lunedì 25 ottobre 2021

[Recensione] "Prom Theory" di Ann LaBar

Non pensavo neanche l'avrei finito in tempo per oggi - questo perché quelli precedenti sono stati giorni orribili e di fatto non ho avuto la voglia o l'umore per leggere niente. L'ho quindi cominciato venerdì sera ascoltando solo una mezz'oretta e poi me lo sono sciroppato tutto sabato e domenica. 

"Sciroppato" vi sembra un brutto termine che fa presagire il peggio? 
Beh, non ci siete andati lontano perché ci sono stati diversi momenti chi mi hanno annoiata a morte e che mi hanno quasi fatto mollare il libro. 

Il perché poi ero di cattivo umore? 
Mercoledì all'ora di pranzo ho scoperto che mi avevano rubato i soldi dalla PostePay e me l'avevano svuotata - e a quanto pare sta accadendo a tante persone. Quindi telefona al numero verde, blocca la carta, vai in posta a fartene fare un'altra e a farti dare il modulo di contestazione, vai dai carabinieri a fare la denuncia, vai a casa a compilare il modulo e poi torna in posta perché faxino il tutto. E speriamo mi restituiscano i soldi.

Tutto questo con anche la macchina che ha una ruota che tende a sgonfiarsi perché forse ho preso un chiodo o una vite, la spia della pressione degli pneumatici quindi che minaccia di accendersi in ogni momento, il serbatoio a metà e la benzina che costa un rene e tutti gli altri casini vari ed eventuali a casa. 

Capirete che questa lettura non l'ho affrontata nella predisposizione migliore e non è neanche riuscita a migliorarmi l'umore alla fine.
 
 
Titolo: Prom Theory
Autrice: Ann LaBar
Data di uscita: 30 marzo 2021
Durata: 10H 17Min (Storytel Edition)
Editore: Simon Pulse
Link Amazon: https://amzn.to/3va4Jn8

Trama [tradotta da me]: In questa argua interpretazione di The Rosie Project in chiave YA che vi scalderà il cuore, una ragazza adolescente è determinata a dimostrare che l'amore, come tutte le cose, dovrebbe essere scientificamente quantificato…giusto?

Iris Oxtabee ha imparato a navigare l'insidioso mondo delle interazioni sociali implicite leggendo qualunque cosa, dalle riviste di neuroscienza agli articoli di Wikipedia. La scienza l'ha aiutata a riempire i buchi e ad avere un'immagine completa, perciò è sicura che non ci sia niente che la scienza non può spiegare. L'amore, per esempio, è solo chimica.

Il suo migliore amico Seth, dall'altra parte, crede che l'amore sia uno dei più belli e caotici misteri della vita senza alcun bisogno di una spiegazione. Iris non è una che si tira indietro di fronte ad una sfida; è quindi determinata a provare che l'amore non è altro che ormoni e stimoli esterni. Dopotutto, la scienza ha aiutato l'umanità a comprendere misteri molto più complessi di quello e Iris eccelle nella scienza.

Il modo perfetto di testare la sua teoria? Fare in modo che il popolare e da poco di nuovo single Theo Grant, che non sa nemmeno che Iris esiste, la inviti al ballo. Con il ballo a sole due settimane di distanza, Iris non ha tempo da perdere, così rivolge tutti i suoi talenti empirici e la sua attenzione nel dimostrare la sua teoria.

Ma dimostrare di avere ragione porterà la sua amicizia con Seth—e l'allettante possibilità di qualcosa di più—ad essere l'esperimento fallito?
 
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Dunque, probabilmente sto raggiungendo il mio limite di young adult romance con balli di fine anno e per fortuna che ora cambio genere - almeno per un po' - perché cominciano a sembrarmi tutti uguali. O forse il meglio del meglio per il momento l'ho già letto e dopo titoli come Today Tonight Tomorrow, Better than the Movies e As If On Cue, il resto non mi sembra nulla di originale e diverso.
 
 
Iris Oxtabee è una ragazza al penultimo anno di liceo - anno che sta per finire e con il ballo a solo una ventina di giorni di distanza. Iris è neuro-atipica - diagnosticata con NVLD (Non-Verbal Learning Disorder), Iris è bravissima con i fatti scientifici, ma per niente con le persone tanto che non è in grado di capire il linguaggio del corpo, le regole sociali e non è interpretare le sfumature di tono di voce o le espressioni facciali di chi la circonda. 
 
A farle da filtro con il mondo ci sono i suoi migliori amici Esther e Seth, gli unici che è in grado di tollerare per diverso tempo senza che le venga un attacco di panico. Ed è proprio discutendo con loro che Iris, forte dei suoi studi su risonanze magnetiche al cervello e biologia, afferma che anche l'amore si può provare e dimostrare scientificamente e che è tutta questione di chimica. Nonostante Esther e Seth glielo sconsiglino vivamente, Iris è pronta a mettere in atto il suo esperimento e ad usare Theo Grant come cavia da laboratorio per provare a tutti quanti che, dati i giusti stimoli e le giuste circostanze, Theo reagirà come un qualsiasi maschio e la inviterà al ballo - che l'amore non è niente di astratto o imprevedibile. In fondo, cosa può andare storto? 
 
 
Allora, come spiegare perché non ho amato questo libro senza sembrare la classica persona neuro-tipica che quindi non può capire chi invece è neuro-atipico? 
 
Il NVLD, il modo di ragionare e il comportamento di Iris sono spiegati in maniera eccellente - e non lo dico perché io ne abbia una qualsiasi esperienza diretta o indiretta, ma perché nelle note alla fine del libro l'autrice ha scritto lei stessa che il più grande dei suoi figli è stato diagnosticato con il NVLD. Ad Iris non piacciono i cambiamenti, non le piace chi le sta troppo vicino o chi la tocca, ha difficoltà con i luoghi affollati di persone e suddette persone non le sa leggere. È molto logica, si basa su fatti scientifici, può sciorinare tutto ciò che dice una pagina di Wikipedia, ma tutto ciò che riguarda emozioni o cose astratte per lei è difficile da comprendere. 
 
Il problema con Iris è che risulta pesante e insopportabile la maggior parte delle volte. Si lancia sempre in spiegoni chilometrici con tantissimi termini scientifici che non si può fare a meno di annoiarsi - e con l'ascolto dell'audiolibro, sarà stata anche la voce della narratrice che non mi faceva impazzire, mi sono ritrovata a disconnettere il cervello per un po' e a riprendere l'ascolto quando Wiki-Iris aveva finito di parlare. 
 
Ora, è chiaro che io come persona neuro-tipica non posso capire, ma è possibile che in sedici o diciassette anni Iris non abbia ancora imparato almeno un po' che anche le persone hanno sentimenti e non sono robot privi di umanità? Ci sono tante scene in cui Iris semplicemente tratta tutti come cavie da laboratorio e, proprio per questo, finisce per ferire anche le persone che la amano di più. 
 
Esther credo sia stata il personaggio migliore, un'amica di quelle così preziose che se le trovi devi fare di tutto per non lasciarle andare. Esther è paziente, conosce i limiti di Iris e li rispetta cercando allo stesso modo di convincerla a provare cose nuove o ad uscire dai suoi paletti - è anche chiaramente divisa tra la lealtà ad Iris e la lealtà a Seth perché è chiaro a tutti cosa Seth provi per Iris, tranne che ad Iris stessa. Esther asseconda Iris, ma prova sempre a portarla in un'altra direzione cercando di non essere lei a svelare il segreto di Seth - peccato che non funzioni e che Iris debba sbatterci il muso prima di capire. 
 
Ho mal sopportato anche l'uso dei soprannomi per tutto il libro: Taylor, membro delle cheerleader e bisognosa di ripetizioni di fisica da parte di Seth, viene continuamente chiamata "Princess Pom Pom" a causa della gelosia di Iris; lo stesso Seth viene chiamato per TUTTO il libro "Squeak" perché evidentemente da piccolo aveva una voce che squittiva e lo so che questo è solo a riprova di come funziona il cervello di Iris e che proprio perché rifiuta i cambiamenti rifiuta anche di vedere il quasi uomo che Seth è diventato, ma ragazzi... quel "Squeak" mi ha scartavetrato il sistema nervoso. 
 
Inoltre, la maggior parte della dinamica dell'invito al ballo e del ballo stesso mi ha ricordato quella di Better than the Movies - qua condita però di bullismo, crudeltà e quello che temevo potesse sfociare in ben di peggio.
 
Non è un brutto libro, per carità - Seth è veramente dolcissimo e protettivo (ma quel "Squeak" non ha contribuito a farlo salire di livello come Fidanzato di Carta), anche se di fatto non lo si conosce più di tanto perché tutto è narrato da dentro la testa di Iris e Seth non è affatto presente nel libro quanto quanto ci si aspetterebbe. Però è stato interessante avere una protagonista neuro-atipica che lotta contro cose che per noi invece sono la normalità - è solo che la quantità abnorme di momenti Wiki-Iris e la loro relativa durata, iper-condita di spiegoni e termini scientifici, mi hanno sinceramente fatta alienare e sperare che il libro finisse in fretta perché non ne potevo più. 

Peccato, avevo altre aspettative e credevo che anche questo sarebbe diventato uno dei miei libri preferiti - invece così non è stato. 

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