Scrivere questa recensione non sarà facile - di solito non lo è mai quando si è amato molto un libro e si deve mettere nero su bianco perché.
E non lo è mai quando questo libro è il terzo di una saga e devi stare attenta a quello che scrivi per non rischiare di fare spoiler.
E non lo è mai quando questo libro è il terzo di una saga e devi stare attenta a quello che scrivi per non rischiare di fare spoiler.
Titolo: Morning Star - La guerra del Mietitore
Titolo originale: Morning Star
Serie: Red Rising Saga #3
Autore: Pierce Brown
Data di uscita: 13 marzo 2018
Data di uscita originale: 9 febbraio 2016
Pagine: 547 (copertina rigida)
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Link Amazon: http://amzn.to/2Grmmpa
Trama: L'oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore - l'intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colorì che abitano l'universo - è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all'inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui. Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana - in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe - seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un'odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi. Nel terzo capitolo della serie "Red Rising", Pierce Brown trascina il lettore in un viaggio impetuoso tra battaglie spaziali epiche, duelli all'ultimo sangue, risate e lacrime, amicizia e violenza, dove una canzone può cambiare il destino di mondi interi, l'amore di un singolo diventare il coraggio di molti.
Per chi ancora non conoscesse la storia, comincia tutto con Red Rising - Il canto proibito: siamo in una società futura in cui la popolazione dei pianeti è divisa secondo una scala gerarchica basata sui colori, Oro in cima e Rossi in fondo - e altri colori nel mezzo.
Quando Darrow - un Rosso che lavora nelle miniere di Marte - è costretto ad assistere all'impiccagione di sua moglie e questo gli toglie ogni speranza e voglia di vivere, viene poi reclutato dai Figli di Ares. I Figli di Ares sono un'organizzazione che mira a rovesciare il potere degli Oro per dare finalmente la possibilità a tutti i Colori Inferiori di vivere in libertà e senza menzogne.
Darrow viene trasformato in un Oro tramite una serie di dolorosi interventi e mandato all'Istituto di Marte, dove lo scopo è sopravvivere, dimostrarsi il migliore e ottenere così una buona posizione presso una famiglia importante per insinuarsi tra loro e sconvolgere il loro mondo dall'interno.
In Golden Son - Il segreto di Darrow, il nostro eroe è all'Accademia ma sempre solo nella sua missione e comincia a sentirne il peso e soprattutto la solitudine. Ha ancora accanto alcuni suoi amici dell'Istituto, se ne fa di nuovi ma le alleanze e la sua missione finiscono inevitabilmente per scontrarsi in una rete di menzogne, strategie e tradimenti.
E arriviamo a Morning Star - La guerra del Mietitore.
Cominciamo un anno dopo il finale scioccante di Golden Son, un finale che nei suoi dodici mesi successivi ha spezzato Darrow in modo fisico ed emotivo. Se con gli altri due libri ci volevano circa 100-150 pagine prima che gli eventi si mettessero davvero in moto per poi non fermarsi più, qui iniziano già a pagina 30 e proseguono ad un ritmo diverso - un ritmo di eventi a tutta velocità e battute di arresto.
Perché la guerra è qui, la guerra è arrivata ma bisogna anche pensare, valutare, studiare una strategia, rivalutarla e poi agire - e sperare che tutto vada secondo i piani.
Quello dei volumi scorsi era un Darrow forse un po' arrogante, uno che agiva da solo perché non poteva fare altro dovendo nascondere la sua vera identità e perché era convinto di sapere meglio degli altri come fosse giusto procedere, dal momento che la battglia personale era la sua.
Qui invece Darrow è spezzato, ridotto all'ombra di quello che era. Non è più il dio a cui tutti lo paragonavano, è più umano che mai e come tutti gli esseri umani ha paura, incertezze e dubbi sulle decisioni da prendere. Sa di aver commesso degli errori, è molto più cauto riguardo alle conseguenze e conosce bene il fardello dell'essere il capo al comando - e ne riconosce i segni sugli altri.
Darrow non può essere più lo stesso, non può più essere l'assassino che voleva distruggere tutto della Società. Non è più il ragazzo Rosso trasformato in Oro pieno di rabbia perché ha visto troppo dolore e, proprio perché ha visto troppo dolore, non può più essere il Mietitore che gli altri si aspettano.
Ma per fortuna c'è Sevro, il suo migliore amico.
Ma per fortuna c'è Ragnar, il suo protettore.
E per fortuna ci sono tanti altri che gli fanno capire che va bene così, che adesso non è più solo e che lavorando insieme si può vincere questa guerra.
Se quella di Golden Son era una guerra civile tra due casate Oro di Marte, quella di Morning Star è una guerra civile totale - una chiamata alle armi in tutti i pianeti.
Se gli Oro pensavano che il peggio che potesse capitare loro fosse lo scontro tra due casate, si renderanno presto conto che quelle erano solo scaramucce. La Marea Rossa - quella stessa insurrezione che loro credevano morta sul nascere e incapace di diventare una minaccia concreta al loro stile di vita - si alza e con sé trascina anche altri Colori in una guerra per un mondo diverso. E, si spera, migliore.
La Sovrana avrà il suo bel da fare tra cercare di sedare la Rivolta su Marte e i tumulti sulla Luna e la guerra del suo Centro con i Margini, dove i Signori delle Lune la odiano e vogliono l'indipendenza.
La guerra è su più fronti: ognuno cerca di sfruttare i punti deboli degli altri per portarsi in vantaggio, ognuno cerca di stringere accordi, ognuno cerca di fare la sua mossa vincente in questa enorme partita a scacchi perché a volte il cervello e l'astuzia hanno più peso dei numeri di soldati e navi.
Ci sono gli amici di sempre, ci sono i tradimenti che ancora bruciano, ci sono nuovi alleati, ci sono amici che ritornano, ci sono strategie, ci sono inganni, c'è violenza e c'è sangue, ci sono sacrifici, c'è vendetta, c'è senso di giustizia, c'è ribellione, c'è dolore e ci sono perdite da cui è difficile riprendersi. Ma c'è anche amore e c'è la famiglia, quella di sempre e quella nuova senza la quale Darrow non sarebbe riuscito a compiere un altro passo senza il loro incoraggiamento e senza la quale non sarebbe maturato - esigendo altro oltre alla vendetta.
Morning Star ha avuto dialoghi che mi hanno strappato delle risate, ha avuto momenti che mi hanno fatto versare lacrime, ha avuto momenti in cui - accidenti a te, Pierce - ho quasi perso vent'anni di vita dallo spavento.
Ho sentito il dolore di Darrow come mio, ho pianto per alcuni personaggi, ho lottato e combattuto al fianco di questi uomini e donne in una battaglia dopo l'altra mentre si faceva sempre più chiaro che il prezzo da pagare a volte sarebbe stato troppo alto.
Amo alla follia Sevro, quel pazzo volgare e sfacciato psicopatico che farebbe tutto per Darrow - adoro l'amicizia, la lealtà e l'amore che li lega.
Non credevo che avrei mai amato questa saga così tanto, eppure eccomi qui alla fine del terzo volume con gli occhi che brillano - di adorazione e di lacrime - e il cuore che batte e ora in attesa spasmodica della nuova serie che comincia dieci anni dopo il finale di questo libro in Iron Gold.
Pierce Brown è riuscito a farmi immergere ancora una volta nel suo mondo, a farmi volare tra i pianeti del Sistema Solare, a farmi lottare per un mondo più giusto e libero dall'arroganza di chi crede che tutto gli sia concesso e che sia giusto schiacciare gli altri. Ma il lavoro non è ancora finito.
Questa saga è più di un distopico di fantascienza e politica - è il ritratto della natura umana in tutti i suoi pregi migliori e i difetti peggiori. È un incitamento a lottare per ciò in cui si crede, una battaglia alla volta - un gradino alla volta.
Perché Darrow capisce che non si può rovesciare una Società dalla testa ai piedi da un giorno all'altro. Il metodo degli Oro non è giusto, ma non lo sarebbe neanche proseguire sulla linea della vendetta e dell'anarchia. Questa è la storia di Darrow di Lykos che riconosce i suoi limiti, matura e comprende che non per forza scendere a compromessi - per quanto a volte doloroso - significa perdere.
Pierce Brown è un sadico, a volte - per citare Fede che era più avanti di me nella lettura e si beccava i miei messaggi agitati su Facebook - di una crudeltà inaudita.
Ma ci piaci, Pierce - ci piaci tanto. Quindi continua così.
Titolo originale: Morning Star
Serie: Red Rising Saga #3
Autore: Pierce Brown
Data di uscita: 13 marzo 2018
Data di uscita originale: 9 febbraio 2016
Pagine: 547 (copertina rigida)
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Link Amazon: http://amzn.to/2Grmmpa
Trama: L'oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore - l'intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colorì che abitano l'universo - è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all'inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui. Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana - in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe - seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un'odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi. Nel terzo capitolo della serie "Red Rising", Pierce Brown trascina il lettore in un viaggio impetuoso tra battaglie spaziali epiche, duelli all'ultimo sangue, risate e lacrime, amicizia e violenza, dove una canzone può cambiare il destino di mondi interi, l'amore di un singolo diventare il coraggio di molti.
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Spezza le catene.
Per chi ancora non conoscesse la storia, comincia tutto con Red Rising - Il canto proibito: siamo in una società futura in cui la popolazione dei pianeti è divisa secondo una scala gerarchica basata sui colori, Oro in cima e Rossi in fondo - e altri colori nel mezzo.
Quando Darrow - un Rosso che lavora nelle miniere di Marte - è costretto ad assistere all'impiccagione di sua moglie e questo gli toglie ogni speranza e voglia di vivere, viene poi reclutato dai Figli di Ares. I Figli di Ares sono un'organizzazione che mira a rovesciare il potere degli Oro per dare finalmente la possibilità a tutti i Colori Inferiori di vivere in libertà e senza menzogne.
Darrow viene trasformato in un Oro tramite una serie di dolorosi interventi e mandato all'Istituto di Marte, dove lo scopo è sopravvivere, dimostrarsi il migliore e ottenere così una buona posizione presso una famiglia importante per insinuarsi tra loro e sconvolgere il loro mondo dall'interno.
In Golden Son - Il segreto di Darrow, il nostro eroe è all'Accademia ma sempre solo nella sua missione e comincia a sentirne il peso e soprattutto la solitudine. Ha ancora accanto alcuni suoi amici dell'Istituto, se ne fa di nuovi ma le alleanze e la sua missione finiscono inevitabilmente per scontrarsi in una rete di menzogne, strategie e tradimenti.
E arriviamo a Morning Star - La guerra del Mietitore.
Cominciamo un anno dopo il finale scioccante di Golden Son, un finale che nei suoi dodici mesi successivi ha spezzato Darrow in modo fisico ed emotivo. Se con gli altri due libri ci volevano circa 100-150 pagine prima che gli eventi si mettessero davvero in moto per poi non fermarsi più, qui iniziano già a pagina 30 e proseguono ad un ritmo diverso - un ritmo di eventi a tutta velocità e battute di arresto.
Perché la guerra è qui, la guerra è arrivata ma bisogna anche pensare, valutare, studiare una strategia, rivalutarla e poi agire - e sperare che tutto vada secondo i piani.
Quello dei volumi scorsi era un Darrow forse un po' arrogante, uno che agiva da solo perché non poteva fare altro dovendo nascondere la sua vera identità e perché era convinto di sapere meglio degli altri come fosse giusto procedere, dal momento che la battglia personale era la sua.
Qui invece Darrow è spezzato, ridotto all'ombra di quello che era. Non è più il dio a cui tutti lo paragonavano, è più umano che mai e come tutti gli esseri umani ha paura, incertezze e dubbi sulle decisioni da prendere. Sa di aver commesso degli errori, è molto più cauto riguardo alle conseguenze e conosce bene il fardello dell'essere il capo al comando - e ne riconosce i segni sugli altri.
Darrow non può essere più lo stesso, non può più essere l'assassino che voleva distruggere tutto della Società. Non è più il ragazzo Rosso trasformato in Oro pieno di rabbia perché ha visto troppo dolore e, proprio perché ha visto troppo dolore, non può più essere il Mietitore che gli altri si aspettano.
Ma per fortuna c'è Sevro, il suo migliore amico.
Ma per fortuna c'è Ragnar, il suo protettore.
E per fortuna ci sono tanti altri che gli fanno capire che va bene così, che adesso non è più solo e che lavorando insieme si può vincere questa guerra.
Se quella di Golden Son era una guerra civile tra due casate Oro di Marte, quella di Morning Star è una guerra civile totale - una chiamata alle armi in tutti i pianeti.
Se gli Oro pensavano che il peggio che potesse capitare loro fosse lo scontro tra due casate, si renderanno presto conto che quelle erano solo scaramucce. La Marea Rossa - quella stessa insurrezione che loro credevano morta sul nascere e incapace di diventare una minaccia concreta al loro stile di vita - si alza e con sé trascina anche altri Colori in una guerra per un mondo diverso. E, si spera, migliore.
La Sovrana avrà il suo bel da fare tra cercare di sedare la Rivolta su Marte e i tumulti sulla Luna e la guerra del suo Centro con i Margini, dove i Signori delle Lune la odiano e vogliono l'indipendenza.
La guerra è su più fronti: ognuno cerca di sfruttare i punti deboli degli altri per portarsi in vantaggio, ognuno cerca di stringere accordi, ognuno cerca di fare la sua mossa vincente in questa enorme partita a scacchi perché a volte il cervello e l'astuzia hanno più peso dei numeri di soldati e navi.
Ci sono gli amici di sempre, ci sono i tradimenti che ancora bruciano, ci sono nuovi alleati, ci sono amici che ritornano, ci sono strategie, ci sono inganni, c'è violenza e c'è sangue, ci sono sacrifici, c'è vendetta, c'è senso di giustizia, c'è ribellione, c'è dolore e ci sono perdite da cui è difficile riprendersi. Ma c'è anche amore e c'è la famiglia, quella di sempre e quella nuova senza la quale Darrow non sarebbe riuscito a compiere un altro passo senza il loro incoraggiamento e senza la quale non sarebbe maturato - esigendo altro oltre alla vendetta.
Morning Star ha avuto dialoghi che mi hanno strappato delle risate, ha avuto momenti che mi hanno fatto versare lacrime, ha avuto momenti in cui - accidenti a te, Pierce - ho quasi perso vent'anni di vita dallo spavento.
Ho sentito il dolore di Darrow come mio, ho pianto per alcuni personaggi, ho lottato e combattuto al fianco di questi uomini e donne in una battaglia dopo l'altra mentre si faceva sempre più chiaro che il prezzo da pagare a volte sarebbe stato troppo alto.
Amo alla follia Sevro, quel pazzo volgare e sfacciato psicopatico che farebbe tutto per Darrow - adoro l'amicizia, la lealtà e l'amore che li lega.
Non credevo che avrei mai amato questa saga così tanto, eppure eccomi qui alla fine del terzo volume con gli occhi che brillano - di adorazione e di lacrime - e il cuore che batte e ora in attesa spasmodica della nuova serie che comincia dieci anni dopo il finale di questo libro in Iron Gold.
Pierce Brown è riuscito a farmi immergere ancora una volta nel suo mondo, a farmi volare tra i pianeti del Sistema Solare, a farmi lottare per un mondo più giusto e libero dall'arroganza di chi crede che tutto gli sia concesso e che sia giusto schiacciare gli altri. Ma il lavoro non è ancora finito.
Questa saga è più di un distopico di fantascienza e politica - è il ritratto della natura umana in tutti i suoi pregi migliori e i difetti peggiori. È un incitamento a lottare per ciò in cui si crede, una battaglia alla volta - un gradino alla volta.
Perché Darrow capisce che non si può rovesciare una Società dalla testa ai piedi da un giorno all'altro. Il metodo degli Oro non è giusto, ma non lo sarebbe neanche proseguire sulla linea della vendetta e dell'anarchia. Questa è la storia di Darrow di Lykos che riconosce i suoi limiti, matura e comprende che non per forza scendere a compromessi - per quanto a volte doloroso - significa perdere.
Pierce Brown è un sadico, a volte - per citare Fede che era più avanti di me nella lettura e si beccava i miei messaggi agitati su Facebook - di una crudeltà inaudita.
Ma ci piaci, Pierce - ci piaci tanto. Quindi continua così.
Oddio che brava, hai già fatto la recensione!! Io sono bloccata. Cioè l'ho scritta ma boh. Credo sia folle. Come si fa a restare indifferenti a questo libro? EH??
RispondiEliminaCome sai mi aspettavo alcune cose, non mi ha fregata del tutto come nei precedenti, eppure leggerlo è stata un'esperienza unica.
Amo il fatto che la storia si chiuda senza però aver la pretesa del lieto fine per l'universo intero, è una cosa che adoro, si "risolve" questo pezzo ma (per fortuna) vengono lasciate aperte altre situazioni da sistemare, ovvero altri libri di Piercino da leggere *_*
Ed è stato molto bello scambiarci i vari aggiornamenti di lettura <3
Guarda, è venuta anche più lunga di quanto credessi inizialmente ma ancora non mi soddisfa del tutto! xD
EliminaIo la strategia finale proprio non l'avevo vista arrivare, anche con tutta la frase "bisogna alterare lo schema" - il che avrebbe dovuto darmi da pensare visto che ormai tutti sapevano come combattevano gli altri.
Preferisco anche io l'happy for now piuttosto che l'happily ever after - non sarebbe neppure stato credibile e appunto, questo ci dà altri libri di Pierce in questo universo. *-*
Commenteremo insieme anche Iron Gold. <3
Vabbè, ora ho voglia di leggerlo. Anche se prima devo recuperare gli altri due. Te e Fede mi farete morire xD
RispondiElimina*risata malvagia*
EliminaMagari il nostro scopo era proprio quello di spronarti alla lettura! xD