domenica 25 febbraio 2018

[Recensione] "Autoboyography" di Christina Lauren

Il mio incontro con questo libro è stato del tutto casuale: stavo navigando su Instagram e stavo osservando l'account di un booktuber che seguo e ho visto la cover in una foto e poi in tante altre di suddetto libro su uno scaffale. 
Amore a prima vista - poi ho letto la trama e l'ho preteso per Natale.


Titolo: Autoboyography
Autrice: Christina Lauren
Data di uscita: 21 settembre 2017
Data di uscita originale: 12 settembre 2017
Pagine: 416 (copertina flessibile)
Editore: Simon & Schuster
Link Amazon: http://amzn.to/2nP4rQd

Trama [tradotta da me]: Tre anni fa la famiglia di Tanner Scott si è trasferita dalla California nello Utah, una mossa che ha temporaneamente spinto il ragazzo bisessuale di nuovo "nell'armadio". Ora, con un solo semestre di superiori restante e nessun ostacolo tra lui e la libertà di un college al di fuori dello Stato, Tanner ha intenzione di prendere con relativa leggerezza le lezioni che
rimangono e filarsela dallo Utah.
Ma quando la sua migliore amica Autumn lo sfida a partecipare al prestigioso seminario della Provo High - dove gli studenti migliori lavorano duramente e diligentemente alla stesura di un libro in un semestre - Tanner va contro il suo miglior giudizio e accetta, anche solo per provare a Autumn quanto sia ridicola l'intera cosa. Scrivere un libro in quattro mesi sembra semplice. Quattro mesi sono un'eternità.
Salta fuori che Tanner ha ragione solo in parte: quattro mesi sono tanto tempo. Dopotutto a lui serve solo un secondo per notare Sebastian Brother, il prodigio Mormone che ha venduto il proprio romanzo scritto al seminario l'anno precedente e che ora fa da tutor in classe. E serve meno di un mese a Tanner per innamorarsi completamente di lui.


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Prima della lettura di questo libro, lo ammetto, la mia conoscenza della religione mormone era alquanto superficiale. 
Il primo incontro è stato all'epoca dei miei diciassette anni quando ho letto Twilight e nella biografia di Stephenie Meyer c'era scritto che lei era mormone. 
Mi ci ero imbattuta quasi per caso mentre scrivevo la tesi di laurea su Orgoglio e Pregiudizio, quando avevo scoperto un film - Pride and Prejudice: A Latter Day Comedy - ambientato nello Utah mormone, che però non ho mai visto.
Ho poi visto la rappresentazione della sua "nascita" in Hell on Wheels, serie televisiva che racconta la costruzione della linea ferroviara transcontinentale da un capo all'altro degli Stati Uniti e nelle stagioni centrali si assiste proprio alla migrazione dei mormoni e alla fondazione della città di Salt Lake City da parte di Brigham Young - tanto che ad un certo punto il protagonista finisce sposato con una ragazza e costretto a seguire il loro stile di vita con loro. Li ho ascoltati quindi professare le loro credenze e visto i loro modi di vivere negli ultimi decenni del 1800.
Non essendo particolarmente religiosa di mio, ho sempre guardato con sospetto quelle religioni così chiuse e così intente a cercare persone da convertire e a cui imporre i loro dogmi e la loro dottrina. 

Quindi avevo solo una vaga idea della religione mormone e sapevo che di base si trova nello Utah a Salt Lake City. 
Ma ancora più mormone di Salt Lake City è la terza città più grande dello Stato, Provo - e il caso ha voluto che, proprio mentre leggevo il libro, mia madre mi facesse leggere un articolo su un numero del Venerdì di Repubblica portato da sua zia in cui si parlava proprio di Provo e della BYU (Brigham Young University). E non in termini lusinghieri.


Tanner Scott è all'ultimo semestre di superiori e sinceramente non vede l'ora di andarsene al college. Dichiaratamente bisessuale con genitori che lo supportano e non mancano mai di fargli sentire il loro amore, da quando si è dovuto trasferire nello Utah a causa del lavoro di sua madre ha anche dovuto cominciare a nascondere la sua sessualità. 

Provo è forse la città più mormone che esista - una città soffocante per quei pochi che non sono mormoni, figuriamoci per chi è mezzo ebreo e bisessuale. 
Nemmeno la sua migliore amica Autumn sa della sua sessualità, sebbene sia lei che sua madre siano ex-LDS - dove LDS sta per Church of the Latter Day Saints, altrimenti nota come Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni. 
I mormoni sorridono sempre, si attengono ad un rigido codice di condotta che non prevede nemmeno l'assunzione di tè o caffè, pregano in ogni momento, si dedicano sempre ad attività di "servizio" per la Chiesa e la comunità, si devono astenere da qualsiasi pratica o attività sessuale prima del matrimonio - tanto che la BYU ha il tasso più alto di ragazzi che cominciano l'università già sposati - e i ragazzi devono partire per due anni in "missione" per spargere la parola di Dio. 
Ma soprattutto le uniche relazioni che sono accettate sono quelle tra uomo e donna perché solo quelle fanno piacere a Dio, solo quelle portano sul giusto cammino della felicità. E dopo tante critiche, i mormoni hanno "abbandonato" le terapie di conversione per gli omosessuali, affermando che l'attrazione per qualcuno del proprio sesso è tollerata ma solo finché non si "agisce" su di essa - perché Dio ci ha dato quelle sensazioni e quei sentimenti e li si deve accettare come un dono, ma fare qualcosa a riguardo dipende solo dal libero arbitrio e agire su di essi è quindi sbagliato. 
È una sorta di tolleranza che in realtà non lo è affatto perché per quanto affermino di amare sempre il prossimo, nel momento in cui questo sbaglia secondo la Dottrina allora viene immediatamente escluso dalla Chiesa e dalla comunità - i genitori sono capaci di disconoscere un figlio se questo fa coming out e non accetta di nascondere o reprimere questa parte di sé per vivere come Dio comanda. 

Questa premessa era necessaria per farvi capire le atmosfere del libro e di Provo, una città in cui Tanner è costretto a nascondersi perché sua madre sa bene come funziona: lei stessa è una ex-LDS che non ha contatti con i suoi genitori da almeno vent'anni, da quando ha deciso di supportare sua sorella Emily nel momento in cui questa ha dichiarato di essere lesbica. 

Tanner può resistere un altro semestre a Provo e scommette pure con Autumn che scrivere un libro in quattro mesi sarà un gioco da ragazzi, ma non ha fatto i conti con Sebastian Brother - l'ex-alunno che l'anno scorso è riuscito a vendere il suo manoscritto e che ora farà da tutor in classe. 
Per Tanner è un colpo di fulmine immediato, attratto all'istante da Sebastian e dal suo sorriso e poi anche dalla sua gentilezza - e anche sforzandosi, tutte le parole che ora riesce a scrivere riguardano solamente lui. 

Messi a lavorare insieme al manoscritto dal professor Fujita, Sebastian non ci mette molto a capire che il romanzo che Tanner sta scrivendo riguarda lui. 
Tanner è stato scoperto, ma Sebastian non sembra intenzionato a smascherarlo all'intera Provo - forse perché ha sempre avuto dei dubbi su se stesso e forse perché Tanner non gli è proprio indifferente. 

Ma Sebastian è figlio del vescovo, è un LDS e soprattutto sono entrambi due ragazzi, quindi se venissero scoperti Sebastian perderebbe tutto - soprattutto la sua famiglia. 
Gli stessi genitori di Tanner sono preoccupati per il figlio e per il suo cuore che con tutta probabilità verrà spezzato perché Sebastian potrebbe non essere mai pronto a correre il rischio di andare contro Dio e la sua Chiesa - soprattutto potrebbe mai non essere nemmeno pronto ad identificare se stesso come gay. 

E Tanner scrive, scrive, scrive - riversa tutti i suoi sentimenti e gli eventi con Sebastian in una sorta di autobiografia che sa di non poter consegnare se non vuole rivelare la verità su stesso e su Sebastian, ma incapace di scrivere altro. 


Ho avuto un solo e unico colpo di fulmine nella mia vita e con questo libro - con questa storia di un primo amore - mi sono emozionata tantissimo perché ho rivisto i miei sentimenti di quando ero adolescente. 
Forse c'è un po' di insta-love e a volte forse si ha la sensazione che si vada un po' in fretta e che i tratti caratteriali di Tanner e Sebastian non siano ben definiti, ma sulla parte dell'attrazione istantanea mi ci sono ritrovata in pieno. 
Tutto quel caos di batticuore, occhiate, sorrisi, incertezze, guance rosse, farfalle nello stomaco, desiderio di conoscere tutto di quella persona e voglia di passare con lei ogni istante - tutto questo mi ha fatto sorridere insieme a Tanner e a Sebastian, ma mi ha anche fatto annodare lo stomaco e mi ha fatta soffrire. 

Si piacciono, si vogliono, si incontrano di nascosto per stare soli e per conoscersi lontani da occhi indiscreti, ma se per Tanner è solo una questione di tempo perché andrà al college in un altro Stato, per Sebastian la situazione è molto diversa. 
C'è la paranoia di essere scoperti da qualcuno, la sua fede religiosa, la paura di perdere la sua famiglia, i dubbi su una Dottrina che insegna che le relazioni dello stesso sesso sono sbagliate mentre quello che prova quando è con Tanner e a cui ripensa quando prega invece gli dà la sensazione di essere giusto. 
Sebastian è diviso tra due mondi, due mondi ai quali sente di appartenere ma che sono assolutamente in conflitto tra di loro. 

Neanche per Tanner è tutto rose e fiori: non può confidarsi del tutto con i suoi genitori che sono preoccupati e che non approvano del tutto - e non perché Sebastian sia un ragazzo, ma perché il suo background è completamente diverso e "chiuso". 
Non può confidarsi con Autumn perché lei non sa della sua bisessualità e poi perché è consapevole del fatto che lei sia una po' innamorata di lui - e dopo, quando succede un certo fatto, forse le cose si risolvono un po' troppo in fretta. 

Questa è la storia di un primo amore, ma è anche la storia di un conflitto - di un conflitto interiore e con l'ambiente e la mentalità che li circonda perché l'approvazione della Chiesa e della comunità quando è contenta di te significa che quello stai facendo è giusto, altrimenti è tutto sbagliato. 
Questa è la storia di un primo amore, ma è anche la storia di una lotta - perché se vogliono stare insieme, Tanner e Sebastian hanno molto contro cui lottare e a volte la strada sicura è quella più facile da imboccare.

Ci ho messo parecchio a leggerlo, ma mi è piaciuto davvero tanto perché Tanner e Sebastian fanno sorridere, fanno sospirare, fanno battere il cuore per quanto sono dolci ed è inevitabile soffrire per loro - soprattutto se non si è quasi per niente religiosi e i dogmi li si manda giù a fatica, soprattutto quando c'è di mezzo una religione alla quale non importa se quello che hai dentro sia buono e giusto perché l'involucro è invece sbagliato. E non è da molto che i mormoni hanno accettato le persone di colore tra loro, tanto per dire. 

Poi Tanner ad un certo punto, quando pensa di cambiare i nomi ai protagonisti del suo libro, fa pure riferimento ad una delle mie ship preferite - la Steve/Bucky e anche senza cognomi si capisce perfettamente di chi sta parlando - e ciao proprio, adoro. 

Scritta in un inglese facilissimo e che spero venga tradotta, Autoboyography è la storia di un primo amore e di una scelta tra religione e sentimenti che in realtà non dovrebbe esistere perché amiamo chi amiamo e questo non dovrebbe rendere meno di "valore" il nostro amore di fronte gli occhi degli altri - umani o divini che siano.

e ½

14 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare spesso su youtube, sempre in termini positivi... ma ci sono un po’ troppi youtuber entusiasti per troppi libri perché mi fidi ;P
    Il fatto che oltre a parlare di omosessualità parli anche dei pregiudizi dovuti alla religione e al contesto culturale (e dei genitori che non accettano la sessualità dei figli) mi sembra molto positivo :) speriamo lo traducano presto :)

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    1. Ahaha, lo so, pure io tendo ad essere diffidente quando un libro viene portato in trionfo da chiunque.
      Personalmente io mi sono buttata "alla cieca", nel senso che a parte cover e trama non conoscevo altro - non ero andata a leggere neanche una recensione.
      Dal lato del rapporto omosessualità/religione è molto curato, si vede che le autrici hanno fatto le loro ricerche.

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  2. Lo devo leggere. ASSOLUTAMENTE.
    Grazie per avermelo fatto scoprire!

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    1. Ahahahaha, prego! Spero che piacerà anche a te quando lo leggerai! :)

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  3. Non so perché ma mi da l'impressione di un finale dolceamaro! Comunque me lo segno perché mi hai messo troppa curiosità! Spero che una casa editrice decida di pubblicarlo, sperando che mantenga quella splendida cover <3

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    1. La cover è assolutamente una meraviglia e spero anche io che lo traducano - lo vedo bene edito Mondadori, dal momento che ha già tradotto quello della Albertalli su Simon.
      PS: non smettere mai di credere nel potere dell'amore! ;)

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  4. La cover mi piace molto e anche la trama sembra molto bella. Riesci sempre a scovare libri belli dalle trame intense e profonde, ancora una volta mi hai incuriosita con le tue parole

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    1. Grazie mille Susy, come sempre temo che le mie recensioni chilometriche - anche quando non è mia intenzione farle - scoraggino la lettura! xD

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  5. Oh questo non avrei mai pensato potesse interessarmi, non so perchè, eppure le tue parole mi hanno conquistata!

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  6. Complimenti per la recensione!!! *_* Avevo adocchiato questo libro perché ultimamente sta spuntando un po' ovunque, ed ero davvero curiosa. Non credo che lo leggerò, ad essere sincera, perché le storie "patemose" non sono proprio il mio forte, ma mi è piaciuto davvero molto leggere la tua recensione perché fornisce veramente un'idea chiara di cosa aspettarsi dal libro :)

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    1. Ti ringrazio davvero tanto per il tuo commento! *_*
      E sì, un po' "patemosa" lo è, però sorridevo anche da sola come una scema! ;)

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  7. Neanche io conosco la religione dei mormoni e sono completamente asciutta riguardo alle religioni in generali, cmq questo libro mi ha conquistata fin dalla cover e gli m/m mi piacciono molto. Se lo tradurranno in italiano lo leggerò subito!

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