lunedì 10 gennaio 2022

[Recensione] "Fuoco sotto la cenere" di Teodora Kostova

Buon inizio settimana, gente - torna una vera recensione su questi schermi, ammesso che mi ricordi come si fa. 

La prima lettura dell'anno non è stata a cinque stelle come quella dell'anno scorso - anzi, forse si meriterebbe pure qualcosa in meno rispetto alla valutazione in stelline che ho effettivamente dato, ma sebbene non sia stata eccelsa come lettura è stata comunque capace di tirarmi fuori dalla reading slump.
 
 
Titolo: Fuoco sotto la cenere
Titolo originale: Stoking the Fire
Serie: Salus Security #1
Autrice: Teodora Kostova
Data di uscita: 27 agosto 2021
Data di uscita originale: 4 marzo 2021
Pagine: 255 (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/3IvcjyT

Trama: «Hai assunto il mio ex per farmi da guardia del corpo?»

Quando Alec ha lasciato New York, e ha lasciato me, ero un vero casino e i miei giorni erano uno sfocato susseguirsi di alcool, feste e sesso senza senso.
Fino a quando mia sorella non è quasi morta in un incidente stradale e la sua ripresa è stata la sveglia di cui avevo bisogno.
Adesso, tre anni dopo, mi sono dato una ripulita, sono sobrio e sono finalmente diventato il figlio che mio padre ha sempre voluto che fossi: l’erede della Van Dorf Media Group.
Ma far parte di una delle famiglie più influenti d’America ha degli svantaggi, come dei fantastici suprematisti che cercano di ucciderti.
La soluzione di mio padre? Assumere Alec Bonovich per proteggermi.
Non importa che sia il mio ex.
Non importa che mi basti vederlo perché il cuore mi salti in gola.
Non importa che sia l’unico uomo che mi abbia mai spezzato il cuore.
Perché Alec è il migliore.
Ed è l’unico di cui mi fidi per proteggermi, ora che la mia vita è in pericolo.

Fuoco sotto la cenere è il primo libro della serie Salus Security. Questo romanzo ha per protagonisti una guardia del corpo che vuole una seconda occasione, il riluttante erede di un impero mediatico che non pensa di meritare una seconda occasione e una sottotrama di suspense con un pizzico di angst. Tutti i libri della serie possono essere letti come stand-alone, ma leggerli in ordine offrirà al lettore un’esperienza più ricca.

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Se vogliamo essere del tutto sinceri, questo libro non mi ha entusiasmata troppo ma l'ha fatto quel tanto che basta perché mi sentissi comunque invogliata a proseguire nella lettura e non ricadessi nella reading slump. 
 

Zach Van Dorf è l'erede di un vasto impero mediatico a New York - almeno lo è sulla carta, dal momento che non ha nessuna intenzione di partecipare all'attività di famiglia ma non sa ancora come dirlo a suo padre. Il suo è un cognome pesante: ovunque vada viene riconosciuto, fotografato, taggato e tutti cercano di essergli amici oppure lo osteggiano apertamente come ragazzo viziato ed egocentrico. 

L'incontro con Alec è attrazione a prima vista per entrambi: Alec è un ex-militare che sta costruendo la sua società di sicurezza ed è l'unico capace di distrarre Zach dalla sua ansia e dal suo perenne controllare i social media per vedere cosa la gente e le malelingue dicano di lui e della sua famiglia. 

Entrambi però non sono pronti per una storia che ha già tutte le connotazioni di una relazione seria: Alec è ancora tormentato dagli incubi e dal suo disturbo da stress post-traumatico, Zach non riesce a fregarsene di quello che la gente dice di lui e non riesce a gestire l'ansia. Il fatto che poi Alec debba andare a Los Angeles per trovare investitori e costruire seriamente la sua società non aiuta affatto - e così Zach, che non ha intenzione di mollare tutto per seguirlo, lo lascia nel più crudele dei modi. 

Tre anni dopo, una serie di attentati e minacce alla famiglia Van Dorf riportano Alec nella vita di Zach, quando il padre di quest'ultimo decide di assumerlo per proteggere suo figlio. Zach non ne vuole sapere di limitazioni alla propria libertà - anche se ora è tutto casa e università e non più feste e club privati - e di avere una guardia del corpo che lo segue ovunque. Soprattutto non ne vuole sapere di Alec perché, e lo sa benissimo, non ha mai smesso di amarlo e vederlo è un continuo colpo al cuore. 


Quello tra Zach e Alec è chiaramente un instalove - che in realtà stavolta non mi ha disturbata tanto quanto avrebbe fatto in altre occasioni. A disturbarmi di più è stato il "tell, no show" dell'autrice - tante cose della conoscenza tra Zach e Alec, del loro rapporto e della sua profondità ci vengono dette e non mostrate e io non mi sono mai sentita coinvolta emotivamente da loro o dalla loro storia. 

Zach è un ragazzo egocentrico e viziato che di base non ha questa gran crescita emotiva - e anche se ce l'ha, ci viene detto e non mostrato. Ha fatto una carognata nei confronti di Alec, il quale avrebbe meritato molto di meglio e invece quest'ultimo continua ad adorare Zach qualunque cosa faccia ed è praticamente il suo zerbino - ci sarebbe proprio voluto il suo punto di vista perché Alec non riusciamo mai a conoscerlo davvero o a sapere qualcosa del suo passato che non siano informazioni riportate da Zach in passaggio a seconda dell'occasione o della circostanza in cui si trovano. 

Lo stesso vale per il migliore amico di Zach, Adrian - complice anche lui, sebbene involontario, della carognata. Anche lui non è un personaggio che ho particolarmente amato - un personaggio che vuole mantenere a tutti i costi un alone di mistero in quanto "giornalista investigativo", ma che risulta alquanto irritante con questo atteggiamento. Lui sarà il protagonista del secondo romanzo e potrei anche leggerlo quando uscirà, ma anche in questo caso Felix - proprio come Alec - si meriterebbe di meglio. 

Il mistero di fondo, ciò che sta alla base delle minacce alla famiglia Van Dorf, è un po' debole e lasciato in disparte per la maggior parte del romanzo - e anche quando viene affrontato, viene affrontato in maniera alquanto superficiale perché il focus resta sempre la storia tra Zach e Alec. O meglio, Zach resta sempre concentrato su stesso e su quello che prova per Alec, sul sesso tra loro e su quanto sia magnifico e su quello che Alec potrebbe o non potrebbe provare per lui. Cioè, alla fine manco ho capito in cosa si è laureato e che lavoro andrà a fare - anche se in realtà non mi sembra dissimile da quello che avrebbe potuto fare lavorando per suo padre.

Fuoco sotto la cenere non è stata per me una lettura memorabile oppure emotivamente coinvolgente, ma è stata quello di cui avevo bisogno per ricominciare a leggere e sentirmi di nuovo invogliata a riprendere in mano un libro - a volte basta solo questo. 

2 commenti:

  1. Non è il libro che meritavi ma quello di cui avevi bisogno. E nonostante tu sia stata molto chiara nel dire che alla fine non è una lettura memorabile, un po' di voglia di leggerlo me l'hai fatta venire ^-^
    Per il resto come va? Sei riuscita a prenotare il tampone?

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    1. Va bene, grazie! Ho fatto un altro tampone questa mattina e finalmente sono negativa! *-*

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