Come parlarvi di questo libro? Come trovare le parole per spiegare adeguatamente tutte le sensazioni che Courtney Summers riesce a tirare fuori al lettore?
Titolo: All the Rage
Autrice: Courtney Summers
Data di uscita: 28 giugno 2016
Data di uscita originale: 14 aprile 2015
Pagine: 336 (copertina flessibile)
Editore: St. Martin's Griffin
Trama [tradotta da me]: Il figlio dello sceriffo, Kellan Turner, non è il ragazzo d'oro che tutti pensano che sia e Romy Grey lo sa per certo. A causa del fatto che nessuno vuole credere ad una ragazza che viene dalla parte sbagliata della città, la verità su di lui le è costata tutto - amici, famiglia e la sua comunità. Marchiata come bugiarda e oggetto di atti di bullismo senza sosta da un gruppo di ragazzi con cui era solita trascorrere il tempo, l'unico rifugio di Romy è la tavola calda nella quale lavora fuori città. Là nessuno conosce il suo nome o il suo passato; può finalmente essere anonima. Ma quando una ragazza che ha legami sia con Romy che con Kellan scompare dopo una festa e la notizia di un'aggressione da parte sua nei confronti di un'altra ragazza di una città vicina salta fuori, Romy deve decidere se vuole combattere o se vuole portare il peso di sapere che molte più ragazze potrebbero farsi male se non si fa avanti. Nessuno le ha creduto la prima volta - e certamente non lo faranno adesso - ma il costo del suo silenzio potrebbe essere molto di più di quanto possa sopportare.
Con un finale scioccante e una scrittura che vi manderà assolutamente al tappeto, il nuovo libro di Courtney Summers All the Rage esamina la vergogna e il silenzio inflitti alle giovani donne in una cultura che si rifiuta di proteggerle.
Quasi tutte le protagoniste di Courtney Summers hanno la stessa cosa in comune, riuscendo tuttavia ad essere diverse e a mantenere ognuna la propria identità: scendono a patti con il dolore o i sensi di colpa - oppure entrambi contemporaneamente - in maniera autodistruttiva.
Parker Fadley si attaccava alla bottiglia e cercava la perfezione nella sua stessa distruzione, Regina Afton mandava giù antiacidi come fossero stati caramelle, Eddie Reeves si affidava ad un completo sconosciuto per ritrovare frammenti della vita di suo padre prima del suo suicidio.
Detto questo, Eddie Reeves e il libro di cui è protagonista - Fall for Anything - si discostano in qualche modo dalle altre due ragazze Summers perché Romy Grey e All the Rage incarnano gli aspetti che più ho amato di Cracked Up to Be e Some Girls Are e danno vita a qualcosa che comunque risulta originale e con una sua identità.
Courtney Summers è eccezionale nel parlare degli stessi argomenti dando loro sempre aria nuova e non rendendo mai le storie ripetitive perché lei sa e conosce il mondo delle ragazze adolescenti, ma non cade mai nei soliti clichés.
E soprattutto non indora mai la pillola.
I temi ricorrenti di Courtney Summers nei suoi libri - se escludiamo in qualche modo Fall for Anything - sono il bullismo e lo stupro.
In Cracked Up to Be è visto con occhio esterno, in Some Girls Are lo si sfiora da vicino, in All the Rage non c'è scampo.
Cosa puoi fare quando professi la verità ma nessuno ti crede?
Cosa puoi fare quando tu fai Grey di cognome e sei la figlia di quell'alcolizzato di Paul Grey che si è fatto licenziare?
Cosa puoi fare quando a licenziare tuo padre è stata la donna più potente della città, moglie dello sceriffo e madre del ragazzo d'oro di Grebe - lo stesso ragazzo che tu hai il coraggio di accusare di stupro?
Cosa puoi fare quando, testimoni alla mano, tu avevi bevuto un po' troppo e comunque avevi una cotta per lui e gli andavi dietro?
Cosa puoi fare quando la tua migliore amica, fidanzata con il fratello minore del ragazzo che accusi di stupro, è la prima a non crederti?
Bugiarda. Sei soltanto una bugiarda.
Ho scritto prima che le protagoniste della Summers scendono sempre a patti con quello che hanno fatto oppure che è capitato loro in maniera autodistruttiva.
Romy è forse la prima che non lo fa, sebbene sia lontana anni luce dallo stare bene.
Come Regina Afton, anche Romy viene ostracizzata quando la sua migliore amica è la prima a voltarle le spalle dandole della bugiarda ma come Parker Fadley, anche Romy cerca di dare l'impressione di essere forte - Parker rincorreva ancora la perfezione, Romy fa dei suoi smalti e dei suoi rossetti rossi la sua armatura.
Un anno dopo quello che le è capitato, sempre presa di mira a scuola e osservata per strada da vicini ficcanaso e fermata dallo sceriffo alla prima occasione con qualsiasi accusa, ha fatto del colore rosso l'emblema della ragazza che cerca di essere tentando di dimenticare la ragazza - ora morta - che è stata.
Ha fatto dello Swan's il suo santuario, il luogo in cui nessuno sa cosa le è successo perché al confine della contea e vicino ad un'altra città.
E dove lavora Leon, un ragazzo che le piace - ma solo perché sembra gentile, non vuol dire che sia anche sicuro.
Ma se Parker, Regina e Eddie annegavano il dolore rispettivamente nell'alcol, negli antiacidi e nella ricerca dei luoghi dov'era stato il padre, il corpo di Romy non ha tregua - lei cura con meticolosità la sua armatura, ma il suo corpo non dimentica. Non può farlo.
E arriva il momento in cui anche il suo santuario viene violato, la sera in cui trova Penny seduta ad un tavolo nel suo settore. E Penny - che le ha voltato le spalle, ma che non è mai arrivata ai livelli di cattiveria di Anna in Some Girls Are - le dice che vuole parlare. Le dice ha saputo di un'altra ragazza a Godwit, quando Alek l'ha portata un weekend a trovare suo fratello Kellan. E questa ragazza l'ha messa in guardia da Kellan, quando l'ha vista con lui. E l'espressione sul suo viso...
E quella sera Penny scompare e Romy non ha memoria della festa al lago a cui è andata lasciando il suo turno a metà, spinta dalla rabbia e dal dolore e dai ricordi di Kellan un anno prima che le hanno fatto seguire Penny fino al momento in cui si è risvegliata sul ciglio della strada con la camicetta aperta e il reggiseno slacciato - e no, non può essere successo di nuovo, non adesso che mantiene sempre il controllo.
Courtney Summers conosce le ragazze adolescenti.
Conosce il loro modo di parlare e di pensare e di agire, conosce il bullismo e conosce la violenza e tutte queste cose sono nero su bianco - sono crude, per niente abbellite perché devono avere il potere di un pugno nello stomaco e di un calcio nei denti.
E ce l'hanno, eccome se ce l'hanno.
Romy soffre, ma in qualche modo si dissocia dalla ragazza a cui è stata inflitta tutta quella violenza. La sua armatura serve a questo: a tenere lontana quella ragazza morta. Quella ragazza morta che non può esistere allo Swan's e in presenza di Leon e quella ragazza morta di cui a Grebe tutti continuano ad ignorare l'esistenza.
C'è qualcosa di peggio che non essere creduti quando dici la verità?
Probabilmente sì, probabilmente è sentirti dire in faccia che il tempo speso a cercare te è stato inutile e che avrebbe dovuto essere speso a cercare Penny.
Probabilmente è sapere che per te non si sarebbero scomodati affatto e avrebbero tirato tutti un bel sospiro di sollievo se fossi stata tu quella ancora dispersa.
E sei tu la prima a crederci. Perché non è il gioiello della città, la splendente Penny, ad essere stata ritrovata per prima? Non si merita di essere scomparsa.
Esattamente come una ragazza morta non si merita di essere trovata.
Courtney Summers è capace di torcere lo stomaco con la sua prosa e l'umanità delle sue protagoniste, alle quali non si può fare a meno di affezionarsi e provare empatia per loro.
Courtney Summers dipinge un ritratto spietato di una cittadina in cui una ragazza che ha subìto violenza viene ostracizzata, derisa e lasciata sola nel suo dolore e nella sua rabbia solo perché figlia di un alcolizzato e perché l'accusato è il ragazzo d'oro - un ragazzo che ovviamente non può aver commesso un gesto del genere.
Courtney Summers dipinge anche un ritratto straziante di una madre che non sa come aiutare la figlia a superare tutto questo.
E la rabbia del titolo, la rabbia che Romy prova, cresce a dismisura fino a diventare una furia cieca in alcuni momenti - una furia che forse l'aiuterà finalmente a scendere a patti con quello che è successo e ad avere finalmente il controllo sul suo corpo.
Perché è questo che la violenza di Kellan e di tutti gli abitanti di Grebe le hanno portato via: le hanno portato via il controllo, le hanno portato via l'identità, le hanno portato via tutto ciò che c'era di positivo nella sua vita.
Courtney Summers non ci gira attorno, non usa mezzi termini, ma lo stesso usa un'incredibile e ruvida delicatezza nel descrivere le lotte di Romy - sia quelle interiori che quelle esterne, ma soprattutto quelle con il suo stesso corpo che spesso non vede più come suo. Un corpo che la spaventa, ma che molto più spesso la disgusta.
Come al solito ho scritto troppo, ma non trovo le parole adatte per descrivere quanto questa scrittrice sia fantastica e quanto ogni suo libro dovrebbe per forza essere portato in Italia e tradotto, obbligando tutti gli adolescenti di oggi a leggerli e ad imparare finalmente qualcosa.
Autrice: Courtney Summers
Data di uscita: 28 giugno 2016
Data di uscita originale: 14 aprile 2015
Pagine: 336 (copertina flessibile)
Editore: St. Martin's Griffin
Trama [tradotta da me]: Il figlio dello sceriffo, Kellan Turner, non è il ragazzo d'oro che tutti pensano che sia e Romy Grey lo sa per certo. A causa del fatto che nessuno vuole credere ad una ragazza che viene dalla parte sbagliata della città, la verità su di lui le è costata tutto - amici, famiglia e la sua comunità. Marchiata come bugiarda e oggetto di atti di bullismo senza sosta da un gruppo di ragazzi con cui era solita trascorrere il tempo, l'unico rifugio di Romy è la tavola calda nella quale lavora fuori città. Là nessuno conosce il suo nome o il suo passato; può finalmente essere anonima. Ma quando una ragazza che ha legami sia con Romy che con Kellan scompare dopo una festa e la notizia di un'aggressione da parte sua nei confronti di un'altra ragazza di una città vicina salta fuori, Romy deve decidere se vuole combattere o se vuole portare il peso di sapere che molte più ragazze potrebbero farsi male se non si fa avanti. Nessuno le ha creduto la prima volta - e certamente non lo faranno adesso - ma il costo del suo silenzio potrebbe essere molto di più di quanto possa sopportare.
Con un finale scioccante e una scrittura che vi manderà assolutamente al tappeto, il nuovo libro di Courtney Summers All the Rage esamina la vergogna e il silenzio inflitti alle giovani donne in una cultura che si rifiuta di proteggerle.
"You know all the ways you can kill a girl?God, there are so many."
Quasi tutte le protagoniste di Courtney Summers hanno la stessa cosa in comune, riuscendo tuttavia ad essere diverse e a mantenere ognuna la propria identità: scendono a patti con il dolore o i sensi di colpa - oppure entrambi contemporaneamente - in maniera autodistruttiva.
Parker Fadley si attaccava alla bottiglia e cercava la perfezione nella sua stessa distruzione, Regina Afton mandava giù antiacidi come fossero stati caramelle, Eddie Reeves si affidava ad un completo sconosciuto per ritrovare frammenti della vita di suo padre prima del suo suicidio.
Detto questo, Eddie Reeves e il libro di cui è protagonista - Fall for Anything - si discostano in qualche modo dalle altre due ragazze Summers perché Romy Grey e All the Rage incarnano gli aspetti che più ho amato di Cracked Up to Be e Some Girls Are e danno vita a qualcosa che comunque risulta originale e con una sua identità.
Courtney Summers è eccezionale nel parlare degli stessi argomenti dando loro sempre aria nuova e non rendendo mai le storie ripetitive perché lei sa e conosce il mondo delle ragazze adolescenti, ma non cade mai nei soliti clichés.
E soprattutto non indora mai la pillola.
I temi ricorrenti di Courtney Summers nei suoi libri - se escludiamo in qualche modo Fall for Anything - sono il bullismo e lo stupro.
In Cracked Up to Be è visto con occhio esterno, in Some Girls Are lo si sfiora da vicino, in All the Rage non c'è scampo.
Cosa puoi fare quando professi la verità ma nessuno ti crede?
Cosa puoi fare quando tu fai Grey di cognome e sei la figlia di quell'alcolizzato di Paul Grey che si è fatto licenziare?
Cosa puoi fare quando a licenziare tuo padre è stata la donna più potente della città, moglie dello sceriffo e madre del ragazzo d'oro di Grebe - lo stesso ragazzo che tu hai il coraggio di accusare di stupro?
Cosa puoi fare quando, testimoni alla mano, tu avevi bevuto un po' troppo e comunque avevi una cotta per lui e gli andavi dietro?
Cosa puoi fare quando la tua migliore amica, fidanzata con il fratello minore del ragazzo che accusi di stupro, è la prima a non crederti?
Bugiarda. Sei soltanto una bugiarda.
Ho scritto prima che le protagoniste della Summers scendono sempre a patti con quello che hanno fatto oppure che è capitato loro in maniera autodistruttiva.
Romy è forse la prima che non lo fa, sebbene sia lontana anni luce dallo stare bene.
Come Regina Afton, anche Romy viene ostracizzata quando la sua migliore amica è la prima a voltarle le spalle dandole della bugiarda ma come Parker Fadley, anche Romy cerca di dare l'impressione di essere forte - Parker rincorreva ancora la perfezione, Romy fa dei suoi smalti e dei suoi rossetti rossi la sua armatura.
Un anno dopo quello che le è capitato, sempre presa di mira a scuola e osservata per strada da vicini ficcanaso e fermata dallo sceriffo alla prima occasione con qualsiasi accusa, ha fatto del colore rosso l'emblema della ragazza che cerca di essere tentando di dimenticare la ragazza - ora morta - che è stata.
Ha fatto dello Swan's il suo santuario, il luogo in cui nessuno sa cosa le è successo perché al confine della contea e vicino ad un'altra città.
E dove lavora Leon, un ragazzo che le piace - ma solo perché sembra gentile, non vuol dire che sia anche sicuro.
Ma se Parker, Regina e Eddie annegavano il dolore rispettivamente nell'alcol, negli antiacidi e nella ricerca dei luoghi dov'era stato il padre, il corpo di Romy non ha tregua - lei cura con meticolosità la sua armatura, ma il suo corpo non dimentica. Non può farlo.
E arriva il momento in cui anche il suo santuario viene violato, la sera in cui trova Penny seduta ad un tavolo nel suo settore. E Penny - che le ha voltato le spalle, ma che non è mai arrivata ai livelli di cattiveria di Anna in Some Girls Are - le dice che vuole parlare. Le dice ha saputo di un'altra ragazza a Godwit, quando Alek l'ha portata un weekend a trovare suo fratello Kellan. E questa ragazza l'ha messa in guardia da Kellan, quando l'ha vista con lui. E l'espressione sul suo viso...
E quella sera Penny scompare e Romy non ha memoria della festa al lago a cui è andata lasciando il suo turno a metà, spinta dalla rabbia e dal dolore e dai ricordi di Kellan un anno prima che le hanno fatto seguire Penny fino al momento in cui si è risvegliata sul ciglio della strada con la camicetta aperta e il reggiseno slacciato - e no, non può essere successo di nuovo, non adesso che mantiene sempre il controllo.
Courtney Summers conosce le ragazze adolescenti.
Conosce il loro modo di parlare e di pensare e di agire, conosce il bullismo e conosce la violenza e tutte queste cose sono nero su bianco - sono crude, per niente abbellite perché devono avere il potere di un pugno nello stomaco e di un calcio nei denti.
E ce l'hanno, eccome se ce l'hanno.
Romy soffre, ma in qualche modo si dissocia dalla ragazza a cui è stata inflitta tutta quella violenza. La sua armatura serve a questo: a tenere lontana quella ragazza morta. Quella ragazza morta che non può esistere allo Swan's e in presenza di Leon e quella ragazza morta di cui a Grebe tutti continuano ad ignorare l'esistenza.
C'è qualcosa di peggio che non essere creduti quando dici la verità?
Probabilmente sì, probabilmente è sentirti dire in faccia che il tempo speso a cercare te è stato inutile e che avrebbe dovuto essere speso a cercare Penny.
Probabilmente è sapere che per te non si sarebbero scomodati affatto e avrebbero tirato tutti un bel sospiro di sollievo se fossi stata tu quella ancora dispersa.
E sei tu la prima a crederci. Perché non è il gioiello della città, la splendente Penny, ad essere stata ritrovata per prima? Non si merita di essere scomparsa.
Esattamente come una ragazza morta non si merita di essere trovata.
Courtney Summers è capace di torcere lo stomaco con la sua prosa e l'umanità delle sue protagoniste, alle quali non si può fare a meno di affezionarsi e provare empatia per loro.
Courtney Summers dipinge un ritratto spietato di una cittadina in cui una ragazza che ha subìto violenza viene ostracizzata, derisa e lasciata sola nel suo dolore e nella sua rabbia solo perché figlia di un alcolizzato e perché l'accusato è il ragazzo d'oro - un ragazzo che ovviamente non può aver commesso un gesto del genere.
Courtney Summers dipinge anche un ritratto straziante di una madre che non sa come aiutare la figlia a superare tutto questo.
E la rabbia del titolo, la rabbia che Romy prova, cresce a dismisura fino a diventare una furia cieca in alcuni momenti - una furia che forse l'aiuterà finalmente a scendere a patti con quello che è successo e ad avere finalmente il controllo sul suo corpo.
Perché è questo che la violenza di Kellan e di tutti gli abitanti di Grebe le hanno portato via: le hanno portato via il controllo, le hanno portato via l'identità, le hanno portato via tutto ciò che c'era di positivo nella sua vita.
Courtney Summers non ci gira attorno, non usa mezzi termini, ma lo stesso usa un'incredibile e ruvida delicatezza nel descrivere le lotte di Romy - sia quelle interiori che quelle esterne, ma soprattutto quelle con il suo stesso corpo che spesso non vede più come suo. Un corpo che la spaventa, ma che molto più spesso la disgusta.
Come al solito ho scritto troppo, ma non trovo le parole adatte per descrivere quanto questa scrittrice sia fantastica e quanto ogni suo libro dovrebbe per forza essere portato in Italia e tradotto, obbligando tutti gli adolescenti di oggi a leggerli e ad imparare finalmente qualcosa.
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