domenica 6 gennaio 2019

[Recensione] "The War Blog" di Glen Sobey

Buon Epifania a tutti - e mentre io starò sicuramente scartando altri due libri ricevuti oggi in regalo, arriva anche la prima recensione del 2019. 

Ma sarà di un libro che mi è piaciuto?


Titolo: The War Blog
Autore: Glen Sobey
Data di uscita: 20 dicembre 2018
Pagine: 315 (Kindle Edition)
Editore: Black Rose Writing
Link Amazon: https://amzn.to/2TizcLu

Trama [tradotta da me]: Crystal Rose, una diciassettenne al penultimo anno di scuola, e suo fratello minore sono stati abbandonati dalla loro madre tossicodipendente quindici anni fa in un villaggio di nativi dell'Alaska - un evento per il quale Crystal ha provato risentimento per anni. Tuttavia, quando scopre che sua madre fu stuprata mentre era alle superiori, Crystal dichiara guerra contro una società che riduce le ragazze al loro mero aspetto, costringendole a sentirsi prive di alcun valore senza l'approvazione dei ragazzi.

Mentre vive in una piccola cittadina dell'Alaska, Crystal dà vita al sito The War Blog insieme al suo migliore amico (e per il quale ha una cotta) Kato—un brillante ragazzo nativo del luogo—attaccando tutto ciò che promuove l'oggettificazione femminile e proponendo modi per combattere, il tutto con l'aggiunta delle canzoni scritte e cantate da lei. Crystal parte dal nulla nelle terre selvagge dell'Alaska fino a diventare un simbolo per il cambiamento, rischiando la sua vita contro quegli uomini che vorrebbero costringerla a tacere - affrontando il passato di abusi dei suoi genitori e combattendo per un mondo migliore.


--- ---

Avevo grandi aspettative nei confronti di questo libro - ho letto la trama su NetGalley e l'ho immediatamente richiesto perché ormai saprete che leggo spesso libri che parlano di stupro e che cercano di svegliare il mondo contro la rape culture, insegnando un po' di educazione e di femminismo.  

Aveva un grandissimo potenziale per essere fantastico questo libro, per insegnare alle adolescenti a trovare la loro voce e a cambiare il mondo anche una persona alla volta se necessario - qualcosa però è andato storto. 

Non starò a rielaborare la trama come faccio di solito perché bene o male il succo della questione è lì ed è comunque già bella corposa di suo. 


The War Blog ha più di un problema a livello di esecuzione.

Come scrivevo in un aggiornamento su Facebook quando sono arrivata a metà, si ha una sensazione di soffocamento per il troppo che stroppia. 
Sembra tutto troppo sopra le righe, tutto troppo esagerato per portare il lettore ad avere una determinata reazione - ma io invece restavo solo più scettica di fronte alle scelte della trama compiute dal suo autore.

Forse non dovrei nemmeno pensarlo essendo una donna perché si sa quanto la vergogna e l'ingiustificato senso di colpa portino al silenzio, ma è davvero possibile che ogni singola ragazza o donna che Crystal incontra le dica - anche a random nel bel mezzo di una conversazione - di essere stata stuprata?

Capisco l'intenzione di mostrare quanto noi donne dobbiamo avere a che fare ogni giorno con gli sguardi maschili, con i giudizi sulla base del nostro aspetto fisico e della nostra avvenenza, ma qui avviene in un modo che è semplicemente troppo.
Vero che questa non è l'Alaska e vero che sono fuori dal giro dei pettegolezzi cittadini, ma pure io vivo in mezzo tra due paesini e ne ho frequentato un terzo quando andavo al liceo - non è possibile che per quanto girino droga e alcol, ogni singola ragazza sia incinta in seguito ad uno stupro. 
Ribadisco, mi sento anche in colpa a pensare questo in relazione al messaggio che vuole portare il libro perché io stessa sono una femmina - ma c'è proprio questo senso di esagerazione che emerge e che non se ne va. 

Ci sono appunto anche poi le questioni di droga e alcol, di villaggi nelle terre selvagge dell'Alaska e della tundra ancora più a nord in cui non sembra esserci altro da fare che fare festa e fare sesso. 
La questione dei nativi e del problema della loro crisi d'identità culturale in seguito alla colonizzazione dei bianchi è anche una questione seria, ma viene trattato tutto con troppa superficialità - gli stessi personaggi non vengono approfonditi, non gli viene data più di una caratteristica. 

Crystal - che sembra essere perfetta solo lei perché solo lei sa cantare, solo lei sa scrivere canzoni, solo lei può dare dei pervertiti ai professori senza subire alcuna conseguenza almeno per un po' - per quanto si faccia paladina di un movimento che vuole sradicare la rape culture, cade nell'errore di non capire che lo stupro è una questione di potere e non di aspetto fisico. Ci sono continui riferimenti al suo fisico troppo magro e poco sviluppato a causa della tossicodipendenza di sua madre - lei è stata chiamata come un tipo di droga e suo fratello come un whiskey - che abusava di sostanze anche mentre era incinta e che l'ha segnata, ma sul subito sembra non capire che non importa che taglia di reggiseno porti perché se un uomo ti vuole stuprare lo fa indipendentemente dal fatto che tu sia magra o grassa. 

Non voglio dire che questo libro risente del fatto che è stato scritto da un uomo perché What We Saw scritto da Aaron Hartzler è meraviglioso e colpisce esattamente nel segno ma, sempre parlando di personaggi non sviluppati a dovere, ogni ragazza che viene introdotta sul cammino di Crystal viene sempre descritta fisicamente parlando prima di tutto delle dimensioni del suo sedere e del suo seno e non c'è una varietà di personalità - alla faccia del messaggio che noi donne siamo più del nostro corpo. 
Per essere un libro che vuole andare contro l'oggettificazione femminile, qui ci sono decisamente troppe descrizioni che fanno esattamente l'opposto.

In generale, molti dei temi di cui dovrebbe farsi portavoce questo libro non vengono approfonditi ed è tutto troppo veloce: conversazioni che si interrompono all'improvviso o che cominciano dal nulla, personaggi che sbucano all'improvviso in scena e non hai idea di come abbiano fatto a sapere dove Crystal fosse in quel momento, adolescenti che fanno quello che gli pare senza conseguenze e anche senza rispetto per i professori e adulti sottomessi a loro come zerbini, altri personaggi ancora che un giorno manco sapevano che Crystal esistesse e il giorno dopo le confidano i più sordidi segreti di famiglia, personaggi che subiscono un cambio di personalità così veloce da farti girare la testa. 

Il fatto è che, se anche riuscissi a passare sopra la quantità spropositata di stupri in questo libro - e credetemi, mi sento uno schifo nello scrivere una frase del genere pur sapendo quante violenze non vengono denunciate - resta comunque il fatto che non si parla affatto del trauma, non vengono mostrate le conseguenze: è tutto un tell, no show quando invece dovrebbe essere il contrario. 
La stessa Crystal viene aggredita due volte, ma non c'è un momento in cui riflette su quanto accaduto o la sentiamo impaurita e traumatizzata. 

Le canzoni di Crystal riescono meglio in questo senso, i suoi testi invece colgono il dolore e la rabbia e il trauma di quello che noi donne viviamo - quelle le potete ascoltare anche voi sul sito che è stato creato apposta, The War Blog.


Mi sento molto in conflitto riguardo alla valutazione di questo libro. 
Apprezzo il messaggio che vuole mandare, ma l'esecuzione non è stata all'altezza e se dovessi basarmi esclusivamente sulle stelle forse sarebbe un 2 - che su Goodreads equivale ad un "it was ok" - perché se invece dovessi basarmi sulle didascalie che io stessa ho inserito sotto le stelle che vedete a sinistra, un 2 mi sembra forse troppo cattivo ma il 3 mi sembra decisamente troppo. 

Facciamo che sotto metto le due stelle e mezzo?

2 commenti:

  1. Sicuramente una trama bella corposa e un tema non da poco, però da come descrivi l'eccesso di stupri e la scarsa caratterizzazione psicologica dei personaggi merita il voto che gli hai dato. Peccato che certi autori non riescano a esprimersi in modo completo. Io non so se riuscirei a fare queste letture. Ci vuole coraggio secondo me, e tu ne hai davvero tanto! un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Nik - ci vuole anche molto stomaco perché quando sono scritti bene fanno davvero inacidire il sangue. >.<
      Un abbraccio anche a te e ti auguro una bellissima settimana!

      Elimina