lunedì 27 marzo 2023

[Recensione] "La paziente silenziosa" di Alex Michaelides

Siamo all'inizio di una nuova settimana e, lavorativamente parlando, mi servirà davvero tanta pazienza - peccato che i colleghi non possiamo sceglierceli.
 
 
Titolo: La paziente silenziosa
Titolo originale: The Silent Patient
Autore: Alex Michaelides
Data di uscita: 2 aprile 2019
Data di uscita originale:
5 febbraio 2019
Durata: 9H 18Min (Audible Edition)
Editore: Einaudi
Link Amazon: https://amzn.to/3yUuRVq

Trama: Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un'artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.

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Quando inizia la storia, sono passati sei anni da quando Alicia ha ucciso suo marito Gabriel. I media hanno smesso di parlarne, i suoi quadri non sono più esposti, ma lo psicologo Theo Faber - rimasto all'epoca colpito dalla storia - non ha mai smesso di pensare al caso e il mutismo di Alicia rappresenta per lui una sfida. La sua diventa quasi disperazione, dominato com'è dal desiderio di sapere perché Alicia ucciso il marito e perché non parli e, secondo Theo, Alicia vorrebbe anche parlare ma è rimasta "bloccata" in quella notte e lui è sicuro di avere gli strumenti giusti per portare alla luce la dinamica che li ha portati al punto in cui sono oggi.

Inizia così un tira e molla tra lui e Alicia, ma anche tra Theo e gli altri medici dell'ospedale - alcuni solidali con lui, altri completamente in disaccordo sui metodi terapeutici. Theo poi sa di essere anche troppo coinvolto da Alicia, ma fare un passo indietro ormai è impossibile. 


La storia, raccontata in prima persona da Theo, si alterna alle pagine di diario di Alicia - dove ci descrive la sua vita quotidiana con il marito Gabriel, ma da cui traspaiono anche traumi mai superati di quando era bambina e ha perso sua madre e rapporti conflittuali con gli altri parenti, sia naturali che acquisiti. Alicia si affida sempre di più al diario per sfogare il suo malessere interiore, malessere che all'esterno non viene per niente capito e l'atteggiamento di chi la circonda prende sempre di più chiaramente la conformazione di gaslighting. 

Nel frattempo vediamo anche il lato personale della vita di Theo, vediamo il suo rapporto con il colleghi e con la moglie, il passato difficile e la stessa inquietudine provocata da un trauma che riconosce in Alicia e che per questo gliela fa sentire vicina. Vi chiederete cosa possa avere a che fare la storia personale di Theo con quanto nel frattempo accade ad Alicia, ma poi tutto alla fine ha una spiegazione. 

Theo Faber, più che uno psicologo, si improvvisa alla fine detective - interroga tutte le persone della vita di Alicia, scava nel suo passato e tenta di farsi un'idea di cosa possa essere successo quella notte. 

Verso i tre quarti del romanzo ho iniziato a sospettare una cosa, ma sospettando questa cosa ho anche iniziato a teorizzarne un'altra e di conseguenza, perché ci ho preso, mi sono un po' "rovinata" il plot-twist finale - anche se comunque una cosa è riuscita lo stesso a sorprendermi perché, nonostante tutto, non l'avevo vista arrivare.

La paziente silenziosa è un buon thriller costruito su basi solide che reggono fino alla fine e, se non siete bravi o creativi con l'immaginazione come lo sono stata io in questo caso, il finale sarà qualcosa a cui proprio non avevate pensato. Ho provato tanta pena per Alicia e per la sua vita e, anche una volta finito il libro, sono rimasta in pena per lei e per le tante cose accadute nella sua vita che non si meritava - ed è anche bellissimo il paragone che viene a costruirsi con una tragedia greca di Euripide. 

L'unica pecca è che me lo sarei goduto di più forse in cartaceo - l'audiolibro è narrato da una donna, il che va benissimo quando ci troviamo di fronte alle pagine di diario di Alicia, ma non quando la voce della narrazione torna a Theo; lì ci sarebbe voluto un uomo per rendere la distinzione assolutamente netta e più coinvolgente. 

martedì 21 marzo 2023

[Recensione] "Non perdiamoci di vista" di Federica Bosco

Questa non credo mi sia uscita come recensione, quanto più come pagina di diario.
 
 
Titolo: Non perdiamoci di vista
Autrice: Federica Bosco
Data di uscita: 7 ottobre 2019
Durata: 9H 35Min (Audible Edition)
Editore: Garzanti
Link Amazon: https://amzn.to/407ea4M

Trama: È l’ennesimo 31 dicembre, e Benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via Gonzaga, gli stessi amici che, negli anni Ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di Peter Pan.
Ma quello che, a distanza di trent’anni, accomuna ancora quei «ragazzi» è l’aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succederà qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. Un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. Un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si è mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell’era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime.
Una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perché significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falò. Fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. Il sabato diverso dagli altri arriva. L’inatteso accade. La vita sorprende. E allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturità, quella vera.

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Non avevo mai letto nulla di Federica Bosco prima di questo libro - ad essere sincera, forse non mi ero mai neanche soffermata più di tanto sulle trame dei suoi romanzi. Questo ha attirato subito la mia attenzione a causa della copertina - il mare e il falò in spiaggia sono qualcosa che mi appartengono, qualcosa che fanno parte della mia vita da sempre e che ancora mi ispirano quella sensazione di nostalgia per qualcosa che non si ha mai avuto. 

E la nostalgia per qualcosa che non si ha mai avuto è forse un po' una delle emozioni di base di questo romanzo - in cui, inaspettatamente, mi sono ritrovata più di quanto avrei creduto possibile e che mi ha lasciato questa sensazione dolce-amara tale da portarmi a volere il libro in cartaceo. 

La nostra protagonista, Benedetta, ha quasi cinquant'anni: è divorziata, ha due figli adolescenti, una madre-generale che vive in casa con lei e che spesso la tratta come se anche lei fosse ancora adolescente, lo stesso gruppo di amici da una vita e ha appena ripreso a sentirsi con il suo primo amore. 

Vi chiederete in cosa e dove mi sono rivista - io, che di anni ne ho quasi 34, sono single, senza figli, precaria e vivo ancora con i miei genitori. 

Benedetta si definisce una baby-boomer e sebbene io di fatto sia una millennial, credo che le cose in comune tra le nostre generazioni siano più simili di quanto tutti ci aspettiamo. Benedetta è nata negli '70 e io alla fine degli anni '80, quando lei era già un'adolescente, ma ho visto tante similitudini tra noi e Federica Bosco ci offre un ritratto spietato e assolutamente imparziale su tre generazioni a confronto. 

Benedetta ancora vive di ricordi - ricordi di una madre quasi intransigente, ma che l'ha educata al rispetto e alle regole e così Benedetta ha cercato di fare con i suoi figli. Ma la generazione dei suoi figli ha sempre il naso immerso nel cellulare, rincorre sempre i like su Instagram e TikTok e rispetto, regole, educazione e compassione sembrano solo parole estratte da un dizionario che per loro non hanno alcun significato. 

Benedetta e i suoi amici ancora vivono e si comportano in alcuni casi come se non fossero mai usciti dall'adolescenza: ritrovi settimanali, feste, bevute, rimpatriate e qualsiasi cosa o mezzo che combatta l'avanzare del tempo. Tutti aspettano sempre quella che sarà la serata che cambierà la loro vita, che darà una svolta o che porterà l'amore vero - tutti aspettano ciò che finalmente smetterà di farli sentire dei falliti. Tutti rincorrono qualcosa che non c'è più, qualcosa che hanno cristallizzato e idealizzato nel tempo - anche se la vita nel frattempo è andata avanti. 

Ed è qui che mi sono rivista - ho rivisto l'educazione e il rispetto che mi hanno impartito i miei, il senso di timore per l'autorità o comunque per chi ne sapeva più di me ed era più anziano di me. La mia è quella generazione che poi è diventata adolescente con i primi cellulari, ma che è troppo "vecchia" per perdersi dietro al conteggio dei like su Instagram o TikTok - e gente, io ci lavoro a scuola e ho visto come sono i ragazzi alle medie oggi: completamente diversi da come lo eravamo noi. Oggi sono più bulli, più maleducati, sempre immersi nei cellulari, più strafottenti e menefreghisti - ho visto mancanze di rispetto e sentito discorsi che quando ero adolescente io mi avrebbero fatto volare i denti fuori dalla bocca. E invece, come dice Benedetta, una volta i genitori tiravano le ciabatte dietro ai figli; oggi invece è più probabile che chi solo osi accusare il loro prezioso pargoletto di qualcosa si becchi una denuncia. 

Ma ho rivisto anche l'aspettare sempre qualcosa di meglio, l'aspettare sempre quella serata che ti cambierà la vita, l'aspettare quella persona che si rivelerà essere l'amore che finalmente meriti - ma intanto invecchi e ti rendi conto che ormai sono le ragazze più giovani ad avere in mano il mondo. 

Ho riprovato la sensazione di sentirsi dei falliti e di non aver combinato nulla nella vita - perché forse è vero, nonostante l'educazione più rigida di adesso, qualcosa è andato storto e non siamo per niente arrivati dove volevamo arrivare. 

Ho rivisto me stessa - che ancora mi comporto a volte come se l'adolescenza non fosse mai finita, come anche io a volte mi aggrappi a sentimenti di amicizie che furono e che oggi non hanno motivo di esistere. Come ogni settimana in cui vedo le mie amiche storiche, spero sempre che quella sarà la serata in cui cambierà qualcosa e l'adolescente che ancora vive in me torna a casa delusa quando non succede.

E il punto di svolta nella vita di Benedetta arriva, anche se non nella forma che si aspettava. Ed è un pugno in pieno petto, ma è anche ciò che le fa capire cosa vuole davvero dalla vita e cosa si merita, chi davvero ci resta sempre accanto e chi invece è ancora nella nostra vita per abitudine o per incapacità di lasciare andare - anche quando ormai è chiaro che il rapporto si è esaurito o che è rimasto basato sulle persone che eravamo allora e non su quelle che siamo oggi. 

So che ho parlato più che altro di me che del libro in sé, ma se avete più o meno la mia età, credo sarà impossibile non ritrovarvi tra queste pagine - assistere ad uno scontro di generazioni e vedere come le cose siano cambiate e come alcune siano rimaste le stesse. Non è un romanzo perfetto, ma per ciò che mi ha lasciato provo ancora una stretta al cuore e allo stomaco - e l'immagine di copertina, l'immagine dei miei ricordi, mi farà sempre sentire la nostalgia di un'adolescenza che non è stata per niente perfetta e la nostalgia per qualcosa che non ho mai avuto, ma anche lo struggimento dell'attesa di qualcosa che forse non arriverà mai. 

venerdì 17 marzo 2023

[Recensione] "Una dote di sangue" di S.T. Gibson

Grazie al cielo sta per iniziare un nuovo weekend, anche se al momento della scrittura di questa recensione per me è solo martedì e mi aspetta un turno 12-19.
 
 
Titolo: Una dote di sangue
Titolo originale: A Dowry of Blood
Serie: A Dowry of Blood #1
Autrice: S.T. Gibson
Data di uscita: 1 novembre 2022
Data di uscita originale: 31 gennaio 2021
Durata: 5H 53Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3LcXRiR

Trama: Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.

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Non aspettatevi un vero e proprio svolgimento di trama, non aspettatevi azione oppure un ritmo concitato - questo è un flusso di coscienza, questa è una lettera d'amore (e dedicata all'amore tossico) che Constanta scrive al suo creatore, al suo signore e padrone, e che attraversa i secoli vissuti da immortale. 

Aspettatevi però sangue, omicidi, abusi verbali e fisici, relazioni tossiche, scene grafiche di sesso e dissanguamenti, depressione e stati catatonici. Aspettatevi una prosa musicale e poetica che, ne sono cosciente, potrebbe non piacere a tutti - io, sono sincera, ne sono rimasta conquistata. Sono rimasta conquistata dalla musicalità delle parole di Constanta, tradotte così abilmente in italiano da Tiffany Vecchietti - conosciuta da tutti sul web come Miss Fiction. Non era un libro che avevo nei piani di leggere, ma proprio la traduzione da parte sua mi ha spinta nella direzione opposta.


Constanta, prima di diventare immortale, aveva un altro nome. Un nome che le è stato strappato via, che è stata costretta ad abbandonare e a dimenticare quando il suo creatore - il suo signore, il suo amore nei secoli - l'ha trovata viva a malapena, sopravvissuta al massacro della sua famiglia e del suo villaggio, aggrappata così tanto alla vita da chiedere di essere salvata in qualsiasi modo. 

Inizia così la sua nuova vita, al fianco del suo creatore di cui lei non ci rivela mai il nome perché decisa a strapparglielo come lui le ha strappato il suo - ma che noi possiamo immaginare come Dracula.

Inizialmente la vita di Constanta sembra felice, ma è anche solitaria. I momenti di gentilezza del suo signore si fanno sempre più sporadici e, a detta sua, per ravvivare la loro vita insieme nel corso dei secoli entrano in scena Magdalena - giovane, brillante, astuta e con una grande mente politica - e Alexi - giovanissimo, bellissimo e in cerca di una carriera nel teatro. Constanta si sente sempre inferiore e oscurata da loro e dalla loro vivacità, tanto che il suo signore sembra avere sempre meno pazienza con lei e lei, pur essendo ancora docile e di fatto il collante che tiene unita quella famiglia diventata disfunzionale, purtroppo sa che fine hanno fatto precedenti "spose" e amanti. 

Dracula è insidioso, cerca di mantenere atteggiamenti sempre affascinanti e carismatici, ma tende sempre a denigrare con parole sottili le sue spose e i suoi amanti - in particolare con Constanta denigra sempre la sua fede in Dio (che continua a resistere e a rimanere viva nei secoli) e si prende gioco del suo senso di giustizia quando vanno a caccia; infatti Constanta, rimasta traumatizzata dagli eventi violenti vissuti in gioventù quando era ancora mortale, tende a prendere di mira come prede persone malvagie e Dracula tenta sempre di farla sentire sbagliata per questo. Dracula promette loro sicurezza e amore ma di fatto li rinchiude in una sorta di prigione, li convince che tutto sia fatto per il loro bene e ci vorranno secoli prima che Constanta si renda conto della tirannia sotto la quale vivono tutti e tre - di come la felicità e le risate siano un ricordo di secoli fa e di come la paura ora comandi le loro vite e ogni loro più azione o decisione.


Come vi ho detto prima, non aspettatevi azione o ritmi concitati - questo è un flusso di coscienza, questa è Constanta che prende in mano la sua vita e le redini del suo destino: la questione dei vampiri è quasi un mero espediente per descriverci una relazione tossica dall'inizio alla fine e in tutto il suo svolgimento. 
Personalmente ho adorato lo stile dell'autrice, ma forse avrei anche fatto a meno della novella da punto di vista di Alexi alla fine del romanzo - è vero che ci fa sbirciare nel futuro, nelle vite attuali ai giorni nostri dei personaggi, ma per me poteva benissimo concludersi con la fine della "lettera" di Constanta in pura poesia. 

martedì 14 marzo 2023

[Recensione] "Bones and All" di Camille DeAngelis

Cominciamo la settimana con la recensione di un libro all'insegna dell'orrore che avrebbe potuto dare molto, ma molto di più - soprattutto se avesse assunto una piega totalmente realistica oppure totalmente fantastica, e non una via di mezzo.
 
 
Titolo: Bones and All
Titolo originale:
Bones and All
Autrice: Camille DeAngelis
Data di uscita: 6 settembre 2022
Data di uscita originale: 1 marzo 2015
Durata: 7H 50Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3FepV1w

Trama: Maren Yearly è una giovane donna che desidera ciò che desiderano tutti: vorrebbe essere ammirata e rispettata. Vorrebbe essere amata. Ma Maren ha anche delle esigenze particolari e segrete, che l'hanno costretta a una specie di esilio dal genere umano. Si odia per quella cosa brutta che fa, e per ciò che la cosa brutta ha fatto alla sua famiglia e al suo senso di identità, per come la cosa brutta determina il suo posto nel mondo e il modo in cui le persone la vedono e la giudicano. In fondo, non ha scelto lei di essere così. Perché Maren Yearly non si limita a spezzare cuori: li divora. Letteralmente. L'amore può avere molte forme diverse, ma per Maren finisce sempre nello stesso modo: lei che nasconde le prove e sua madre che carica i bagagli in auto. Ma quando, il giorno dopo il suo sedicesimo compleanno, la madre l'abbandona, Maren decide di andare in cerca del padre che non ha mai conosciuto. E finirà per scoprire molto più di quanto si aspettasse: perché, oltre a suo padre, sta cercando se stessa.

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Non ho mai avuto intenzione di vedere il film - e di conseguenza, neanche il libro in fondo mi interessava, ma alla fine l'audiolibro era abbastanza breve e ho pensato perché no?

Quella di Bones and All è stata una lettura alquanto disturbante - e sotto molti aspetti. In primis, è stata disturbante proprio perché parla di cannibalismo e se prima pensavate che non fosse qualcosa di cui preoccuparsi quando uscite di casa o quando incontrate qualcuno di nuovo, beh... alla fine dovrete ricredervi. 


Maren si ritrova a doversela cavare da sola il giorno dopo il suo sedicesimo compleanno. Sua madre, incapace di sradicare ancora una volta la sua vita e la sua carriera in un altro trasferimento per coprire il cannibalismo di Maren, decide che non ne può più e la abbandona, lasciandole solo dei contanti e il certificato di nascita dove è scritto il nome del padre che Maren non ha mai conosciuto. 
Maren non ha neanche mai conosciuto qualcuno come lei, qualcuno che commette la "brutta cosa", e se quindi anche suo padre fosse come lei? 

Inizialmente determinata a rintracciare sua madre per implorarla di essere amata e non solamente tollerata, Maren improvvisamente incontra gente che "mangia" come lei - ora sembrano essere ovunque, in qualunque direzione lei volti lo sguardo. 
Lasciandosi alle spalle chilometri (e avanzi di cadaveri), Maren viaggia per gli Stati Uniti alla ricerca di suo padre e di se stessa, chiedendosi se la "brutta cosa" la costringerà sempre a rimanere da sola. 


Dunque, sebbene non scenda mai troppo nell'aspetto grafico della questione cannibale, la cosa resta disturbante lo stesso perché l'autrice descrive un mondo in cui ogni persona che incontri potrebbe essere un probabile mangiatore di carne umana. E i cannibali non sono tutti uguali, hanno anche loro un "tipo": Maren sembra sentire lo stimolo quando qualcuno le dimostra amore oppure desiderio sessuale, Lee mangia le persone cattive che si comportano male con gli altri, Sully mangia solo quando una persona è già morta. 

Le premesse per una storia horror e disturbante c'erano tutte, peccato che vengano rovinate un po' dallo stile di scrittura e da alcune scelte dell'autrice nell'impostare le basi della storia - la quale prende una piega surreale e fantastica. 
Questo perché - e non è spoiler, viene detto nelle prime pagine - la prima vittima di Maren è la sua babysitter quando Maren ha solo due anni. Dove è credibile la cosa? Com'è possibile che una bambina di due anni riesca ad avere il sopravvento su una donna adulta, uccidendola e divorandosela? Maren non ha né denti aguzzi e neanche forza sovrannaturale. Lo scetticismo resta andando avanti - le sue vittime dopo sono più o meno suoi coetanei, ma sono sempre maschi ed è risaputo che i maschi hanno quasi sempre più forza fisica delle femmine. 
Inoltre - ma io non sono una cannibale e quindi non me ne intendo - com'è possibile che un essere umano riesca a mangiare completamente un altro essere umano per intero, lasciando solo poche ossa, in soli sette minuti e mezzo? Voglio dire, io al ristorante riesco a malapena ad arrivare in fondo all'antipasto e al primo e già il mio stomaco non ne può più, loro che stomaci hanno per farci stare un essere umano di sessanta e passa chili?

Ecco perché, se fosse partito con altre premesse, l'orrore sarebbe stato ancora più concreto e tangibile. 

Poi Maren si riferisce sempre al cannibalismo come la "cosa brutta", anche quando prende coscienza della cosa e incontra altri come lei - ma ha dell'incredibile quanto sia ingenua e credulona. Le cose non vengono mai chiamate con il loro nome oppure le scene vengono farcite di tensione e tensione crescente che sembra dover portare ad un climax terribile e orripilante e poi... e poi non succede nulla. 
Anche in certi dialoghi si gira sempre intorno alla questione senza mai arrivare al nocciolo della cosa - c'è un personaggio che Maren incontra ad un certo punto, Travis, che non si capisce affatto cosa voglia da lei e il lettore può solo immaginarselo perché non viene mai esplicitato davvero a chiare lettere. 
Un'altra cosa che non si spiega è come Sully fosse sempre in grado di trovare Maren ovunque andasse.

Se vogliamo, Maren alla fine trova se stessa e capisce chi è, ma passa dallo struggersi tutto il libro per la babysitter e le sue altre due prime vittime perché anche solo pensarci è doloroso, al mangiare poi senza alcun rimorso o ripensamento - per me infatti l'ultima mezz'ora di audiolibro è stata un po' insensata. 

Vi dico: Bones and All è stato un libro che, pur nella sua natura disturbante e nelle cose surreali che capisci in seguito quando ti stacchi un attimo dalla storia ed esci da questo mondo cannibale costruito dall'autrice, ha saputo intrattenermi e che ho voluto ascoltare e continuare non appena avevo del tempo a disposizione. Certo, a mente fredda poi ti rendi conto delle cose che non vanno, ma appena ci entri dentro è facile rimanervi invischiati. Se certi aspetti non fossero così "fantastici", la storia avrebbe preso una piega così realistica che il lettore avrebbe avuto i brividi per i giorni a venire. 

Una cosa però Camille DeAngelis è riuscita benissimo a fare: è riuscita ad instillare il dubbio che anche la più brava e/o innocua persona in apparenza, in realtà potrebbe essere un cannibale - quello è un pensiero che resta, quello che ogni persona che incontri potrebbe fare di te il suo prossimo pasto alla prima occasione. 

venerdì 10 marzo 2023

[Recensione] "Lezioni di bacio" di Kerstin Gier

Per fortuna è venerdì e ho davanti a me due giorni di relax lontano da tutti.
 
 
Titolo: Lezioni di bacio
Titolo originale: Jungs sind wie Kaugummi - süß und leicht um den Finger zu wickeln
Autrice: Kerstin Gier
Data di uscita: 11 giugno 2020
Data di uscita originale: gennaio 2006
Durata: 4H 09Min (Audible Edition)
Editore: Leggereditore
Link Amazon: https://amzn.to/3ZsRhsU

Trama: Sissi ha sempre la battuta pronta, è sarcastica e cinica ma con i numeri è un vero disastro... E quindi è piuttosto impudente, impietosamente scarsa in matematica e perdutamente innamorata! Ma sfortunatamente, Constantin, il suo "ideale" principe azzurro, ha occhi solo per le ragazze più grandi e con più "esperienza" di lei. Davvero un peccato, perché quando a Sissi capita l'occasione di baciarlo, lei si rivela un vero disastro! Ma non finisce qui: lei ha un piano e farà fuoco e fiamme per ottenere informazioni "ultra sensibili" sull'argomento e studiarlo a fondo, grazie all'aiuto del suo amico d'infanzia Jacob, l'unico di cui si fida e che può aiutarla a fare un po' di pratica...

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Non mi aspettavo che fosse una storia destinata ad un pubblico veramente giovane - ho scelto di ascoltare questo audiolibro perché molto corto e perfettamente adatto ad essere "smaltito" nel corso del poco tempo libero consecutivo che ho a disposizione. 

E con pubblico molto giovane intendo davvero molto giovane - la protagonista ha tredici anni e penso che se fosse stato pubblicato prima, sia come versione italiana che come versione originale, sarebbe stato veramente adatto alla collana delle Ragazzine oppure della Junior Gaia. 

Sissi è una protagonista che commette tutti gli errori della sua età - fondamentalmente una brava ragazzina, ma incapace di non mettersi a volte nei guai a scuola e nella vita. Ed è alle prese con la sua prima cotta, pertanto vorrebbe sapere come si bacia con la lingua per non fare brutta figura e vorrebbe sapere tutto sul sesso. Peccato che sua madre e la sorella la ritengano troppo piccola, l'educazione sessuale a scuola è inesistente, i libri non sono chiari e pure le riviste per ragazzine con i racconti e le testimonianze "vere" non si sprecano in quei dettagli cruciali che tanto Sissi reputa indispensabili sapere. 

Nel frattempo la nuova arrivata - così perfetta e così affascinante - sembra determinata a soffiarle la cotta in qualunque modo. 


Effettivamente sono troppo grande per questo libro, ma Sissi mi ha fatta ridere con le sue figuracce, i suoi "lampi di genio" e i suoi episodi di vita quotidiana. Sissi è una tredicenne immatura, inesperta e curiosa - esattamente come ero io alla sua età - e non è stato difficile ricordare quegli anni e immedesimarsi nella sua voglia di crescere a volte forse un po' troppo in fretta per non essere lasciata indietro. 

La trama è un po' fuorviante perché è vero che Sissi chiede aiuto a Jacob, ma ci sono fraintendimenti ed ulteriori figuracce - tanto che questa fantomatica "lezione di bacio" arriva solo alla fine. È stata comunque una lettura carina, divertente e perfetta per passare un paio di ore facendosi quattro risate - l'interpretazione della narratrice poi è stata eccellente nell'esprimere tutti i momenti di batticuore, bisticci e invidie tra amiche e tenerezze in famiglia. 

martedì 7 marzo 2023

[Recensione] "A occhi chiusi" di Paula Hawkins

Mentre io continuo a tossire come una tisica nel momento in cui scrivo questo post - ovvero sabato 4 marzo di sera, oggi invece è il compleanno di mio padre e io spero di non rovinare la festa a tutti quanti con la mia (povera) salute.
 
 
Titolo: A occhi chiusi
Titolo originale: Blind Spot
Autrice: Paula Hawkins
Data di uscita: 7 febbraio 2023
Data di uscita originale:
14 aprile 2022
Durata: 2H 30Min (Audible Edition)
Editore: Piemme
Link Amazon: https://amzn.to/3YmIabu

Trama: Come ho potuto essere così cieca?

Dalla casa sulla scogliera dove Edie e Jake si sono trasferiti, si vede solo una cosa: il mare. Mare grigio che si fonde col cielo, con onde altissime che s'infrangono sulla roccia.
Per Edie, la differenza con Londra è schiacciante: tanto più che non può usare l'auto per via di un disturbo agli occhi che le provoca momenti di blackout visivo.
Se non altro, però, lungo quel tratto selvaggio di costa vive anche Ryan. Il terzo componente di un trio indivisibile: amici fin dal liceo, Edie, Jake e Ryan erano il terzetto più enigmatico della scuola. Certo, nel frattempo la vita si è messa in mezzo, e piccole invidie e rancori hanno scavato qualche solco tra Jake e Ryan... Fino alla mattina in cui Edie viene raggiunta dalla notizia più impensabile: Jake è stato trovato morto, in una pozza di sangue. E a dare l'allarme è stato proprio Ryan.
Un tremendo sospetto e mille domande si affacciano alla mente senza pace di Edie...
Fidarsi di qualcuno è ormai impossibile per lei. Sola nell'oscurità, non può fare altro che chiedersi che cos'è che non riesce a vedere.

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Non spenderò moltissime parole in questa recensione perché già la storia in sé è alquanto breve, se poi mi ci metto anche io a sproloquiare allora stiamo freschi. 


Amici fin da quando Edie aveva quattordici anni e ha conosciuto i già due migliori amici Jake e Ryan, i tre sono sempre stati inseparabili e hanno sempre condiviso qualsiasi cosa. Magari qualche screzio non è mancato nel corso degli anni, ma Edie si è sempre sentita protetta in compagnia di Jake e Ryan e la lealtà e la devozione tra loro non è mai stata messa in discussione. 

Questo fino ad ora. 

Ora Edie - andatasene da casa da due settimane a causa di un brutto litigio - ha ricevuto la notizia che Jake è stato ucciso e che a trovarlo e a dare l'allarme è stato Ryan, individuato ora come principale sospettato. 
 
Davvero un'amicizia come la loro può finire così nel sangue? Davvero l'amore che li ha sempre legati può aver portato a tutto questo? Conosceva davvero suo marito e il suo migliore amico oppure c'era qualcosa che lei ha proprio mancato di vedere? 

I mesi passano, l'inverno avanza e la luce naturale del giorno si affievolisce per dare spazio all'oscurità della notte, ma non è solo di quel buio che Edie dovrebbe avere timore. 


Ambientato in una Scozia piovosa e fredda, in una casa su una scogliera battuta e bistrattata dalle intemperie, il titolo originale Blind Spot è perfetto per descrivere le ambivalenze che si trovano in questa storia - a partire dalla malattia agli occhi di Edie che, in caso di poca luce, le provoca punti ciechi alla vista fino a quegli stessi occhi chiusi che, volontariamente o meno, decidiamo di usare quando si tratta di qualcuno che amiamo e delle sue mancanze. 

Si comincia la storia convinti di sapere chi e cosa ci si trova di fronte, ma poi cominciano le ambivalenze, le contraddizioni e le ambiguità - è una storia in cui vittime e carnefici continuano a scambiarsi i ruoli fino a che non sai più per chi sia giusto "tifare". 

Personalmente ho capito alquanto presto chi ci fosse dietro l'omicidio di Jake - credo mi mancasse ancora un'ora e mezza alla fine quando ho spiegato la mia teoria a mia madre, che la storia l'aveva già ascoltata - anche se i dettagli non mi erano del tutto chiarissimi, ma a capire il perché ci sono arrivata poco dopo e la mia teoria ha assunto finalmente la forma corretta. Ciò non toglie che comunque  abbia ascoltato con piacere quanto seguiva, il confronto finale e davvero, l'epilogo forse dividerà buona parte dei lettori a seconda di chi riteniate sia davvero la vittima e chi davvero il carnefice - la linea sfuma continuamente senza sosta. 

Personalmente? Io sono rimasta soddisfatta. 

venerdì 3 marzo 2023

[Recensione] "Ancora una fermata" di Casey McQuiston

Dopo la settimana che ho avuto, ci credete che manco avevo voglia di scriverla questa recensione? E poi mi sono pure dimenticata di programmarne la pubblicazione.
 
 
Titolo: Ancora una fermata
Titolo originale: One Last Stop
Autrice: Casey McQuiston
Data di uscita: 7 giugno 2022
Data di uscita originale: 1 giugno 2021
Durata: 12H 30Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3xRVCcZ

Trama: August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città – e università – a un'altra. Cinica e disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, "è meglio non farsi cogliere impreparate". Quando decide di trasferirsi a New York, non ha grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna “magia” nella vita, che le storie d'amore tanto celebrate nei film non esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché, in fondo, siamo soli al mondo. Mai e poi mai potrebbe immaginare che proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E, soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di "salvarla". E forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena iniziare a credere in qualcosa. E negli altri.

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Avete presente quando un libro sì, vi è piaciuto, ma non ne sono scaturite scintille e non sapete bene cosa mai potrete scrivere nella recensione? Ecco, questo è il mio caso - e non escludo che non possa c'entrarci o meno la mia salute a dir poco miserabile. 

In genere il realismo magico non fa per me, però mi intrigava la premessa di una ragazza bloccata non solo sulla metro ma anche fuori dal suo tempo, incapace di scendere dal vagone e di fare tutto ciò che il resto del mondo ha l'opportunità di fare nel corso della giornata e della vita. 

Questa è Jane, che dalle testimonianze all'inizio di ogni capitolo, ha in qualche modo attraversato le vite di molti newyorchesi nel corso di diversi decenni - aiutandoli in qualche modo oppure semplicemente ammaliandoli con il suo fascino. 

August è l'ennesima persona che cede davanti al carisma di Jane - August, una ragazza cinica che si vuole reinventare la vita in una nuova città e vuole allontanarsi dalle ricerche spasmodiche di sua madre riguardanti il fratello scomparso negli anni '70 che le hanno plasmato l'intera esistenza. E nonostante tutto il suo scetticismo e cinismo, August si ritrova a vivere con un sensitivo, la sua ragazza e il loro amico - e per qualche strano motivo l'accolgono immediatamente tra i loro ranghi, si fanno spazio nella sua vita senza ritegno e diventano una sorta di famiglia acquisita. 

Con loro August impara finalmente a divertirsi e a lasciarsi andare e a vivere per la prima volta come una ragazza della sua età. Dall'altro canto è sempre più attratta da Jane, ma i tentativi di chiederle di uscire sono sempre andati a vuoto nonostante Jane sembri ricambiare l'interesse. E poi la scoperta che Jane viene da un altro decennio. 

 
Non so quale sia stato esattamente il punto "no" perché l'ho ascoltato con piacere tranne quando poi finivo per addormentarmi dalla stanchezza, ma diciamo che la parte centrale si trascina un po' troppo perché si svolge sempre a bordo di un vagone della metropolitana e ad un certo punto l'intera vita - universitaria, lavorativa, sociale - di August viene annullata per stare in compagnia di Jane. Ho dovuto anche accelerare la narrazione a 1,15x perché mi sembrava di non andare mai avanti. 

E poi potevamo risparmiarci tutte quelle scene di sesso gratuite che, ok, August è alla sua prima storia ed è la prima volta che si innamora, ma anche meno. 

Sotto altri punti di vista mi sono commossa in diverse parti - forse perché, vagamente e in parte, il dolore della mamma di August per suo fratello ha toccato corde un po' troppo vicine alla mia storia famigliare - e ho apprezzato l'idea della "famiglia" acquisita che ti accoglie subito a braccia aperte, per quanto abbastanza inverosimile. Non ce li vedo coinquilini sconosciuti che non hai mai visto prima che subito ti prendono sotto la loro ala e ti rendono partecipe di ogni minuzia della loro vita. 

Mi sono commossa anche per Jane, quando comincia a ricordare e a ricostruire la sua storia narrandola ad August un po' alla volta - il suo rimpianto e la sua nostalgia per la sua vita sono vibranti e concreti. 

Quindi sì, in generale mi è piaciuto, ma non rientra nei libri così memorabili come invece è successo con tanti altri. 

mercoledì 1 marzo 2023

Monthly Recap | Febbraio 2023

Avevo grandi aspettative per febbraio - aspettative che poi sono andate in fumo.

Avevo fisioterapia da fare, ma l'ho fatta a singhiozzo - e non avrei ancora finito - perché l'ho dovuta incastrare nei turni di lavoro, quindi uscivo la mattina presto e rientravo la sera. Una settimana di lavoro l'ho passata andando in una scuola a 45 minuti di casa per una strada terribile, cosa che non ha aiutato il mio umore. 

Mi era tornata ancora la bronchite per il terzo mese di seguito e ho quasi del tutto perso la voce e lì ho capito di avere un focolaio in un polmone. Poi sono finita in un'infanzia dove gira la scarlattina - e devo ancora giovedì in un'altra scuola che è messa uguale. 

E io non so se è stata la combinazione di antibiotici e aerosol per la bronchite, antinfiammatori per la fisioterapia o qualche virus a scuola, ma domenica mi sono svegliata sentendomi uno schifo e la sera ho finito con il vomitare. Sono tre giorni che mangio pochissimo e a fatica, quasi non bevo neanche, ora ho persino di nuovo mal di gola (non so se sia mal di gola vero e proprio o gli acidi che mi hanno bruciato la gola) e mi sento come in post-colica biliare - peccato che io una cistifellea non ce l'abbia più da quasi cinque anni, eppure la sensazione è quella e credo che il mio fegato non abbia gradito tutti quei farmaci, tanto che mi sento come se mi fosse passato sopra un tir. Ah, e come quando ebbi l'altro focolaio a gennaio 2009, forse tutte le medicine mi hanno anche fatto saltare il ciclo - perché stavo messa bene anche con lo scompenso ormonale, no. 

Insomma, febbraio si è concluso con io che sto da cani e che non appena mi rilasso un attimo, crollo addormentata ovunque mi trovi. E scusate per le info troppo grafiche, ma da qualche parte dovevo sfogarmi. 

Ah, e qualcuno mi tolga il malocchio per favore.



LETTURE

https://www.goodreads.com/book/show/56492272-come-uccidono-le-brave-ragazze  https://www.goodreads.com/book/show/57948014-bugiarde-si-diventa  https://www.goodreads.com/book/show/36398506-fino-all-ultima-parola

https://www.goodreads.com/book/show/61145490-ancora-una-fermata
 
Come uccidono le brave ragazze di Holly Jackson
Bugiarde si diventa di Felicia Kingsley
Fino all'ultima parola di Tamara Ireland Stone
Ancora una fermata di Casey McQuiston


CRONACHE DI AUSPICABILI BUONI PROPOSITI - ovvero cercare di leggere almeno due cartacei e due eARC al mese.

Cartacei: n/a
eARC: n/a
 
 
Pensavo che questo mese sarebbe stato migliore dal punto di vista delle letture visto che era partito con due libri che mi erano piaciuti parecchio, ma poi lavoro e salute e stanchezza hanno fatto il resto e a malapena ho finito quello della McQuiston.
 
 
REGALI ED EXTRA
 
Donick Walsh and the Reset-Button di Nathaniel Shea [eARC]
 
 
SERIE TV
 
STO SEGUENDO:
 
  • Blue Bloods - stagione 13 [5/?]
  • NCIS - stagione 20 [6/?]
  • NCIS: Los Angeles - stagione 14 [8/?]
  • NCIS: Hawai'i - stagione 2 [6/?]
 
 
HO INIZIATO:
 
  • FBI - stagione 5 [2/?]
  • FBI: International - stagione 2 [1/?]
 
 
HO TERMINATO:
 
  • FBI - stagione 4
  • FBI: International - stagione 1
  • Tom Clancy's Jack Ryan - stagione 3
 
 
TIME WASTED:
 
  • THEN: 2 years, 1 month, 7 days, 9 hours, 39 minutes
  • NOW: 2 years, 1 month, 8 days, 9 hours, 25 minutes
 
 
 
FILM

https://movieplayer.it/film/halloween-the-beginning_12562/  https://movieplayer.it/film/snitch_29628/  https://movieplayer.it/film/chase-scomparsa_59273/

https://movieplayer.it/film/appuntamento-con-lmore_41148/  https://movieplayer.it/film/venerdi-13_18873/  https://movieplayer.it/film/persuasione_15133/

https://movieplayer.it/film/ant-man-and-the-wasp-quantumania_52276/
 
  • Halloween: The Beginning [streaming Amazon Prime Video]
  • Snitch - l'infiltrato [streaming Amazon Prime Video]
  • Chase - Scomparsa [streaming Amazon Prime Video]
  • APPuntamento con l'@more [streaming Amazon Prime Video] [rewatch]
  • Venerdì 13 [streaming Amazon Prime Video] [rewatch]
  • Persuasione [streaming Amazon Prime Video]
  • Ant-Man and the Wasp: Quantumania
 
Io San Valentino l'ho festeggiato prendendo medicine come mi era già capitato di fare in passato, ma mi sono voluta consolare lo stesso con Miles Teller e quindi mi sono riguardata APPuntamento con l'@more.
 
 
MUSICA
 
 
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Febbraio si conclude qui - e grazie al cielo. 
Spero che arrivi presto la primavera, che inizi a fare un po' più di caldo perché sono veramente stanca del freddo e di stare male una settimana sì e una no - non credo di essermi mai ammalata così tanto spesso in un intero inverno. 
 
Voi che mi raccontate invece?