Chi è che a 31 anni è praticamente già un rottame a livello fisico?
La qui presente.
E niente - dopo aver avuto una lombalgia già a 13 anni che da quel momento mi ha impedito di dormire a pancia in giù come ho sempre amato, da quando l'anno scorso ho dovuto trasportare la ruota di scorta persa per strada per 300 metri poi la mia schiena non è più stata la stessa e ora anche dormire a pancia in su è straziante. Per non parlare del dolore che a momenti alterni da qualche settimana mi si irradia dall'osso del fianco giù lungo il femore.
Così, in attesa di fare i raggi per una sospetta lombosciatalgia, sono qui che mando giù antinfiammatori e miorilassanti come se fossero caramelle.
Ci distraiamo con un libro?
La qui presente.
E niente - dopo aver avuto una lombalgia già a 13 anni che da quel momento mi ha impedito di dormire a pancia in giù come ho sempre amato, da quando l'anno scorso ho dovuto trasportare la ruota di scorta persa per strada per 300 metri poi la mia schiena non è più stata la stessa e ora anche dormire a pancia in su è straziante. Per non parlare del dolore che a momenti alterni da qualche settimana mi si irradia dall'osso del fianco giù lungo il femore.
Così, in attesa di fare i raggi per una sospetta lombosciatalgia, sono qui che mando giù antinfiammatori e miorilassanti come se fossero caramelle.
Ci distraiamo con un libro?
Titolo: Clique Bait
Autrice: Ann Valett
Data di uscita: 28 aprile 2020
Durata: 8H 54Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/3eZyopS
Trama [tradotta da me]: Chloe Whittaker è in cerca di vendetta. L'anno scorso la vita della sua migliore amica Monica è stata devastata senza alcuna pietà dagli studenti più popolari del loro liceo, così quest'anno Chloe ha in mente di buttarli giù dal loro piedistallo uno ad uno. Ha scambiato i suoi jeans e le sue magliette per vestiti all'ultima moda, cancellato dai social media tutto ciò che potrebbe legarla a Monica (e far saltare quindi così la sua copertura) e ideato attentamente un modo per farsi amici i membri della cerchia più popolare. Ora tutto quello che resta da fare è scoprire i loro più profondi e oscuri segreti e rivelarli al mondo.
Chloe ha il piano perfetto… questo fino a quando non comincia ad innamorarsi di una delle persone che è determinata a distruggere.
CONTENT WARNING: bullismo, relazione abusiva, fat-shaming, slut-shaming, abuso di alcol, ricatto, senso di colpa.
Dunque, vi ho espresso più volte i miei dubbi su questo libro dal momento che la sua trama assomiglia parecchio a quella di Foul Is Fair di Hannah Capin - che io ho amato e che è la stata la prima recensione a cinque stelle di quest'anno.
Sarà perché sono partita con aspettative bassissime, ma alla fine questo libro devo dire che mi è piaciuto alquanto. Cioè, a questo punto per me le vette di Foul Is Fair sono inarrivabili in quanto a revenge story in salsa young adult perché il libro della Capin è oscuro e pieno di violenza e sangue, ma sotto altri aspetti anche questo della Valett si difende bene.
Ogni scuola ha le sue gerarchie - ce le aveva la mia e se venite a dirmi che la vostra non le aveva, i casi sono due: o mentite oppure avete vissuto in un'utopia.
Chloe e la sua migliore amica Monica hanno sempre diviso la popolazione studentesca in cinque livelli di popolarità - regole non scritte a cui tutti obbedivano inconsciamente, scale sociali difficili da scalare e fin troppo semplici dalle quali cadere.
Chloe, pur essendo ricca in quanto il padre è CEO di un impero editoriale, è sempre stata bene al Livello 3 - quelli che bene o male passano inosservati, quelli che forse sono conosciuti magari per qualche merito scolastico o qualche altra caratteristica, ma che di base sono "inoffensivi". Monica però trovava stretti i panni del Livello 3 e l'accesso al Livello 1 - quello popolato dai "reali" Lola, Sophie, Maddy, Francis, Zach e William - se l'è sudato, ma poi l'ha anche pagato a caro prezzo.
Perché quelli del Livello 1 sono sempre stati in sei ed è difficile che accolgano tra loro una settima persona, a meno che questa non possa portare un qualche specifico vantaggio all'intero gruppo.
E per quello che hanno fatto a Monica, Chloe è decisa a cambiare completamente se stessa e ad infiltrarsi tra loro per distruggerli dall'interno, un segreto alla volta, e avere così la sua vendetta.
Il primo passo? Avvicinare l'elemento più facilmente abbordabile dei sei - quello più tranquillo e quello per cui non ha nemmeno dovuto andare troppo lontano per trovare "il marcio": William Bishop.
Non è chiaro subito cosa sia successo a Monica, anche se è facilmente intuibile - un po' meno lo sono le circostanze, ma sono una parte di quello che Chloe è determinata a smascherare e a far conoscere al mondo. Ogni capitolo però si apre con Chloe che scrive una lettera a Monica, come se fosse ancora lì con lei - come se si aspettasse una risposta - e attraverso ogni lettera scopriamo che Chloe porta la sua lealtà a tutto un altro livello per un'amica che pensava solo alla popolarità e che, una volta raggiunta, si è dimenticata di lei e la ignorava nei corridoi della scuola.
Però Chloe è decisa ad ottenere vendetta per quella che lei ritiene ancora essere la sua migliore amica, sebbene cieca di fronte ai suoi difetti mentre continua a dipingerla come la persona migliore del mondo e a giustificare le sue azioni.
Chloe mette su un piano che prevede tutte le fasi di infiltrazione, raccoglimento di prove e segreti e poi di successivo smascheramento da far invidia ad un'agenzia di servizi segreti - ma lei non è un agente segreto e quindi è inevitabile (e meno male) che non tutto vada come previsto inizialmente.
La cosa che mi ha fatto restare un po' incredula è il fatto che nessuno associ Chloe a Monica, se non un paio di persone. I Livello 1 vengono quindi descritti come se non notassero nessuno al di fuori della loro cerchia - e ci sta anche, per carità, me l'aspetto da un branco di adolescenti pieni di sé - ma la vedo un po' difficile non ricordare che quella che fino a poco tempo fa era nella tua cerchia, prima invece era sempre insieme ad un'altra ragazza.
Ora, io non sono mai stata un esempio di popolarità e nella mia scuola saremmo stati penso in 600 studenti, ma io ricordo chi girava con chi per i corridoi e ce ne accorgevamo quando qualcuno cambiava compagnia.
Foul Is Fair funzionava già in modo diverso perché Jade non solo cambia aspetto, ma cambia anche scuola quindi è molto più difficile risalire a chi era prima.
In Foul Is Fair il bello di Jade è che era praticamente infallibile, non rischiava quasi mai di scivolare e commettere un passo falso - certamente forse poco credibile, ma in quanto retelling di Macbeth l'ho accettato senza problemi.
Chloe invece passi falsi ne commette e viene anche scoperta subito nelle sue intenzioni e nella sua vecchia amicizia con Monica, ma le va bene perché non è l'unica che vuole distruggere i Livello 1 - e nel caso di Chloe ho apprezzato il fatto che commetta passi falsi e che non sia sempre all'altezza della maschera che si è dipinta addosso perché ha reso la cosa molto più credibile: per quanto pensi ad ogni possibile aspetto o azione dopo qualcosa che hai causato e messo in moto, ci sarà sempre qualcosa che ti sfugge. Così come ci sarà sempre la reazione emotiva che non riesci a controllare con la logica e la razionalità, con la prontezza di riflessi e il sangue freddo.
C'è da dire che il romanzo a volte cade nel troppo raccontato e nel poco mostrato.
Purtroppo le vite famigliari o più personali dei membri del Livello 1 non vengono approfondite - così come in realtà non viene neanche sviscerata a fondo l'amicizia di Chloe con Monica andando indietro nel passato per spiegare cosa legasse due persone così diverse - però non mancano i ricatti, i segreti sordidi, il lavoro sotto copertura come ad esempio origliare attraverso i muri ed escamotage per non risultare sospetta.
Ecco, se Foul Is Fair è molto più crudo e violento perché retelling di Macbeth, Clique Bait ha invece tantissime vibes alla Gossip Girl - tradimenti, relazioni proibite, ripicche, lotte interne, feste in cui circola alcol e ogni foto compromettente scattata e conservata serve a mantenere il potere e la lealtà degli altri membri del gruppo. Un po' alla "se vado a fondo io, allora tu vieni con me", insomma - questo perché Chloe si rende presto conto che il Livello 1 è un gruppo alquanto disfunzionale e ogni membro a volte presentato e conosciuto con la sola caratteristica (sgradevole) dominante.
È comunque un libro che parla di ansia e di senso di colpa perché, anche nascosto, il disagio per ciò che è accaduto a Monica ha avuto ripercussioni sulle personalità di molti. Ci sono tutti quegli aspetti veri e credibili di un sistema scolastico: la pressione sociale, chi sta in cima e chi sta in basso, chi adora e venera la terra su cui camminano i "reali" e chi invece se ne frega, la comune sete di gossip che trascende qualsiasi livello sociale.
Il finale è troppo brusco, tagliato corto di netto - avrebbe meritato più approfondimento e soprattutto la fase degli "effetti collaterali" è poco sviluppata. Anche le reazioni di alcuni sono poco credibili - gente che è stata una iena per tutto il libro, ora improvvisamente messa di fronte alla possibilità di essere smascherata, decide dal giorno alla notte di farla finita con la popolarità e di voler essere "umana". Anche Parker Fadley di Cracked Up to Be affronta una cosa simile (sebbene le circostanze fossero completamente diverse e lei non fosse una mean girl), ma la cosa aveva un ritmo molto più graduale - sebbene ai suoi compagni fosse sembrato lo stesso improvviso.
Insomma - fermo restando che per me al Livello 1 (ah-ah, battuta!) resta Foul Is Fair di Hannah Capin in maniera indiscussa come young adult sulla vendetta - nonostante i difetti di Clique Bait penso che su Goodreads arrotonderò il punteggio a 4 stelle perché, sebbene privo di grandi colpi di scena o suspense, comunque mi ha piacevolmente intrattenuta.
Se volete una storia di vendetta meno oscura e sanguinolenta di un retelling di Macbeth, allora questo dalle vibes alla Gossip Girl fa per voi.
Autrice: Ann Valett
Data di uscita: 28 aprile 2020
Durata: 8H 54Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/3eZyopS
Trama [tradotta da me]: Chloe Whittaker è in cerca di vendetta. L'anno scorso la vita della sua migliore amica Monica è stata devastata senza alcuna pietà dagli studenti più popolari del loro liceo, così quest'anno Chloe ha in mente di buttarli giù dal loro piedistallo uno ad uno. Ha scambiato i suoi jeans e le sue magliette per vestiti all'ultima moda, cancellato dai social media tutto ciò che potrebbe legarla a Monica (e far saltare quindi così la sua copertura) e ideato attentamente un modo per farsi amici i membri della cerchia più popolare. Ora tutto quello che resta da fare è scoprire i loro più profondi e oscuri segreti e rivelarli al mondo.
Chloe ha il piano perfetto… questo fino a quando non comincia ad innamorarsi di una delle persone che è determinata a distruggere.
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CONTENT WARNING: bullismo, relazione abusiva, fat-shaming, slut-shaming, abuso di alcol, ricatto, senso di colpa.
Dunque, vi ho espresso più volte i miei dubbi su questo libro dal momento che la sua trama assomiglia parecchio a quella di Foul Is Fair di Hannah Capin - che io ho amato e che è la stata la prima recensione a cinque stelle di quest'anno.
Sarà perché sono partita con aspettative bassissime, ma alla fine questo libro devo dire che mi è piaciuto alquanto. Cioè, a questo punto per me le vette di Foul Is Fair sono inarrivabili in quanto a revenge story in salsa young adult perché il libro della Capin è oscuro e pieno di violenza e sangue, ma sotto altri aspetti anche questo della Valett si difende bene.
Ogni scuola ha le sue gerarchie - ce le aveva la mia e se venite a dirmi che la vostra non le aveva, i casi sono due: o mentite oppure avete vissuto in un'utopia.
Chloe e la sua migliore amica Monica hanno sempre diviso la popolazione studentesca in cinque livelli di popolarità - regole non scritte a cui tutti obbedivano inconsciamente, scale sociali difficili da scalare e fin troppo semplici dalle quali cadere.
Chloe, pur essendo ricca in quanto il padre è CEO di un impero editoriale, è sempre stata bene al Livello 3 - quelli che bene o male passano inosservati, quelli che forse sono conosciuti magari per qualche merito scolastico o qualche altra caratteristica, ma che di base sono "inoffensivi". Monica però trovava stretti i panni del Livello 3 e l'accesso al Livello 1 - quello popolato dai "reali" Lola, Sophie, Maddy, Francis, Zach e William - se l'è sudato, ma poi l'ha anche pagato a caro prezzo.
Perché quelli del Livello 1 sono sempre stati in sei ed è difficile che accolgano tra loro una settima persona, a meno che questa non possa portare un qualche specifico vantaggio all'intero gruppo.
E per quello che hanno fatto a Monica, Chloe è decisa a cambiare completamente se stessa e ad infiltrarsi tra loro per distruggerli dall'interno, un segreto alla volta, e avere così la sua vendetta.
Il primo passo? Avvicinare l'elemento più facilmente abbordabile dei sei - quello più tranquillo e quello per cui non ha nemmeno dovuto andare troppo lontano per trovare "il marcio": William Bishop.
Non è chiaro subito cosa sia successo a Monica, anche se è facilmente intuibile - un po' meno lo sono le circostanze, ma sono una parte di quello che Chloe è determinata a smascherare e a far conoscere al mondo. Ogni capitolo però si apre con Chloe che scrive una lettera a Monica, come se fosse ancora lì con lei - come se si aspettasse una risposta - e attraverso ogni lettera scopriamo che Chloe porta la sua lealtà a tutto un altro livello per un'amica che pensava solo alla popolarità e che, una volta raggiunta, si è dimenticata di lei e la ignorava nei corridoi della scuola.
Però Chloe è decisa ad ottenere vendetta per quella che lei ritiene ancora essere la sua migliore amica, sebbene cieca di fronte ai suoi difetti mentre continua a dipingerla come la persona migliore del mondo e a giustificare le sue azioni.
Chloe mette su un piano che prevede tutte le fasi di infiltrazione, raccoglimento di prove e segreti e poi di successivo smascheramento da far invidia ad un'agenzia di servizi segreti - ma lei non è un agente segreto e quindi è inevitabile (e meno male) che non tutto vada come previsto inizialmente.
La cosa che mi ha fatto restare un po' incredula è il fatto che nessuno associ Chloe a Monica, se non un paio di persone. I Livello 1 vengono quindi descritti come se non notassero nessuno al di fuori della loro cerchia - e ci sta anche, per carità, me l'aspetto da un branco di adolescenti pieni di sé - ma la vedo un po' difficile non ricordare che quella che fino a poco tempo fa era nella tua cerchia, prima invece era sempre insieme ad un'altra ragazza.
Ora, io non sono mai stata un esempio di popolarità e nella mia scuola saremmo stati penso in 600 studenti, ma io ricordo chi girava con chi per i corridoi e ce ne accorgevamo quando qualcuno cambiava compagnia.
Foul Is Fair funzionava già in modo diverso perché Jade non solo cambia aspetto, ma cambia anche scuola quindi è molto più difficile risalire a chi era prima.
In Foul Is Fair il bello di Jade è che era praticamente infallibile, non rischiava quasi mai di scivolare e commettere un passo falso - certamente forse poco credibile, ma in quanto retelling di Macbeth l'ho accettato senza problemi.
Chloe invece passi falsi ne commette e viene anche scoperta subito nelle sue intenzioni e nella sua vecchia amicizia con Monica, ma le va bene perché non è l'unica che vuole distruggere i Livello 1 - e nel caso di Chloe ho apprezzato il fatto che commetta passi falsi e che non sia sempre all'altezza della maschera che si è dipinta addosso perché ha reso la cosa molto più credibile: per quanto pensi ad ogni possibile aspetto o azione dopo qualcosa che hai causato e messo in moto, ci sarà sempre qualcosa che ti sfugge. Così come ci sarà sempre la reazione emotiva che non riesci a controllare con la logica e la razionalità, con la prontezza di riflessi e il sangue freddo.
C'è da dire che il romanzo a volte cade nel troppo raccontato e nel poco mostrato.
Purtroppo le vite famigliari o più personali dei membri del Livello 1 non vengono approfondite - così come in realtà non viene neanche sviscerata a fondo l'amicizia di Chloe con Monica andando indietro nel passato per spiegare cosa legasse due persone così diverse - però non mancano i ricatti, i segreti sordidi, il lavoro sotto copertura come ad esempio origliare attraverso i muri ed escamotage per non risultare sospetta.
Ecco, se Foul Is Fair è molto più crudo e violento perché retelling di Macbeth, Clique Bait ha invece tantissime vibes alla Gossip Girl - tradimenti, relazioni proibite, ripicche, lotte interne, feste in cui circola alcol e ogni foto compromettente scattata e conservata serve a mantenere il potere e la lealtà degli altri membri del gruppo. Un po' alla "se vado a fondo io, allora tu vieni con me", insomma - questo perché Chloe si rende presto conto che il Livello 1 è un gruppo alquanto disfunzionale e ogni membro a volte presentato e conosciuto con la sola caratteristica (sgradevole) dominante.
È comunque un libro che parla di ansia e di senso di colpa perché, anche nascosto, il disagio per ciò che è accaduto a Monica ha avuto ripercussioni sulle personalità di molti. Ci sono tutti quegli aspetti veri e credibili di un sistema scolastico: la pressione sociale, chi sta in cima e chi sta in basso, chi adora e venera la terra su cui camminano i "reali" e chi invece se ne frega, la comune sete di gossip che trascende qualsiasi livello sociale.
Il finale è troppo brusco, tagliato corto di netto - avrebbe meritato più approfondimento e soprattutto la fase degli "effetti collaterali" è poco sviluppata. Anche le reazioni di alcuni sono poco credibili - gente che è stata una iena per tutto il libro, ora improvvisamente messa di fronte alla possibilità di essere smascherata, decide dal giorno alla notte di farla finita con la popolarità e di voler essere "umana". Anche Parker Fadley di Cracked Up to Be affronta una cosa simile (sebbene le circostanze fossero completamente diverse e lei non fosse una mean girl), ma la cosa aveva un ritmo molto più graduale - sebbene ai suoi compagni fosse sembrato lo stesso improvviso.
Insomma - fermo restando che per me al Livello 1 (ah-ah, battuta!) resta Foul Is Fair di Hannah Capin in maniera indiscussa come young adult sulla vendetta - nonostante i difetti di Clique Bait penso che su Goodreads arrotonderò il punteggio a 4 stelle perché, sebbene privo di grandi colpi di scena o suspense, comunque mi ha piacevolmente intrattenuta.
Se volete una storia di vendetta meno oscura e sanguinolenta di un retelling di Macbeth, allora questo dalle vibes alla Gossip Girl fa per voi.
Ciao Alice! Per me in realtà "Gossip girl" è sempre stato un "nì", anche se è un telefilm molto simpatico e comunque l'ho visto, proprio per questa questione delle "reginette della scuola", delle "gerarchie"... vero, ogni scuola ha i suoi problemi e le sue "regole" sociali, ma com'è nel telefilm mi è sempre parso un po' esagerato. Posso sbagliarmi eh... da me i gruppetti rivali c'erano eccome, ma "reali" o "reginette" direi di no. Proprio per questo non so se il romanzo è il mio genere... ma comunque grazie per il consiglio!
RispondiEliminaCiao Silvia!
EliminaGuarda, io Gossip Girl l'ho visto dopo che tutto il resto del mondo l'aveva visto in una maratona dalla prima all'ultima stagione su La5 e arrivata alla quarta/quinta non ne potevo veramente più.
Beh, "reali" portati all'estremo non ce n'erano neanche da me, ma ricordo alcuni che spiccavano più di altri e che erano davvero influenti.
Mi spiace molto per la schiena, spero che la situazione possa migliorare il prima possibile :*
RispondiEliminaRiguardo al libro, non è il mio genere, però mi diverto sempre un sacco a leggere le tue recensioni dei romanzi di questo tipo :D
Ahahahahaha, grazie! :)
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