lunedì 31 maggio 2021

[Recensione] "Good Omens" di Terry Pratchett & Neil Gaiman

Rullo di tamburi! Squillo di trombe! La vostra eroina ha finalmente portato a termine la lettura - sì, quella che avete visto per settimane girare per svariati WWW Wednesday e che mi sono trascinata dietro non so neanche per quanto. 

Ma sono doverose alcune premesse per chi si fosse perso gli episodi precedenti: non ci ho messo una vita perché il libro non mi sia piaciuto, anzi. 
 
Il problema è stato che ho avuto molte commissioni in giro da fare - e tecnicamente non avrei neanche finito - e poi mi hanno chiamata a lavorare. Avrei dovuto iniziare a giugno, ma ho cominciato l'altro ieri e niente, quando arriva il 31 agosto? 
La stagione turistica neanche è iniziata che io già sono stanchissima - per dirvi, ieri ho pranzato alle 14 e passa e ora che poi mi sono sistemata erano già le 15:30 e per leggere le ultime 80 pagine ho dovuto fare dei micro-sonnellini da 15 minuti ogni tanto altrimenti non ce la facevo proprio a tenere gli occhi aperti. 
E ora lavoro solo di mattina - quando sarà luglio inoltrato e agosto che sarò sempre là, mi sa che neanche libri da dieci pagine riusciranno ad entrare nel recap mensile.

Aggiungiamoci anche il fatto che conoscevo già la storia perché ho visto la trasposizione l'anno scorso, capite che non avevo neanche la "spinta" a smuovermi dalla narcolessia.
 
 
Titolo: Good Omens
Titolo originale: Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch
Autori: Terry Pratchett & Neil Gaiman
Data di uscita: 25 marzo 2019
Data di uscita originale: 1 maggio 1990
Pagine: 392 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori Oscar Fantastica
Link Amazon: https://amzn.to/3n3wiu0

Trama: Il mondo finirà sabato. Sabato prossimo. Subito prima di cena, secondo «Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega», l'unico libro di profezie assolutamente accurato al mondo, scritto nel 1655. Le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un tantino pignolo e un demone che apprezza la bella vita non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva dell'Apocalisse... Ah, e pare anche che qualcuno si sia perso l'Anticristo. Metti insieme Terry Pratchett e Neil Gaiman... e si scatenerà l'inferno. In un modo fantastico.
 
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Immaginate un angelo e un diavolo che commentano insieme il famoso morso alla famosa mela e osservano Adamo ed Eva che vengono cacciati dall'Eden. 
Immaginate di essere spediti sulla Terra, ognuno a combattere fiero per la propria fazione, cercando di influenzare l'umanità in una direzione o nell'altra. 
Immaginate abituarvi a quella vita, a quel mondo, ad incontrarsi spesso e di nascosto dai propri superiori - a cercare di contrastarsi un po', ma neanche troppo.

E poi vi dicono che sta per finire: che tu, Azraphel, angelo del Paradiso, dovrai quindi rinunciare alla tua collezione di libri e che tu, Crowley, diavolo dell'Inferno, dovrai rinunciare alla tua Bentley d'epoca - questo perché l'Anticristo è nato, l'Apocalisse è alle porte ed è arrivato il momento di spaccare il mondo in due e combattere per la supremazia del Bene o del Male.

E Crowley, dopo aver lasciato l'Anticristo ad un convento di suore sataniste un po' troppo chiacchierone, convince Azraphel che non deve per forza essere la fine - in fondo l'Anticristo è ancora un neonato, facilmente influenzabile e se entrambi smussassero i lati del suo carattere durante la sua crescita, chi può dire come andrà a finire? 
Così, per undici anni, Azraphel e Crowley assistono in diversi ruoli il portatore dell'Apocalisse - parlandogli del bene e parlandogli del male. 

Peccato che al suo undicesimo compleanno, allo scoccare dell'ora prestabilita, non si presenti nessun cane infernale pronto a servire il suo Padrone in tutto ciò che desidera - possibilmente di tipo sanguinolento. Ma il cane infernale c'è, da Laggiù l'hanno spedito e consegnato - e se non è lì con loro, allora dov'è? Non si saranno mica persi l'Anticristo?


Premessa: amo Crowley. Ma davvero, lo amo - e in fondo è anche un buon diavolo. 
La maggior parte delle volte in cui mi sono ritrovata a ridere a voce alta è stata proprio a causa sua: per qualcosa che diceva o faceva o per qualcosa in cui era coinvolto. Credo di aver quasi lacrimato dal ridere quando si occupa delle sue piante nel suo appartamento e quando non sa più a chi rivolgersi cercando Azraphel - che detta così non sembra granché divertente, ma finché non lo leggete non potete capire perché invece lo sia.

L'accoppiata con Azraphel funziona alla grande, con loro due che tramano in segreto per non far scoppiare l'Apocalisse, con l'angelo che un po' si indigna di fronte alla cose dette e fatte dal diavolo ma che poi finisce sempre per assecondare - non che Crowley sia da meno, in questo senso. In fondo, anche Azraphel nasconde un lato un po' da carogna. 

Insospettabilmente però non compaiono tanto spesso quanto potreste immaginarvi; a fare da co-protagonisti ci sono anche quattro ragazzini in sella alle loro biciclette in cerca di avventure per movimentare l'estate, un cane infernale, quattro cavalieri dell'Apocalisse che si sono modernizzati e ora viaggiano in moto, un paese sonnacchioso nella campagna inglese, una strega e due cacciatori di streghe - uno aspirante e l'altro veterano, quest'ultimo in lotta da sempre con la sua vicina di pianerottolo dai dubbi costumi. 

Ogni riga di questo libro è pervasa di un'ironia e una sagacia irresistibili che sanno far divertire il lettore perché chi scrive è onnisciente e sa come intrattenere chi legge. Ricordando anche la trasposizione, mi sono resa conto che è stata realizzata benissimo perché mentre leggevo mi sembrava di avere di nuovo davanti agli occhi tutte le scene - anzi, ne ricordo addirittura una che è stata aggiunta ed è un peccato non sia nel libro. 
 
Good Omens prende temi anche pesanti come la morte e la religione e gli dà un twist in chiave più leggera - come ogni volta ci sembri la fine del mondo, ma in realtà è solo un altro giorno della settimana e magari la vita per gli altri intanto va avanti. Soprattutto è un inno al libero arbitrio - e anche a ciò che questo comporta, sia in positivo che in negativo.

Nonostante sia capitato in un periodo decisamente non congeniale alla lettura in generale (e peggio andrà nei prossimi mesi) sono davvero contenta di aver dato retta a mia madre e di averlo finalmente letto - ci vorrebbe proprio un Crowley nella vita. 
 

mercoledì 26 maggio 2021

WWW.. Wednesday! #242

Come procede? Oh, benissimo - la settimana scorsa mi hanno chiamata a lavorare, quindi l'ora del massacro da stagione turistica è alle porte e oltre a fare scorta di pantaloni, magliette e calzini sono anche dovuta andare in cerca di un paio di scarpe veramente comode (ma chi vogliamo prendere in giro, dopo due giorni sarò già in lacrime) ed essere certa di avere una scorta di miorilassanti che mi facciano alzare dal letto la mattina. La mia ansia, almeno quella, non l'ho dovuta cercare - era già sull'attenti. 
 
Nel frattempo non sto leggendo per niente perché, oltre a fare mille commissioni in giro (e indovinate dove sono in questo momento? In posta!) per procurarmi tutto l'essenziale e non solo, ieri mi sono anche riorganizzata tutto il casino di libri che avevo nel ripostiglio e selezionato appositamente tutti i libri più brevi che ho trovato - perché, diciamoci la verità, in pausa pranzo sarà già un miracolo leggere una pagina senza cadere addormentata immediatamente dopo due righe, quindi storie lunghe e complesse non fanno per me almeno fino a settembre.
 
E in generale sono super stanca, quindi mi addormento non appena assumo una posizione semi-sdraiata - la poltrona sta diventando la mia kryptonite. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)
 

Ho concluso
The Weight of the Sky di Caroline Schley, libro dalle tematiche pesanti affrontate però nella maniera giusta. Sebbene io di solito mi riveda più nelle protagoniste diciassettenni per tanti motivi, Chris - che di anni ne ha appena quindici - mi ha ricordato moltissimo me stessa a quell'età. Recensione QUI.



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Oh sì, sempre lui: Good Omens di Terry Pratchett & Neil Gaiman - e non sono neanche ancora arrivata alla metà. Ma non perché non mi stia piacendo, anzi - come dicevo lunedì, ogni frase è intrisa di un'ironia irresistibile. È solo che conosco già la storia avendo ancora la visione della miniserie televisiva fresca nella mente dall'anno scorso e quindi mi è più facile cedere al sonno rispetto all'eventualità di essere di fronte ad una storia totalmente nuova. Comunque, impegni e stanchezza permettendo, vedrò di finirlo al più presto - anche perché il tempo stringe. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Nei piani, per concludere maggio, c'è sempre Trottole di Tillie Walden e poi vorrei leggere Tell Me When You Feel Something di Vicki Grant - che esce a metà giugno ed è l'unica eARC in inglese che ancora è effettivamente in anteprima tra tutte quelle che ho ancora da smaltire su NetGalley.

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Direi che io mi sono lamentata abbastanza, quindi lascio la parola a voi per raccontarmi qualcosa di allegro - e se anche non è allegro, mi va bene lo stesso. Scrivetemi tutto qui sotto oppure lasciatemi il link del vostro post - poi passo!

lunedì 24 maggio 2021

What's on my bedside table? #90 | "Good Omens" di Terry Pratchett & Neil Gaiman

Avete presente quando vi fate dei piani e questi poi finiscono per andare in fumo? 
Ecco, questa sono io - che mi ero detta che sarei riuscita a finire questo libro nel weekend e oggi vi avrei portato la recensione. 
 
Ceeeeeeerto. La vedete qui sotto per caso?

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"Good Omens" di Terry Pratchett & Neil Gaiman
Bene o male sappiamo tutti di cosa parla, no? Apocalisse imminente, Anticristo, cani infernali, lotta tra bene e male, un angelo e un diavolo che dopo seimila anni tra noi si sono affezionati alla vita terrena e al sushi...


SONO A... 
Pagina 119. Sono appena ad un quarto di libro perché venerdì non sono riuscita a leggere niente - sono stata fuori quasi tutto il giorno e, nelle poche ore che sono stata a casa, ho dormito. Sabato ho avuto un altro imprevisto e sono dovuta uscire nel pomeriggio e inoltre mi hanno chiamata per andare a lavorare iniziando dal mese prossimo e quindi sono già nel panico/ansia non solo da disagio sociale e sanitario, ma anche organizzativo. Comunque! Conoscendo già la storia sto anche andando un po' a rilento effettivamente, senza la spinta dell'inedito a darmi la molla per sfogliare una pagina dietro l'altra, divorando quindi il libro - però me lo sto godendo: ogni frase è intrisa di un'ironia irresistibile, mi sono ritrovata spesso a ridere a voce alta e amo Crowley. 


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
...avevo idea di leggerlo prima di vedere la serie su Amazon, ma in realtà poi è finita che l'ho vista l'anno scorso durante il primo lockdown. E lo sto leggendo adesso perché mia madre l'ha già letto due volte e mi sta con il fiato sul collo.

venerdì 21 maggio 2021

[Recensione] "The Weight of the Sky" di Caroline Schley

Puntuale come vi avevo promesso, ecco la recensione di un libro che mi è piaciuto davvero molto e che è uscito ieri negli USA.
 
Grazie a NetGalley per la copia digitale in anteprima.


Titolo: The Weight of the Sky
Autrice: Caroline Schley
Data di uscita: 20 maggio 2021
Pagine: 306 pagine (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/3uaU6ig

Trama [tradotta da me]: Per ogni decisione importante nella sua vita, la quindicenne Chris Miller si affida al silenzio piuttosto che al coraggio. Nel suo alquanto brutale quartiere di Bridgeport, Chris si morde la lingua quando la sua migliore amica viene mandata in un centro di detenzione giovanile per un crimine che non ha commesso. In quanto ragazza con una borsa di studio alla St. Catherine’s Prep, Chris si sente in dovere di assecondare il ‘drinkstagram’ che avviene alle feste a cui partecipa. A casa con una madre autoritaria si sente costretta ad ingoiare le sue domande a proposito dell'identità di suo padre. Chris capisce che una quieta insicurezza non è il modo più audace di approcciarsi alla vita, ma l'aiuta ad arrivare a fine giornata illesa. Fino a quando viene aggredita sessualmente.

Come conseguenza, i fragili meccanismi di adattamento di Chris crollano insieme ai suoi voti e alla sua esile felicità, eppure non riesce a trovare il coraggio di denunciare l'aggressione. Ad un bivio, Chris è costretta a fare volontariato in un programma doposcuola per mantenere la borsa di studio e si ritrova catapultata proprio nel quartiere da cui ha cercato di fuggire. Quando la sua famiglia è spinta nel mirino di una guerra tra gang, Chris scopre quanti danni può provocare il suo silenzio. Alla fine dovrà decidere se continuare a restare zitta mentre gli altri prendono le decisioni e restare una vittima o crearsi la forza di prendere posizione, dire la verità e chiamare se stessa una sopravvissuta. 
 
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TRIGGER WARNING: alcol, acquisto di sostanze stupefacenti, aborto (menzionato), dubbio consenso, aggressione, stupro.


Bridgeport, Connecticut. Chris vive nella parte più povera e criminale della città, ha quattordici anni e ha appena ottenuto una borsa di studio per frequentare il secondo anno di liceo al St. Catherine's, una prestigiosa scuola privata dall'altra parte della città. Da sempre sono solo lei e sua madre, un'infermiera che si è fatta da sola attraverso grandi sacrifici e che ripete sempre a Chris quanto sia importante sfruttare tutte le opportunità che le vengono date - però di suo padre non fa mai parola e anche la sua amica Lesley non viene vista di buon occhio. 

Chris è fondamentalmente una brava ragazza, ma sua madre non sa che ha già baciato un ragazzo e fatto un po' di esperienza e che Lesley è bravissima nel sottrarre l'alcol alla madre e conosce le persone giuste da cui comprare erba - inoltre Chris non è neanche sicura che il sogno di fare il medico sia davvero soltanto suo. 

Il St. Catherine's è tutto un altro mondo rispetto al suo e le differenze sociali ed economiche sono fin troppo evidenti, anche se le sue nuove amiche Sterling, Bree e Ainsley non glielo fanno mai pesare. Però è anche una scuola estremamente competitiva e la pressione esercitata da sua madre perché Chris eccella in ogni campo non facilita le cose - Chris vorrebbe anche passare del tempo normalmente con le sue amiche tra pigiama party, merende al diner frequentato dai ragazzi popolari e feste di quelli dell'ultimo anno a cui imbucarsi. E all'ultimo anno c'è anche un ragazzo terribilmente affascinante per il quale Chris si prende una cotta, nonostante tutti gli avvertimenti delle sue amiche e anche del fratello e dell'amico di una di loro. 

Ed è proprio ad una di queste feste che accade una delle cose più brutte che può accadere ad una ragazza, le cui conseguenze sono tragiche: delle tre persone alle quali Chris prova a dirlo immediatamente solo una le crede ed è dalla sua parte, mentre i suoi voti vanno a picco e l'intera sua vita sembra andare in pezzi - dolore, rabbia, vergogna, paura ora le uniche costanti della sua vita e dei suoi incubi. 
Solo accettando il sostegno di chi non l'ha mai abbandonata e ricordando l'amore e gli insegnamenti datele da quello che è stato il suo padre putativo, Chris riuscirà a rimettersi sulla strada giusta per imparare a guarire e a cicatrizzare le ferite. 


Dalla trama il libro sembra più un The Hate U Give di quanto non sia in realtà. Ci viene detto che quello di Chris non è un bel quartiere e che Jose - il marito della migliore amica di sua madre e l'unica figura paterna che Chris abbia mai conosciuto - è in carcere da cinque anni perché si è ritrovato in mezzo agli affari di una gang e non ha voluto denunciare per paura delle ripercussioni, ma a parte qualche notizia in seguito e l'incontro con persone della sua vecchia vita, l'esistenza di Chris scorre lontana da quei binari.

La prima metà del libro è quasi tutta focalizzata sulla differenza economica tra Chris e le sue amiche e la costante vergogna di non sentirsi all'altezza, nonostante sua madre le abbia sempre detto che una persona ricca non è meglio di lei solo perché ha più soldi a sua disposizione. Celeste è una madre dura, che certamente cerca di fare del suo meglio in quanto madre single, ma che spesso risulta antipatica per le aspettative che riversa sulla figlia e perché lei stessa finge che vada tutto bene e non parla dei problemi anche quando chiaramente c'è qualcosa che non va. 

Il libro inizia a coinvolgere emotivamente di più dalla festa di Halloween in poi - e il dubbio consenso di Chris con Caldwell, il ragazzo per cui ha una cotta e da cui tutti l'avevano messa in guardia, non è nemmeno la parte peggiore della storia. L'autrice ha fatto un lavoro eccezionale nel descrivere e nell'affrontare tutte le conseguenze nella vita di Chris in seguito all'aggressione sessuale: la rabbia, la vergogna, la paura, l'apatia, l'incapacità di concentrarsi, l'allontanamento anche delle persone che le credono e la vogliono aiutare - tutto è descritto in maniera così realistica che fa male al cuore. 

Ho amato profondamente l'amicizia tra Chris e Petey, già nell'aria ancora prima di quella notte - Petey è chiaramente un ragazzo che, per esperienza personale, sa benissimo che i soldi non ti rendono automaticamente una brava persona e che è determinato ad aiutare Chris in qualunque modo, anche chiedendo aiuto su come fare alla sua ragazza al college. L'impegno e l'attenzione che Petey ci mette per far uscire Chris dal suo guscio sono qualcosa che mi ha scaldato il cuore e che vorrei vedere più spesso e ho adorato anche come Chris non abbia necessitato di nessuna relazione romantica - anche perché era proprio l'ultima cosa di cui aveva bisogno - per riuscire a salvarsi da sola. 

Credo di aver "sentito" questo libro in una maniera anche più intensa rispetto a quei libri in cui i protagonisti hanno diciassette anni - sebbene per me siano proprio i diciassette anni l'età più critica nei miei ricordi e nella mia vita. 
Però ricordo com'era averne quattordici/quindici - quella sensazione di avere il mondo ai propri piedi, di essere invincibili, di essere arrivate finalmente all'età per cominciare a sperimentare l'alcol e infatuarsi dei ragazzi più grandi e sperare di essere notate da loro. Quella sensazione di sapere esattamente cosa si sta facendo, anche se a volte ti mettono in guardia nei confronti delle situazioni in cui ti stai cacciando. 
 
Certamente Caldwell è stato terribile e superficiale, certamente si è approfittato dell'infatuazione di una ragazzina per il suo piacere personale e di certo non è stato ad ascoltare davvero ciò che Chris intendeva/voleva dirgli - l'ho odiato, ma mai quanto invece ho odiato l'altro personaggio maschile e il gesto di Caldwell alla fine mi fa ben sperare che abbia capito la gravità della situazione e quale sia il limite invalicabile, rendendolo una persona migliore in futuro. 
 
Il titolo ha il suo perché - questo perché il cielo della vita di Chris non sarà mai più azzurro e senza nuvole come era stato fino a quel momento, ma ciò non vuol dire che l'alba non possa sorgere di nuovo. È assolutamente un bel libro, con temi pesanti affrontati però nel modo giusto - non mi ha coinvolta tanto nella prima parte quanto invece ha fatto nella seconda e non mi ha fatto bruciare di rabbia come hanno fatto altri libri, ma è sicuramente meritevole di tutta la vostra attenzione. Inoltre è impossibile non voler bene a Chris.
 

mercoledì 19 maggio 2021

WWW.. Wednesday! #241

Ottenere una visita dal dermatologo credo sia più difficile che vedere un giorno un maiale volare - l'altra mattina sono stata 45 minuti al telefono a comporre il numero dell'ospedale in attesa di trovare la linea libera, roba che una stalker non è nulla al confronto. E niente, me l'hanno data da qui a più di sei mesi e manco ne sono ancora convinta che me l'abbiano data davvero perché sul Fascicolo Sanitario Elettronico, che - guarda caso - in quel momento non funzionava, ancora non è comparsa e quindi probabilmente dovrò andare a sentire in farmacia se a loro risulta e farmi stampare la prenotazione. 
 
Altrimenti mi dovrò armare di santa pazienza - che non ho - e riattaccarmi al telefono. 
 
E dopo questo excursus sulla mia vita privata, passiamo a quello per cui siete davvero qui: le mie letture settimanali.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)
 

Ho concluso quello che è (finora?) l'ultimo volume nella serie di Twin River High - anche se adesso spero in un libro su Tony - con la lettura di
Chaos Theory di Kelly Anne Blount & Lynn Rush, in uscita lunedì prossimo negli USA. Questo mi ha coinvolta un pelo meno rispetto ai due precedenti, ma è stato comunque molto caruccio. La recensione è QUI.



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Sono al 70% di The Weight of the Sky di Caroline Schley, che mi sta piacendo e che conto di finire oggi. Si tratta di un libro con protagonista quella che di base è una ragazzina di appena quindici anni - anni che forse ricordo addirittura meglio di quei diciassette che hanno cambiato tutto. Comunque... al suo interno ha tematiche alquanto pesanti, ma sto adorando la direzione di un particolare rapporto tra lei e un'altra persona. Esce negli USA domani e la recensione arriverà con tutta probabilità qui sul blog venerdì. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


È finalmente giunto il momento di Good Omens di Terry Pratchett & Neil Gaiman - la sentite mia madre che mi alita sul collo e mi fa pressing? Io sì - e anche da un bel po'.
Poi, siccome non ho ancora "spuntato la casellina" per l'eARC italiano questo mese, mi butterò su Trottole di Tillie Walden - graphic novel che la Oscar Vault aveva regalato ancora sotto Natale con il calendario dell'Avvento e per la quale sono in ritardo - ovvio.

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Fine di un altro WWW Wednesday - in questo maggio che sembra più un aprile impazzito riguardo al meteo e nel quale io ho ancora pigiama e coperte invernali. Questo WWW sarebbe anche alquanto monocromatico - o quasi - se non fosse che Good Omens dà quel tocco di colore in più. Comunque! 
Ora tocca a voi raccontarmi delle vostre letture - e se volete raccontarmi delle vostre disgrazie, va bene uguale, lo sappiamo tutti che maggio è un mese sfigato. Almeno nella mia esperienza. Scrivetemi tutto sotto nei commenti oppure lasciatemi il link del vostro post e passo il prima possibile!

lunedì 17 maggio 2021

Some (New) Books Are (Here) #34

Mentre procedo un po' a rilento con la lettura in corso perché in questi giorni mi ha colto una pesantissima sonnolenza diurna - complice anche Alaska in braccio come piccolo termosifone ronfante - vi mostro in cosa ho speso un po' di soldi.

Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.

Iniziamo dai primi acquisti del mese. 


Siccome la carta della Giunti bisogna pur tenerla in movimento ogni tanto, dopo il fallimento della prima volta durante il quale l'unica copia presente in libreria de Il Rintocco di Neal Shusterman aveva la copertina leggermente strappata, ci ho riprovato e potevo scegliere tra due copie. Oh, non credete che non abbia fatto storie anche stavolta - una aveva la sovraccoperta il cui bordo era leggermente sgualcito sopra e quindi stavo per scegliere l'altra quando poi mi sono accorta che nell'altra mancava del colore sulla veste della figura centrale. Quindi sono tornata alla prima copia, ma la sentivo strana in mano e togliendo la sovraccoperta mi sono resa conto che aveva il dorso leggermente deforme. Morale della favola? Ho fatto scambio di libri e copertine. Ah, le sirene che sento in lontananza sono quelle delle ambulanze di psichiatria che avete chiamato voi? Mentre mi portano via, voi potete leggere la recensione QUI.

Approfittando poi di un giorno in cui la Feltrinelli aveva la consegna gratis e io avevo due buoni a disposizione, con solo 2,80€ di spesa ho preso Il Regno di Rame di S. A. Chakraborty - la meraviglia che non è questo mattonazzo. La recensione la trovate QUI.


Infine, per la festa della mamma, ho acquistato un altro libro - e fino all'ultimo sono stata indecisa se mostrarlo qui sul blog o meno. 


Si tratta di Sangue Inquieto di Robert Galbraith - aka Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata. L'ho fatto più che altro per mia madre a cui la serie piace molto - anche se ammetto di averne visto la trasposizione televisiva ma, essendo andata in onda sulla televisione pubblica, so che in quel caso i miei soldi non sono andati in tasca sua. Stavolta invece sì, ma l'ho fatto per mia madre e voglio comunque ribadire ancora una volta che mi dissocio da qualsiasi affermazione transfobica mai uscita dalla bocca di Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata. 

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Tra le entrate ci sarebbero anche un paio di eARC da parte di NetGalley e delle loro rispettive case editrici, ma quelle sono "incorporee" e sono come i vampiri allo specchio: nelle foto non si vedono.

venerdì 14 maggio 2021

Singing the Book #31

Oh, questa volta ho imparato ad organizzarmi e non mi sono ridotta a scrivere questo post tutto la sera/notte prima della pubblicazione
 
Beh, quasi - avevo l'ultima associazione ancora da inserire.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al trentunesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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Hold On Tight di Serena Bell / Missing You degli All Time Low
 
Come saprete di sicuro se mi seguite da almeno un anno, pur ascoltando gli All Time Low dal 2006/2007, è stato solamente l'anno scorso che è scoppiato davvero l'amore tra noi. Ci sono sempre state però canzoni che ho amato profondamente nel corso di questi quindici anni e quando nel 2017 ho sentito Last Young Renegade - di cui avevo già parlato QUI - ho deciso di recuperare la musica persa negli anni precedenti, il che significa che mi sono fatta una full-immersion con gli album Don't Panic del 2012 e Future Hearts del 2015. Proprio in quest'ultimo album ho trovato due delle mie canzoni preferite: Something's Gotta Give e Kids in the Dark - le prime loro canzoni che forse ho sentito davvero nell'anima per l'adolescente che ero stata e la persona che ero in quel momento. Missing You ho cominciato ad apprezzarla in un secondo tempo e, una volta scattata la scintilla, si è andata ad unire alle due citate sopra in quanto a gradimento. Il titolo del libro - che non c'entra niente con la canzone perché questa parla di depressione, autolesionismo e pensieri suicidi - è la prima frase del ritornello.
 

 
 
Obsession di Amanda Robson / Obsesión degli Aventura

Spero mi perdonerete se mi concedo un attimo per ridere fino alle lacrime - ma sono un po' risate di imbarazzo ogni volta che ripenso o qualcuno nomina questa canzone. Dovete sapere che a quattordici anni mi ero presa una cotta - forse sarebbe meglio dire un'infatuazione - per questo ragazzo del paese dove ho frequentato elementari e medie e dove ho cominciato a fare le "vasche" in piazza quando uscivo il sabato pomeriggio da adolescente. Lui faceva parte di un trio, ma quello che consideravamo il più carino dei tre si era messo con una nostra ex-compagna di classe delle medie - mia e della mia ex-migliore amica. E insomma, con lui fuori dai giochi erano rimasti i suoi due amici - e io ho cominciato a notarne uno e a pensare che in fondo non era male e la mia ex-amica ha fatto lo stesso con l'altro. Insomma, morale della favola ho avuto questa infatuazione per qualcosa come otto mesi - niente di serio, quel tipo di cotta che ti prendi perché ti annoi e vuoi quel "brivido" da batticuore. Erano anche i mesi di Hit Mania Dance Estate 2003, era l'estate della fiera in paese, era l'estate tra la terza media e la prima liceo e poi era l'inverno 2003/2004 - segnato da un altro evento che qui non ha posto. Erano anche i mesi in cui era onnipresente la canzone in oggetto, era l'inverno del sole che tramontava presto, del buio pesto e della nebbia fitta, era l'inverno di me e della mia ex-migliore amica che ci vedevamo due pomeriggi a settimana perché ora andavamo in due scuole diverse. E in una di queste uscite - non ricordo se fosse un sabato oppure un mercoledì - io e lei li abbiamo incrociati in piazza. E insomma, il paese è piccolo: puoi fare tutti i giri che vuoi, ma finisci sempre con l'incrociarti - a volte studiando anche il percorso per farlo apposta sperando di essere notata. Così, all'altezza dei giardinetti dove il loro amico si andava ad imboscare con la nostra ex-compagna di classe, ci siamo incrociati tutti e quattro e, una volta superati, io e la mia ex-migliore amica li abbiamo sentiti canticchiare la canzone. Ah, l'ingenuità dei quattordici anni! Siamo praticamente fuggite dall'imbarazzo, rosse in faccia, perché non capivamo se fosse un segnale di qualche sorta di interesse oppure se avessero notato i nostri sguardi - a ripensarci adesso, ancora rido. Il libro è un thriller psicologico e con la canzone non c'entra niente - per quanto mi ricordi e ne capisca di spagnolo. 
 

 
 
Aftermath di Casey Hill / Aftermath dei Midnight Hour

Vi avevo parlato dei Midnight Hour proprio nel primissimo appuntamento di questa rubrica, ormai due anni e mezzo fa. Vola il tempo, eh? Li avevo scoperti per purissimo caso, guardando un episodio della seconda stagione di The Ghost Whisperer - ed ero rimasta ferma a quelle loro tre canzoni che conoscevo e che erano disponibili sulla pagina di MySpace. Non sono mai diventati così famosi da avere una pagina Wikipedia o risultati certi in maniera indiscutibile che parlassero di loro senza che una ricerca su Google non vi proponesse altri risultati che incidentalmente contenevano parole comunissime come "midnight" e "hour" al loro interno e vi indirizzassero ad altro. Dopo la pubblicazione del post però mi sono incuriosita e, scavando su Google, ho scoperto che nel corso degli anni hanno fatto uscire anche altre canzoni e, come era stato con Running Away, anche con Aftermath è stato amore al primo ascolto. Il libro è un crime, il sesto di una serie thriller, e con la canzone non c'entra proprio nulla. 
 

 
 
A Reason to Stay di Melissa Ellen / Life of Leaving Home degli Yellowcard

Ma con un titolo così per questo libro, potevo io non pensare alla canzone degli Yellowcard proveniente da quell'album del 2011 che mi ha letteralmente cambiato la vita, aperto gli occhi e li ha proclamati come mia band preferita di sempre? Perché, se non lo sapete, "reason to stay" è parte di un verso alla fine della prima strofa e sono le parole che poi introducono il ritornello. E niente, io questa canzone la amo - in realtà amo tutto l'album perché le canzoni degli Yellowcard e la mia vita sembravano sempre andare di pari passo. Era il 2011, io avevo 22 anni, ero al mio ultimo anno di università e questo era l'album della presa di coscienza delle amicizie finite, degli amori mai realizzati, dei ricordi e della nostalgia, della prima canzone di tante che avrei dedicato a mio nonno perché anche Ryan le aveva scritte con la stessa intenzione, dell'indipendenza e della voglia di libertà - quando ero più coraggiosa e credevo di potercela fare. Questa canzone l'ho sempre sentita dentro - una vita lontana da casa, lontana da quello che hai sempre conosciuto e ti è sempre stato famigliare. Io dieci anni dopo sono ancora qui, ma non vuol dire che Life of Living Home non riesca a darmi i brividi come sempre facendomi pensare che forse un giorno diventerà realtà. Il libro è un contemporary romance con protagonista un miliardario che ovviamente con questa canzone dei miei amati Yellowcard - che vi faccio sentire anche acustica - non c'entra assolutamente niente.
 

 

Whatever It Takes di Krista Ritchie & Becca Ritchie / Whatever It Takes degli Imagine Dragons

Gli Imagine Dragons non sono comparsi poi troppo tempo fa in questa rubrica - era l'appuntamento #28 di febbraio. Come vi avevo già detto allora, non sono propriamente una fan di questa band - nel senso che non la seguo assiduamente/ossessivamente come faccio con le altre band della mia vita. Tuttavia la voce di Dan Reynolds per me è assolutamente distinguibile da molte altre e quando mi capita di sentire una canzone degli Imagine Dragons perché questa è uscita come singolo e diventata poi virale, in genere finisce per piacermi e io finisco anche per ascoltarla o magari metterla nella playlist in macchina. Sinceramente Whatever It Takes non ricordo dove o che in circostanze l'ho sentita la prima volta - sicuramente è stata usata come sottofondo musicale per qualche pubblicità in televisione - ma devo dire che è una delle mie preferite tra tutte quelle degli Imagine Dragons che io abbia mai ascoltato. Anche se ora il suo titolo mi ricorda sempre la tag-line di Avengers: Endgame e vorrei ricordare a tutti che la fine di quel film non esiste e che per fortuna avremo sempre Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War. Comunque, tornando a noi, il libro non c'entra niente con la canzone.
 

 
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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

giovedì 13 maggio 2021

[Recensione] "Chaos Theory" di Kelly Anne Blount & Lynn Rush

Ammetto che sono stata molto indecisa se programmare questa recensione per oggi oppure per lunedì, ma alla fine ho optato per oggi - il che non dovrebbe sorprendervi affatto visto che avete questo post aperto nel vostro browser. 

Cosa mi ha fatto propendere per oggi? Un bel niente - non dico che ho fatto testa o croce con una monetina, ma quasi.
 
Grazie a NetGalley e alla Entangled: Crush per la copia digitale in anteprima.
 
 
Titolo: Chaos Theory
Serie: Twin River High #3
Autrici: Kelly Anne Blount & Lynn Rush
Data di uscita: 24 maggio 2021
Pagine: 303 (Kindle Edition)
Editore: Entangled: Crush
Link Amazon: https://amzn.to/2Q3WVTD

Trama [tradotta da me]: Corey Chaos, fenomeno adolescente di YouTube, ha bisogno di una pausa dal suo frenetico calendario di cose da fare. Sin da quando il suo talento musicale è stato "scoperto" dalla persona giusta nel momento giusto, la sua vita è stata un flusso costante di interviste, fans urlanti, programmi televisivi, fans urlanti, live su Instagram e ha già menzionato fans urlanti? Darebbe qualunque cosa per essere di nuovo un normale adolescente, anche solo per cinque minuti. Così, quando il suo agente gli suggerisce di rifugiarsi nella dependance di casa sua per un mese per allontanarsi dallo stress, Corey è sul primo volo per l'innevata Twin River, Wisconsin.

Come arriva, però, la bellissima figlia adolescente del suo agente, Victoria, gli chiede il suo aiuto—e Corey non riesce a dirle di no. Non dopo che il video del suo ragazzo che la molla nella mensa scolastica è diventato virale con tanto di hashtag, #LunchDump. Ahi. Non è questo il modo in cui vuoi ottenere milioni di visualizzazioni. Nessuno, specialmente una ragazza dolce come Victoria, si merita di essere trattata in quel modo.

Ma poi lei gli racconta il suo grande piano per avere la rivincita sul suo ex. E Corey è certo che il suo ruolo da protagonista abbia scritto "chaos" ovunque.
 
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TRIGGER WARNING: cancro, morte per cancro, morte di un genitore, guida sotto l'influenza di alcol, incidente stradale. 


Victoria Knight ha appena subito una delle umiliazioni più grandi della sua vita: essere mollata dal giorno alla notte, davanti a tutti durante l'ora di pranzo nella mensa scolastica. Il suo fidanzato di due anni Todd Miller, insieme ai suoi amici, si è anche premurato di filmare la scena e farla diventare virale su Instagram. 
E, come se non bastasse l'umiliazione in generale, questo accade anche a pochi giorni di distanza dall'inizio dell'Ice Festival di Twin River. E vogliamo parlare della ballo scolastico, dove lei e Todd sono stati nominati come principessa e principe dell'Ice Court? 

L'arrivo inaspettato di uno dei clienti di suo padre fornisce a Victoria l'idea per farla pagare a Todd. Victoria conosce Corey Chaos da un paio di anni, sebbene non abbiano mai interagito più di tanto - e Victoria si è lasciata la vita di Los Angeles e i suoi scandali alle spalle. Ma perché non sfruttare la presenza di uno come Corey - musicista in ascesa e idolo delle folle - chiedendogli di essere il suo finto fidanzato e far vedere a tutti che c'è qualcuno meglio di Todd per lei in giro? 

Corey è stressato oltre ogni limite - è diventato famoso su YouTube con cover di famose canzoni rap e hip hop, ma la gente vede solo questo di lui. Continua a dover partecipare ad eventi e interviste e non sa più cosa sia la normalità: non ha tempo per lo studio che la sua tutor pretende, non ha tempo per se stesso e soprattutto non ha più tempo e ispirazione per scrivere le sue canzoni originali - ecco perché la proposta del suo agente è qualcosa da prendere al volo. Inoltre ha visto il video di Victoria su internet e gli dispiace molto per lei, perciò non se la sente di dirle di no - ma fidarsi delle persone in un mondo come il suo nel quale tutti hanno un secondo fine è difficile e anche un contratto non firmato può essere un incubo di pubbliche relazioni. 

E poi si sa quello che si dice delle finte relazioni... 


Anche questo terzo volume risulta estremamente scorrevole come i precedenti ma, forse perché ho letto quasi le stesse dinamiche per tre romanzi di fila, mi sento come se questo avesse approfondito un po' meno i personaggi. 
Inoltre c'è la questione dell'instalove che io non amo particolarmente, ma con questa serie mi sono sentita generosa e sono stata disposta a passarci sopra - mi sono resa conto che mi sento molto insofferente nei confronti dell'instalove quando si tratta di storie con adulti. Con gli young adult tendo ad essere più accomodante - a meno che ovviamente non si dicano "ti amo" dopo due pagine dall'essersi conosciuti. Qui i tempi sono un po' più dilatati rispetto a Project Personality dove la storia si concentrava in due settimane - qui non è molto di più, accade tutto in circa un mese, quindi bene o male siamo comunque lì, ma sono diciassettenni e per me, con gli ormoni che impazzano a quell'età, ci sta anche lanciarsi in grandi dichiarazioni di grandi sentimenti. 

A proposito di Project Personality, tra tutti i personaggi che abbiamo già incontrato quelli che hanno più battute sono Landon e Hope - e scopriamo se Hope sia entrata o meno all'MIT. Victoria e Todd erano comparsi nel secondo libro e da quei momenti mai avrei immaginato che Todd si sarebbe rivelato un mentecatto fatto e finito - quanto l'ho odiato non lo potete capire. Eh no, perché il mollare Victoria in mensa è solo la punta dell'iceberg - che ragazzo gretto e meschino. 

Victoria è una ragazza dolce e tranquilla che si preoccupa del prossimo - infatti è molto dedita al volontariato e una carognata come quella che le ha fatto Todd proprio non se la meritava. Nonostante venga da Los Angeles e sia a Twin River solo da due anni, lei è innamorata di questo piccolo angolo di Wisconsin e della vita tranquilla che conduce. 
Tranquillità e normalità sono proprio ciò che Corey sta cercando, anche se non abbandona il sogno di riuscire a vivere di musica solo sua e non di cover. Uscire con Victoria, passare il tempo con i suoi amici, gli fornisce una porzione della vita che aveva prima della fama e fa tornare in lui l'entusiasmo e la voglia di fare cose. 

Sono molto carini insieme, entrambi riservati e restii ad aprirsi con gli altri riguardo le proprie passioni e le proprie emozioni - la musica originale di Corey è ancora chiusa in un cassetto e Victoria non ha mai detto a nessuno che ama scrivere poesie. 

Ora che siamo in gennaio - metaforicamente con questo libro - il Wisconsin descritto tra queste pagine è ancora più magico e bello del solito. Lo è soprattutto Twin River, con il suo Ice Festival e tutte le opportunità che questi ragazzi hanno per passare il tempo insieme e divertirsi. Mi è piaciuta Mia, così protettiva nei confronti di Victoria e ho amato il rapporto di amicizia che viene a svilupparsi tra Corey e Tony - quest'ultimo e Jace sono tra i pochi a trattare Corey come un ragazzo normalissimo. Anche Landon, ma lui non compare quasi per niente sotto questo aspetto. 

In conclusione, questa è una serie molto carina che si legge davvero in un soffio - dolce, leggera pur affrontando comunque temi importanti e con un sentore di instalove su cui si può anche sorvolare. Il drama come sempre non manca, ma ho apprezzato come le situazioni vengano affrontate di petto e discusse con onestà tra le due parti - almeno il primo dramma di due come da copione - e non vengano trascinate inutilmente per pagine e pagine soltanto per allungare il brodo. 
 
Forse non è un quattro pieno, forse è un 3.75 stelle, ma solo perché ho letto tre libri con lo stesso canovaccio tutti di fila. Ciò non toglie che, se ne verranno aggiunti altri alla serie - e magari proprio con Tony, sarò davvero contenta di proseguire.