mercoledì 28 settembre 2016

No WWW, no party #2

Cosa notate di strano? 
Ah, sì - forse quel bel "no" davanti alla sigla WWW. 

Perché non c'è il WWW Wednesday sul blog questo mercoledì?

Diciamo che il libro che sto leggendo attualmente l'ho iniziato giovedì pomeriggio - non mercoledì come mi ero ripromessa. 
Sono stata in giro dal giovedì mattina fin quasi alla sera e il libro l'ho iniziato in sala d'attesa mentre attendevo che mia madre finisse una visita all'ospedale. 
Totale pagine lette: 10. 

Credo di non aver preso in mano il libro né venerdì né sabato e anche domenica sono stata quasi sempre fuori casa. 
E quando invece sono a casa, recupero i mille telefilm registrati in ogni dove e su qualsiasi apparecchio elettronico oppure dormo. 

No, seriamente - credo di non essere mai stata così tanto narcolettica come in quest'ultima settimana. 
Ed è un peccato perché il libro mi piace e scorre bene, ma non importa il momento della giornata o della notte oppure dove sia - se seduta in poltrona o distesa a letto, a pancia piena o digiuna o qualsiasi altra combinazione/alternativa che vi possa venire in mente e a cui siete abituati voi quando leggete - tempo 10-15 pagine e mi si chiudono gli occhi. 

Sono presa di una reading slump narcolettica e mi scoccia anche perché vedo tutti questi libri meravigliosi che ho sullo scaffale e muoio dalla voglia di leggerli - fossi capace ne leggerei cinque contemporaneamente perché sono stanca di vederli coricati in una pila di TBR e vorrei vederli belli sistemati insieme agli altri - ma i miei occhi non vogliono saperne di restare aperti. 

Quindi, tirando le somme è tutto come la settimana scorsa: 

WWW Past: l'ultimo libro che ho letto è The Assistants di Camille Perri.
WWW Present: sto ancora leggendo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides e sono quasi a metà - e se pensate che il libro ha solo 204 pagine è davvero una vergogna considerato che l'ho aperto quasi una settimana fa. 
WWW Future: sono sempre intenzionata a leggere Scusate, non c'è niente da vedere di Marco Chiaravalle e in successione La distanza tra me e te di Lucrezia Scali


Che la forza della caffeina sia con me per tenermi sveglia e per finire Le vergini suicide prima dell'inizio di ottobre. 

martedì 27 settembre 2016

Teaser Tuesday #7 | "Le vergini suicide" di Jeffrey Eugenides

E torno dopo un'assenza di qualche giorno con questo teaser - e per come è stato il ritmo delle letture, questo teaser è anche il primo del mese di settembre. 

Teaser Tuesday è una rubrica del martedì ideata dal blog Should be Reading con lo scopo di condividere con voi lettori uno spezzone di un libro che abbiamo attualmente in lettura.

1. Prendi il libro che stai leggendo in una pagina a caso
2. Condividi un breve estratto da quella pagina
3. Attenzione a non fare spoiler!
4. Riporta anche il titolo e l'autore del libro così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.


 
Le pareti a pannelli scintillavano, e per qualche secondo le sorelle Lisbon furono soltanto un alone sfolgorante, un coro angelico. Ma poi, abituandosi alla luce, i nostri occhi registrarono un fatto di cui non ci si era mai resi conto: le sorelle Lisbon non erano tutte uguali. Invece di cinque sosia con i capelli biondi e le guance rotonde avevamo di fronte esseri umani ben distinti, dotati di una personalità che cominciava a trasformare il loro viso e a ridefinire le loro espressioni

(Jeffrey Eugenides - Le vergini suicide)

sabato 24 settembre 2016

[Book Tag] Pokemon Go Book Tag

E rieccoci con un altro tag alla fine di questo mese di settembre! 
In questa occasione sono stata taggata da Emanuela de Il Mondo di Sopra e per le immagini usate all'interno del post mi sono spudoratamente appropriata di quelle usate dalle ragazze di Bookish Brains
Giuro che mi sono impegnata per non citare sempre gli stessi libri.

Ci sarò riuscita? 





Il libro che ha dato il via all'amore per la lettura

Ho questo ricordo di me da piccola, seduta su un plaid sul pavimento ai piedi di mia madre seduta in poltrona mentre mi legge Le mille e una notte
Ricordo di aver letto tantissimi libri della collana Il battello a vapore, ma autonomamente penso di aver iniziato a voler divorare libri con la collana Le Ragazzine della Mondadori - anche se mia mamma riteneva che fossi troppo piccola come età per gli argomenti che alcuni di loro trattavano. 


Un classico che tu amerai per sempre

E c'è anche bisogno di specificarlo? Non è chiaro dal fatto che ne possiedo quattro copie? Ovviamente Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. 
Giuro che vorrei citare altro, ma in quanto a classici sono ignorantissima perché ammetto di averne letti pochissimi. 


Un libro per cui hai perso interesse perché è ovunque

Mh, prima ero mediamente interessata a leggere Vertigine di Sophie Jomain, ma poi il mio interesse è un po' scemato. Preferisco dare la priorità ad altro e semmai tornerò a farci un pensierino su più avanti. 


Un libro che te ne ricorda un altro, ma che tu comunque ami

A parità di argomento, per me era stato fin troppo facile notare la somiglianza con Some Girls Are di Courtney Summers quando ho letto The Truth About Alice di Jennifer Mathieu. Sono la stessa storia in pratica, ma raccontata in maniera differente. Per approfondire potete leggere la mia recensione QUI


Un libro/serie che non hai iniziato per la grande mole

Ho i primi due libri de Il Trono di Spade di George R.R. Martin racchiusi in un unico volume da più di un anno, ma onestamente non me la sono ancora sentita di iniziare la serie - al momento mi limito a vedere il telefilm. 
Sto anche "collezionando" tutti i libri del fittizio Richard Castle, ma di fatto il primo l'ho letto anni fa quindi non conta come risposta. 


Un libro che ti ha tenuto sveglio tutta la notte

L'ultimo libro che mi ha tenuta sveglia tutta la notte per finirlo è stato Red Rising - Il canto proibito di Pierce Brown. Dopo un inizio freddo e distaccato che dura circa 100 pagine, prende il ritmo e diventa sempre più concitato con un buon mix di azione, drammaticità e un pizzico di humor. 


La tua OTP letteraria

Oh, God. Huh. Ahem. Boh? 
No, sul serio, quando mi prendono i periodi anti-romanticismo non c'è verso che io noti queste cose in un libro. Anzi, se finisce male è ancora meglio. 
No, ok, ce la posso fare - ne ho addirittura tre. 
Ovviamente Elizabeth Bennet/Mr. Darcy di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, tanto per rimanere sul classico. Poi metto Nick/Norah di Tutto accadde in una notte di Rachel Cohn e David Levithan e per concludere Pat/Tiffany di The Silver Linings Playbook di Matthew Quick. 


Un libro così "bollente" da non riuscire più a fermarsi

Un libro le cui pagine sono letteralmente volate è stato Wayward Pines di Blake Crouch - mia madre l'aveva letto prima di me e io sono stata assillante tanto ero curiosa e siccome lei ha avuto il buon senso di non rispondermi, ho divorato i capitoli per arrivare alla fine


Una serie di cui non ti stancherai mai di avere spin-off

Oh, God. Huh. Ahem. Boh? - parte seconda
Sono più tipo da standalone in realtà e quando le serie si dilungano, poi tendo a stancarmi. Del tipo che vado comunque avanti, ma solo per inerzia e perché non mi piace non terminare una serie. 
Però mi piacerebbe uno spin-off di Harry Potter di J.K. Rowling - niente protagonisti nel futuro o figli vari ed eventuali (ah, è vero, quello esce questo mese! xD), quanto piuttosto lo vorrei ambientato nel passato e sui Malandrini. Avanti J.K., è tutto quello che noi fans abbiamo sempre voluto! 


Un libro/serie sorprendentemente bella

Sono rimasta estremamente colpita da Fra me e te di Marco Erba -  sapevo che sarebbe stata una lettura che mi avrebbe segnata, ma non avrei mai pensato in quel modo. 


Un libro molto pubblicizzato che non vedi l'ora di leggere

Direi uno qualsiasi di Colleen Hoover, visto che tutti la amano e io non ho ancora letto niente di suo. Il primo da cui mi sento ispirata è Ugly Love, secondo It Ends With Us


Una edizione da collezione che desideri

Se fossi ricca, probabilmente una delle ultime edizioni di Harry Potter - quella con il dorso dei sette volumi che va a disegnare il castello di Hogwarts. 
E sì, lo so: è già la seconda volta che cito Harry Potter in questo tag - mea culpa. 


Il primo libro di un autore che non vedi l'ora di leggere

Ho in wishlist Made You Up di Francesca Zappia sin dalla prima volta che ne ho letto la trama - la storia di una ragazza affetta da schizofrenia che incontra un ragazzo che credeva di aver solo immaginato anni prima. Allucinazione o realtà? 


Un autore di cui compri i libri in automatico

I soliti noti, direi: Matthew Quick, Nick Hornby, Courtney Summers. 


L'uscita di un libro che stai aspettando da sempre

What Light di Jay Asher - la copertina è stupenda, Thirteen Reasons Why mi era piaciuto molto e voglio proprio leggere un altro libro di questo autore. 



E anche per questo tag è tutto, gente! 
E mi sembra chiaro ormai che cito sempre la stessa roba, ho bisogno di aiuto.
Se non l'avete ancora fatto e vi sentite ispirati, consideratevi pure presi in causa e lasciatemi le vostre risposte nei commenti oppure i vostri link! 
Cheers! :)   

giovedì 22 settembre 2016

Throwback Thursday: "How To Be Good" di Nick Hornby

Considerato quante volte mi avete ormai sentita citare Nick Hornby, forse vi sareste tutti aspettati di vedere High Fidelity come primo protagonista di questa rubrica e di questa rassegna che segui - High Fidelity, il suo romanzo che preferisco
Ma non è ancora giunto il momento, quel libro significa così tanto per me che ancora non riesco a parlarne e quindi, dei cinque che ho letto, ho deciso di cominciare da quello che mi è piaciuto meno. 

Signori e signore.. How To Be Good. 
Altrimenti noto con il titolo italiano Come diventare buoni

Throwback Thursday è ideata da The Housework Can Wait e Never Too Fond of Books.
Rubrica del giovedì in cui parlo di libri che ho recensito solo su Goodreads o altrove, in quanto ancora non avevo un blog in cui parlarne.


Titolo: How To Be Good
Autore: Nick Hornby
Data di uscita: 24 giugno 2010
Data di uscita originale: 2001
Pagine: 256 (copertina flessibile)
Editore: Penguin

Trama [tradotta da me]: "Sono in un parcheggio di Leeds quando dico a mio marito che non voglio più essere sposata con lui..."

Katie Carr, medico londinese, ha sempre pensato di essere una brava persona. Con suo marito David che si guadagna da vivere come "L'Uomo Più Arrabbiato di Holloway", pensava di poter gestire qualsiasi cosa. Questo fino al momento in cui David incontra DJ BuoneNuove e diventa anche lui una brava persona. Una persona fin troppo buona che inizia a commettere crimini di carità come prendersi in casa i senzatetto e dare via i giocattoli dei figli. Improvvisamente Katie si sente davvero cattiva e inizia a pensare che se la carità inizia a casa, allora forse è il caso di trasferirsi..


La storia inizia con Katie parcheggiata in macchina e al telefono pronta per lasciare il marito, visto che ormai il matrimonio è diventato quasi una farsa. 
Se non ricordo male, David è un giornalista conosciuto come "L'Uomo Più Arrabbiato di Holloway" perché appunto ogni settimana ha un argomento su cui dibattere ferocemente. E un giorno improvvisamente David torna a casa e non è più arrabbiato e con sé ha BuoneNuove che si installa nella loro stanza degli ospiti ed è famoso per guarire le persone con il tocco delle sue mani. 
Tom, il figlio più grande, è più o meno scettico e più spesso dalla parte di sua madre e arrabbiato per i gesti senza senso del padre mentre Molly, 8 anni, è una piccola saputella spuntasentenze che inizia a parlare come suo padre e a recitare a pappagallo tutte i suoi motti filosofici. È insopportabile. 

Ho letto How To Be Good l'anno scorso, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre. E magari non fate caso ai tempi verbali che seguono perché vi riporto la traduzione della recensione che avevo scritto in inglese su Goodreads QUI.

Ci ho messo più tempo a leggere un libro di Nick Hornby di quanto me ne serva di solito - mi sembra di averci messo un'infinità.

Lo confesso: provo emozioni contrastanti nei confronti di questo libro.

Tutti quanti noi vogliamo essere una Brava Persona ma, onestamente, quanto facciamo davvero per esserlo?
Forse è perché avevo avuto una settimana tremenda al lavoro [quando ancora a quel tempo lavoravo n.d.a.], ma mi sono quasi completamente identificata con Katie.
Anche io razionalizzo i miei errori, cerco di fare la cosa giusta ma fondamentalmente sono un essere umano egoista e santo cielo, quanto bramo quei momenti nei quali posso essere sola e chiudere il mondo fuori dalla porta!
Per me, essere una Brava Persona può semplicemente significare tollerare una collega che non ha niente di meglio da fare che dire cattiverie e bugie su di me e sul mio lavoro con il capo quando lei è la prima a non fare niente tutto il giorno.
Quindi sì, se essere dalla parte di Katie mi rende una cattiva persona, allora fatemi causa.

È stato un libro strano.
Qualche volta ero d'accordo con David e BuoneNuove riguardo alla necessità di fare di più per quelli che hanno meno di noi, ma poi riacquistavo la ragione quando mi rendevo conto che le preoccupazioni di Katie riguardo alle persone che accogli in casa tua erano assolutamente legittime.
Ad un primo pensiero, se questo fosse un mondo migliore, sarebbe un gran gesto compassionevole prendere un ragazzino senza una casa sotto la tua ala protettiva e dargli la possibilità di una vita migliore accogliendolo nella tua stanza degli ospiti.
Ma ero assolutamente orripilata dall'ingenuità di BuoneNuove e David perché Katie aveva ragione: non per fare di tutta l'erba un fascio, ma come puoi prenderti in casa un perfetto sconosciuto a vivere con la tua famiglia quando non sai assolutamente niente di lui? E se fosse un assassino? Un ladro? Un drogato? Ci pensi? E se succedesse
qualcosa alla tua famiglia perché tu eri troppo impegnato a salvare il mondo?

È giusto dire che How to be Good mostra attraverso Katie tutta l'ipocrisia che crediamo di non possedere e la presunta carità verso i poveri che crediamo di avere, ma alla fine siamo tutti più simili a Katie di quanto ci piaccia ammettere.
Katie pensa di essere una brava persona perché è un medico - e come può un medico essere una cattiva persona?
Lei pensa che quello che fa sia abbastanza da garantirle quel titolo e quando si tratta di cose più grandi della sua routine e della sua zona di comfort, capisce che forse è troppo difficile - che richiede uno sforzo troppo grande.
Katie prova a cambiare, prova a vedere le cose dal punto di vista di BuoneNuove e di suo marito ma alla fine rimane onesta con se stessa: lei prova e prova e prova, ma niente riesce a cambiare il modo in cui si sente riguardo alla situazione.

L'ultima riga mi ha colpita tantissimo, mi ha colpita come il fulmine nella tempesta che si scatena alla fine del libro.
Ed è così deprimente, forse è il libro più deprimente che abbia mai letto ma è così reale - due persone in un matrimonio infelice che stanno cercando di trovare qualcosa, uno straccio di sentimento verso l'altro per sopravvivere un altro giorno.
Come dice Katie ad un certo punto non si tratta più di felicità o amore, ma di sopravvivenza.

Quindi se essere dalla parte di Katie mi rende una Cattiva Persona, allora sì, sono una Cattiva Persona. Non ho mai ingannato nessuno lasciandogli pensare che fossi più buona di quello che sono in realtà.

E proprio per dimostrare questa cosa... santo cielo, volevo schiaffeggiare ripetutamente Molly in faccia ogni volta che appariva sulla pagina - non parliamo poi delle volte in cui apriva la bocca


"It seems to me now that the plain state of being human is dramatic enough for anyone; you don't need to be a heroin addict or a performance poet to experience extremity. You just have to love someone."

mercoledì 21 settembre 2016

WWW.. Wednesday! #23

Incredibilmente sono puntuale per un nuovo WWW e questo perché le ultime 130 pagine che mi mancavano per finire il romanzo ieri sono volate in fretta. 

E anche perché ho tenuto il computer spento, diciamoci la verità - quindi non ci sono state distrazioni di sorta.  
Questo se non contiamo la mia piccola Alaska che ha pensato bene ad un certo punto di andare a dormire sul tetto dei vicini in una perfetta rappresentazione letterale e felina de La gatta sul tetto che scotta per poi sparire per due ore facendomi venire un coccolone. 

Ma veniamo all'argomento del post.  


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho finito The Assistants di Camille Perri, un libro inedito in Italia e frutto di una vincita su Goodreads. È un chick-lit ambientato nel mondo finanziario dei media che mi ha fatta ridere e pieno di pop culture. Trovate la mia recensione QUI


What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Come al solito non lo sto propriamente leggendo perché devo iniziarlo, ma è il turno di Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides - avevo visto il film anni fa e ricordo poco e niente. 


What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Avevo altri piani di lettura, ma sono contenta di modificarli per leggere Scusate, non c'è niente da vedere di Marco Chiaravalle su richiesta dello stesso autore e spronata anche dalla recensione entusiasta che ne aveva dato Ely su Il Regno dei Libri
Anche nel caso del secondo libro avevo altri piani, ma mi è arrivato a sorpresa dalla Newton Compton tramite Il Club dei Lettori il recente La distanza tra me e te di Lucrezia Scali e quindi dopo toccherà a lui



Anche per questo mercoledì è tutto! 
E come sempre siete invitati a dirmi cosa state leggendo nei commenti oppure a lasciarmi il link dei vostri post e io passerò tra un telefilm, un capitolo e un impegno sociale e di VitaVera e l'altro! 
Cheers! :)