mercoledì 25 luglio 2018

WWW.. Wednesday! #106

Per un pelo questo nuovo appuntamento non c'è stato tra ansia e lavoro e mille telefilm che improvvisamente si sono accavallati tutti l'uno sopra l'altro. 
 
Ma invece ce l'ho fatta, ho finito giusto in tempo il mio ultimo libro per riuscire a portarvi oggi l'episodio #106 del WWW Wednesday


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho finito ieri pomeriggio For Better and Worse di Margot Hunt - avrei forse potuto finirlo lunedì sera, ma ero troppo stanca e mi si chiudevano gli occhi. Si tratta di un inedito che uscirà in America a dicembre e che io ho letto in anteprima grazie a NetGalley. Viene classificato come un thriller, ma non lo è esattamente - è comunque interessante da punto di vista psicologico e ha al suo interno un tema alquanto pesante: la pedofilia. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ovviamente non sto ancora leggendo Alaska di Brenda Novak - oggi ho delle commissioni da fare e lavoro, domani sarò troppo in ansia per restare concentrata e venerdì (se stavolta è la volta buona e non mi rimandano a casa per la seconda volta) mi operano, quindi è probabile che io non apra il libro fino a lunedì. Come minimo.  



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Lettura quasi "obbligatoria" quella di I Do Not Trust You di Laura J. Burns & Melinda Metz, che mi è stato mandato dalla St. Martin's Press tramite NetGalley - un altro inedito che esce in America a settembre e di cui leggerete la recensione molto più avanti. 
Infine mi allieterò l'estate, la convalescenza e la ripresa al lavoro con Non è detto che mi manchi di Bianca Marconero - non vedo l'ora.

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E voi che mi dite? Com'è il programma delle vostre letture? 
Scrivetemi tutto nei commenti oppure lasciatemi il link al vostro post - appena mi sarà possibile passerò da voi a ricambiare la visita. Preferibilmente prima di venerdì. 
Dopodiché... vi terrò aggiornati. 
Cheers! :)

martedì 24 luglio 2018

[Recensione] "For Better and Worse" di Margot Hunt

Salve, lettori! Cos'è passata ormai, una settimana dal mio ultimo post?
Ormai dovreste sapere che questo periodo per me è un po' caotico e che ci metto settimane a finire un libro. 
Ma non indugiamo oltre e proseguiamo con la recensione - e ringrazio NetGalley per la copia digitale in anteprima.


Titolo: For Better and Worse
Autrice: Margot Hunt
Data di uscita: 11 dicembre 2018
Pagine: 384
Editore: Mira Books
Link Amazon: https://amzn.to/2u2MhxD

Trama [tradotta da me]: Finché morte non ci separi.
Quando si innamorarono alla scuola di legge, Natalie e Will Clarke scherzarono sul fatto che erano così intelligenti che insieme avrebbero potuto pianificare l'omicidio perfetto. Dopo quindici burrascosi anni di matrimonio, devono davvero sperare di aver avuto ragione.
Il preside del loro giovane figlio Charlie è accusato di molestie nei confronti di uno studente problematico. È una situazione spaventosa—e il veleno di quella voce si sparge rapidamente. Una notte prima di andare a letto, Charlie dice a Natalie di essere anche lui una vittima. In quel momento il suo concetto di giustizia cambia per sempre. Natalie decide che il predatore deve morire.
Per proteggere Charlie dal trauma di un processo, Natalie escogita un elaborato omicidio e Will diventa il suo riluttante partner. I Clarke stanno per scoprire cosa succede quando il tuo compagno di vita diventa il tuo complice—e il tuo alibi.


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La storia è già nella trama, in questo romanzo dalle atmosfere alla How to Get Away With Murder: ancora studenti alla facoltà di legge, per impressionare Natalie al loro primo appuntamento Will sostiene che insieme sarebbero in grado di pianificare l'omicidio perfetto senza essere poi scoperti e cominiciano a sviscerare le varie ipotesi su come potrebbero fare e su cosa potrebbero usare nel corso della cena. 

Diciassette anni dopo, Will e Natalie - lui avvocato che si occupa di proprietà immobiliari e lei avvocato difensore spesso di criminali - si sono un po' allontanati a causa dei molteplici impegni e del poco tempo a disposizione. Natalie sospetta pure che Will abbia un'amante, ma questo passa in secondo piano quando un giorno porta il figlio undicenne Charlie a scuola e trova davanti al cancello la polizia. 

Ben presto si viene a scoprire che uno studente ha accusato il preside di molestie e i genitori della scuola non sanno cosa pensare: chi si indigna e non crede affatto che Robert Gibbons sarebbe in grado di un'azione di tale portata soprattutto perché ad accusarlo è Tate Mason - un ragazzino in affidamento con qualche problema comportamentale - e chi si mette subito in allarme al pensiero che anche suo figlio possa essere una vittima. 

Il mondo di Natalie crolla quando Charlie le confessa che anche lui si è trovato da solo con il preside e, ben consapevole di come funziona il sistema essendo lei un avvocato che difende i criminali che a volte la fanno franca e sapendo come si comporta l'accusa quando interroga i testimoni al banco, non vuole assolutamente rivolgersi alla polizia - più che mai decisa a prendere in mano la questione per farla pagare a Robert per quanto ha fatto a suo figlio, a Tate e chissà a quanti altri ragazzini. 

Memore dei discorsi fatti con Will all'epoca del college, Natalie inizia a pianificare e a pensare alle conseguenze, agli alibi e a tutto quello che potrebbe andare storto cercando anche di trovare una giustificazione o un escamotage nell'eventualità che venga sospettata, indagata e definitivamente beccata. 
Ma può davvero commettere da sola il delitto perfetto? E Will, che non ne vuole assolutamente sapere, sarà in grado di spalleggiarla dovesse arrivare il momento in cui lei necessiti il suo aiuto?


Viene classifficato come un thriller, ma non lo è - non esattamente. 
In fondo sappiamo bene chi è l'assassino e chi è la vittima. 

For Better and Worse offre però un interessante spunto psicologico sulla vita matrimoniale e sui limiti che una madre è disposta ad oltrepassare quando si tratta di proteggere il proprio figlio e tenerlo al sicuro. 
A parte il prologo e l'epilogo che sono narrati in terza persona, il resto della storia si alterna tra il punto di vista di Natalie e poi quello di Will e poi ancora quello di Natalie. 

Natalie è quella con la personalità più definita, una donna intelligente e organizzata che però si fa anche guidare dall'emotività ed è estremamente interessante, quando cambia il punto di vista, leggere come in realtà Will la veda: offre un ritratto di Natalie che non riusciamo a cogliere quando invece siamo con lei nella sua testa - vediamo i franteindimenti, le incertezze e il panico che noi sappiamo Natalie provare apparire invece come un muro di fredda indifferenza agli occhi di Will. 
Entrambi non riconoscono più nell'altro la persona che hanno sposato, entrambi si sono allontanati, entrambi non sanno più capirsi al volo, entrambi trovano nell'altro cose che danno estremamente sui nervi - eppure mai come in questo momento hanno bisogno l'una del sostegno dell'altro. 

Non scende in dettagli grafici per quanto riguarda l'aspetto della pedofilia, ma è qualcosa che comunque si avverte durante tutto il corso della lettura - nelle persone che forse sapevano e non hanno detto niente, negli atteggiamenti diversi di Charlie come conseguenza delle molestie, nella sensazione di impotenza di Natalie e Will che non sanno come fare per aiutare il figlio. 

La Hunt usa la giusta dose di dettagli e descrizioni che non appesantiscono la lettura, ma offrono il giusto contesto e il libro ha un ritmo veloce che tiene il lettore attaccato soprattutto nella seconda metà quando si tratta di scoprire se il delitto perfetto è davvero riuscito oppure se i poliziotti sono sul punto di suonare a casa Clarke.

Il finale l'ho trovato un po' inverosimile perché, per quanto il crimine della pedofilia sia atroce in tutti i sensi, non credo che la polizia si comporterebbe in quel modo in nessuna circostanza. Offre però un epilogo che termina su una nota inquietante, come una promessa di qualcosa che verrà: non è finita finché davvero non è finita. 

mercoledì 18 luglio 2018

WWW.. Wednesday! #105

Questo post doveva essere in differita - scritto lunedì sera per voi da leggere questa mattina - perché sarei dovuta essere in "vacanza" all'ospedale. 
E invece sono qui. 

Sono qui perché dopo tutti gli esami pre-operatori del lunedì e la puntura nella pancia che mi sono dovuta fare la sera e la sveglia alle cinque e mezza ieri mattina e l'ansia e la tachicardia e la nausea e la pratica di ricovero e un altro prelievo di sangue nonostante l'annuncio che sarebbe stata una giornata lunga e che io sarei stata l'ultima di chirurgia generale a fare l'intervento, alla fine mi hanno mandata a casa. 
Questo perché nella notte sono entrati pazienti dal pronto soccorso, perché non c'erano più letti, perché alcuni si sarebbero dovuti liberare per le nove ma molta gente che doveva essere dimessa alla fine non è stata dimessa e perché poi è arrivata un'emergenza dal pronto soccorso, dopo tre ore in sala d'attesa il chirurgo mi ha detto di andare a casa e che nel pomeriggio avrebbe provato a riprogrammare gli interventi e che forse sarà la settimana prossima. 

Forse. 

E intanto io sto di nuovo in ansia e con la paura di una nuova colica, sono tornata a casa con un'altra siringa da farmi nella pancia per prevenire i coaguli la sera prima dell'intervento (quando sarà) e che brucia come l'inferno quando la inietti e niente, nonostante il terrore avrei preferito togliermi il pensiero. 
E invece devo ricominciare tutto il processo. 

Una fonte continua di gioie, insomma. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho concluso History Is All You Left Me di Adam Silvera, un libro triste ma anche tanto bello. Mi ha fatto venire il magone alla prima pagina e me l'ha lasciato fino alla fine. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Sono riuscita ad iniziare nei giorni scorsi For Better and Worse di Margot Hunt, un inedito che uscirà a dicembre e che sto leggendo grazie a NetGalley. Si tratta di un thriller, della storia di una madre pronta a superare il limite pur di proteggere il figlio. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Ho sempre in programma Alaska di Brenda Novak, che mi è stato prestato da un'amica. 
Poi, nel corso dello scorso weekend, sono stata contattata da una persona dell'ufficio stampa della St. Martin's Press e - sempre tramite NetGalley - leggerò I Do Not Trust You di Laura J. Burns & Melinda Metz
E niente, quest'anno il momento del trash sembra non arrivare mai. 

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Che dirvi? Spero che la vostra settimana stia andando bene e come al solito vi invito a scrivermi nei commenti le vostre letture oppure a lasciarmi il link dei vostri post - appena potrò farlo passerò a ricambiare la visita. 
(Not so much) cheers. :)

martedì 17 luglio 2018

[Spotlight] "Non è detto che mi manchi" di Bianca Marconero

Chissà che mi starà a che punto dell'iter ospedaliero sarò a quest'ora mentre leggete il post, ma mi volevo comunque rallegrare la giornata con il nuovo libro di Bianca Marconero in uscita tra due giorni. 

Di cui ovviamente ho già fatto il pre-order la settimana scorsa. 


Titolo: Non è detto che mi manchi
Autrice: Bianca Marconero
Data di uscita: 19 luglio 2018
Pagine: 320 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori

Collana: Anagramma
Link Amazon: https://amzn.to/2mpomoy

Trama: Fosco è un giovane programmatore con tre grandi passioni: i videogiochi, il parkour e la sua ragazza Gaia. Per sbarcare il lunario collabora con una rivista specializzata. Dopo anni di convivenza, Gaia esige da lui un gesto maturo. Per non deluderla, Fosco pensa di candidarsi per una promozione, sebbene questo significhi aumentare le ore di lavoro e abbandonare definitivamente il videogioco che sta progettando da anni. Mentre lui è alle prese con i suoi dubbi, tutta la redazione è in fermento per l’arrivo di Emilia, una modella star dei social, che collaborerà con la rivista per qualche tempo. Per Fosco la comparsa della popolarissima influencer non è altro che l’ennesima scocciatura, ma una serie di coincidenze inattese porterà i due ad avvicinarsi e a scoprire un’affinità sorprendente... Chi avrebbe mai potuto immaginare che mondi tanto diversi potessero comunicare e capirsi? Più passa il tempo e più Emilia dimostra di essere l’unica persona che sappia vedere Fosco per quello che è davvero, mentre Fosco, superando i propri pregiudizi, riesce a cogliere la vera natura di Emilia. E, per la prima volta nella loro vita, i sogni non sembrano più tanto stupidi, ma straordinariamente realizzabili.
Lei è una star dei social.
Lui vive dietro uno schermo.
Potrà mai essere vero amore?


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E che io sia ancora convalescente oppure già tornata al lavoro, sono sicura che - qualunque sarà la circostanza - lo divorerò

lunedì 16 luglio 2018

What's on my bedside table? #53 | "For Better and Worse" di Margot Hunt

Mentre fuori si sta per scatenare un temporale, io sono qui per aggiornarvi su come stanno andando le cose.
 
Oggi sono andata a fare gli esami pre-operatori perché domani è il grande giorno. Fino alla fine del weekend non me ne sono resa conto perché avevo un'orda di turisti da tenere a bada, ma una volta tornata a casa la realtà è tornata a farsi viva. 
Tutto questo per dire che il post del WWW che vedrete mercoledì sarà invece scritto stasera perché vado in "vacanza" per un paio di giorni. 

E che dire, in tutto questo sono pure riuscita ad iniziare un nuovo libro.
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"For Better and Worse" di Margot Hunt
Inedito in Italia, questo è un thriller che uscirà a dicembre e racconta di quello che una madre è disposta a fare pur di proteggere il figlio.


SONO A... 
Pagina al 26%. Pensavo che non sarei riuscita ad iniziarlo prima di giovedì e invece, complice l'aver finito la settima stagione di The Office che avevo sul telefono grazie ad Amazon Prime, tra un turno e l'altro di lavoro sono riuscita a non addormentarmi durante la lettura. Le cose sono ancora molto lente, finora si è solo delineato chi è accusato di cosa - tutto quello che promette la trama deve ancora venire.


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... mi sono aggiudicata una copia eARC su NetGalley.

venerdì 13 luglio 2018

[Recensione] "History Is All You Left Me" di Adam Silvera

Ecco la recensione del mio ultimo libro letto - finito giusto in tempo prima del weekend lavorativo che mi renderà uno straccio e prima della mia "vacanza" in ospedale. 

Penso che programmerò in anticipo il WWW di mercoledì, ma il libro che vedrete come "in lettura" in realtà lo dovrò ancora cominciare - specialmente visto che si tratta di una lettura in digitale e di certo non ho intenzione di portarmi il tablet in ospedale. Quindi, se proprio avrò tempo da ammazzare per quando avrò smaltito l'anestesia, mi darò alle parole crociate. 

Ma bando alle ciance e veniamo al libro oggetto del post di oggi.


Titolo: History Is All You Left Me
Autore: Adam Silvera
Data di uscita: maggio 2017
Data di uscita originale: 17 gennaio 2017
Pagine: 294 (copertina flessibile)
Editore: Soho Teen
Link Amazon: https://amzn.to/2qqJ3lD

Trama [tradotta da me]: Quando il primo amore ed ex-ragazzo di Griffin, Theo, muore annegato, il suo universo implode. Anche se Theo si era trasferito in California per studiare al college e aveva iniziato a frequentare Jackson, Griffin non aveva mai avuto dubbi sul fatto che Theo sarebbe tornato da lui quando il momento sarebbe stato giusto. Ma ora il futuro che aveva immaginato per se stesso è finito bruscamente fuori rotta.
A complicare le cose, l'unica persona che davvero comprende il suo dolore è Jackson. Ma non importa quanto si aprano l'uno con l'altro, la spirale discendente di Griffin non si arresta. Sta perdendo se stesso nelle sue compulsioni ossessive e nelle sue scelte distruttive e i segreti che sta mantenendo lo stanno facendo a pezzi. Se Griffin vuole qualche possibilità di ricostruire il suo futuro, deve prima affrontare la sua storia e ogni piccolo straziante pezzo nel puzzle della sua vita.


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Questo è un libro triste - non c'è altro modo per dirlo o definirlo. 
È un libro che mi ha fatto venire il magone alla prima pagina e me l'ha lasciato durante tutta la sua lettura ed è un libro che parla di amore, amicizia, dolore, perdita e sensi di colpa per i ragazzi protagonisti. 


La vita che Griffin aveva immaginato per sé va in pezzi il giorno in cui riceve una telefonata che lo informa della morte di Theo. 
Anche se lui e il suo primo amore non stavano più insieme, erano comunque rimasti amici e Griffin continuava ad accarezzare l'idea che - nonostante la presenza di Jackson nella vita di Theo - un giorno si sarebbero rimessi insieme. 

Immerso nel suo dolore, allontana anche l'amico Wade - con cui lui e Theo costituivano un terzetto di amici anche quando stavano insieme - e nonostante la rivalità e la poca simpatia che nutrono l'uno per l'altro, Griffin trova in Jackson l'unica persona in grado di capire il suo dolore. 
Perché anche Jackson ha amato Theo ed è a conoscenza di momenti di vita di Theo che Griffin ignora e che brama di conoscere disperatamente, anche se sa che potrebbero fare un male atroce al suo cuore spezzato. 


Raccontato in alternanza tra passato e presente, siamo coinvolti appieno nella vita di Griffin mentre racconta come prosegue la sua vita senza Theo e la Storia che li ha condotti fino a quel momento. 
Una Storia fatta prima di amicizia e coming out e prime volte - una Storia che ci dona man mano un pezzo del puzzle e rivela quanto i rapporti tra questi quattro ragazzi siano più complessi, le loro vite intrecciate anche a chilometri di distanza in modi che non potevamo (e potevano) immaginare. 

Perché i puzzle sono un tema ricorrente in questo libro, esattamente come gli impulsi a volte autodistruttivi di Griffin e le sue manie ossessivo-compulsive che limitano la sua vita e gli provocano attacchi di panico. 
I puzzle non sono solo quelli materiali di cui Theo era appassionato e che hanno fatto incontrare lui e Griffin; i puzzle sono anche tutti quei pezzi che compongono una persona - pezzi che a volte non si adattano, pezzi che a volte vanno persi, pezzi che a volte possiede qualcun altro. 

La Storia che condividiamo con qualcuno è solo nostra, ma solo fino ad un certo punto. Perché la Storia che noi abbiamo con qualcuno non è uguale a quella che questo qualcuno ha con qualcun altro. 
Ma certe persone sono il collante tra noi e gli altri - Theo era il collante prima tra Griffin e Wade e poi tra Griffin e Jackson, due ragazzi che nessuno avrebbe mai pensato potessero rivolgersi l'uno all'altro data l'animosità dei mesi precedenti.

E Theo, nonostante sia morto, continua ad essere una presenza costante nel libro - specialmente nei capitoli in cui Griffin parla con lui e gli si rivolge direttamente. 
Perché Griffin ha ancora molte cose da dirgli, cose che non ha fatto in tempo a confessare quando Theo era ancora vivo.

È un libro che mi ha profondamente emozionata e commossa e in cui ho sottolineato tantissime frasi. 
È un libro sull'amore, sulle cose non dette, sull'incapacità di andare avanti - sia quando ci si lascia e nascono nuove relazioni, sia quando si perde qualcuno - e la tristezza di doverlo comunque fare anche quando certi rapporti non si concluderanno mai davvero, sul fingere di stare bene anche quando invece è proprio il contrario. 

Adam Silvera coinvolge pienamente il lettore senza manipolarlo, facendolo immergere nella storia di un amore così profondo che bastano poche frasi per far arrivare il messaggio nel modo più naturale e semplice possibile. 
Adam Silvera ti spezza il cuore - e sembra che non si sforzi nemmeno nel farlo. 

È un libro in cui essere omossessuali o bisessuali non causa drammi, in cui famiglia e amici offrono il pieno supporto.
E poi tutti i riferimenti nerd ai fandom di cui sono appassionati Griffin e Theo sono la ciliegina sulla torta. 

Nessuno è veramente cattivo qui perché tutti e quattro i ragazzi commettono errori e imparano di conseguenza. Non c'è giusto o sbagliato quando si tratta di sentimenti - quando si tratta di cose non dette, quando si tratta di sensi di colpa, quando si tratta di amare qualcuno in silenzio fingendo che sia tutto normale, quando si tratta di fingere che vada tutto bene mentre osservi chi ami andare avanti con la sua vita senza di te. 

Griffin, Jackson e Wade dovranno imparare di nuovo a vivere, ad immaginare ora un nuovo futuro che non comprenda Theo - pur non dimenticandolo mai per l'amore e l'amicizia (non privi di difetti) che ha rappresentato per loro.

E sì, è un libro triste - ma è anche un libro profondamente umano ed emozionante. 

mercoledì 11 luglio 2018

No WWW, no party #10

Come già anticipato, oggi niente WWW Wednesday.
Questa settimana è stata a dir poco... complicata. Tra il lavoro, un'altra colica che mi ha portata al pronto soccorso e la preparazione della borsa per quando mi chiameranno per l'intervento - che sospetto sarà a breve visto che lunedì ho gli esami pre-operatori - capirete bene che il tempo e la voglia di leggere sono stati alquanto scarsi. 

Ecco che quindi vi ricapitolo a che punto sono con i libri sul mio comodino.


WWW Past: Leah on the Offbeat di Becky Albertalli (recensione).

WWW Present: sono andata un po' avanti ieri con History Is All You Left Me di Adam Silvera e mi sta piacendo, mi dispiace solo non dedicargli abbastanza tempo

WWW Future: ho sempre in programma For Better and Worse di Margot HuntAlaska di Brenda Novak.

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Ecco, per oggi ho già concluso. 
Scrivetemi nei commenti le vostre letture oppure lasciatemi il link dei vostri post e io passerò il prima possibile - datemi un po' di colore in queste giornate in cui la mia alimentazione si è ridotta a pasta, riso e pesce in bianco e patate lesse.
(Not so much) cheers.

lunedì 9 luglio 2018

What's on my bedside table? #52 | "History Is All You Left Me" di Adam Silvera

Prima gli annunci: anche questa settimana non ci sarà il WWW Wednesday. 
Come sapete, il weekend è totalmente off-limits per quanto riguarda la lettura - e sono stata chiamata a lavorare giovedì pomeriggio e non mi sono mai fermata fino a ieri. 

Ma ieri a fermarmi non è stata la fine del weekend, bensì un'altra colica e una "sosta" di quasi cinque ore al pronto soccorso. 
Già, perché ieri mattina mentre stavo lavorando mi sono sentita male e hanno chiamato un'ambulanza. Dopo visite, palpate di addome, prelievi di sangue e una chiacchierata con il chirurgo di turno, quest'ultimo ha deciso di alzarmi la priorità in lista di attesa e di sollecitare l'intervento. 

E stamattina ho ricevuto la chiamata e lunedì prossimo ho gli esami pre-operatori, tra cui altre analisi del sangue ed elettrocardiogramma, ecografia e chiacchierata con chirurgo e anestesista. Dopodiché mi diranno la data dell'intervento e presumo sarà comunque questo mese. 

Finito il bollettino medico, vediamo dove sono arrivata con il libro che attualmente sto leggendo - e con cui sono riuscita ad andare un po' avanti ieri pomeriggio quando sono tornata a casa dall'ospedale.
 

What's on my bedside table? è una rubrica ideata da Valy di Sparkle from books, in cui, nel giorno di lunedì, vi viene mostrato quale libro si trova sul mio comodino e come mai.


SUL MIO COMODINO C’È...
"History Is All You Left Me" di Adam Silvera
Inedito in Italia, questo young adult parla di lutto e amore e sensi di colpa.


SONO A... 
Pagina 101. Mi dispiace davvero non dargli tutta l'attenzione e la continuità che si merita perché mi sta piacendo davvero - e io adoro i libri che mi lasciano sempre con il magone durante la loro lettura. E l'alternanza di capitoli tra passato e presente è davvero efficace.


È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... 
... l'autore mi incuriosisce molto e, come già detto, adoro i libri tristi.

giovedì 5 luglio 2018

[Book Tag] Mid-Year Freak Out Booktag

Bentornati su questi schermi, miei cari lettori - e quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho postato un booktag? 
Non voglio nemmeno saperlo.

Il booktag di oggi l'ho trovato qualche settimana fa sul blog La collezionista di parole e avrei voluto farlo prima, ma un po' la mancanza di tempo e un po' la memoria da pesce rosso, alla fine ho deciso di aspettare che la prima metà del 2018 fosse veramente finita - e come sono contenta di essere a più di metà della mia challenge su Goodreads. 

Ma ora procediamo - e vi avviso che sarò forse un po' ripetitiva. 


1) Il libro più bello che hai letto fino ad ora nel 2018.

Oh, cielo - come faccio a scegliere? Devo per forza dire più di un titolo!


Sadie di Courtney Summers non può mancare perché è della Summers che stiamo parlando. Poi Hate List di Jennifer Brown, che è stato un calcio nello stomaco. E ovviamente Morning Star - La guerra del Mietitore di Pierce Brown - vogliamo parlarne? 


2. Il miglior sequel che hai letto finora nel 2018.


Morning Star - La guerra del Mietitore di Pierce Brown - come sono ripetitiva, parte uno. Che poi è il terzo libro e non un sequel diretto, ma a noi che importa?


3. Una nuova uscita che non hai ancora letto ma vuoi farlo.


Inserisco Ti aspetto da sempre di Ava Dellaira perché è l'unico che mi viene in mente - sapete che io non sono mai al passo con le ultime uscite, in genere arrivo sempre vent'anni dopo rispetto a tutti quanti. 


4. Uscita più attesa per la seconda metà dell'anno.


Direte voi: ma se hai già messo Sadie di Courtney Summers nelle letture migliori del 2018, perché è anche qui? Perché ho letto una copia eARC grazie a NetGalley e a settembre esce il cartaceo - che ovviamente deve essere mio. 
Come sono ripetitiva, parte due. 


5. La più grande delusione.


Heaven and Hell: The Psychology of the Emotions di Neel Burton - mi aspettavo molta più psicologia e invece è stato praticamente un trattato filosofico/religioso.


6. La più grande sorpresa.


Un altro giorno ancora di Bianca Marconero - e chi l'avrebbe mai detto che un romance mi avrebbe conquistata così tanto da prendersi cinque stelle?


7. Nuovo autore preferito (sia debutto e sia un autore nuovo per te).

Mah, direi che ci sono state le solite conferme e non ho una vera risposta a questa domanda. Ma forse direi Bianca Marconero: per me Un altro giorno ancora è stato il suo primo libro che ho letto, ne ho già altri due qui a casa e non vedo l'ora di leggere quello nuovo che uscirà questo mese.


8. Nuova fictional crush.

Andrea Serpieri, creato da Bianca Marconero. Non mi prendevo crush letterarie da una vita e poi arriva Andrea Serpieri e ciao. 


9. Nuovo personaggio preferito.


Leah Burke di Leah on the Offbeat di Becky Albertalli - vorrei avere anche solo un grammo della sua sicurezza. E Sadie Hunter, come ogni ragazza Summers che si rispetti - ma lei è scontata.


10. Un libro che ti ha fatto piangere.

Le cose che credevamo di sapere di Mahsuda Snaith e Sadie di Courtney Summers - ho pianto così tanto con entrambi che sono quasi annegata nelle mie stesse lacrime.
Come sono ripetitiva, parte tre. 

 
11. Un libro che ti ha resa/o felice.


Fang Girl di Helen Keeble - questo libro che prende in giro i vampiri e il suo fandom è un vero gioiellino fonte di risate. 


12. Miglior adattamento libro-film.

Mh, nessuno. Perché anche se ho visto film tratti dai libri quest'anno - per esempio l'ultimo di The Maze Runner o American Assassin tanto per restare in tema di celebrity crush su Dylan O'Brien - non ho comunque letto i libri. Perlomeno non ancora nel caso di American Assassin


13. Recensione preferita dell'anno.

Credo quella di Hate List di Jennifer Brown.


14. Libro più bello che hai comprato (o ricevuto) quest'anno.


Sono assolutamente innamorata dei colori di Autoboyography di Christina Lauren. 


15. Quali libri vuoi assolutamente leggere per la fine dell'anno?

Praticamente tutti? Cosa impossibile, direi. 
Tanto anche se mi faccio delle liste poi vado ad ispirazione, quindi non avrebbe senso stilare una lista qua sotto perché magari finirei proprio con il non rispettarla. 

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Gente, siamo giunti alla fine del booktag. E indovinate? Consideratevi pure tutti taggati!

mercoledì 4 luglio 2018

WWW.. Wednesday! #104

Eccomi con un nuovo appuntamento del WWW Wednesday - ma ormai sapete che la programmazione regolare di questa rubrica non sarà garantita per i prossimi mesi. 
 
E mentre io sto in ansia per la visita chirurgica che mi aspetta questo pomeriggio, vediamo un po' che nomi hanno oggi le mie letture. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Ho concluso Leah on the Offbeat di Becky Albertalli - sequel ancora inedito qui da noi di Tuo, Simon. Come sempre la scrittura della Albertalli scorrevole e piena di pop culture mi è piaciuta, ma ammetto che ho storto un po' il naso per il romance che mi è sembrato troppo... improvviso - anche se poi ci sono dei retroscena che gli danno un senso e quindi me la sono fatta passare. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ho iniziato lunedì sera History Is All You Left Me di Adam Silvera - di cui vi ho tradotto l'incipit. E niente, avevo già il magone a pagina uno e la cosa non è cambiata nemmeno dopo cinquanta pagine. Sospetto che non cambierà nemmeno alla fine. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


L'ordine sarebbe dovuto essere invertito - e in realtà il primo era totalmente fuori programma - ma siccome ieri sera ho ricevuto una email da NetGalley che mi informava che la mia richiesta per una copia eARC di For Better and Worse di Margot Hunt (in uscita a dicembre) è stata approvata, alla fine ho deciso di dargli la precedenza adesso che ho ancora una parvenza di tempo e concentrazione. 
E poi, tanto per restare in tema e genere, leggerò Alaska di Brenda Novak - che mi ha prestato la mia amica di Milano e che devo restituirle quando scenderà di nuovo ad agosto. Ce la farà la nostra eroina a leggere del sano trash senza pensieri prima o poi? 

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E voi che mi dite? Come sono state le vostre letture? 
Scrivetemelo nei commenti oppure lasciatemi un link al vostro post e, appena mi sarà possibile, passerò da voi! 
Nel frattempo, per non essere troppo ripetitiva, proverò a pubblicare un booktag domani - quindi restate nei paraggi!
Cheers! :)

lunedì 2 luglio 2018

Chi ben comincia... #18 | "History Is All You Left Me" di Adam Silvera

Ero convinta che oggi mi sarei portata molto avanti con la lettura, ma anche se sono stata a casa del lavoro mi sono vista con un'amica e abbiamo fatto un giro in città, pranzando fuori. E al ritorno mi sono addormentata in poltrona perché avevo ancora addosso tutta la stanchezza del weekend lavorativo - motivo per il quale ho letto solo una decina di pagine di questo libro inedito in Italia. 

Ed essendo inedito, va da sé che l'incipit è tradotto da me medesima.  

Chi ben comincia... è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

1.Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
2. Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
3. Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
4.Aspettate i commenti



Sei ancora vivo negli universi alternativi, Theo, ma io vivo nel mondo reale, nel quale questa mattina avrai un funerale a bara aperta. So che sei là fuori, che mi stai ascoltando. E dovresti sapere che sono davvero incavolato perché avevi giurato che non saresti mai morto e invece eccoci qui. Fa ancora più male perché non è la prima promessa che hai infranto.
Ti illustrerò i dettagli di questa promessa ancora una volta. L'hai fatta lo scorso agosto. Fidati di me quando dico che non ti sto parlando con superiorità mentre richiamo alla memoria questo ricordo, e molti altri, con tanti dettagli. Dubito persino che ti sorprenderà visto che abbiamo sempre scherzato su come il tuo cervello funzionasse in modo strano. Sapevi abbastanza fatti e notizie irrilevanti da riempirci interi bloc-notes, ma in alcune occasioni sbagliavi le cose più importanti, come il mio compleanno quest'anno (il 17 maggio, non il 18) e non hai mai frequentato le tue lezioni serali regolarmente nonostante ti avessi comprato quell'agenda strafiga con gli zombie sulla copertina (che tu-sai-chi probabilmente ti ha obbligato a buttare via). Voglio solo che ricordi le cose nel modo in cui le ricordo io. E se riportare alla luce il passato ti irrita adesso - come è successo quando hai lasciato New York per la California - sappi che mi dispiace, ma per favore non essere arrabbiato con me perché voglio rivivere tutto. La storia è tutto ciò che mi hai lasciato.

(Adam Silvera - History Is All You Left Me)

domenica 1 luglio 2018

Monthly Recap | Giugno 2018

Mi state leggendo, ma in realtà non sono qui - in realtà sono a lavorare e adesso con luglio comincia la vera battaglia: l'inizio dell'alta stagione turistica. 
Motivo per il quale, ve lo dico già da adesso, la mia presenza sarà alquanto scarsa nel corso dei prossimi due mesi. 

Giugno è stato un mese che era partito bene perché ho riavuto il mio computer, ma che poi si è concluso con brutte notizie riguardo la mia salute - se non lo avete letto mercoledì, tra un paio di giorni ho una visita dal chirurgo per parlare dell'operazione durante la quale mi rimuoveranno la cistifellea. 

Ma abbandoniamo questi brutti discorsi e vediamo quel (poco) che è successo sul blog durante questo mese di giugno.  


LETTURE

https://www.goodreads.com/book/show/33985009-dark-matter  https://www.goodreads.com/book/show/7755692-a-sangue-freddo  https://www.goodreads.com/book/show/36531619-leah-on-the-offbeat

Dark Matter di Blake Crouch
A sangue freddo di Truman Capote
Leah on the Offbeat di Becky Albertalli

Tutto qui? Già, tutto qui. 
Anzi, lo considero già un miracolo se sono riuscita a terminare tre libri tra il lavoro e le notizie mediche che mi hanno causato una brutta crisi. 
E siccome ieri ho lavorato otto ore e mezza in piedi, oggi non sarà da meno e nei prossimi mesi sarà anche peggio, non vi aspettate chissà che numeri di letture in futuro visto che l'unica cosa che vorrò fare quando non sono al lavoro sarà dormire.  


WHAT'S ON MY BEDSIDE TABLE?



WWW.. WEDNESDAY



SOME (NEW) BOOKS ARE (HERE)



ACQUISTI

[la sottoscritta e me medesima è stata talmente fuori fase che si è totalmente dimenticata di fare la foto]

Ti aspetto da sempre di Ava Dellaira
Il giorno dei Lord di Michael Dobbs
Una vita come tante di Hanya Yanagihara
Every Exquisite Thing di Matthew Quick
The Nowhere Girls di Amy Reed 

E oltre ad essermi dimenticata di fare la foto, mi sono anche dimenticata di fare un nuovo appuntamento del SOME (NEW) BOOKS ARE (HERE) per mostrarvi i due libri inglesi che ho acquistato su BookDepository grazie a degli sconti. 
Non per dire, ma non ho ancora trasferito i file copiati/spostati dall'hard-disk esterno di nuovo al computer - questo è il tempo che al momento non ho. 


SERIE TV

HO INIZIATO:

  • Blue Bloods - stagione 8 [4/22]
  • MacGyver - stagione 2 [7/23]
  • Shameless - stagione 8 [2/12]
  • Young & Hungry - stagione 4 [9/10]

HO TERMINATO:

  • 2 Broke Girls - stagione 6 [ultima]
  • Blue Bloods - stagione 7
  • Chicago Justice - stagione 1 [ultima] *
  • Cougar Town - stagione 6 [ultima]
  • Lethal Weapon - stagione 2
  • The Fall - stagione 1 & 2
  • The Last Ship - stagione 3 & 4
  • The Office - stagione 5 & 6

HO RIPRESO:

  • Madam Secretary - stagione 4 [14/22]

TIME WASTED:

  • THEN: 1 year, 7 months, 28 days, 12 hours, 27 minutes
  • NOW: 1 year, 8 months, 3 days, 2 hours, 57 minutes

* Chicago Justice l'ho segnata come terminata, anche se in realtà mi manca da vedere proprio il primissimo episodio - ma perché è la terza parte di un crossover con le stagioni di Chicago Fire e Chicago P.D. che dovrebbero andare in onda quest'estate su Italia 1. Ma per il resto l'ho vista tutta, quindi per me è finita.
The Last Ship è una vera americanata, un vero inno al patriottismo a stelle e strisce, ma cavoli quanto amo le battaglie navali. Ed è possibile che io trovi più figo adesso Eric Dane di quando interpretava Dr. Bollore in Grey's Anatomy? Boh, all'inizio della quarta stagione con i capelli un po' più lunghi che si arricciavano e la barba era da togliere il fiato.
Infine ho detto addio a 2 Broke Girls, una della poche sit-com capaci di farmi ridere e ho detto addio anche a Cougar Town - e chi l'avrebbe mai detto negli ultimi minuti del series finale mi sarei sentita così commossa da mettermi a piangere?
E poi niente - Colin Morgan in The Fall è tanta roba e non potete immaginare quanto io sia felice di vedere una nuova stagione di Shameless.


FILM

  • Boston - Caccia all'uomo [DVD]
  • La truffa dei Logan
  • American Assassin [DVD] [rewatch]
  • Jurassic World - Il regno distrutto
  • Captain America: The Winter Soldier [televisione] [rewatch]

La truffa dei Logan mi ha fatta veramente ridere, ma ammetto che non sono andata a vederlo solo perché - dato il regista - mi aspettavo qualcosa di simile ad Ocean's Eleven: ammetto che la particina minuscola di due minuti di Sebastian Stan ha avuto il suo peso. 
E a proposito di Sebastian Stan: danno in televisione Captain America: The Winter Soldier e vuoi non vederlo? Bucky Barnes. ♥


MUSICA

  • Hopes Die Last - Trust No One [CD]
  • William Ryan Key - Thirteen [EP]
  • Cute Is What We Aim For - Do What You Do
  • Sum 41 - Hell Song
  • Mayday Parade - Sunnyland [CD]
  • Chris Brown - Forever

Il mio mese di giugno in musica è cominciato con l'ascolto sul mio iPod dell'album Trust No One degli Hopes Die Last, una band romana che amavo tantissimo all'inizio dei miei vent'anni. Questo non è neanche il mio album preferito perché preferisco Six Years Home, ma le prime tracce di questo mi danno una carica incredibile.
E sì, poi c'è ancora Ryan Key perché finalmente l'EP mi è arrivato dagli USA autografato e ovviamente è andato in loop nello stereo. 
Una mattina poi mi sono svegliata con la canzone dei Cute Is What We Aim For - altra band che ascoltavo dieci anni fa - in testa ed è stato un tormentone tutto il giorno mentre ero al lavoro. E sempre a proposito di lavoro, ho una playlist speciale per quando sono costretta a parcheggiare lontano e devo darmi la spinta motivazionale per mettere un piede davanti all'altro nonostante la stanchezza - e così, nonostante la modalità shuffle, Sum 41 e Linkin Park sono quelli che mi sono venuti di più in aiuto. 
A metà mese è uscito il nuovo album dei Mayday Parade, un'altra delle mie band preferite. I due album precedenti, ad essere sincera, non mi avevano fatta impazzire - avevo poco in comune con loro. Con questo però ho ritrovato i suoni che avevo amato in A Lesson in Romantics e nell'album omonimo Mayday Parade - e poi come si fa a non amare una canzone che si intitola It's Hard To Be Religious When Certain People Are Never Incinerated By Bolts Of Lightning? Alcuni dei loro titoli sono sempre un amore.
Per concludere, la fissa degli ultimi tre giorni: Forever di Chris Brown, totalmente al di fuori dei miei soliti generi. Ma era nella scena del matrimonio nella 6x05 di The Office ed è stato un colpo di fulmine al primo ascolto.

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Questo è stato il mio mese, tra alti e (molti) bassi. 
Raccontatemi del vostro giugno qui sotto nei commenti oppure lasciatemi il link del vostro recap e, appena potrò, passerò da voi!
Cheers! :)