Ho fatto le tre di questa mattina per riuscire a finire questo libro perché ero arrivata ad un punto in cui la mia ansia - per la smania di verificare le mie teorie, per la voglia di sapere, per le vicende che stavano accadendo - mi stava letteralmente divorando viva.
Ringrazio quindi la Newton Compton per avermi gentilmente inviato una copia di questo libro tramite il Club dei Lettori.
Ringrazio quindi la Newton Compton per avermi gentilmente inviato una copia di questo libro tramite il Club dei Lettori.
Titolo: L'ospite inatteso
Titolo originale: The Missing Ones
Serie: Detective Lottie Parker #1
Autrice: Patricia Gibney
Data di uscita: 4 gennaio 2018
Data di uscita originale: 16 marzo 2017
Pagine: 474 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Link Amazon: http://amzn.to/2DjuUg9
Trama: La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l'allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino...
Devo essere sincera e dire che il titolo originale mi piace molto di più perché assume una doppia valenza: "gli scomparsi" e "quelli che mancano" - inteso non solo in senso fisico come la prima traduzione ma anche in senso affettivo, in senso di vuoto lasciato.
La Newton Compton però ha scelto un titolo che, anche se all'apparenza può non sembrare, è comunque azzeccato per la storia - e il perché lo capirete solo leggendo.
Lottie Parker è un'ispettore della polizia irlandese, ancora in lutto e incapace di gestire la propria famiglia dopo tre anni dalla morte del marito.
Si trova a capo di una squadra formata dal detective Mark Boyd che, è chiaro come il sole, prova qualcosa per lei e dai detective Kirby e Lynch - il primo un po' troppo dedito ad alcol, donne e sigari e la seconda che forse vuole farle le scarpe.
Quando alla fine dell'anno viene trovato il cadavere di una donna nella cattedrale di Ragmullin e poco dopo anche il cadavere di un uomo, il sovrintendente Corrigan, la stampa e il resto della città le staranno con il fiato sul collo per avere delle risposte.
E mentre il numero di vittime aumenta, i sospettati si moltiplicano a vista d'occhio e non sembra esserci uno straccio di prova oppure di movente, Lottie viene assalita dai ricordi di un segreto famigliare mai del tutto svelato e risolto vecchio di quarant'anni che potrebbe essere legato al caso al quale sta lavorando.
Non posso dire di più perché ogni parola rischierebbe di essere uno spoiler.
Ci vuole un po' per entrare nella storia, per riuscire a far convergere la storia al presente con i flashbacks degli anni Settanta - ma ben presto, con un po' di fatica forse, si riescono ad incastrare i primi pezzi. Ma, insieme a Lottie, poi si annaspa con i restanti che non ne vogliono sapere di mettersi al proprio posto.
E sì, se siete abituati a vedere tanti polizieschi - dai film alle serie televisive - forse i personaggi vi sembreranno un po' stereotipati con detective che si fanno un goccetto di troppo, hanno la pancia e capi dei piani superiori che devono tenersi buone le persone "importanti" a discapito di tutto il resto. Ma ci si passa sopra.
È un thriller, è quasi una storia dell'orrore - sia fisico che psicologico - ma è soprattutto una storia dolorosa che colpisce come un calcio nello stomaco nella cara, vecchia e cattolica Irlanda che tutto vede e giudica ma non parla e non agisce.
Ragmullin nasconde tanti segreti, segreti che sono stati sepolti e occultati per anni a causa di gente che ha vouto chiudere gli occhi per paura o per proprio tornaconto personale, ma quando qualcuno proverà a portare alla luce la verità, chi si è impegnato tanto perché ciò non avvenisse non si fermerà davanti a niente e nessuno per impedirlo.
Durante i nove giorni di indagine non mancheranno gli errori, le incomprensioni, le conclusioni affrettate, le cose date per scontate, ma Lottie Parker - per quanto estremamente imperfetta - ci metterà tutto l'impegno possibile per risolvere il caso, non importa quanto la possano minacciare.
È un libro pieno di orrori e crudeltà e che, per quanto non scenda mai troppo nell'esplicito, ha quell'alone di non detto che si insinua sottopelle nel lettore - lasciando che la sua mente crei la propria immagine per colmare il vuoto.
È un libro che pianta il seme del terrore: molti dei personaggi coinvolti hanno paura e, quasi per osmosi o simbiosi, quel terrore si trasferisce dalle pagine al lettore e si annida nel suo stomaco - e cresce e cresce - perché ci sono orrori che la mente umana a volte non vuole e non può comprendere. Il buio e la neve dell'inverno contribuiscono.
È un libro che disturba, che smuove la coscienza, che porta a galla crimini che fin troppo spesso vengono taciuti e coperti con omertà - ancora oggi.
È un libro nel quale bisogna prestare attenzione e ricordare i dettagli, anche a causa delle diverse voci narranti che si intervallano a quella di Lottie e dei vari intrecci di trama.
Mette tanta carne al fuoco, ma la resa è comunque molto buona.
Mi è piaciuto, ma mi ha fatta anche soffrire e arrabbiare tantissimo.
Questo di Patricia Gibney è un eccellente debutto - un romanzo che trascina e avvolge il lettore nel suo intreccio fino alla sua conclusione. E io avevo due teorie, oscillavo tra una e l'altra e nonostante avessi in parte ragione con entrambe, il finale ha saputo davvero sorprendermi perché i colpi di scena non mancano.
E se la Newton Compton porterà in Italia anche i libri successivi nella serie dell'ispettore Lottie Parker, vorrei proprio leggerli per conoscere il resto della sua storia.
Titolo originale: The Missing Ones
Serie: Detective Lottie Parker #1
Autrice: Patricia Gibney
Data di uscita: 4 gennaio 2018
Data di uscita originale: 16 marzo 2017
Pagine: 474 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Link Amazon: http://amzn.to/2DjuUg9
Trama: La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l'allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino...
--- ---
Devo essere sincera e dire che il titolo originale mi piace molto di più perché assume una doppia valenza: "gli scomparsi" e "quelli che mancano" - inteso non solo in senso fisico come la prima traduzione ma anche in senso affettivo, in senso di vuoto lasciato.
La Newton Compton però ha scelto un titolo che, anche se all'apparenza può non sembrare, è comunque azzeccato per la storia - e il perché lo capirete solo leggendo.
Lottie Parker è un'ispettore della polizia irlandese, ancora in lutto e incapace di gestire la propria famiglia dopo tre anni dalla morte del marito.
Si trova a capo di una squadra formata dal detective Mark Boyd che, è chiaro come il sole, prova qualcosa per lei e dai detective Kirby e Lynch - il primo un po' troppo dedito ad alcol, donne e sigari e la seconda che forse vuole farle le scarpe.
Quando alla fine dell'anno viene trovato il cadavere di una donna nella cattedrale di Ragmullin e poco dopo anche il cadavere di un uomo, il sovrintendente Corrigan, la stampa e il resto della città le staranno con il fiato sul collo per avere delle risposte.
E mentre il numero di vittime aumenta, i sospettati si moltiplicano a vista d'occhio e non sembra esserci uno straccio di prova oppure di movente, Lottie viene assalita dai ricordi di un segreto famigliare mai del tutto svelato e risolto vecchio di quarant'anni che potrebbe essere legato al caso al quale sta lavorando.
Non posso dire di più perché ogni parola rischierebbe di essere uno spoiler.
Ci vuole un po' per entrare nella storia, per riuscire a far convergere la storia al presente con i flashbacks degli anni Settanta - ma ben presto, con un po' di fatica forse, si riescono ad incastrare i primi pezzi. Ma, insieme a Lottie, poi si annaspa con i restanti che non ne vogliono sapere di mettersi al proprio posto.
E sì, se siete abituati a vedere tanti polizieschi - dai film alle serie televisive - forse i personaggi vi sembreranno un po' stereotipati con detective che si fanno un goccetto di troppo, hanno la pancia e capi dei piani superiori che devono tenersi buone le persone "importanti" a discapito di tutto il resto. Ma ci si passa sopra.
È un thriller, è quasi una storia dell'orrore - sia fisico che psicologico - ma è soprattutto una storia dolorosa che colpisce come un calcio nello stomaco nella cara, vecchia e cattolica Irlanda che tutto vede e giudica ma non parla e non agisce.
Ragmullin nasconde tanti segreti, segreti che sono stati sepolti e occultati per anni a causa di gente che ha vouto chiudere gli occhi per paura o per proprio tornaconto personale, ma quando qualcuno proverà a portare alla luce la verità, chi si è impegnato tanto perché ciò non avvenisse non si fermerà davanti a niente e nessuno per impedirlo.
Durante i nove giorni di indagine non mancheranno gli errori, le incomprensioni, le conclusioni affrettate, le cose date per scontate, ma Lottie Parker - per quanto estremamente imperfetta - ci metterà tutto l'impegno possibile per risolvere il caso, non importa quanto la possano minacciare.
È un libro pieno di orrori e crudeltà e che, per quanto non scenda mai troppo nell'esplicito, ha quell'alone di non detto che si insinua sottopelle nel lettore - lasciando che la sua mente crei la propria immagine per colmare il vuoto.
È un libro che pianta il seme del terrore: molti dei personaggi coinvolti hanno paura e, quasi per osmosi o simbiosi, quel terrore si trasferisce dalle pagine al lettore e si annida nel suo stomaco - e cresce e cresce - perché ci sono orrori che la mente umana a volte non vuole e non può comprendere. Il buio e la neve dell'inverno contribuiscono.
È un libro che disturba, che smuove la coscienza, che porta a galla crimini che fin troppo spesso vengono taciuti e coperti con omertà - ancora oggi.
È un libro nel quale bisogna prestare attenzione e ricordare i dettagli, anche a causa delle diverse voci narranti che si intervallano a quella di Lottie e dei vari intrecci di trama.
Mette tanta carne al fuoco, ma la resa è comunque molto buona.
Mi è piaciuto, ma mi ha fatta anche soffrire e arrabbiare tantissimo.
Questo di Patricia Gibney è un eccellente debutto - un romanzo che trascina e avvolge il lettore nel suo intreccio fino alla sua conclusione. E io avevo due teorie, oscillavo tra una e l'altra e nonostante avessi in parte ragione con entrambe, il finale ha saputo davvero sorprendermi perché i colpi di scena non mancano.
E se la Newton Compton porterà in Italia anche i libri successivi nella serie dell'ispettore Lottie Parker, vorrei proprio leggerli per conoscere il resto della sua storia.
Non sono un'amante del genere però mia sorella li adora quindi glielo consiglierò di sicuro
RispondiEliminaSe lo leggerà, fammi sapere che ne pensa! :)
EliminaNon sono nel mood e passo per ora però lo segno per il futuro Ali ^^
RispondiEliminaSì, considerando i suoi temi forti ti consiglio di aspettare parecchio per leggerlo - ci vuole stomaco.
EliminaE questo finisce dritto dritto in wish list!!!!!
RispondiEliminaAllora aspetterò il momento in cui lo leggerai! xD
Elimina