lunedì 31 gennaio 2022

[Recensione] "The Spanish Love Deception" di Elena Armas

Spero che abbia un senso - non mi ricordo più come si scrive una recensione.
 
 
Titolo: The Spanish Love Deception
Autrice: Elena Armas
Data di uscita: 21 febbraio 2021
Pagine/Durata: 484 (Kindle) - 14H 33Min (Storytel)
Editore: Simon & Schuster
Link Amazon: https://amzn.to/3dwnYiH

Trama [tradotta da me]: Un matrimonio. Un viaggio in Spagna. L'uomo più irritante del mondo. E tre giorni di finzione. Oppure, in altre parole, un piano che non funzionerà mai.

Catalina Martín, finalmente, non è più single. La sua famiglia è felice di annunciare che porterà il suo ragazzo americano al matrimonio di sua sorella. Tutti sono invitati per assistere all'evento più magico dell'anno.

Questo sarebbe certamente il titolo principale di domani del giornale locale della piccola cittadina spagnola dalla quale provengo. O l'epitaffio sulla mia lapide, vista la piega che ha preso la mia vita nel giro di una telefonata.

Quattro settimane non sono molto tempo per trovare qualcuno disposto ad attraversare l'Atlantico – da New York fino in Spagna – per un matrimonio. Per non parlare di qualcuno entusiasta di assecondare la mia messa in scena. Ma questo non significa che io sia così disperata da portare la spina nel fianco dagli occhi blu alta un metro e novanta che sta di fronte a me in questo momento.

Aaron Blackford. L'uomo la cui occupazione principale è farmi ribollire il sangue nelle vene si è appena offerto come mio accompagnatore. Subito dopo aver ficcato il naso nei miei affari, chiamando me un'illusa e riferendosi a se stesso come la mia miglior opzione. Vedete? Oltraggioso. Esasperante. Irritante. E, per la mia totale disperazione, anche ragionevole. Il che mi lascia con un grande e scontroso dilemma per le mani. Vale la pena di soffrire e portare il mio collega e croce della mia esistenza come finto findanzato al matrimonio di mia sorella? O sarebbe meglio confessare e affrontare le conseguenze della mia bugia indotta dal panico?

Come direbbe la mia abuela, que dios nos pille confesados.

The Spanish Love Deception è una commedia romantica basata su enemies-to-lovers e fake-dating. Perfetta per coloro che cercano un
romance con un bollente slow-burn e il più dolce dei lieto fine.

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Vi è mai capitato di avere la sensazione che - alla fine della fiera - un libro vi sia piaciuto, ma allo stesso tempo non ricordarne dei pezzi?

Questo è il mio problema con The Spanish Love Deception.

L'ho iniziato non ricordo neanche quando, forse metà dicembre. Ma lavoravo, ero sempre stanca e l'inizio - per quanto dalle premesse accattivanti - mi sembrava si trascinasse alquanto. Poi l'ho ricominciato, stavolta in audiolibro, ma lo stesso ci ho messo quasi un altro mese per finirlo. Potrei addurre sempre la "scusa" del lavoro e del poco tempo libero, della stanchezza e della priorità ai film su NOW TV prima che mi scadessero i quattro mesi gratuiti, ma continuo a ritenere che quattordici ore siano troppe per un romance.

Sembra che io non abbia fortuna con gli office romance - per esempio quasi tutti amano The Hating Game, ma la parte centrale mi aveva annoiata con tutti gli apprezzamenti di Lucy a proposito del fisico di Joshua. The Hating Game però mi aveva dato quella rivalità da ufficio che mi aspetto e che voglio trovare in un romance del genere - The Spanish Love Deception per me è carente da quel punto di vista perché non si vedono schermaglie, non si vedono bisticci e dispettucci e provocazioni, ma si parte subito con Aaron che si offre di accompagnare Lina al matrimonio di sua sorella in Spagna fingendo di essere il suo ragazzo dopo aver origliato una conversazione che la nostra protagonista ha con la sua amica Rosie.

È uno slow burn, ma di fatto nella prima metà non succede niente - da quello che ricordo tutta quella parte è nella testa di Lina che si fa paranoie su paranoie di fronte all'eventualità di presentarsi da sola al matrimonio non solo davanti alla sua famiglia, ma anche al suo ex-ragazzo di recente ufficialmente fidanzato, mentre continua a schivare Aaron evitando di rispondere alla sua domanda e interrogandosi sul perché la sua nemesi improvvisamente si dimostri gentile e cosa ci guadagni da una proposta del genere.

Le cose iniziano a farsi interessanti solo dalla metà in poi, quando finalmente la storia si sposta in Spagna. Anche ora siamo sempre nella testa di Lina, che è cieca come una talpa e non vede ciò - o meglio chi - ha di fronte, ma almeno le cose si fanno più movimentate. E calienti. Anche Mariana Zapata ti fa sudare il finale, i suoi slow burn ti cuociono a fuoco non lento, ma lentissimo, eppure non si ha mai una sensazione di stallo - c'è sempre qualcosa che accade, qualcosa che tiene viva la vicenda. Con The Spanish Love Deception invece ho avuto la sensazione che la prima parte fosse estremamente statica e che non ci muovessimo mai, sebbene si veda un primo avvicinamento tra Lina e Aaron.  
Forse è perché la Armas mette anche altro in gioco - a far scappare Lina dalla Spagna non è stata solo la rottura con Daniel, ma soprattutto tutto ciò che c'è stato attorno. In questo romanzo si parla anche di sessismo, di come le donne siano sempre in netta minoranza non sono numerica, ma anche svantaggiate e prese poco sul serio nel mondo dell'ingegneria che di solito è appannaggio degli uomini. Di come a venire "bruciate" quando qualcosa va male siano sempre le donne, di come i pettegolezzi e le malelingue siano sempre rivolti a rovinare la reputazione e la carriera di una donna piuttosto che di un uomo. E per carità, le paranoie e le paure di Lina sono più che legittime.

Di base è un romanzo che mi è piaciuto e anche entrambi i suoi protagonisti mi sono piaciuti, la famiglia di Lina è divertente e ficcanaso e rumorosa, ma la prima parte si trascina molto senza che succeda davvero qualcosa - a salvare il tutto è Aaron Blackford, che ovviamente è troppo bello per essere vero e reale.

So che continuare a fare il paragone con la Zapata non è giusto, ma anche lei scrive dei romance che sono mattoni - eppure ti tengono sempre sulle spine. The Spanish Love Deception è troppo lungo, tante cose - tante frasi e giri di parole dette solo per ribadire qualcosa già affermato prima - si potevano tranquillamente tagliare per rendere il romanzo più snello e fluido. A questo punto il mio office romance ideale dovrebbe avere le schermaglie di The Hating Game e un protagonista che sia un incrocio tra Joshua Templeman e Aaron Blackford.

Non credo che di mio lo comprerei cartaceo - almeno non al momento. Però potrei seriamente pensare di metterlo in wishlist per un futuro compleanno o Natale perché ci sono certe frasi pronunciate da Aaron Blackford che sono da svenimento.

Non so, forse sono io, forse è stato il periodo e la combinazione di lavoro/stanchezza/impegni/priorità che non ha aiutato, ma la prima parte del romanzo proprio non mi motivava ad andare avanti - ho tenuto botta solo perché sapevo (e speravo) che una volta che Aaron avesse avuto più spazio, allora tutto quel potenziale che già si intuiva dalle prime pagine sarebbe stato una ricompensa adeguata. 

sabato 29 gennaio 2022

Some (New) Books Are (Here) - Speciale Natale + Acquisto + Epifania

Meglio tardi che mai, vero?

So che sono fortunata a lavorare, ma tra le ore fuori casa e la stanchezza non ho l'energia o la voglia di leggere, figuriamoci mettermi a fare anche altro - e come a dicembre, sono sparita per due settimane. 

Via il dente, via il dolore: a fine novembre avevo ordinato un libro su Book Depository che, secondo le loro promesse, sarebbe dovuto arrivare entro Natale. A metà di questo mese ancora non si era visto e così ho fatto la segnalazione e in teoria ci riproviamo una seconda volta con un altro invio. E la copia di Him di Sarina Bowen e Elle Kennedy con la vecchia cover che avevo ordinato sempre su Book Depository, - ma tramite Amazon - è stata ritenuta irreperibile e l'ordine quindi annullato, così ora sto aspettando che arrivi dall'Amazon francese tramite venditore terzo. 

Gioie ne abbiamo da qualche parte?

Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.

Anche se li avete già visti nel recap di dicembre, direi di cominciare dai regali di Natale perché non ve li avevo mostrati per bene.
 

Di questi sei libri, tre li ho già letti e uno - se il cielo vuole - sto per ascoltarlo letto da Lin-Manuel Miranda. Abbiamo: 
 

 
Di acquisti ce n'è stato solo uno. 


Avevo un buono della Mondadori da 25€ e, spendendo quindi solo 1,60€, mi sono portata a casa Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini - Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne di Mackenzi Lee - la versione di Monty l'avevo già letta, devo ancora leggere quella di Felicity e la novella. 


E poi è arrivata l'Epifania. 


Di questi quattro libri, il bilancio è 50 e 50 - due letti e due no. 

  • Just Like You di Nick Hornby mancava ancora all'appello nella mia collezione di libri di quest'autore - è vero che ne ho ancora due di quelli "storici" da leggere, ma ad Hornby non dico mai di no. 
  • Di Carry On di Rainbow Rowell ne avevo già una copia, la prima uscita con i profili dei due protagonisti perché doveva essere uno standalone. Poi invece è diventato una serie e la prima cover è stata rifatta con Simon e Baz in copertina, in linea con quella del sequel. Quindi...
  • Mind the Gap, Dash & Lily di Rachel Cohn & David Levithan l'avevo letto a dicembre del 2020 (recensione QUI) e conclude (in maniera forse un po' debole) le avventure natalizie di Dash e Lily.
  • Body Talk: 37 Voices Explore Our Radical Anatomy di Kelly Jensen, terzo volume in un'antologia non-fiction che affronta diversi argomenti - il primo era sul femminismo, il secondo sulla salute mentale (che ancora mi manca) e questo sul corpo umano, la sua forma, la sua (dis)abilità e tutto ciò che ci rende unici e diversi dagli altri. Recensione QUI
 
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Spero che nonostante il ritardo abbiate apprezzato - e vi chiederei anche se voi avete ricevuto qualcosa, ma forse sono fuori tempo massimo. 

venerdì 14 gennaio 2022

Singing the Book #37

Ieri è stata una giornata devastante al lavoro - e parlo della fatica fisica: sono tornata a casa che mi bruciava la schiena, non riuscivo a muovere nemmeno il collo e e girarmi nel letto mentre guardavo Dexter: New Blood è stata una tortura degna di quelle medievali. Quando mi sono alzata per andare in bagno non riuscivo neanche a tenere la spina dorsale dritta - fibromialgia, sei un po' una spina nel fianco. Per non dire peggio.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al trentasettesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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I’d Give Anything di Marisa de los Santos / I’d Do Anything dei Simple Plan
 
 
Sebbene io sia arrivata ai Simple Plan quando loro erano al secondo album, quest'associazione è stata immediata appena ho visto il titolo del libro - una volta scattato l'amore con la band, sono corsa a recuperare il loro album di debutto e questa canzone è sempre stata tra le mie preferite. Ma una di quelle che cantavo proprio a squarciagola prima in camera mia e poi in macchina. Il libro ha una cover splendida e su Goodreads è segnato come romance e mystery, quindi - per la parte romance - la canzone dei Simple Plan ci potrebbe stare benissimo. 
 
 
 

 

One Last First Date di Kate O’Keeffe / First Last Kiss dei Vanilla Sky

I Vanilla Sky sono stati forse la prima band italiana che ho iniziato a seguire nell'adolescenza - non erano esattamente emergenti come tante altre che poi ho iniziato a seguire e ad amare, loro erano già più conosciuti anche a livello internazionale e non solo nella "scena" italiana. La canzone protagonista di oggi è tratta dal loro terzo album Fragile del 2010 ed è la versione inglese della canzone (sempre loro) L'ultimo primo bacio - forse non tra le mie preferite e non tra quelle che riascoltavo sempre più spesso, ma in quegli anni tendevo ad amarle tutte le canzoni dei Vanilla Sky. Il libro è un chick-lit/contemporary romance e quindi ha per dovere contrattuale il lieto fine mentre la canzone invece è triste e parla di una relazione finita. 
 

 

Wake Me di Jill Sanders / Wake Me Up di Avicii

In realtà non ricordo affatto in che circostanza, quando oppure dove ho sentito per la prima volta questa canzone - se fosse alla radio, in televisione in qualche pubblicità o canale musicale, in seguito ad un'altra sua canzone oppure a ballare in discoteca (quando ancora era fattibile). Ricordo di averla ascoltata a ripetizione - così come altre sue - ma in seguito ho finito per toglierla dalla compilation in macchina perché mi era venuta a noia e tendevo a saltare la traccia quando era il suo turno. L'unica che ancora resiste è You Make Me - e anche se mi viene in mente subito lo Jagermeister dato l'uso della canzone per la sua pubblicità, in compenso mi viene anche nostalgia per i tempi in cui si andava a ballare. Il libro è un romance new adult, ma credo che per certi versi e per certe sfumature l'abbinamento con la canzone non potrebbe essere così sbagliato. 
 

 

If the Shoe Fits di Laurie LeClair / Cabinet Battle #1 - Hamilton O.B.C.R.

 
 
Ah, qui c'è ben poco da dire: abbinamento nato ovviamente durante la mia fase ossessivo-compulsiva con Hamilton, mi sembra quindi abbastanza chiaro che il libro - mi pare di aver capito una sorta di retelling moderno di Cenerentola - e la canzone non hanno proprio e assolutamente nulla in comune, dal momento che questa vede protagonisti Alexander Hamilton e Thomas Jefferson durante uno scontro verbale. Che io vi linko anche nella versione di Broadway perché Hamilton non lo si spamma mai abbastanza. 
 
 
 

 
 
The Weight of Ink di Rachel Kadish / The Taste of Ink dei The Used

I The Used sono già comparsi un paio di volte in questa rubrica, ma mai con la prima canzone che ho ascoltato della loro discografia. Non ricordo come sono incappata in The Taste of Ink - ero un'adolescente depressa e rabbiosa che cercava sempre nuova musica per riempire il silenzio oppure per coprire i rumori della sua mente. E più urlava, meglio era. Quindi, probabilmente facendo zapping da una band all'altra e da una canzone di suddette band all'altra, infine sono arrivata ai The Used - mai diventata una "vera fan", ho sempre però ascoltato le mie preferite e non le ho mai lasciate andare. The Taste of Ink mi fa tornare ancora quella diciassettenne/diciottenne incazzata con il mondo intero ma, a differenza delle sensazioni che provo quando altre canzoni fanno lo stesso, devo dire che in questo caso mi piace. Il libro è un historical fiction e con la canzone non c'entra nulla. 
 

 
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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce! 

mercoledì 12 gennaio 2022

No WWW, no party #24

So che un No WWW, no party già la seconda settimana di gennaio pare brutto, ma devo dire che non la sto prendendo in tragedia come avrei fatto altre volte - sarà perché in questo periodo ho altre cose a cui pensare.
 
Spero vi faccia piacere sapere che sono negativa e ufficialmente guarita dal Covid e almeno io posso tirare il fiato e lasciarmela alle spalle - per quanto riguarda i miei genitori, stiamo aspettando trepidanti i tamponi di lunedì prossimo e poi forse finalmente torneremo alle nostre vite.


WWW Past: vi avevo riassunto le ultime brevi letture del 2021 in un nuovo appuntamento del BRT e il primo libro dell'anno è stato Fuoco sotto la cenere di Teodora Kostova (recensione QUI), che non è stato troppo entusiasmante ma è stato quello di cui avevo bisogno al momento.

WWW Present: sono quasi al 40% di The Spanish Love Deception di Elena Armas - solo?! direte voi, specialmente se consideriamo che l'avevo iniziato l'anno scorso. Non mi sta dispiacendo, ma non mi sta neanche prendendo emotivamente - per quanto ami lo slow burn, di fatto qui non sta accadendo niente e non si vede neanche quella rivalità da ufficio che perlomeno si vedeva agli inizi di The Hating Game di Sally Thorne. Ci sono un sacco di frasi che si ripetono, un sacco di concetti rigirati in maniera diversa per esprimere la stessa cosa che allungano un brodo di cui non avevamo bisogno - per dirvi, la versione audio salta un sacco di frasi che invece sono presenti nella versione ebook. Anche Mariana Zapata scrive dei mattoni di slow burn, ma lei sì che mi prende allo stomaco con una morsa. In ogni caso, ribadisco, non mi dispiace e quindi sono curiosa di andare avanti - ma gente, sono 14 ore di audiolibro e per un romance per me sono troppe. Non dico che voglio l'instalove, ma neanche che non accada nulla di nulla!

WWW Future: ho sempre in programma Aristotle and Dante Dive Into the Waters of the World di Benjamin Alire Sáenz e Here's to Us di Becky Albertalli e Adam Silvera.

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Lascio la parola a voi perché abbiamo visto che io ho ben poco da dire.

lunedì 10 gennaio 2022

[Recensione] "Fuoco sotto la cenere" di Teodora Kostova

Buon inizio settimana, gente - torna una vera recensione su questi schermi, ammesso che mi ricordi come si fa. 

La prima lettura dell'anno non è stata a cinque stelle come quella dell'anno scorso - anzi, forse si meriterebbe pure qualcosa in meno rispetto alla valutazione in stelline che ho effettivamente dato, ma sebbene non sia stata eccelsa come lettura è stata comunque capace di tirarmi fuori dalla reading slump.
 
 
Titolo: Fuoco sotto la cenere
Titolo originale: Stoking the Fire
Serie: Salus Security #1
Autrice: Teodora Kostova
Data di uscita: 27 agosto 2021
Data di uscita originale: 4 marzo 2021
Pagine: 255 (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/3IvcjyT

Trama: «Hai assunto il mio ex per farmi da guardia del corpo?»

Quando Alec ha lasciato New York, e ha lasciato me, ero un vero casino e i miei giorni erano uno sfocato susseguirsi di alcool, feste e sesso senza senso.
Fino a quando mia sorella non è quasi morta in un incidente stradale e la sua ripresa è stata la sveglia di cui avevo bisogno.
Adesso, tre anni dopo, mi sono dato una ripulita, sono sobrio e sono finalmente diventato il figlio che mio padre ha sempre voluto che fossi: l’erede della Van Dorf Media Group.
Ma far parte di una delle famiglie più influenti d’America ha degli svantaggi, come dei fantastici suprematisti che cercano di ucciderti.
La soluzione di mio padre? Assumere Alec Bonovich per proteggermi.
Non importa che sia il mio ex.
Non importa che mi basti vederlo perché il cuore mi salti in gola.
Non importa che sia l’unico uomo che mi abbia mai spezzato il cuore.
Perché Alec è il migliore.
Ed è l’unico di cui mi fidi per proteggermi, ora che la mia vita è in pericolo.

Fuoco sotto la cenere è il primo libro della serie Salus Security. Questo romanzo ha per protagonisti una guardia del corpo che vuole una seconda occasione, il riluttante erede di un impero mediatico che non pensa di meritare una seconda occasione e una sottotrama di suspense con un pizzico di angst. Tutti i libri della serie possono essere letti come stand-alone, ma leggerli in ordine offrirà al lettore un’esperienza più ricca.

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Se vogliamo essere del tutto sinceri, questo libro non mi ha entusiasmata troppo ma l'ha fatto quel tanto che basta perché mi sentissi comunque invogliata a proseguire nella lettura e non ricadessi nella reading slump. 
 

Zach Van Dorf è l'erede di un vasto impero mediatico a New York - almeno lo è sulla carta, dal momento che non ha nessuna intenzione di partecipare all'attività di famiglia ma non sa ancora come dirlo a suo padre. Il suo è un cognome pesante: ovunque vada viene riconosciuto, fotografato, taggato e tutti cercano di essergli amici oppure lo osteggiano apertamente come ragazzo viziato ed egocentrico. 

L'incontro con Alec è attrazione a prima vista per entrambi: Alec è un ex-militare che sta costruendo la sua società di sicurezza ed è l'unico capace di distrarre Zach dalla sua ansia e dal suo perenne controllare i social media per vedere cosa la gente e le malelingue dicano di lui e della sua famiglia. 

Entrambi però non sono pronti per una storia che ha già tutte le connotazioni di una relazione seria: Alec è ancora tormentato dagli incubi e dal suo disturbo da stress post-traumatico, Zach non riesce a fregarsene di quello che la gente dice di lui e non riesce a gestire l'ansia. Il fatto che poi Alec debba andare a Los Angeles per trovare investitori e costruire seriamente la sua società non aiuta affatto - e così Zach, che non ha intenzione di mollare tutto per seguirlo, lo lascia nel più crudele dei modi. 

Tre anni dopo, una serie di attentati e minacce alla famiglia Van Dorf riportano Alec nella vita di Zach, quando il padre di quest'ultimo decide di assumerlo per proteggere suo figlio. Zach non ne vuole sapere di limitazioni alla propria libertà - anche se ora è tutto casa e università e non più feste e club privati - e di avere una guardia del corpo che lo segue ovunque. Soprattutto non ne vuole sapere di Alec perché, e lo sa benissimo, non ha mai smesso di amarlo e vederlo è un continuo colpo al cuore. 


Quello tra Zach e Alec è chiaramente un instalove - che in realtà stavolta non mi ha disturbata tanto quanto avrebbe fatto in altre occasioni. A disturbarmi di più è stato il "tell, no show" dell'autrice - tante cose della conoscenza tra Zach e Alec, del loro rapporto e della sua profondità ci vengono dette e non mostrate e io non mi sono mai sentita coinvolta emotivamente da loro o dalla loro storia. 

Zach è un ragazzo egocentrico e viziato che di base non ha questa gran crescita emotiva - e anche se ce l'ha, ci viene detto e non mostrato. Ha fatto una carognata nei confronti di Alec, il quale avrebbe meritato molto di meglio e invece quest'ultimo continua ad adorare Zach qualunque cosa faccia ed è praticamente il suo zerbino - ci sarebbe proprio voluto il suo punto di vista perché Alec non riusciamo mai a conoscerlo davvero o a sapere qualcosa del suo passato che non siano informazioni riportate da Zach in passaggio a seconda dell'occasione o della circostanza in cui si trovano. 

Lo stesso vale per il migliore amico di Zach, Adrian - complice anche lui, sebbene involontario, della carognata. Anche lui non è un personaggio che ho particolarmente amato - un personaggio che vuole mantenere a tutti i costi un alone di mistero in quanto "giornalista investigativo", ma che risulta alquanto irritante con questo atteggiamento. Lui sarà il protagonista del secondo romanzo e potrei anche leggerlo quando uscirà, ma anche in questo caso Felix - proprio come Alec - si meriterebbe di meglio. 

Il mistero di fondo, ciò che sta alla base delle minacce alla famiglia Van Dorf, è un po' debole e lasciato in disparte per la maggior parte del romanzo - e anche quando viene affrontato, viene affrontato in maniera alquanto superficiale perché il focus resta sempre la storia tra Zach e Alec. O meglio, Zach resta sempre concentrato su stesso e su quello che prova per Alec, sul sesso tra loro e su quanto sia magnifico e su quello che Alec potrebbe o non potrebbe provare per lui. Cioè, alla fine manco ho capito in cosa si è laureato e che lavoro andrà a fare - anche se in realtà non mi sembra dissimile da quello che avrebbe potuto fare lavorando per suo padre.

Fuoco sotto la cenere non è stata per me una lettura memorabile oppure emotivamente coinvolgente, ma è stata quello di cui avevo bisogno per ricominciare a leggere e sentirmi di nuovo invogliata a riprendere in mano un libro - a volte basta solo questo. 

venerdì 7 gennaio 2022

BRT: Breve Riassunto della Trama #12

Dodicesimo appuntamento con questa rubrica inventata da me e se siete nuovi di queste parti oppure vi siete sempre persi questa rubrica perché a prima vista la credevate una carrellata delle nuove uscite, potete leggere la divertente(?) origine del suo titolo QUI.

BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di tre o cinque, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.

Sulla disperazione d'amore di Stefano Bonaga
 
Letto a dicembre. 
 
Quando lavoravo in biblioteca nel 2015/2016, uno dei progetti di cui mi occupavo tramite il servizio civile era la rimessa in circolo di testi che la biblioteca riteneva troppo vecchi, che non venivano più presi a prestito oppure si trattava di copie un po' malconce che erano state sostituite con copie nuove e messi a disposizione di vari esercizi commerciali del paese, dove ognuno poteva ingannare l'attesa per esempio dalla parrucchiera e portarsi a casa il libro senza obbligo di restituirlo oppure con la possibilità di lasciarlo in un altro esercizio commerciale aderente. Dal momento che me ne occupavo io - dalla lista cartacea e digitale, all'identificazione del genere, all'inscatolamento e così via, capitava spesso che quando un libro attirasse la mia attenzione venisse poi a casa con me - e non sapete quanti libri sono venuti a casa con me. Questo mi ispirava molto dal titolo, credevo fosse un testo in cui avrei trovato molte frasi da sottolineare - un po' stile Baci Perugina. Invece è pesante, poco scorrevole, per niente chiaro, contorto, dalla dialettica che vuole sembrare altisonante ma resta sempre oscura e nebulosa - in poche parole è un trattato di filosofia. L'avevo iniziato a fine estate, ma solo leggere una pagina mi sembrava come se ne stessi leggendo un centinaio - moltiplicate questa sensazione per 75 pagine. 


Piccolissimo di Antonio Amurri
 
Letto a dicembre. 
 
Lo stesso discorso fatto sopra vale anche qui  - ovvero il modo in cui sono entrata in possesso di questo libro. Qui non sono proprio andata alla cieca - i miei genitori avevano due libri di questo autore che avevo divorato quando ero alle medie, Come uccidere la moglie e perché e Come uccidere il marito senza tanti perché. Amurri è un umorista, prende i peggiori difetti e le situazioni normali di un matrimonio e le porta all'esasperazione - e stessa cosa fa in questo libro, in cui racconta scene di vita famigliare e situazioni tipo, disavventure e marachelle dei quattro figli che conosciamo già dai libri precedenti, scaramucce con la moglie e idiosincrasie. Ovviamente è figlio dei suoi anni e ne risente - a leggerlo oggi, tantissime cose sono un po' cliché e hanno anche un vago sentore di sessismo in alcune parti, ma nonostante questo è stato capace di farsi sorridere e sì, anche ridere abbastanza spesso. 


I vestiti che non metti più di Luca Murano
 
Letto a dicembre. 
 
Per questa serie di racconti, devo ringraziare l'autore che mi ha mandato una copia digitale del libro e ha aspettato con pazienza che la leggessi per poi parlarne sul blog. Si tratta di una ventina di racconti che partono da situazioni comuni e a volte restano ancora alla realtà e altre volte prendono una piega abbastanza surreale, un po' alla Black Mirror. A volte si incappa in una situazione normalissima che resta tale e in cui chiunque potrebbe identificarsi se si verificassero le medesime circostanze e altre volte invece proseguono con una vena di follia che ti lascia in spasimante attesa di vedere dove l'autore andrà a parare - oppure che mossa faranno i suoi protagonisti. E questi protagonisti spesso si chiedono chi sono, se hanno avuto davvero il coraggio di vivere la vita che volevano oppure se sono stati vigliacchi e si sono accontentati per qualsiasi motivo, arrivando a fingere che ciò che hanno in quel momento è esattamente ciò che hanno sempre voluto. A volte invece sono tristi oppure frustati e arrabbiati, ma così tanto che basta un Estathè alla pesca per farli scoppiare d'ira contro il primo malcapitato di turno. Sono racconti che parlano di famiglia, di relazioni d'amore e di amicizia, di scoperta e di lutto, di rimpianti e rimorsi e ricordi - sono un mix così variegato che penso tutti troveranno la storia che fa al caso proprio.

mercoledì 5 gennaio 2022

WWW.. Wednesday! #262

Non so neanche se mi ricordo come si scrive un WWW Wednesday - pensate un po'.
 
In ogni caso eccomi, ancora ad aspettare che l'AUSL mi chiami per un secondo molecolare per verificare se sono ancora positiva oppure no - anche se comunque, e per fortuna, sto e mi sento decisamente bene. 
 
Abbiamo molto da recuperare qui, vero?


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Dopo la fatica fatta con Taint di Janet Kelley (recensione), avevo iniziato il libro della Armas - ma poi mi sono arenata al 12% sebbene fosse partito molto bene e mi stuzzicasse l'idea di un office romance. Anche se lavoravo sei ore, spesso dopo il lavoro avevo altre cose da fare oppure mi addormentavo in poltrona - però avevo sempre il "problema" della challenge di Goodreads da portare a termine, così mi sono data a letture brevi: le prime due facevano ancora parte dei libri che avevo tenuto da parte per l'estate e l'ultimo è un omaggio dell'autore che ha aspettato con pazienza che lo leggessi. Insieme alla mia voglia di leggere mancava anche la mia voglia di scrivere - come si è visto dall'assenza totale sul blog per più di due settimane: ho deciso quindi che, per riprendere il ritmo, vi parlerò di Sulla disperazione d'amore di Stefano Bonaga, Piccolissimo di Antonio Amurri e I vestiti che non metti più di Luca Murano in un BRT: Breve Riassunto della Trama che ho già scritto e programmato per venerdì. 
Di tutti i libri che avevo deciso di leggere nei tre mesi gratis di Kindle Unlimited, alla fine sono riuscita a portarne a termine solo due. Il secondo è proprio Fuoco sotto la cenere di Teodora Kostova - si tratta di M/M con un pizzico di mistero che non mi ha esattamente entusiasmata o fatto battere il cuore, ma è stato sufficiente a prendermi abbastanza e a farmi tornare voglia di leggere. La recensione credo che la programmerò per lunedì. 
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

In realtà volevo cominciare da altro, ma visto che
The Spanish Love Deception di Elena Armas mi è dispiaciuto non essere riuscita a finirlo con Kindle Unlimited, penso che ora ci riproverò e lo ascolterò su Storytel - e incrociamo le dita perché Aaron mi sembrava davvero alquanto promettente e ho proprio voglia di un office romance che mi piaccia sul serio, dal momento che poi non mi sono mai neanche innamorata davvero di The Hating Game di Sally Thorne. Anche se il film...
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

 
Hai Storytel - vuoi forse perdere l'occasione di farti leggere Aristotle and Dante Dive Into the Waters of the World di Benjamin Alire Sáenz da Lin-Manuel Miranda? Certo che no! Sequel di Aristotle e Dante scoprono i segreti dell'universo ripubblicato a novembre dalla Oscar Vault (ma io l'ho letto/ascoltato a novembre 2020), non vedo l'ora di tornare da questi due ragazzi cullata dalla voce di Lin. 
E in attesa che la flessibile diventi disponibile nell'edizione che voglio io, grazie a Storytel torno da altri due ragazzi che hanno il mio cuore: Ben e Arthur in Here's to Us di Becky Albertalli e Adam Silvera, sequel di What If It's Us - mio primo libro del 2021. Anche questo secondo romanzo so già che ha le varie "parti" i cui titoli sono versi di Only Us di Dear Evan Hansen - e uno dei narratori, come nel primo, è Noah Galvin che è stato proprio Evan Hansen a teatro. 
 
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Dai che sento che sto tornando in carreggiata - con le letture che mi aspettano come posso non farlo?! Vediamo di far partire alla grande questo 2022 almeno sotto questo punto di vista. Voi che mi dite invece? State bene per prima cosa? 

lunedì 3 gennaio 2022

Tirando le somme del... 2021

Eccomi qui, con il post tanto atteso - forse solo dalla sottoscritta.
 
Se avete letto il recap di dicembre dell'altro giorno, allora sapete che sono positiva al Covid-19 - nonostante lo stato di negazione, trovo veramente ironico che non me lo sia beccato in piena stagione estiva lavorando da fine maggio ad inizio settembre vedendo non so quante persone e maneggiando non so quanti soldi e che invece me lo sia preso in neanche un mese e mezzo di lavoro. Sotto le feste di Natale, oltretutto - quindi bella fine 2021 e bell'inizio 2022. 
 
La cosa importante è che comunque di base sto bene - dopo quei quattro giorni di raffreddore non ho più avuto niente, solo che mi scoccia lo stesso. 
 
Il 2021 è stato un anno strano - per certi versi mi è sembrato durare cent'anni, dall'altra parte mi sembra ieri che stavo guardando WandaVision proprio a gennaio dell'anno scorso.

Tirando le somme del... è una rubrica inventata da me e pubblicata l'ultimo giorno dell'anno in cui non solo faccio il riepilogo di tutti i libri letti durante i precedenti 365 giorni, ma anche dei film visti e delle nuove serie iniziate e delle vecchie serie concluse.


2021



LIBRI, GRAPHIC NOVEL, MANGA, ECC...

Nel 2021 ho segnato come letti... 65 titoli
 
Ho concluso la challenge di Goodreads proprio il 31 dicembre - e, se vogliamo essere sinceri, ho un po' barato finendo l'ultimo libro il primo dell'anno nuovo. 
 
Ero partita con tanti buoni propositi: due cartacei e due eARC al mese - e per un po' ce l'ho fatta, avevo messo comunque in conto che regali della Vodafone quali Storytel e Kindle Unlimited avrebbero fatto saltare i miei piani. 

Ciò che non avevo messo in conto è stato altro.  
 
Ho letto poco - veramente poco. L'anno scorso avevo letto 80 titoli.
 
Ho avuto una diagnosi di fibromialgia a marzo - spesso mi manca la concentrazione, spesso sono molto stanca, spesso voglio solo dormire. E non ho ancora imparato a bilanciare i doveri di essere un'adulta con il tempo libero che vorrei per fare ciò che voglio - e la lettura finisce sempre per risentirne. 

Avevo selezionato libri brevi da leggere in estate durante il lavoro estivo, ma non ci sono riuscita - la priorità era sempre riposarmi e dormire. E anche con il lavoro di collaboratrice scolastica dopo non sono riuscita a trovare un equilibrio. 
Ho avuto fasi di reading slump, libri che non mi hanno entusiasmata, libri che mi sono ostinata a finire anche se non ne avevo voglia - e pure Storytel, mia salvezza negli anni precedenti, spesso non riusciva a tenermi sveglia abbastanza da proseguire con l'ascolto di un libro e ho finito con il perdere un sacco di opportunità. 

Però ci sono stati anche libri che ho amato con tutto il cuore e a loro sono davvero grata - i primi sei mesi del 2021 sono pieni di libri che porto ancora nel cuore.



Di questi 65 titoli, 6 sono stati graphic novel.
Per quanto riguarda romanzi e novelle (tra cartacei, digitale e audiolibri), quest'anno i libri in italiano sono stati 18 (cinque in più dell'anno scorso) e quelli in inglese sono stati 41 - di cui 39 inediti in Italia. 
Le valutazioni a cinque stelle sono state 12 in totale (il doppio dell'anno scorso), la media delle mie valutazioni 3,8
 

SERIE TV

HO INIZIATO:





HO TERMINATO:



HO ABBANDONATO/INTERROTTO:


TOTALE:

Iniziate: 6 | Terminate: 20 | Abbandonate: 9 | In corso: 40

Anche quest'anno ho scelto di interrompere serie televisive che non avevo più intenzione o voglia di continuare - ed è vero che ne ho iniziate più dell'anno scorso, ma (con due eccezioni) si tratta di serie spin-off della serie madre oppure, come nel caso della Marvel, di ampliamenti del suo universo. Già in questi giorni inizierò due nuove serie, ma sono sempre spin-off delle rispettive serie madri: FBI: International e CSI: Vegas - quindi tecnicamente non sto infrangendo nessuna regola.

American Gods ha avuto una fine infame - potevano fare a meno di quell'inutile seconda stagione e andare direttamente al sodo. Ho amato vedere Sebastian Stan di nuovo nei panni di Bucky - il quale finalmente ha avuto lo spazio che meritava - e mi mancherà un sacco la famiglia Gallagher di Shameless.


FILM

Cinema: 6
DVD: 1
Televisione: 3
Rewatch: 1
Streaming: 127

TOTALE: 138

La cifra dei film al cinema è sempre bassa rispetto agli standard che avevo una volta, ma è aumentata di quattro unità rispetto al 2020. E per il resto sì, ho letto meno e guardato più serie televisive e film dell'anno scorso - il totale dello streaming e il totale in generale sono aumentati di dieci unità.

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È arrivata dunque ufficialmente la fine del 2021 con questo post - e come al solito le tabelle delle serie televisive mi hanno fatto uscire di testa perché il codice HTML vuole fare sempre quello che gli pare a lui. 

Anche quest'anno è stato difficile, pieno di complicazioni ed imprevisti - però sono riuscita ad affrontarlo con la mia famiglia e le mie amiche accanto, che anche adesso che sono "malata" si stanno dimostrando le migliori. 

La musica non è mancata con i soliti noti e con qualche nuova scoperta. 

E poi ci siete stati voi, quelli che ancora fanno aumentare il numero delle visite e commentano e mi ricordano perché è bello avere un posto in cui parlare delle proprie passioni anche quando mi viene voglia di mollare tutto - grazie. 
Volevo impostare la challenge di Goodreads a 50 libri per renderla più abbordabile e farmi venire meno ansia, ma alla fine l'ho settata ancora sui 65 - speriamo di farcela. 

A tutti voi (e anche a me stessa perché sono egoista) auguro uno splendido 2022 - ne abbiamo davvero bisogno.