lunedì 15 marzo 2021

[Recensione] "The Last Secret You’ll Ever Keep" di Laurie Faria Stolarz

Nel gennaio dell'anno scorso lessi - anzi, praticamente divorai - Jane Anonymous e sinceramente non pensavo avrebbe avuto un qualsiasi tipo di seguito. 

Quando su NetGalley è apparso il nuovo romanzo dell'autrice ne sono stata incuriosita, visto quanto mi era piaciuto quello precedente - con un titolo così, poi...
Ancora più grande è stata la mia curiosità quando mi sono resa conto che era proprio collegato al libro precedente e che, se proprio non ne era un diretto sequel perché tutto sembrava indicare una protagonista diversa, di sicuro ne era un companion.
 
Perciò grazie a NetGalley e alla Wednesday Books per aver esaudito il mio desiderio e avermi inviato una copia digitale del romanzo.
 
 
Titolo: The Last Secret You’ll Ever Keep
Serie: Jane Anonymous #2
Autrice: Laurie Faria Stolarz
Data di uscita: 16 marzo 2021
Pagine: 336 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/33iMvTY

Trama [tradotta da me]: Quattro giorni…
Intrappolata in un pozzo, circondata dalla sporcizia, graffiando sui muri cercando una via d'uscita.
Quattro giorni di una sete così intensa che, quando finalmente piove, bevo quanto più possibile dai muri gocciolanti senza curarmi di quanta sporcizia l'acqua si porti dietro.

Sei mesi…
Dalla mia fuga. Da quando nessuno crede nemmeno che io sia stata rapita – dal mio letto, dopo una festa, quando nessun altro era a casa…
Sei mesi cercando di trovare delle risposte e sentirmi dire invece che mi sono inventata tutto.

Un mese…
Da quando mi sono loggata sul sito di Jane Anonymous per la prima volta e ho trovato una comunità di sopravvissute che ascoltano senza giudicare, forniscono consigli e si consolano a vicenda quando ce n'è bisogno.
Un mese a parlare con una sopravvissuta la cui storia inspiegabilmente assomiglia alla mia: una ragazza che sta ricevendo degli indizi e degli oggetti capaci di innescare i ricordi del trauma, come me, e che può aiutarmi a trovare le risposte che cerco.

Tre giorni…
Da quando lei è misteriosamente scomparsa e da quando sono costretta a pormi delle domande: la mia possibilità di scoprire cosa mi è successo è sparita con lei? E io sarò la prossima?

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TRIGGER WARNING: rapimento, senso di colpa del sopravvissuto, spazi ristretti e claustrofobici, disturbo da stress post-traumatico, gaslighting. 


Sei mesi fa Terra è stata rapita dal suo letto e nessuno le crede - non come all'inizio, quando era appena riuscita a tornare a casa sporca e traumatizzata. Non c'è DNA, non ci sono segni di lotta, lei non ha niente addosso che provi che sia stata rapita. 

Eppure Terra aveva seguito tutte le regole per la sopravvivenza e l'autodifesa che i suoi genitori le avevano insegnato, ma lo stesso è successo: puoi essere pronta finché vuoi, ma questo può anche non essere sufficiente. 
 
E così, dopo aver perso i genitori cinque anni prima in un incendio che ha distrutto la sua casa e la sua vita lasciando lei l'unica sopravvissuta alle prese con un senso di colpa con cui lotta da allora, Terra - che ha da quella notte una storia di disturbo da stress post-traumatico, di fughe improvvise e sparizioni a casa di amici - ora deve lottare anche con tutti quelli che non le credono: la polizia che ha smesso di seguire il suo caso e la accusa di aver fatto perdere loro tempo, gli amici che le hanno voltato le spalle, la zia che vorrebbe tanto che partecipasse ad un nuovissimo programma sperimentale nel reparto psichiatrico dell'ospedale in cui lavora come infermiera. 

Terra cerca di ripercorrere i suoi passi di quella notte per trovare il luogo in cui era prigioniera e dimostrare a tutti che ha ragione e nel mentre il suo unico conforto viene da Jane Anonymous, sito nel quale ha trovato altre sopravvissute a tragedie che le hanno segnate e che non si sentono capite da chi è accanto a loro nella vita reale. 

In particolare c'è Peyton, sempre online e sempre la prima a rassicurarla - per Terra non è facile dare fiducia a qualcuno e aprirsi, ma Peyton c'è sempre per lei. 
E Peyton ha anche una storia simile alla sua, che prende pieghe sempre più inquietanti quando quest'ultima le confida che ha ricevuto nella posta la pagina di un libro con alcune lettere cerchiate a formare una frase: to be continued...
Peyton teme che non sia finita, che il suo rapitore stia per tornare e cosa può significare per Terra quando Peyton non torna più online? C'è forse un collegamento?


Se devo essere sincera, forse ho preferito Jane Anonymous: era più claustrofobico, più angosciante, più terrificante. 
Però ho finito con il divorare anche The Last Secret You'll Ever Keep in un paio di giorni, tanta era la mia voglia di sapere. 

Come nel primo volume, anche qui la storia ci viene narrata in un "prima" e un "dopo" alternati - la parte del "prima" però è più corta di quella di Jane nel primo volume. 
Qui ci si concentra di più sul "dopo", sulla fatica di Terra ad andare avanti perché alla mancanza dei genitori si sono aggiunte una montagna di cose che deve portare sulle spalle da sola. 

Deve ricostruirsi una vita almeno in apparenza per tenere buona la zia, deve capire cosa le è successo e chi l'ha presa, deve ricordarsi di prendere le sue medicine, deve fare un sacco di altre cose. 
Il suo disturbo da stress post-traumatico è alle stelle: è paranoica, ha sempre a portata di mano una sorta di arma, eppure non si sente al sicuro - soprattutto quando comincia anche lei a ricevere quelli che sembrano indizi o promemoria di quello che ha passato. Anche con lei il suo rapitore non ha finito?

A rendere il tutto ancora più altalenante è il fatto che Terra non sia una narratrice affidabile: ha un segreto, quello lo si capisce fin da subito e ammetto che credevo fosse il trauma di cosa le è successo a tredici anni - però dell'incendio ci viene detto poco dopo. Ma non è solo per quello che è inaffidabile: i suoi ricordi sono a pezzi - lei stessa è a pezzi - e molto spesso perde la cognizione del tempo o dello spazio, ritrovandosi in luoghi o nel mezzo di azioni o discorsi senza sapere come ci è arrivata. 

Tutto quello che ci racconta - passato o presente - risulta nebuloso, visto e filtrato attraverso occhi offuscati e orecchie tappate. Ed è vero, persino una piccolissima parte del lettore si ritrova a dubitare, a chiedersi se siano allucinazioni o chissà cosa, ma nondimeno ho detestato che nessuno le credesse e in particolare non l'ho sopportato da parte di sua zia e della sua terapista - quest'ultima poi era la prima a darle della pazza e a volerla convincere di essersi inventata tutto. Ma che terapista sei?

Ho provato a fare mille ipotesi su chi potesse esserci dietro e non ci ho preso, proprio perché l'autrice ti porta a dubitare di ogni cosa. 
Ti porta a dubitare di chiunque nella vita di Terra e delle loro vere intenzioni - ed è una lezione che Terra fa fatica ad imparare, ad imparare di chi fidarsi e quanto aprirsi. 

Sebbene abbia preferito Jane Anonymous per molti aspetti, non mi sento di dare un voto inferiore a questo companion: anche se alcune sue parti mi hanno ricordato Stained di Cheryl Rainfield (come un luogo in cui un certo personaggio viene tenuto in ostaggio e la presunta "lezione" che dovrebbe imparare prima di riuscire a fuggire), The Last Secret You'll Ever Keep è costruito meglio sia come setting che come personaggi e mi ha coinvolta quasi allo stesso modo di Jane Anonymous grazie allo stile dell'autrice, mettendo in scena una malvagità fatta di giochi psicologici e subdola manipolazione che proprio non mi sarei aspettata - e che forse anche per questo mi ha fatto venire i brividi. 

Laurie Faria Stolarz è un'autrice che vi porta sul serio a controllare due o tre volte se davvero avete chiuso bene a chiave la porta di casa perché all'interno dei suoi libri non c'è mai un momento in cui ci si senta al sicuro. 

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