuto una cotta per Grace, ma non ha mai avuto il coraggio di chiederle di uscire e il suo amico Zac l'ha battuto sul tempo. 
Se anche Grace non avesse gridato allo stupro, non potrebbe comunque farci niente - c'è il bro code e il bros before hos e Zac è arrivato prima di lui.
Lui ha trovato Grace da sola nel bosco perché, data la punizione in cui l'aveva messo suo padre, è arrivato tardi alla festa e non ha trovato più nessuno. 
Lui ha portato Grace all'ospedale, ma non può credere che il suo migliore amico abbia fatto quello di cui Grace lo accusa. 

In seguito ad una punizione per cui lui e Grace sono costretti a passare la settimana dello spring break a pulire gli armadietti a scuola, Ian sarà costretto ad ammettere che esistono due versioni della stessa storia - ma non è sicuro di voler sapere chi tra Grace e Zac stia dicendo la verità. 


Ci sono tante, tantissime cose in questo libro che fanno inacidire il sangue. 

Some Boys ha il bullismo femminile di Some Girls Are - Grace viene tormentata dalle sue amiche che non le credono esattamente come succedeva a Regina. 
Some Boys ha le molestie maschili di All the Rage - tutti credono Grace una facile e provano a toccarla esattamente come succedeva a Romy. Non solo: come Romy, anche Grace ha accusato il golden boy di stupro e indossa una sua "armatura" per affrontare i giorni a scuola. 
Some Boys ha quell'idolatria per gli atleti e la rape culture di What We Saw - Zac è l'idolo della squadra di lacrosse e la misoginia e la crudezza dei maschi nei confronti delle ragazze è quella che si vedeva tra i compagni di Kate. 

Avevo apprezzato tantissimo What We Saw perché, secondo me, l'autore era stato eccezionale nel mettersi nella mente di una ragazza e nel rappresentare lo slut-shaming che le ragazze usano tra di loro invece di fare fronte unito. 
Qui invece abbiamo un'autrice che ci offre il punto di vista di Ian alternato a quello di Grace e che getta uno spiraglio sulla mente maschile - non poteva esserci in What We Saw perché lì non era la protagonista Kate quella stuprata e darci un punto di vista maschile avrebbe solamente rovinato l'effetto finale. Oltretutto quello non era l'obiettivo che doveva essere raggiunto.

E non nego che per questo - per quello che passava per la sua testa - molto spesso avrei preso a bastonate Ian. 

Grace non era popolare come Regina, Grace non era "white trash" come Romy e Stacey - Grace era una ragazza come tante. Una ragazza con un suo stile: trucco goth, pantaloni aderenti e giacche di pelle e stivali e polsini con le borchie. 
Nessuno aveva mai battuto ciglio, ma da quando è diventata "the girl who cried rape" improvvisamente il suo modo di vestire è oggetto di derisione e viene accusata di volersi far notare e di eccitarsi all'idea che i maschi la spoglino con gli occhi. 

E visto che comunque Grace è uscita due volte con Zac prima di capire che non era il suo tipo e che avrebbe desiderato che fosse stato Ian a chiederle di uscire, questo fa di lei una bugiarda - questo fa di lei una che cerca vendetta per essere stata mollata dal ragazzo che può avere tutte le ragazze che vuole e che non vuole impegnarsi. 


'The cops wanted to know if I was Zac's girlfriend, if I was drinking, doing drugs, if I ever worked as a stripper, if I ever kissed Zac before that night.

What the hell does any of that have to do with what happened?

Do the laws against sexual assault not apply to strippers? To girlfriends? I don't get that. (...) He thinks because I went to the woods, drank alcohol, and dressed the way I dress, I should have
expected this to happen. That I actually wanted this to happen.'

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'I poliziotti hanno voluto sapere se ero la ragazza di Zac, se avevo bevuto, se avevo assunto qualche droga, se avevo mai lavorato come spogliarellista, se avevo mai baciato Zac prima di quella notte. 

Cosa diavolo aveva a che fare tutto quello con quanto era successo?

Le leggi contro la violenza sessuale non si applicano alle spogliarelliste? Alle fidanzate? Non lo capisco. (...) Lui pensa che, visto che sono andata nel bosco, ho bevuto alcol e mi sono vestita nel modo in cui mi vesto avrei dovuto aspettarmi che accadesse. Che in realtà ho voluto che accadesse.'

Come in What We Saw, anche qui - nelle conversazioni tra Grace e Ian - vengono sviscerate tutte quelle regole a cui noi ragazze dovremmo sottostare: non dovresti vestirti in un certo modo, non dovresti bere, non dovresti provocare un ragazzo - altrimenti è chiaro che te la stai andando a cercare. 
Grace è coraggiosa e non permette alla paura di farla arretrare - se i ragazzi non accettano di essere definiti come animali che non sanno controllare il loro corpo di fronte ad una ragazza, perché lei dovrebbe accettare di essere chiamata puttana?

I confronti tra lei e Ian sono accesi: lei sa che lui comprende benissimo quello che Zac le ha fatto, ma Ian non lo vuole accettare. E stare nella mente di Ian a volte è doloroso: lui tenta di giustificarsi con Grace, ma lei gli risponde per le rime dicendo che le sue non sono motivazioni bensì scuse. 
Per quanto Ian cerchi di proteggere Grace allontanando Zac e gli altri suoi amici in più di un'occasione, di fatto per molto tempo non si schiera - e forse non avrà mai chiamato Grace puttana, ma di certo non ha messo a tacere i suoi amici quando l'hanno fatto. 

Come ho detto, stare nella mente di Ian è... difficile. 
Perché c'è questa sottomissione a Zac, perché c'è quel cameratismo maschile che fa comportare da idioti i ragazzi quando sono in gruppo, perché c'è quell'ipocrisia da "spaccherei la faccia a chiunque trattasse le mie sorelle così" ma poi lo stesso atteggiamento non si applica alle altre ragazze nella medesima situazione, c'è quel ragionamento da "non capisco perché le ragazze si vestano in un certo modo se non vogliono essere oggetto di interesse maschile" e poi c'è la ciliegina sulla torta: "perché le ragazze non capiscono che c'è una linea sottile tra l'apparire belle e l'andarsela a cercare" - e non ho parafrasato, l'ha pensato davvero. 


'(...) What the hell, just what the hell was wrong with how I looked...why does he care if I wear eye-black like the football team? It's my face. It's my body. I can dress it up or down however I want. Why is that such a hard concept for guys to accept? All that crap Jax said about dressing to be noticed - being noticed is fine. But being noticed isn't the same as being ridiculed, insulted, ostracised, shamed.

Being noticed isn't an open invitation to guys to do whatever they want to me.' 

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'(...) Che diavolo, cosa diavolo c'è di sbagliato nel modo in cui appaio... cosa gli importa se mi dipingo gli occhi di nero come la squadra di football? È la mia faccia. È il mio corpo. Posso vestirlo o svestirlo come mi pare. Perché è un concetto tanto difficile per i ragazzi da capire? Tutte le cazzate che Jax ha detto sul vestirsi per essere notata - essere notata va bene. Ma essere notata non è la stessa cosa che essere ridicolizzata, insultata, ostracizzata, svergognata. 

Essere notata non è un invito aperto ai ragazzi per farmi quello che vogliono.'

Grace si salva da sola in più di un'occasione perché Ian fa sempre il bello e il cattivo tempo: un attimo prima è gentile e quello dopo la oggettifica nella sua mente, unendosi anche ai suoi amici nel metterla in ridicolo - per me Grace gli ha dato anche tre occasioni di troppo per comportarsi in maniera decente. 
Soprattutto non crede mai fino in fondo a Grace, sentendo la versione di Zac riflette sul fatto che Grace possa aver interpretato quello che è successo come uno stupro, le chiede addirittura di smettere di comportarsi così se non vuole avere tutti quei problemi a scuola - completamente cieco di fronte alla paura e alle reazioni di Grace. 
E Grace gli risponde che sarebbe facile, ma non giusto

Ian si fa crescere una spina dorsale solo quando vengono tirate in mezzo le sue sorelle, solo quando si guarda allo specchio e si rende conto che non gli piace quello che vede, solo quando finalmente viene messo di fronte al vero volto di Zac e vede come questo tratta quelli attorno a lui quando lo contrariano - maschi inclusi. 
Ho avuto diversi problemi con Ian nel corso del libro con la sua apatia, con il suo non prendere posizione, con il suo mettere in dubbio che uno stupro non sia uno stupro e basta ma che sia soggetto ad interpretazione - perché anche lui, come tanti altri, non è esente da quella pessima abitudine di dare la colpa alla vittima. 
Perché sembra non essere mai colpa di chi commette lo stupro, ma di chi invece ha subìto violenza perché se l'è andata a cercare. 

Mi è piaciuta moltissimo la madre di Grace e mi è piaciuto il padre di Ian, nei cui confronti all'inizio avevo qualche riserva ma che poi si è rivelato l'unico in grado di mettere del sale in zucca a suo figlio. 
Ovviamente ho detestato il padre di Grace e credo non ci sia cosa peggiore per una ragazza in una situazione come quella di Grace che vedere il tuo stesso padre che ti incolpa di quanto accaduto. 


Ma dopo tutto questo papiro perché il libro non ha il punteggio pieno? 

Grace mi è piaciuta davvero tanto, ma c'è stata una cosa all'inizio che mi ha fatta storcere il naso. È vero che ogni ragazza reagisce a modo suo - ne è un esempio Hermione in Exit, Pursued by a Bear che si rende conto di non aver paura del tocco dei ragazzi durante gli allenamenti di cheerleading - ma il fatto che Grace pensasse "chi mi vorrà adesso?" invece di pensare a tutti i problemi che potrebbe avere ad entrare in intimità con un ragazzo... ecco, l'ho trovato un po' fuori luogo. 
Ma è stato solo quello e in quell'occasione. 
E vabbè, il fatto che si aggrappi a Ian - perché sebbene lui le piacesse da prima e sia stato lui a trovarla e sappia, nonostante non lo voglia ammettere, cosa significassero le condizioni in cui l'ha portata all'ospedale, ciò non toglie il fatto che in molte occasioni la tratti veramente da schifo. 

E poi ho avuto un problema con il finale - ma questo forse è un problema mio. 
Io personalmente avrei mandato tutti a bruciare all'inferno, è irrealistico che tutti se la cavino così facilmente dopo quello che hanno fatto, ma quello che accade nel finale è in qualche modo coerente con quanto professato da Grace fin dall'inizio - lei voleva solo che le credessero, non voleva vendetta. 


Al di là di questo, Some Boys è un libro che merita di essere letto - è un libro che fa arrabbiare, che fa inacidire il sangue, che fa star male, ma è anche un libro che mette in luce tutto quello che non va quando invece di aiutare la vittima si fa muro intorno all'aggressore per proteggerlo. E soprattutto ha una protagonista che affronta l'inferno a testa alta e lotta per quello che è giusto, combattendo anche i suoi demoni invece di scegliere la via più facile e tacere.


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