sabato 30 ottobre 2021

Some (New) Books Are (Here) #37

Sorvoliamo sulla giornata di ieri, durante la quale è successo di tutto e io non ho avuto il tempo neanche di leggere una singola parola - questo fine ottobre si sta trascinando sui gomiti e io con lui
 
Comunque io vi avevo annunciato durante lo scorso appuntamento che stavo aspettando due libri ordinati da Book Depository ancora all'inizio del mese - il primo è arrivato mercoledì scorso, proprio il giorno in cui ho scoperto il furto dei soldi sulla PostePay, e il secondo è arrivato l'altro giorno.

Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.

Quindi eccoli qui, ho aspettato di averli entrambi prima di mostrarveli. 


Sembrava esaurito ovunque, ma quando ho visto di nuovo disponibile  - e soprattutto ad un prezzo accettabile - Today Tonight Tomorrow di Rachel Lynn Solomon non ho esitato e finalmente è tra le mie mani. Il postino me l'ha portato proprio dieci minuti prima che scoprissi il furto e quella brutta piega sulla cover in alto a destra ha solo contribuito al mio malumore. Odio i libri con le pieghe sulla copertina, specialmente quando si tratta dei miei libri preferiti. Recensione QUI.
Il giorno prima in realtà - e grazie ad uno sconto del 10%, avevo ordinato Nothing Left to Burn di Patty Blount - io adoro le cover che la Sourcebooks Fire fa ai libri YA di questa autrice e anche questo non vedo l'ora di leggerlo. Della Blount intanto potete leggere le mie recensioni di Some Boys e The Way It Hurts.

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Questo è sicuramente l'ultimo post di ottobre e ci rivediamo lunedì per il suo recap.
Nel frattempo ditemi se voi avete fatto acquisti recentemente e spero passarete un buon weekend - io devo assolutamente portarmi avanti con la lettura.

mercoledì 27 ottobre 2021

WWW.. Wednesday! #256

Se siete stati presenti in questi giorni sul blog, allora sapete che la mia ultima settimana non è stata eccezionale - prima il furto dei soldi sulla PostePay, poi altri casini, un libro che non mi ha entusiasmata, varie cose da fare, tanto sonno e anche un po' di reading slump se devo essere sincera. 

Quindi oggi il WWW Wednesday arriva molto più tardi del solito.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Ho concluso - addirittura pensando di mollarlo ad un certo punto - Prom Theory di Ann LaBar, da cui mi aspettavo francamente di più. Ha avuto molti momenti noiosi e sebbene abbia apprezzato una protagonista neuro-atipica, i suoi momenti da enciclopedia Wikipedia non-stop l'hanno resa alquanto pesante. Recensione QUI.
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

Cambio in corsa rispetto a quanto avevo previsto - ho iniziato prima
You Can Go Your Own Way di Eric Smith perché mi sono resa conto che altrimenti non l'avrei finito in tempo per il blogtour. Cosa che tecnicamente questa pseudo-reading slump non sta rendendo facile: l'ho iniziato lunedì sera, leggendo neanche la prima pagina perché ho avuto degli imprevisti e poi in questi ultimi due giorni ho avuto svariati attacchi di sonno e altri imprevisti. Sono al 15% e per il momento è molto lento - del tipo che il primo capitolo è dal punto di vista di Adam, il secondo (quello in cui mi trovo) dal punto di vista di Whitney e so che, anche se una volta erano amici, adesso si odiano e le loro attività di famiglia sono in competizione. Come premesse di base mi ricorda parecchio Tweet Cute, ma al momento non è ancora accaduto nulla di succulento. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

Non mi dimentico certo di
You'd Be Home Now di Kathleen Glasgow - così come non mi dimentico ho anche Kindle Unlimited gratis fino ad inizio gennaio e quindi vorrei leggere Le ragazze scomparse di Patricia Gibney, sequel di L'ospite inatteso che ho letto ancora ad inizio 2018. Oddio, così tanto tempo è passato?
 
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Direi che vista l'ora che si è fatta potrei anche chiuderla qui - credo che pure scrivervi di passare a lasciare un commento oppure il link del vostro post sia alquanto futile, ma sapete che mi fa piacere e che poi passo a ricambiare la visita.

lunedì 25 ottobre 2021

[Recensione] "Prom Theory" di Ann LaBar

Non pensavo neanche l'avrei finito in tempo per oggi - questo perché quelli precedenti sono stati giorni orribili e di fatto non ho avuto la voglia o l'umore per leggere niente. L'ho quindi cominciato venerdì sera ascoltando solo una mezz'oretta e poi me lo sono sciroppato tutto sabato e domenica. 

"Sciroppato" vi sembra un brutto termine che fa presagire il peggio? 
Beh, non ci siete andati lontano perché ci sono stati diversi momenti chi mi hanno annoiata a morte e che mi hanno quasi fatto mollare il libro. 

Il perché poi ero di cattivo umore? 
Mercoledì all'ora di pranzo ho scoperto che mi avevano rubato i soldi dalla PostePay e me l'avevano svuotata - e a quanto pare sta accadendo a tante persone. Quindi telefona al numero verde, blocca la carta, vai in posta a fartene fare un'altra e a farti dare il modulo di contestazione, vai dai carabinieri a fare la denuncia, vai a casa a compilare il modulo e poi torna in posta perché faxino il tutto. E speriamo mi restituiscano i soldi.

Tutto questo con anche la macchina che ha una ruota che tende a sgonfiarsi perché forse ho preso un chiodo o una vite, la spia della pressione degli pneumatici quindi che minaccia di accendersi in ogni momento, il serbatoio a metà e la benzina che costa un rene e tutti gli altri casini vari ed eventuali a casa. 

Capirete che questa lettura non l'ho affrontata nella predisposizione migliore e non è neanche riuscita a migliorarmi l'umore alla fine.
 
 
Titolo: Prom Theory
Autrice: Ann LaBar
Data di uscita: 30 marzo 2021
Durata: 10H 17Min (Storytel Edition)
Editore: Simon Pulse
Link Amazon: https://amzn.to/3va4Jn8

Trama [tradotta da me]: In questa argua interpretazione di The Rosie Project in chiave YA che vi scalderà il cuore, una ragazza adolescente è determinata a dimostrare che l'amore, come tutte le cose, dovrebbe essere scientificamente quantificato…giusto?

Iris Oxtabee ha imparato a navigare l'insidioso mondo delle interazioni sociali implicite leggendo qualunque cosa, dalle riviste di neuroscienza agli articoli di Wikipedia. La scienza l'ha aiutata a riempire i buchi e ad avere un'immagine completa, perciò è sicura che non ci sia niente che la scienza non può spiegare. L'amore, per esempio, è solo chimica.

Il suo migliore amico Seth, dall'altra parte, crede che l'amore sia uno dei più belli e caotici misteri della vita senza alcun bisogno di una spiegazione. Iris non è una che si tira indietro di fronte ad una sfida; è quindi determinata a provare che l'amore non è altro che ormoni e stimoli esterni. Dopotutto, la scienza ha aiutato l'umanità a comprendere misteri molto più complessi di quello e Iris eccelle nella scienza.

Il modo perfetto di testare la sua teoria? Fare in modo che il popolare e da poco di nuovo single Theo Grant, che non sa nemmeno che Iris esiste, la inviti al ballo. Con il ballo a sole due settimane di distanza, Iris non ha tempo da perdere, così rivolge tutti i suoi talenti empirici e la sua attenzione nel dimostrare la sua teoria.

Ma dimostrare di avere ragione porterà la sua amicizia con Seth—e l'allettante possibilità di qualcosa di più—ad essere l'esperimento fallito?
 
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Dunque, probabilmente sto raggiungendo il mio limite di young adult romance con balli di fine anno e per fortuna che ora cambio genere - almeno per un po' - perché cominciano a sembrarmi tutti uguali. O forse il meglio del meglio per il momento l'ho già letto e dopo titoli come Today Tonight Tomorrow, Better than the Movies e As If On Cue, il resto non mi sembra nulla di originale e diverso.
 
 
Iris Oxtabee è una ragazza al penultimo anno di liceo - anno che sta per finire e con il ballo a solo una ventina di giorni di distanza. Iris è neuro-atipica - diagnosticata con NVLD (Non-Verbal Learning Disorder), Iris è bravissima con i fatti scientifici, ma per niente con le persone tanto che non è in grado di capire il linguaggio del corpo, le regole sociali e non è interpretare le sfumature di tono di voce o le espressioni facciali di chi la circonda. 
 
A farle da filtro con il mondo ci sono i suoi migliori amici Esther e Seth, gli unici che è in grado di tollerare per diverso tempo senza che le venga un attacco di panico. Ed è proprio discutendo con loro che Iris, forte dei suoi studi su risonanze magnetiche al cervello e biologia, afferma che anche l'amore si può provare e dimostrare scientificamente e che è tutta questione di chimica. Nonostante Esther e Seth glielo sconsiglino vivamente, Iris è pronta a mettere in atto il suo esperimento e ad usare Theo Grant come cavia da laboratorio per provare a tutti quanti che, dati i giusti stimoli e le giuste circostanze, Theo reagirà come un qualsiasi maschio e la inviterà al ballo - che l'amore non è niente di astratto o imprevedibile. In fondo, cosa può andare storto? 
 
 
Allora, come spiegare perché non ho amato questo libro senza sembrare la classica persona neuro-tipica che quindi non può capire chi invece è neuro-atipico? 
 
Il NVLD, il modo di ragionare e il comportamento di Iris sono spiegati in maniera eccellente - e non lo dico perché io ne abbia una qualsiasi esperienza diretta o indiretta, ma perché nelle note alla fine del libro l'autrice ha scritto lei stessa che il più grande dei suoi figli è stato diagnosticato con il NVLD. Ad Iris non piacciono i cambiamenti, non le piace chi le sta troppo vicino o chi la tocca, ha difficoltà con i luoghi affollati di persone e suddette persone non le sa leggere. È molto logica, si basa su fatti scientifici, può sciorinare tutto ciò che dice una pagina di Wikipedia, ma tutto ciò che riguarda emozioni o cose astratte per lei è difficile da comprendere. 
 
Il problema con Iris è che risulta pesante e insopportabile la maggior parte delle volte. Si lancia sempre in spiegoni chilometrici con tantissimi termini scientifici che non si può fare a meno di annoiarsi - e con l'ascolto dell'audiolibro, sarà stata anche la voce della narratrice che non mi faceva impazzire, mi sono ritrovata a disconnettere il cervello per un po' e a riprendere l'ascolto quando Wiki-Iris aveva finito di parlare. 
 
Ora, è chiaro che io come persona neuro-tipica non posso capire, ma è possibile che in sedici o diciassette anni Iris non abbia ancora imparato almeno un po' che anche le persone hanno sentimenti e non sono robot privi di umanità? Ci sono tante scene in cui Iris semplicemente tratta tutti come cavie da laboratorio e, proprio per questo, finisce per ferire anche le persone che la amano di più. 
 
Esther credo sia stata il personaggio migliore, un'amica di quelle così preziose che se le trovi devi fare di tutto per non lasciarle andare. Esther è paziente, conosce i limiti di Iris e li rispetta cercando allo stesso modo di convincerla a provare cose nuove o ad uscire dai suoi paletti - è anche chiaramente divisa tra la lealtà ad Iris e la lealtà a Seth perché è chiaro a tutti cosa Seth provi per Iris, tranne che ad Iris stessa. Esther asseconda Iris, ma prova sempre a portarla in un'altra direzione cercando di non essere lei a svelare il segreto di Seth - peccato che non funzioni e che Iris debba sbatterci il muso prima di capire. 
 
Ho mal sopportato anche l'uso dei soprannomi per tutto il libro: Taylor, membro delle cheerleader e bisognosa di ripetizioni di fisica da parte di Seth, viene continuamente chiamata "Princess Pom Pom" a causa della gelosia di Iris; lo stesso Seth viene chiamato per TUTTO il libro "Squeak" perché evidentemente da piccolo aveva una voce che squittiva e lo so che questo è solo a riprova di come funziona il cervello di Iris e che proprio perché rifiuta i cambiamenti rifiuta anche di vedere il quasi uomo che Seth è diventato, ma ragazzi... quel "Squeak" mi ha scartavetrato il sistema nervoso. 
 
Inoltre, la maggior parte della dinamica dell'invito al ballo e del ballo stesso mi ha ricordato quella di Better than the Movies - qua condita però di bullismo, crudeltà e quello che temevo potesse sfociare in ben di peggio.
 
Non è un brutto libro, per carità - Seth è veramente dolcissimo e protettivo (ma quel "Squeak" non ha contribuito a farlo salire di livello come Fidanzato di Carta), anche se di fatto non lo si conosce più di tanto perché tutto è narrato da dentro la testa di Iris e Seth non è affatto presente nel libro quanto quanto ci si aspetterebbe. Però è stato interessante avere una protagonista neuro-atipica che lotta contro cose che per noi invece sono la normalità - è solo che la quantità abnorme di momenti Wiki-Iris e la loro relativa durata, iper-condita di spiegoni e termini scientifici, mi hanno sinceramente fatta alienare e sperare che il libro finisse in fretta perché non ne potevo più. 

Peccato, avevo altre aspettative e credevo che anche questo sarebbe diventato uno dei miei libri preferiti - invece così non è stato. 

venerdì 22 ottobre 2021

[Recensione] "We Can't Keep Meeting Like This" di Rachel Lynn Solomon

La prima volta che ho sentito nominare quest'autrice è stato in seguito alla lettura di When Summer Ends di Jessica Pennington, quando sul suo profilo Instagram ho visto fotografato You'll Miss Me When I'm Gone - apparso poi nel sesto appuntamento del Singing the Book. Non era mia intenzione leggerlo, ma poi - sempre grazie a Storytel - a marzo ho ascoltato un altro dei suoi titoli, Today Tonight Tomorrow, ed era stato amore: un po' per il setting, un po' per lo stile di narrazione, un po' per i protagonisti, un po' perché i romanzi sono tutti interconnessi con qualcuno del romanzo precedente che fa sempre un'apparizione. 

Sulla scia dell'amore per Today Tonight Tomorrow pensavo di fare una doppietta come era stato con Jessica Pennington ma, sebbene sia comunque intenzionata a recuperare anche i romanzi precedenti della Solomon, devo ammettere che questo We Can't Keep Meeting Like This non è stato del tutto all'altezza delle mie aspettative.


Titolo: We Can't Keep Meeting Like This
Autrice: Rachel Lynn Solomon
Data di uscita: 8 giugno 2021
Durata: 9H 26Min (Storytel Edition)
Editore: Simon & Schuster
Link Amazon: https://amzn.to/3FvEI6z

Trama [tradotta da me]: Una suonatrice d'arpa ai matrimoni disillusa nei confronti dell'amore e un cameriere addetto al catering inguaribilmente romantico flirtano e litigano durante un'estate di matrimoni in questa effervescente commedia romantica scritta dall'acclamata autrice di Today Tonight Tomorrow.

Le famiglie di Quinn Berkowitz e Tarek Mansour sono in affari insieme da anni: i genitori di Quinn sono wedding planners e quelli di Tarek possiedono una compagnia di servizio catering. Al termine dell'estate precedente, Quinn aveva confessato la sua cotta per lui sotto forma di una email piena di frasi sconnesse—e poi lui è partito per il college senza neanche rispondere.

Quinn ha temuto il momento in cui l'avrebbe rivisto tanto quanto trema al pensiero di un'altra estate passata a suonare l'arpa ai matrimoni organizzati dai suoi genitori. Quando Tarek si presenta al primo matrimonio dell'estate, addirittura più bello che mai dopo un anno passato lontani, i due si scontrano immediatamente. Tarek ha sempre amato i grandi gesti nei matrimoni—più sono eclatanti, meglio è—mentre Quinn non è mai riuscita a vederli come nulla che non fosse finto. Anche se non sembrano essere in grado di sostenere una conversazione civile, Quinn viene messa insieme a Tarek un matrimonio dopo l'altro, dall'eseguire l'estremo salvataggio di una torta all'improvvisarsi sostituti di una damigella e un testimone mancanti.

Quinn non può negare che i suoi sentimenti per lui siano ancora lì - specialmente non dopo aver scoperto la verità dietro il suo silenzio, l'essersi aperta a proposito delle proprie paura e aver cominciato ad imparare l'arte di costruire un'arpa da un'insegnante alquanto enigmatica.

Forse l'amore non è il nemico dopotutto—e forse permettere a se stessa di innamorarsi è la cosa più onesta che Quinn abbia mai fatto.
 
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Quella prima dell'inizio del college non sarà un'estate di riposo, divertimento e spensieratezza per Quinn - non quando la tua famiglia ha un'attività in proprio e a volte sembra che tu prima di essere una figlia sia un'impiegata. E se la tua famiglia si occupa di matrimoni, i weekend e il relax smettono presto di esistere. 

La verità che è che Quinn non crede più nell'amore e non è più felice di far parte dell'attività di famiglia. Ha visto troppi matrimoni, troppe coppie scoppiare dopo poco tempo e persino quello dei suoi genitori sembra solo una facciata - una maschera, una performance per continuare a restare in affari perché chi mai affiderebbe il giorno più speciale della propria vita a qualcuno che non ha un matrimonio solidissimo alle spalle? 

Ma Quinn ricorda bene i sei mesi di separazione dei suoi genitori quando era ancora una bambina, la casa vuota senza sua madre e suo padre impegnato e sua sorella Asher, di sette anni più grandi, troppo presa dalla sua vita al liceo perché qualcuno si accorgesse della sua solitudine, della sua tristezza e della sua confusione o si prendesse il tempo di spiegarle cosa stesse succedendo. 

Le relazioni di Quinn con i ragazzi sono puramente fisiche, non lascia mai che i sentimenti possano interferire - specialmente non da quando l'anno scorso ha provato a buttarsi e a dichiarare il suo amore al suo amico Tarek prima che partisse per il college. Risposta? Il silenzio per un anno intero. E ora Tarek è tornato e non c'è modo di sfuggirgli visto che le loro famiglie lavorano spesso insieme. Quinn non sa se potranno tornare amici - e questo senza contare la mail incriminata. Già, perché dove Quinn è una cinica disillusa che vede qualsiasi atteggiamento di coppia come una performance, Tarek è un inguaribile romantico che sogna una storia epica come quella dei suoi genitori ed è famoso per i suoi "grandi gesti" quando si tratta di conquistare una ragazza. 


Partiamo dalle cose positive: ad un matrimonio Quinn e Tarek si ritrovano a parlare con due ragazzi e questi due sono Rowan e Neil. I miei adorati Rowan e Neil! Li ritroviamo un anno dopo gli eventi Today Tonight Tomorrow alla conclusione del loro primo anno di college e sebbene un po' me l'aspettassi viste le tendenze dell'autrice, ne sono stata comunque felicissima - è stato bello rivederli e scoprire come stavano andando le loro vite.

Tornando ai protagonisti attuali, ho apprezzato il capovolgimento di ruoli: una lei cinica e disillusa che fugge di fronte all'impegno e ai sentimenti e un lui romantico e sognatore. Ho apprezzato anche come il litigio che li aveva spinti a non parlarsi prima della partenza per il college di Tarek e la conseguente email di Quinn vengano affrontati subito e non tirati per le lunghe - io avevo capito subito per chi era il grande gesto di Tarek, Quinn no. 

Altra cosa che ho apprezzato è il modo in cui viene affrontata la malattia mentale: Quinn soffre di OCD - di disturbo ossessivo-compulsivo - che la porta ad assicurarsi ossessivamente di aver chiuso la macchina o la porta di casa e via di questo passo, spesso portandola a restare intrappolata in un loop; Tarek invece, dopo un difficile cambio da Seattle alla California, ha cominciato a soffrire di depressione e ha quasi rischiato di fallire al suo primo anno di college. Entrambi però riconoscono l'importanza del parlarne, del supporto della famiglia e della psicoterapia. 

Quinn non è scritta per piacere, secondo me - sebbene abbia tanti aspetti che, a posteriori, mi assomigliano un sacco ma stavolta, invece di amare il personaggio, mi sono ritrovata a trovarla pesante e lamentosa. 
Quinn sa che non vuole occuparsi di matrimoni, ma la sua presenza viene data per scontata dalla famiglia - in parte perché la sorella Asher ha sempre voluto farlo. Quinn non sa ancora cosa vuole fare e nemmeno suonare l'arpa le procura gioia - non da quando non lo fa più per se stessa, ma solo come musicista ai matrimoni. Eppure non sa come dirlo ai genitori, non sa come dirlo loro che la vita che le hanno pianificato non la vuole - e a giusta ragione, visto che in casa non si parla d'altro che di matrimoni altrui e altri argomenti non sembrano esistere.

Come dicevo, ci sono aspetti di lei che ci accomunano: il cinismo, la disillusione, la solitudine, la diffidenza nei confronti di chi sembra sempre mettere in mostra oppure ostentare la felicità e l'amore a tutti i costi, la sensazione di inevitabilità della fine dei rapporti, l'ansia, la paura dell'impegno e l'istinto di fuga davanti ad esso e ai sentimenti. Avrei dovuto adorarla secondo questo elenco, no? Già, avrei dovuto - eppure l'ho trovata terribilmente ingiusta nei confronti di Tarek, anche se c'è da dire che neppure lui è troppo bravo ad ascoltare e spesso vuole imporre i suoi grandi gesti pure quando sa che non sono troppo graditi dall'altra parte. Però Tarek è dolce, divertente e maturo - capisce già che una relazione è composta da alti e bassi, da momenti di intesa e da litigi e che, solo perché si litiga, ciò non vuol dire che stia per forza per finire. Quinn è più immatura da questo punto di vista: è sempre all'erta, per lei il primo litigio potrebbe significare il divorzio tra i suoi genitori e con Tarek preferisce mettere a tacere le discussioni in maniera fisica piuttosto che parlarne.

A dispetto di questo, We Can't Keep Meeting Like This non si concentra tanto sulla storia d'amore quanto mi sarei aspettata. Si focalizza sul percorso di crescita e sulla ricerca interiore di Quinn, che non ha la minima idea di cosa fare - specialmente quando vede tutti così sicuri di sé: la sorella Asher nell'attività di famiglia, i suoi ex-compagni di classe già partiti per il college, Tarek che vuole diventare pasticciere, la sua migliore amica Julia che partirà alla volta di New York per diventare pittrice alla scuola d'arte... tutti sanno cosa fare o chi sono tranne lei. Si parla di pressione, aspettative, insicurezze, adulti come modelli di riferimento che plasmano la nostra visione delle cose - della vita, dell'amore. 
Si parla di rapporti famigliari, rapporti di amicizia, rapporti LGBT, razza e religione - e da questo punto di vista so che in tanti su Goodreads non hanno apprezzato la rappresentazione islamica di Tarek, questo perché Tarek beve alcol e ha già fatto sesso. Non entrerò in merito alla faccenda perché non sono musulmana e così come non mi compete giudicare la rappresentazione ebraica di Quinn e della sua famiglia, così non mi compete giudicare la rappresentazione musulmana di Tarek - sappiate solo che il fantomatico elefante è nel salotto. 

Seattle è uno spettacolo - la Solomon è riuscita a farmi innamorare di questa città come solo David Levithan e Rachel Cohn negli anni sono riusciti a farmi innamorare di New York, descrivendo nei dettagli ogni singolo luogo tanto che sembra di esserci dentro insieme ai protagonisti. Seattle è un'altra protagonista dei libri di quest'autrice.

We Can't Keep Meeting Like This è una lettura carina, a tratti divertente e a tratti più seria viste le sue tematiche - non l'ho però amata come ho amato Today Tonight Tomorrow, non mi sono sentita catturata dalle sue grinfie e incapace di posare il libro. Quinn e Tarek non hanno fatto scattare la scintilla che avevano invece acceso Rowan e Neil, pertanto non mi sono troppo affezionata a loro - ma sono certa che mi farà piacere rivederli anche solo per un attimo nel prossimo libro dell'autrice. 

Sono perciò quattro stelle - magari non pienissime, ma comunque quattro. 

mercoledì 20 ottobre 2021

WWW.. Wednesday! #255

Non so se sia il cambio di stagione o cosa, ma mi sembra di essere narcolettica - vorrei solo stare sotto le coperte e dormire. E dormire. E dormire.  
 
Ah, no? Non posso?


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Solo un libro concluso: We Can't Keep Meeting Like This di Rachel Lynn Solomon. La settimana scorsa ho avuto quattro giorni pieni di cose da fare e posti in cui andare e non sono praticamente riuscita ad andare avanti, quindi sono riuscita a concluderlo solo ieri sera prima di andare al cinema - il che significa che devo ancora scrivere la recensione. È stata una lettura carina ma, forse perché ho amato alla follia il libro precedente dell'autrice, mi aspettavo qualcosa di più - proverò a buttare giù qualcosa stamattina e a dargli una forma e un senso in tempo per venerdì. 
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

Va da sé che
Prom Theory di Ann LaBar devo ancora cominciarlo. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

Ormai la data di pubblicazione di
You'd Be Home Now di Kathleen Glasgow è passata, quindi è un miracolo che NetGalley ancora mi approvi le richieste visto quanto sono indietro con le eARC. Il che mi riporta a You Can Go Your Own Way di Eric Smith e alla mail con il materiale per il blogtour che mi ha mandato la PR per ricordarmi dell'impegno preso a giugno - send help. 
 
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Sono stata breve perché, appunto, ho sonno e voglio andare a dormire. 
Ma voi non fatevi scrupoli nel raccontarmi la vostra settimana di lettura, i vostri piani e tutto quello che ne consegue qui sotto con un commento oppure con il link del vostro post - appena sveglia (più o meno, si fa per dire), passo a ricambiare saluti e visita!

lunedì 18 ottobre 2021

Some (New) Books Are (Here) #36

Oggi niente recensione o What's on my bedside table? perché sono così indietro con la lettura/l'ascolto del mio attuale libro che è una cosa veramente imbarazzante
A mia discolpa, ho avuto quattro giorni pieni di cose da fare e posti in cui andare e non sono riuscita ad ascoltare più di dieci minuti in tutto quel tempo, quindi sarò probabilmente ancora al 25% di We Can't Keep Meeting Like This di Rachel Lynn Solomon - o forse anche meno. 
 
Ecco perché ho deciso di improvvisare/riempire il lunedì con questa rubrica.

Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.

Cominciamo con quello che era previsto - ovvero con due fumetti acquistati l'ultimo giorno di settembre e su cui sono riuscita a mettere le mani solo la settimana appena conclusa. 


Con i punti della carta Payback sono riuscita a raggiungere finalmente la soglia per richiedere il buono da 5 euro della Mondadori - ho acquistato quindi Anatomia cinica. Cuore guerriero (Vol. 3) di Sketch & Breakfast e siccome mi scocciava spendere i soldi della spedizione perché altrimenti il buono da 5 euro era pressoché inutile, l'ho fatto arrivare nella Mondadori relativamente vicina a casa. È vero che ho comunque consumato della benzina, ma si tratta di un tragitto di 15 minuti ed ero comunque in giro per altre commissioni, quindi ho preso due piccioni con una fava. 

Poi anche IBS mi ha regalato un buono da 5 euro, ma si ripresentava lo stesso problema: la spedizione a casa mi avrebbe mangiato più della metà del buono - aveva senso allora? Poi, per "fortuna", mio padre aveva una visita medica in città che corrispondeva più o meno alla data in cui sarebbe stato consegnato il pacco alla IBS+Libraccio che c'è in piazza e quindi perché no? Così ho recuperato anche un altro fumetto che mi mancava - Felinia. Anni80land di Sketch & Breakfast.


Andare in libreria di sabato è un vero calvario - già per vedere tutto per bene mi ci vorrebbero delle ore, farlo con le sale piene di persone è terribile. Però, intanto che ero alla IBS+Libraccio in città, non ho potuto fare a meno di andare a vedere comunque i libri in lingua che là, tra una cosa e l'altra come l'usato oppure i prezzi speciali, costano sempre poco. E Under the Lights di Abbi Glines stava là da una vita - sarà stata almeno la seconda o la terza volta che lo vedevo e lo lasciavo là perché, sebbene io ami alla follia le cover di questa serie, l'ascolto del primo volume Until Friday Night nel 2019 era stato sì, carino, ma non mi aveva entusiasmata troppo e questo era stato il motivo per il quale avevo deciso di proseguire la serie (e prima o poi lo farò) in digitale e non spendere soldi per i cartacei. Ma guardate quanto è bello! Io amo le cover di questa serie, sono la perfetta rappresentazione di come mi sono sempre immaginata la vita in un liceo americano nelle mie fantasie adolescenziali - e costava 5,60€, potevo forse lasciarlo là?

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Bene, io chiudo qui e torno al mio audiolibro - anche se presto vedrete altre nuove entrate, tra due ordini fatti su Book Depository che devono ancora arrivare e altri due ordini che farò tra ottobre e novembre alla Mondadori perché, tra coupon e punti extra del giochino di quest'estate sull'app, sono riuscita a richiederne altri due da cinque euro. 

Infine, poi magari lo ripeterò in qualche altro post, grazie a tutti voi che comprate su Amazon passando dai miei link di affiliazione - oggi, dopo quasi quattro lunghi anni da quando sono diventata affiliata, ho ricevuto il mio primo pagamento sotto forma di buono da 25 euro. Sto già pensando a quali libri comprare!

venerdì 15 ottobre 2021

Singing the Book #35

Sono tremendamente in ritardo con la scrittura e la pubblicazione di questo post - i miei buoni propositi vanno sempre a farsi un giro e questo post alla fine non è mai pronto in tempo. Sul serio, l'ho lasciato con la data e l'orario che avrebbe dovuto avere, ma in realtà sono le tre del mattino di quella che è ufficialmente domenica 17 ottobre.


Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al trentacinquesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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Just Like That di Cole McCade / Sleeping In degli All Time Low
 
Quando ho trovato quest'associazione sicuramente era ancora l'anno scorso e sicuramente ero particolarmente ossessionata con l'ultimo disco degli All Time Low - considerando che ho un file del blocco note pieno di associazioni, direi che questa è parecchio vecchia e che quindi la mia ipotesi non dev'essere del tutto errata. E beh, che dire... l'ossessione per questo album è ancora presente - roba che se me lo avessero detto anni, a questa persona avrei riso in faccia perché per quanto mi siano sempre piaciuti gli All Time Low fin dai tempi di Dear Maria, Count Me In, non ne ho mai fatto una spiccata preferenza. E poi è arrivato l'album dell'anno scorso e ciaone. Quindi, quando ho letto il titolo sicuramente ho pensato subito a Sleeping In, ma siccome nel frattempo gli ATL hanno fatto uscire un'altra canzone - che, guarda caso, riprende la medesima frase del libro poco prima del ritornello, ora penso sempre e subito a Once in a Lifetime. Il libro è un adult contempotary romance a tematica LGBT e con la canzone associata credo non ci starebbe neanche male alla fine. 
 

 

Heartbreaker di Lizabeth Scott / Addicted to You dei Simple Plan

Un titolo così era già comparso nel sesto appuntamento - quella volta avevo scomodato i Boys Like Girls e i The Mission District e, in verità, anche quello di oggi è un tuffo nel passato della mia adolescenza. Non so perché mi sia venuta in mente questa canzone dei Simple Plan - sebbene sia vero che il titolo del libro è l'ultima parola pronunciata alla fine del ritornello di Addicted to You. Ma era - in realtà è ancora adesso - una vita che non ascolto l'album da cui è tratta, quindi sospetto che probabilmente i Simple Plan l'avessero ricondivisa sui social per qualche anniversario o una cosa del genere. La verità è che non li conoscevo ancora quando è uscita questa canzone perché appartiene al primo album e io ho cominciato a seguirli a partire dal secondo del 2004, ma se mi conoscete almeno un po' sapete che i Simple Plan sono una delle mie band preferite. E anche senza leggere la trama del libro vi posso dire che insieme non ci azzeccano niente. 
 

 

Sweet Dreams Are Made of Teeth di Richard Roberts / Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics

Non potete venirmi a dire che l'associazione non si è scritta/formata da sola - considerato specialmente quanto è famosa la canzone. Canzone che non vi so neanche dire quando ho sentito per la prima volta o in che circostanza - semplicemente è una di quelle canzoni che, bene o male, ci sono sempre. Ci sono e basta, punto. Vi posso però dire in che occasione mi è rimasta impressa, ovvero guardando il film del 2011 Sucker Punch con Emily Browning - film che, anche solo a ripensarci, mi mette una tristezza assurda. Non ho molto da dire perché non si tratta di una canzone oppure di una band a cui sono particolarmente legata, non ho momenti della mia infanzia o adolescenza connessi a questo particolare pezzo di storia musicale. Il libro è uno young adult un po' horror e un po' fantasy e, anche in questo caso, con la canzone non c'entra nulla. 
 

 

Whirlwind di Janet Dailey / Girls Like You dei The Naked And Famous

Questo è uno dei quei casi in cui ho scoperto una canzone/una band dopo che questi sono apparsi - letteralmente o meno - in un film. Se non lo sapevate, Teen Wolf è stata una delle mie serie del cuore, Stiles Stilinski il mio personaggio preferito e il suo interprete Dylan O'Brien uno degli attori da cui sono diventata ossessionata e di cui cerco di vedere tutto quello in cui recita. Nel 2012 è uscito il film The First Time e già nel trailer veniva usata la canzone oggetto di questa sezione del post - è stato amore al primo ascolto, sebbene mi renda conto che la canzone parla di una ragazza superficiale e vuota. Eppure ci sono versi, descrizioni di quella ragazza che - non prendendoli per forza alla lettera per come la band intende descriverla - ho sempre sentito come mie caratteristiche. Quella canzone per me è diventata iconica, tanto che mi è bastato vedere il titolo del libro - una sorta di romance western - per fare l'associazione: infatti "whirlwind" è la seconda parola del testo e un modo in cui viene chiamata la ragazza. Inutile dire quindi che non hanno nulla in comune. 
 

 

I Lie in Wait di Amanda Brittany / Wait for It - Hamilton OBCR

Sempre sulla scia di "io e le mie ossessioni", questa associazione è chiaramente nata l'anno scorso quando praticamente ascoltavo/vedevo (stralci di) Hamilton quasi tutti i giorni - e, precisiamo, amo tutto di Hamilton, ma Wait for It rientra decisamente tra le mie preferite del musical. Anche qui c'è ben poco da dire: il libro è un thriller che sembra anche interessante e che probabilmente non mi dispiacerebbe leggere - dalle premesse poi sembra anche alquanto adatto alle atmosfere di questo mese grazie ad Halloween - ma ovviamente non ha nulla in comune con la canzone del musical, visto che quella parla di storia americana e Aaron Burr mette a confronto se stesso e Alexander Hamilton e il loro totalmente modo diverso di agire e di vivere la vita. E se non vi bastasse la versione cast recording, vi lascio anche quella live del musical su Disney+ - che per me è anche più bella. 
 

 
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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce! 

giovedì 14 ottobre 2021

[Recensione] "All Laced Up" di Erin Fletcher

La recensione arriva oggi che è giovedì invece di domani che è venerdì perché sapete bene che, nel venerdì di metà mese, va online il Singing the Book
 
Singing the Book che la disgraziata qui presente - che sta scrivendo la recensione di martedì notte prima ancora di scrivere il WWW Wednesday - deve ancora cominciare. 
 
Sorpresi? Scommetto di no. 
 
 
Titolo: All Laced Up
Serie: All Laced Up #1
Autrice: Erin Fletcher
Data di uscita: 10 ottobre 2016
Durata: 5H 52Min (Storytel Edition)
Editore: Entangled: Crush
Link Amazon: https://amzn.to/3iAlGC0

Trama [tradotta da me]: Tutti amano la superstar dell'hockey Pierce Miller. Tutti tranne Lia Bailey.

Quando i due sono costretti ad insegnare pattinaggio in un corso con lo scopo di salvare il palazzetto del ghiaccio, Lia non è sicura di sopravvivere alla pressione delle Nazionali e all'ego di Pierce. Non solo lui non riesce a ricordarsi il suo nome, ma anche firmato la sua bottiglietta dell'acqua come se fosse una delle sue groupies. Ugh.

Ma se c'è una cosa che Lia conosce meglio del pattinaggio artistico, quello è l'hockey. Sperando di sgonfiare un po'—o anche tanto—il suo ego, Lia si collega al sito della squadra sotto falso nome per dargli suggerimenti e consigli a proposito della sua performance non proprio stellare.

Salta fuori che Pierce non è affatto l'arrogante che sembra. E hanno anche parecchio in comune. Peccato che lui si stia innamorando dell'anonima ragazza online. Non importa quanto divertimento stiano cominciando ad avere nella vita reale, lei comunque teme che lui finirà per scegliere la falsa-Lia rispetto a quella vera…
 
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Lia Bailey è una pattinatrice di talento, figlia di quello che è stato uno dei più grandi giocatori di hockey della squadra della sua città - e che ha perso troppo presto a causa di una commozione cerebrale dopo uno scontro in campo. 
Ha sempre vissuto un po' in stand-by, facendo quello che ama fare ma pensando anche a cosa penserebbe suo padre di lei o se approverebbe - la sua coach vorrebbe che passasse al livello successivo, ma le sue incertezze e le sue paure la bloccano. 

Nel frattempo è stata reclutata dal proprietario del palaghiaccio per insegnare in un workshop di dieci settimane. Il suo partner in questa avventura è Pierce Miller, stella in ascesa dell'hockey che però ultimamente sta avendo qualche problema di performance. 
Lia non ha mai dimenticato il giorno in cui stava andando ad allenarsi e, incrociandosi, Pierce l'ha scambiata per una fan autografandole la bottiglia d'acqua. Manco l'ha riconosciuta, nonostante frequentino la stessa scuola da quattro anni e abbiano anche condiviso delle classi insieme. E la sua opinione non migliora quando Pierce arriva in ritardo alla prima lezione e passa buona parte del tempo al telefono. 

Diventa così semplice poi criticarlo - costruttivamente, sia chiaro - sul forum del sito della squadra. Suo padre le ha insegnato molte cose sull'hockey e rimane sorpresa nello scoprire come Pierce prenda bene i suoi suggerimenti. Online non è così arrogante come sembra e ben presto si instaura una fluente conversazione tra i due. Ma nella vita reale?


Questo libro mi aveva incuriosita perché, per via del pattinaggio, mi aveva fatto venire in mente From Lukov with Love di Mariana Zapata e, per via della critiche online, mi aveva ricordato The Way It Hurts di Patty Blount. In realtà siamo lontani da entrambi - non di troppo eh, pattinaggio e commenti online ci sono, ma vista la brevità non ha lo slow burn della Zapata e non ha i temi pesanti della Blount. 

Nonostante la brevità, devo dire che comunque i protagonisti sono sviluppati bene e le loro personalità emergono senza problemi - sono teenager normali che, nonostante il talento sul ghiaccio, fanno cose da teenager e si comportano come teenager. 
Se devo essere sincera, all'inizio avrei preso a bastonate Pierce perché per ben tre volte non riesce a ricordarsi il nome di Lia e capisco che abbia anche altre cose a cui pensare, ma suvvia! Pierce alla fine non è poi così male ed è davvero dolce con il fratello minore che soffre di disturbo di processazione sensoriale - in pratica alcuni odori, sapori, suoni o sensazioni troppo forti possono scatenare in lui una crisi. 
Il focus è principalmente su Lia e Pierce e il romanzo è narrato a doppia voce, ma anche le loro famiglie hanno un peso consistente nel romanzo e sono un buonissimo cast di supporto. E pensate un po'! Ci sono dei genitori! E i genitori fanno i genitori!

L'hockey è molto presente, anche con termini tecnici, ma risulta tutto comprensibile - forse perché non è il primo romanzo che leggo in materia. Discorso un po' diverso per il pattinaggio di Lia, lasciato un po' in secondo piano rispetto alle performance di Pierce.

All Laced Up è un contemporary romance YA molto caruccio - ho apprezzato da morire la mancanza di cliché come ex-fidanzate gelose, slut-shaming, drama inutile e anche il fatto della doppia identità di Lia l'ho trovato gestito bene: ha avuto un twist che credo di non aver mai visto in altri libri con lo stesso trope.

I momenti tra Lia e Pierce sono davvero dolcissimi e teneri - e, sempre nonostante la brevità del romanzo, devo dire che non si ha mai l'impressione di assistere ad un instalove come mi sarei aspettata. Ci sono anche momenti leggeri e spensierati che bilanciano bene i momenti invece più tristi riguardanti alcuni aspetti delle loro vite famigliari.
 
Ero partita con aspettative piuttosto basse, ma devo dire All Laced Up ha davvero saputo sorprendermi! Non diventerà uno dei miei contemporary romance YA preferiti, non l'ho trovato travolgente o mozzafiato come gli ultimi che ho letto, ma è davvero perfetto se volete una lettura dolce senza tutto quel drama inutile e i cliché fastidiosi - e si può leggere tranquillamente in una sola seduta.