domenica 30 giugno 2019

[Book Tag] Mid-Year Freak Out - 2019 Edition

Lo so - questo booktag l'ho fatto anche l'anno scorso. 

Ma dal momento che non ho ancora finito di leggere When the Light Went Out di Bridget Morrissey (ma mi manca pochissimo, lo giuro!) e non voglio lasciare il blog troppo vuoto, ho pensato di riproporlo - e chissà, magari lo farò ogni anno. 


1) Il libro più bello che hai letto fino ad ora nel 2019.

Ovviamente non è solo uno - non posso scegliere. 

 
Il primo a cui ho dato cinque stelle nel 2019 è stato Diamond Heart di M.A. Hinkle - un M/M il cui finale è diventato il mio cuscinetto di conforto quando mi vengono i momenti di crisi. Poteva forse poi mancare Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero? Certo che no, si sa che ormai i romance li leggo se sono scritti da lei. 
 
 
2. Il miglior sequel che hai letto finora nel 2019.
 
 
In teoria sequel veri e propri non ne ho letti, ma tra i vari ed eventuali companion novel che ho letto sicuramente quello che mi ha sorpresa di più in positivo è stato Il tradimento di Elle Kennedy.  
 
 
3. Una nuova uscita che non hai ancora letto ma vuoi farlo.
 
Mh, sapete che non sono mai in pari con le uscite italiane o semplicemente con le uscite in generale - arrivo sempre mille anni dopo. E poi ultimamente sto leggendo i romanzi che NetGalley mi ha concesso di leggere in anteprima, quindi non mi viene in mente proprio niente come risposta a questa domanda. 
 
 
4. Uscita più attesa per la seconda metà dell'anno.
 
 
Ovviamente c'è Dark Age di Pierce Brown che esce a luglio negli USA e spero vivamente che la Mondadori non faccia passare i secoli, ma a luglio esce anche Un maledetto per sempre di Bianca Marconero - come mollare tutto in 3, 2, 1...
 
 
5. La più grande delusione.
 
 
Questi sono gli unici due libri a cui ho dato due stelle finora in questo 2019: The War Blog di Glen Sobey non ha trattato bene secondo me il tema dello stupro e dell'immagine femminile mentre L'amore non ha ragione di Angela Iezzi aveva il potenziale per piacermi ma manca di realismo. 
 
 
6. La più grande sorpresa.
 
 
Cioè, sorpresa mica tanto visto che stiamo parlando di Courtney Summers. Resta però il fatto che la Summers ha rilasciato a sorpresa una short story - PG - e come sempre, e con neanche 6000 parole, è riuscita a scuotermi nel profondo.
 
 
7. Nuovo autore preferito (sia debutto e sia un autore nuovo per te).

Come l'anno scorso non ho una risposta a questa domanda - ci vuole un bel po' prima che un autore diventi uno dei miei preferiti, mica accade in sei mesi.  
 
 
8. Nuova fictional crush.
 
Mi sa che do forfait anche qui, sebbene abbia letto di giocatori di hockey e rockstars. 
 
 
9. Nuovo personaggio preferito.
 
La stima che ho provato per Agnese quando ho letto Montreal di Bianca Marconero non è neanche quantificabile.  
 
 
10. Un libro che ti ha fatto piangere.
 
 
La valle di lacrime che non ho versato con A Monster Calls di Patrick Ness - non ne avete neanche la più pallida idea.
 
 
11. Un libro che ti ha resa/o felice.
 
 
Se tralasciamo le graphic novel di Felinia, P.S. I Like You di Kasie West è stato proprio il libro giusto al momento giusto per farmi tornare il sorriso. Poi vabbè, io ancora fangirlo con Diamond Heart ogni volta che ci penso, ma non volevo essere ripetitiva.
 
 
12. Miglior adattamento libro-film.
 
Non ne ho visto neanche uno quest'anno. 


13. Recensione preferita dell'anno.

 
Non so, forse quella di Hurricane Season di Nicole Melleby. 


14. Libro più bello che hai comprato (o ricevuto) quest'anno.

 
Vogliamo ammirare la merviglia che è Sam & Ilsa's Last Hurrah di Rachel Cohn & David Levithan? E ovviamente ci sono anche le edizioni illustrate della BUR Deluxe degne di essere menzionate. 
 
 
15. Quali libri vuoi assolutamente leggere per la fine dell'anno?
 
Come sempre, tutti quelli che ho impilati in camera mia - e nel resto della casa.  

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Tocca a voi ora, ditemi cosa rispondereste a queste domande!

mercoledì 26 giugno 2019

No WWW, no party #15

Ultimamente si vedono un po' troppi No WWW qui sul mio blog.
 
Dunque, per caso io lunedì vi ero sembrata galvanizzata all'idea che questa settimana avrei riavuto il mio computer? Beh, ci ho sbattuto contro di faccia. 
Perché a quanto pare il problema è il processore e il computer si scalda troppo, quindi va in modalità "protezione". 
 
In soldoni, mi servirà un computer nuovo e io piango lacrime amarissime. 


WWW Past: (Not Quite) The Same Old Song di Lindsey Ouimet, di cui potete leggere la mia recensione QUI se ancora non l'avete fatto - uno YA perfetto per l'estate e con una protagonista con cui è facile relazionarsi. Almeno per me lo è stato.

WWW Present: ho passato la metà di When the Light Went Out di Bridget Morrissey - ha un'atmosfera che mi piace e che mi ha fatto venire in mente diverse cose e non so ancora dove andrà a parare, ma sono curiosa di scoprirlo. La protagonista però ogni tanto mi fa saltare i nervi perché non la capisco. Cioè, da una parte sì, ma il suo rapporto con un altro personaggio non è ben chiaro.

WWW Future: prima di leggere That Night di Cyn Balog come vi avevo già detto, leggerò prima Stelle gemelle di Jessi Kirby perché partecipo al blogtour.

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Quello che segue ora è la solita storia di sempre: risollevatemi il morale perché qui ormai siamo ormai dall'altra parte del globo passando attraverso il centro della Terra e quindi raccontatemi voi cosa avete letto, cosa state leggendo e cosa avete in programma di leggere oppure lasciatemi il link dei vostri post - poi passo a rispondere ai commenti e a ricambiare la visita appena riesco a mettere le mani su un computer. 
E siete andati a comprare Sadie di Courtney Summers come vi ho ordinato ieri?

martedì 25 giugno 2019

[Chiacchiere] Esce oggi "Sadie" di Courtney Summers per Rizzoli... Come mi sento a riguardo?

Attendevo questo momento da diverso tempo e ora è qui: il giorno in cui un libro di Courtney Summers approda in Italia nelle nostre librerie. 

Ma come mi sento ora che il giorno è giunto?  


Ho pensato a lungo se fare questo post chiacchiericcio o meno - non so, forse per paura di risultare arrogante oppure una lagna perché provo sensazioni contrastanti a riguardo. 

So di non essere l'unica italiana ad aver letto libri di Courtney Summers - io stessa l'ho scoperta tardi perché il primo libro che ha pubblicato, Cracked Up to Be, risale al 2008 e io ho cominciato con Some Girls Are (il cui titolo ha ispirato il nome del mio blog) nel gennaio 2016. 

Anche io sono arrivata tardissimo, con ben otto anni di ritardo. 

Ma poi l'ho amata e in questi tre anni ho recuperato tutto quello che ha scritto e non solo i romanzi, ma anche le storie brevi e il materiale di non-fiction. 

Perciò non dico di essere un'esperta di Courtney Summers perché l'unica esperta di Courtney Summers è la stessa Courtney Summers, ma credo sia normale quando uno scrittore diventa il tuo preferito desiderare che tutto il mondo si accorga del suo talento e allo stesso tempo provare una sorta di "gelosia" e "fastidio". 

Gelosia perché dopo aver letto tutta la sua produzione e averla amata la senti un po' come tua e allo stesso tempo temi che a qualcuno possa non piacere o che qualcuno possa amarla quanto te. 
Fastidio perché ho visto blogger annunciare la sua pubblicazione con toni da "era ora!" sapendo benissimo che prima di Sadie la Summers manco era sul loro radar - e io che invece ho letto tutto quello che ha scritto saprei di cosa parlare. 

Ma siccome sono piccola come blogger e non ho i contatti forse "giusti", le mie email in cui mi proponevo per aiutare in caso di review party o anche solo per spargere la voce sono cadute nel vuoto senza risposta. 
E il mio "fastidio" - forse infantile - deriva proprio dal vedere qualcuno parlarne senza cognizione di causa.


Capisco perché proprio Sadie: l'ultimo libro della Summers ha fatto rumore, la St. Martin's Press ha fatto una campagna marketing incredibile - è stato persino realizzato in audiolibro il podcast all'interno del libro che si intervalla ai capitoli dal punto di vista di Sadie - e ha vinto dei premi. 
Capisco perché la Rizzoli abbia scelto Sadie se proprio un libro della Summers doveva essere pubblicato in Italia. 

Ma il mio timore per la scelta di Sadie deriva dal fatto che è un libro "forte", il più forte che la Summers abbia mai scritto. 

È anche vero che la Summers ha sempre trattato temi forti nei suoi libri - il bullismo, la violenza, la disparità di genere, lo stupro - e che c'è bisogno di libri dai temi forti per scuotere i lettori e far aprire loro gli occhi su quelli che sono problemi per i quali le persone andrebbero educate. 

Però nella Summers c'è stata un'evoluzione in questo senso: tralasciando per un momento Sloane di This Is Not a Test e Eddie di Fall for Anything perché sono diverse in un certo senso, Parker di Cracked Up to Be e Regina di Some Girls Are e Romy di All the Rage sono tutte legate da un filo che le unisce - e quel filo ha portato a Sadie. 

Quindi il mio timore è questo principalmente: ho paura che i lettori italiani non siano abbastanza coraggiosi per affrontare Sadie e capirla senza aver conosciuto tutte le "ragazze Summers" che ci sono state prima di lei. 
Il mio timore è che quindi la Summers passi in sordina, che non le venga riconosciuto il merito di aver scritto un libro così potente nel decimo anniversario della sua carriera. 


Non fatevi intimorire dai contenuti del libro, ma acquistate e leggete e amate Sadie - sia il romanzo che la sua protagonista.
Forse allora la Rizzoli vi farà conoscere anche le ragazze che hanno portato a lei - tutte ragazze che vi entreranno sottopelle e non se ne andranno mai più. 

Lasciatevi conquistare dalla penna di Courtney Summers, dal suo modo di evocare le peggiori paure senza mai esplicitarle davvero, dal suo modo di farvi vivere quello che sta affrontando la protagonista prendendovi allo stomaco, dal suo modo di farvi amare ragazze complicate e non sempre gradevoli. 

Quella di Sadie è una storia che non dimenticherete mai, a cui ripenserete anche negli anni a venire e sempre con la pelle d'oca. 


Quindi, nonostante la mia "gelosia" e il mio "fastidio", sono felice che anche i lettori italiani possano scoprire quanto è talentuosa questa autrice - io stessa non mancherò di acquistare il romanzo in italiano per rileggerlo e si sa che io non rileggo quasi mai. 

Dunque ora andate - in una libreria fisica oppure virtuale - e rendetemi fiera.

lunedì 24 giugno 2019

What's on my bedside table? #62 | "When the Light Went Out" di Bridget Morrissey

Inizia una nuova settimana - l'ultima di giugno. 
E chissà, magari anche quella che vedrà la restituzione del mio computer con un nuovo hard-disk, ma non so con quanta della roba precedente dentro. 

Non credo che questa settimana ci sarà un nuovo WWW Wednesday - il sonno, i miei orari e il fatto che Mediaset si sia messa a fare dal lunedì al venerdì due episodi al giorno di Blindspot e iZombie mi ha costretta a mettere da parte qualcosa e quindi ho rallentato il ritmo di lettura. Anzi, Goodreads mi mette ansia e mi dice che sono indietro di due libri sulla tabella di marcia.  

Ma vediamo un po' a che punto sono con questo libro.
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"When the Light Went Out" di Bridget Morrissey
Un mystery YA inedito uscito ad inizio mese negli USA.


SONO A... 
Pagina al 35%. Sebbene la protagonista a tratti mi dia sui nervi - anche se non so bene per quale motivo - la storia è molto interessante. Abbiamo una piccola cittadina, un gruppo di ragazzini di età diverse che andava sempre in giro in bicicletta prima che una di loro - la leader, quella che organizzava sempre le avventure e aveva sempre dei segreti - morisse per un colpo d'arma da fuoco accidentale e il ritorno in città cinque anni dopo proprio il giorno della commemorazione di colui che aveva premuto il grilletto, il ritrovamento di lettere indirizzate a loro, un quaderno di istruzioni per la Grande Avventura e una scatola dal contenuto ancora sconosciuto, una scritta a vernice spray nel condotto delle fogne vicino al parco dove si riunivano sempre. Intrigante, vero?


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... è un'eARC che la Sourcebooks Fire mi ha concesso di leggere tramite NetGalley.

mercoledì 19 giugno 2019

WWW.. Wednesday! #148

Un altro mercoledì che segna la metà di un'altra (orribile) settimana - che poi, in tutto questo, mi sono scordata di dirvi che alla fine di quella scorsa ho sentito il tecnico che ha ancora il mio computer e in pratica è partito l'hard-disk. 

E non si sa ancora quanto ci sia di recuperabile.
E ovviamente questo accade quando era da un po' che non mettevo le cose importanti sull'hard-disk esterno. 
Oddio, tutta la mia musica e le mie cose - posso mettermi a piangere?


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Ho finito di leggere (Not Quite) The Same Old Song di Lindsey Ouimet, uno YA perfetto per l'estate perché i problemi famigliari al suo interno sono gestiti bene e senza quella vena di melodramma che prende il sopravvento e la protagonista non è la classica modella che non sa di essere bella. Non è un quattro stelle pieno, ma gli si avvicina. Recensione QUI
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 
 
Siccome i miei orari non sembrano mai avere un senso logico e in queste settimane i telefilm sembrano volermi mangiare viva, tra lunedì e ieri ho letto a malapena un 10% di When the Light Went Out di Bridget Morrissey. Si tratta di un mystery YA che racconta di un gruppo di ragazzi e quasi ex-amici al quinto anniversario della morte di una di loro e la narrazione si alterna tra il presente e il fantomatico giorno di cinque anni prima. Finora la protagonista e voce narrante non mi ha particolarmente impressionata (in modo positivo) e finora il tutto mi ha ricordato un'altra cosa, ma vedremo come procede. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 
 
Ho sempre in programma That Night di Cyn Balog, ma il tutto potrebbe subire qualche variazione perché ho altre cose in ballo - anche qui vedremo.

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WWW Wednesday breve e uguale al precedente - l'ho già detto che la vita adulta è terribile? Forza, sollevatemi un po' il morale e raccontatemi delle vostre letture nei commenti oppure lasciatemi il link dei vostri post e quando mi sarà possibile passerò a ricambiare la visita!

lunedì 17 giugno 2019

[Recensione] "(Not Quite) The Same Old Song" di Lindsey Ouimet

Siamo all'inizio di una nuova settimana, la mia ansia ha raggiunto livelli spropositati, odio il caldo e l'unica cosa che vorrei fare sarebbe stare a letto - che poi sia dormendo, leggendo o guardando fuori dalla finestra non importa.


Titolo: (Not Quite) The Same Old Song
Autrice: Lindsey Ouimet
Data di uscita: 5 aprile 2019
Pagine: 256 (Kindle Edition)
Editore: Evernight Teen
Link Amazon: https://amzn.to/2VVrWpJ

Trama [tradotta da me]: Quando suo fratello ci ricasca con la droga—l'ennesima—e scompare con i soldi dell'affitto, Darcy Andrews è costretta ad impegnare l'unica cosa che ha più valore per lei: la sua chitarra, Darlene. Improvvisamente i piani di questa adolescente taglia forte per un'estate senza stress prima dell'ultimo anno di superiori finiscono giù per lo scarico. Ora deve guadagnare abbastanza soldi per fornire a suo fratello l'aiuto di cui ha bisogno e per ricomprare Darlene.

Entra in scena Grey, il figlio del proprietario del negozio di pegni. Popolare, bellissimo in maniera irritante ed inspiegabilmente su un palco con Darlene tra le sue mani. Non solo sta suonando la sua chitarra, ma fa anche alquanto schifo nel farlo. Prima che possa impedirselo, Darcy si sta offrendo per dare a Grey lezioni di chitarra, aggiungendo un'altra complicazione ai suoi piani – una storia estiva con l'ultimo ragazzo che lei avrebbe mai creduto potesse essere interessato a lei.
 

È tutto sesso, droga e rock-n-roll. Beh, non proprio. Lei non è in possesso di una chitarra, le droghe sono un problema di suo fratello e una volta che la scuola ricomincerà, Darcy teme che Grey sarà imbarazzato nel farsi vedere insieme a lei. Ma quando si presenta un'opportunità per vincere i soldi per la riabilitazione di suo fratello, Darcy non lascerà che tutto questo si metta sulla sua strada.

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Considerando com'è la mia vita attualmente, devo dire che ci ho messo anche relativamente poco nel leggere questo libro - sarà perché mi ha presa ed ero estremamente curiosa di andare avanti, sarà perché ho trovato dei punti in comune con la protagonista Darcy.

Siamo in una piccola cittadina in Georgia - dove, si sa, le estati raggiungono temperature bollenti. Ma la temperatura alta di Darcy è data anche dal fatto che, dopo altre promesse da marinaio, questa volta suo fratello Quinn è fuggito con tutti i soldi dell'affitto - e se di norma scompariva per un paio di giorni per drogarsi, questa volta abbiamo quasi raggiunto il mese di assenza e Darcy è furiosa. 

Darcy è così costretta a impegnare la sua amata Darlene, la chitarra che era di suo padre e che lui ha lasciato anni fa quando ha preferito una vita sempre in giro seguendo la musica invece di una famiglia. Ma anche avendo impegnato la sua chitarra - per il cui recupero i turni di lavoro e le mance non sembrano mai abbastanza - i soldi restano sempre un problema e lo sono da sempre visto che abitano in una roulotte. 

Aggiungiamoci poi il fatto che suo fratello viene arrestato e che si tratta di scegliere tra prigione e riabilitazione (e per la quale servono i soldi), lo shock più grande arriva quando durante un concerto di band locali Darcy vede la sua amata Darlene in mano a Grey Addams - e non dovrebbe esserci per principio visto che dovrebbe essere al sicuro nel negozio di suo padre.
Per Darcy che vive e respira musica è impossibile non notare tutti i problemi che Grey e la sua band hanno a livello tecnico. Così come è impossibile per lei frenarsi dall'offrirsi di aiutarlo pur di poter tenere d'occhio la sua chitarra.

Ma è solo per la chitarra che Darcy si è offerta di aiutare Grey?


Ah, i punti in comune che ho trovato con Darcy. 
Darcy non è alta, non è magra e anche con un caldo infernale tende a coprirsi con un cardigan - come potevo non sottolineare tutte quelle frasi nel libro?
Eppure, nonostante le sue insicurezze, Darcy ha un rapporto migliore con il suo corpo di quanto abbia io con il mio - Darcy qui non è la classica verginella che poi viene "salvata" dal lui di turno, no. Darcy ha avuto esperienze con i ragazzi, sa che c'è chi la trova comunque attraente e anche lei non cerca nulla di serio, ma ciò non toglie che non sempre le piacciano gli occhi addosso di qualcuno o i commenti e le prese in giro di alcuni suoi compagni di scuola. Ciò non toglie che comunque Grey Addams sia uno di quei ragazzi troppo belli che non uscirebbero mai con ragazze come lei - considerando anche che proprio uno dei suoi amici è quello che si lascia andare ai commenti denigratori nei confronti di Darcy. 

Grey Addams in versione estiva però sembra diverso. Non sembra più emanare quell'aura di sicurezza per cui a scuola tutti lo salutano e lo fermano in corridoio per parlargli, ma con i ragazzi della sua band si trasforma quasi: pur mantenendo sempre il sorriso e l'aria un po' scanzonata, diventa un ragazzo timido che arrossisce e con qualche insicurezza di fronte alla conoscenza musicale di Darcy e al suo modo di fare sarcastico che non va tanto per il sottile. 

Mi sono sentita parecchio coinvolta in questa storia e al di là di quello che ho trovato in comune con Darcy, in generale lei mi è piaciuta e l'ho trovata molto realistica - così come ho trovato realistico il suo rapporto con suo fratello Quinn, la sua rabbia mista a delusione e preoccupazione, l'astio nei suoi confronti per averla costretta ad impegnare la cosa più preziosa nella sua vita e il desiderio allo stesso tempo di farsi comunque in quattro per aiutarlo a stare meglio. 

Mi è piaciuto anche il suo rapporto con la sua migliore amica Maddie e mi sono piaciute tutte le iniezioni di fiducia che quest'ultima le ha dato, così come il suo restare il più possibile obiettiva di fronte ai problemi in seguito. 

Avrei fatto forse a meno di leggere tutte quelle volte in cui Darcy commentava quanto Grey fosse bello - anche se in fondo posso capirla: nei due mesi di lavoro che ho fatto in città continuavo a vedere un ragazzo e ancora non mi capacito di come faccia ad essere così attraente. Quindi sì, mi rendo conto che all'inizio di questo paragrafo mi sono lamentata, ma in realtà posso anche capire benissimo Darcy per ovvi motivi. 

Con Grey non sono sempre andata d'accordo. Lui è forse un po' cliché, il tipico ragazzo popolare che però è anche adorabile, un po' imbranato, forse ingenuo di fronte a chi non conosce nonostante siano nella stessa scuola e al modo in cui i suoi amici trattano quelli di "rango" inferiore perché più poveri o non conformi ai loro standard, ma che allo stesso tempo ha anche altri amici in una band e problemi famigliari che nessuno sa. 
Grey viene sviscerato meno di Darcy e infatti nel finale avrei voluto sapere se i problemi con suo padre si erano risolti e come e avrei preferito una spiegazione, un confronto vero e proprio sia tra lui e Darcy che con i suoi vecchi amici. 

Avendo diversi punti in comune con Darcy, mi è piaciuto vedere l'approccio lento di Grey nei suoi confronti - ammetto che quelle parti mi hanno fatto venire un po' di batticuore perché lo scetticismo di Darcy lo comprendevo in pieno. Grey però non sempre si comporta benissimo - soprattutto nel finale - e dopo quel crescendo, vedere come non alzi la voce per stare chiaramente dalla parte di Darcy non mi è piaciuto. 
Ho trovato invece che Darcy abbia davvero dimostrato dignità e rispetto per se stessa, ma il problema è che il finale accelera e sebbene questi due si parlino, di base mancano le conversazioni fondamentali - una cosa come quella che ha fatto Grey non può semplicemente venire ignorata per passare oltre. 

Detto questo, (Not Quite) The Same Old Song mi è piaciuto: i problemi famigliari sono gestiti bene e sono realistici - più approfonditi quelli di Darcy che quelli di Grey - e il fatto che la protagonista sia povera e viva in una roulotte è qualcosa che finora avevo visto solo in I'll Meet You There di Heather Demetrios. 
Scorrevole e senza particolari refusi, (Not Quite) The Same Old Song è uno YA perfetto per l'estate se volete una protagonista che per una volta non è la tipica modella che non sa di essere bella ma che invece ha giorni in cui si accetta e altri in cui si accetta meno, in cui la musica lega tutti i personaggi - il batterista Ian è uno di quei personaggi per i quali ti schiafferesti una mano in faccia e le capacità di guida di Cam vi faranno ridere in maniera isterica - e in cui a volte qualcosa nella vita va finalmente nel verso giusto.

Non è un quattro stelle pieno, ma gli si avvicina. 

venerdì 14 giugno 2019

Singing the Book #8

Ieri è stata una di quelle tipiche giornate che cominciano male e si concludono in modo ancora peggiore. Di quelle che proprio vorresti dimenticare, cancellare dalla memoria e dall'esistenza come se non fossero mai avvenute.

Per fortuna a consolarci c'è la musica - anche se questo sarà un episodio più breve del solito perché sto esaurendo le associazioni e perché l'ho scritto all'ultimo minuto e quindi stavo crollando dal sonno.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo all'ottavo appuntamento del Singing the Book e oggi usciamo un po' dal mio solito genere musicale, andiamo un po' sul personale e andiamo anche a ripescare la versione di me stessa che era una adolescente emo

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Skyscraping di Cordelia Jensen / Skyscraper di Demi Lovato

Questo è un libro che mi avete sentita nominare anche nella mia ultima recensione visto l'argomento di cui parla. Ma veniamo all'elefante nella stanza nel post perché so che tutti vi state chiedendo, visto quello che ascolto di solito, che diamine ci fa Demi Lovato qui. Tutto è nato quando ho scoperto per puro caso grazie a YouTube e ai suoi suggerimenti Cher Lloyd con Want U Back (il cui video ricorda molto quello di Girlfriend di Avril Lavigne) e I Wish ed è stata subito fissa. Da lì poi il passo è stato breve: linkata nei suggerimenti c'era un'esibizione live di Demi Lovato in cui Cher Lloyd aveva duettato con lei e poi, come le ciliegie un video tira l'altro, ho scoperto Skyscraper. La canzone non si adatta per tema al libro, ma c'è qualcosa nel suo mood che mi fa comunque dire che si sposano alquanto bene in un certo senso. 




Nina is not ok di Shappi Khorsandi / I'm Not Okay (I Promise) dei My Chemical Romance

Lasciate che vi introduca la adolescente emo che ero: trucco nero pesante, polsini, ciuffo sempre a coprire gli occhi, felpe oversize, cinture con le borchie, Converse All Star rigorosamente nere. Quando uscì la canzone protagonista di questo appuntamento in realtà mi stavo ancora avvicinando al genere, stavo ancora muovendo i primi passi in quello che è stato il mio cambiamento musicale e sebbene non fossi ancora - e in realtà non sia mai diventata davvero - una fan dei My Chemical Romance, I'm Not Okay è una delle canzoni che ricordo meglio dell'album del 2004. Questo perché, in realtà, per me la svolta è arrivata in quel maledetto 2006 e fu l'album The Black Parade a fare breccia - in particolare Disenchanted e Famous Last Words, con cui ero in fissa nel marzo 2007 mentre ero in gita a Vienna. Il libro, che mi è stato regalato per il mio compleanno, non l'ho ancora letto ma parla di una ragazza che ha problemi di dipendenza dall'alcol e quindi non so quanto possa adattarsi, ma se parliamo sempre di sfumature ci sono buone probabilità. 




Love and First Sight di Josh Sundquist / Love At First Sight di Kylie Minogue

E se per caso vi ho sconvolto all'inizio con Demi Lovato, posso solo immaginare adesso - soprattutto ora che arriviamo alla parte personale a cui accennavo nell'introduzione. Se vi ricordate, il primo episodio di questa rubrica iniziava proprio parlando di un titolo che mi ricordava il mio primo e (unico) colpo di fulmine - parliamo di lui anche adesso. Era il 2001, avevo dodici anni e lo conobbi per puro caso - quella era l'estate di La mia signorina di Neffa, era l'estate di Xdono di Tiziano Ferro, era l'estate di Infinito di Raf, era la (fine) estate di Can't Get You Out Of My Head di Kylie Minogue. Ascoltavo ancora pop e mainstream e ci sarebbero voluti ancora due anni prima che Linkin Park e Sum 41 entrassero nella mia vita e cominciassi a cambiare genere, ma quelle canzoni le ricordo così bene perché lui ha segnato quell'estate - e quella dopo e anche gli anni successivi. E Can't Get You Out Of My Head non poteva essere più adatta vista la cotta spropositata che avevo per lui, quindi non parliamo nemmeno di quando l'anno dopo è uscita Love At First Sight - ero arrivata persino a scrivere a matita il testo sul ripiano in legno della mia scrivania. Il titolo del libro è leggermente diverso e considerando che il protagonista è cieco gioca sul fatto dell'amore a prima vista - è presente anche in italiano e devo ancora leggerlo, ma credo che pure in questo caso la canzone potrebbe adattarsi benissimo. 



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E dopo questo tuffo nel passato, nel pop e nei primi anni 2000, fatemi sapere se ho perso qualsiasi credibilità musicale - ammesso che io l'abbia mai avuta. 
Nel frattempo, con questo rubrica ci vediamo il mese prossimo ma per il resto - spero una recensione - ci vediamo anche prima. 
Cheers! :)

mercoledì 12 giugno 2019

WWW.. Wednesday! #147

Siamo ad un nuovo mercoledì e finalmente - un po' a singhiozzo - torno con un nuovo appuntamento del WWW Wednesday.  
 
E non è che ci siano grandi novità, eh: sono sempre senza computer, detesto il mio tirocinio e se ci fosse qualcosa di meglio in giro nel mondo del lavoro e non avessi i sensi di colpa poi mollerei tutto su due piedi, mi manca avere il tempo per leggere e vedere le serie televisive senza cadere addormentata dopo pochissimo.

La vita da adulti è terribile.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Nonostante sia alquanto breve, mi ci è voluta più di una settimana per terminare Two Boys Kissing di David Levithan. Non perché non mi stesse piacendo, ma per i ritmi che ha la mia vita e per la stanchezza che prende il sopravvento - dieci pagine e già dormivo. In ogni caso mi è piaciuto - la narrazione collettiva in prima persona plurale è uno dei miei espedienti narrativi preferiti e il messaggio di questo libro davvero potente. 
Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)

 
Ho iniziato lunedì (Not Quite) The Same Old Song di Lindsey Ouimet, uscito negli USA ad inizio aprile. In questi ultimi due giorni sono riuscita a leggere circa un 30% e non vedo davvero l'ora di andare avanti perché questo YA mi sta davvero prendendo: una protagonista che per una volta non ha un fisico da modella, musica, problemi famigliari e sì, c'è anche un ragazzo di mezzo. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 
 
Sempre grazie a NetGalley e alla Sourcebooks Fire che hanno accettato le mie richieste, leggerò due mystery YA: When the Light Went Out di Bridget Morrissey e That Night di Cyn Balog - entrambi usciti la settimana scorsa negli USA. 

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Eccoci alla fine - e sono qui che penso che questa settimana dovrei anche pubblicare un nuovo appuntamento del Singing the Book, ma non ho ancora cominciato a scrivere il post e non so se ne avrò il tempo. 
E vorrei anche fare un post di riflessione/chiacchiericcio sull'uscita italiana a fine mese di Sadie di Courtney Summers, ma non so se può interessarvi - fatemelo sapere. 
Per il resto niente: scrivetemi nei commenti come sono andate le vostre letture in questa ultima settimana oppure lasciatemi il link del vostro post - alla prima occasione passerò a ricambiare la visita!