sabato 11 luglio 2020

[Recensione] "The Mall" di Megan McCafferty

Buon weekend, gente - questa recensione sarebbe dovuta andare online al massimo questa mattina, ma ieri proprio non avevo voglia di scriverla e sono pure andata a letto prestissimo. Cosa che non è da me e comunque mi sono svegliata più stanca di quando sono andata a dormire. 

Questo è il cinquantesimo titolo letto quest'anno - e incidentalmente è anche il cinquantesimo libro che leggo grazie a NetGalley. 

Grazie anche a Meghan della St. Martin's Press/Wednesday Books per avermi invitata a partecipare al blogtour e per la copia digitale del romanzo in anteprima.


Titolo: The Mall
Autrice: Megan McCafferty
Data di uscita: 28 luglio 2020
Pagine: 320 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/3ig6kAM

Trama [tradotta da me]: L'anno è il 1991. Scrunchies, mixtapes e 90210 sono cose completamente nuove. Cassie Worthy è esaltata all'idea di trascorrere l'estate dopo il diploma lavorando al Parkway Center Mall. In sei settimane, lei e il suo ragazzo andranno al college a New York per realizzare Il Piano: un'istruzione superiore e il vissero sempre felici e contenti.

Ma si sa cosa si dice dei progetti pianificati attentamente...

Ambientato interamente in un classico “monumento al consumismo”, il romanzo segue Cassie mentre trova l'amicizia, l'amore e infine anche se stessa nel luogo più inaspettato di tutti.



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Cassandra Worthy, figlia di due dentisti che lavorano anche insieme da più di vent'anni e fidanzata con Troy da due, proprio all'inizio dell'estate viene colpita da un brutto caso di mononucleosi che le fa addirittura saltare il ballo di fine anno e la cerimonia di consegna del diploma - ma è solo un piccolo incidente di percorso in un piano che prevede cose molto più grandi e interessanti di due riti di passaggio di fine liceo. 

Il giorno in cui è pronta per tornare al lavoro al centro commerciale però tutto cambia quando Troy si mostra scostante, viene quasi soffocata a morte da un profumo che una sottospecie di demone uscito dall'inferno - aka Helen, che a quanto pare l'ha sostituita in ogni campo - le ha spruzzato addosso e infine si ritrova senza lavoro. 
Senza più ragazzo e lavoro - senza più Il Piano - Cassie si sente persa e senza direzione e le cose peggiorano quando anche i suoi genitori le danno una notizia che mette in discussione tutto quello che ha sempre pensato del rapporto tra i suoi genitori.

Non è facile ricominciare - specialmente quando l'estate è già cominciata e in pochi posti ancora cercano personale. Ancora meno facile è quando fai una lista dei negozi del centro commerciale e dei lavori che puoi fare all'interno di esso e come scala di valutazione e paragone usi "l'attrattiva" dei personaggi maschili di 90210.
Non aiuta poi il ragazzo del negozio di musica che ti prende in giro proprio nel momento in cui sei più a terra e scoppi in lacrime proprio davanti alla madre della tua ex-migliore amica - ma ehi, alla fine è proprio Gia Bellarosa ad offrirti un lavoro, seppure sotto gli occhi sconcertati e diffidenti della figlia Drea, e la boutique di Gia è così oltre che non può neanche essere classificata secondo la scaletta di 90210

Questa è l'occasione di ricominciare, forse di ritrovare un'amicizia perduta, di imparare a flirtare e a lasciarsi andare, di scambiare battute pungenti con il ragazzo del negozio di musica e anche di partecipare pure ad una caccia al tesoro che comincia nel seminterrato del centro commerciale. 

Forse non attenersi al Piano può portare lo stesso a grandi risultati. 


Dunque, eravamo partiti bene poi nella seconda parte siamo andati in calare. 

L'inizio mi ha entusiasmata molto: l'atmosfera anni '90, le battute ciniche e caustiche di Cassie, il suo modo melodrammatico di raccontare l'attacco di Helen nei suoi confronti, le apparizioni improvvise ma sempre degne di essere ricordate di Zoe Gomez - che poi si scopre essere una sorta di "vigilante" femminista. 

La ricostruzione dell'amicizia con Drea è qualcosa di stentato all'inizio e sebbene fosse stata Drea a smettere di cercarla sette anni prima, alla fine è proprio Drea che decide di coinvolgere Cassie nella caccia al tesoro e che la spinge ad essere chi avrebbe sempre dovuto essere - e con questo Cassie capirà che due anni con Troy, in maniera quasi impercettibile, le hanno tarpato le ali un po' alla volta

Cassie però non smette mai di dire che lì ha i giorni contati, che sta solo occupando il tempo prima che comincia la sua vera vita a New York - dando sui nervi a me e a tutti quelli che la circondano. Cassie ad un certo punto ritiene di essere solo lei intelligente abbastanza da andare al college - tanto più che, forse inconsciamente o forse no, non presta abbastanza attenzione a Drea e ai suoi sogni e quasi li calpesta senza pietà. 

Cassie mi ha fatto molta rabbia in quei momenti, sminuendo così tanto il lavoro di chi opera dentro un centro commerciale e di chi - per scelta o meno - non decide di andarsene in una grande città. 

Ho sempre detto che i personaggi simili a me o li amo oppure li odio e questo è stato il secondo caso perché sono state proprio le mie somiglianze con Cassie a farmi provare rabbia nei suoi confronti. 
Perché anche io avevo sogni di gloria, perché anche io avrei voluto andarmene in città, perché anche io ho una laurea ma sono ancora qui disoccupata, perché anche io - purtroppo - valuto i lavori in base a quanto sono "fighi" ma ho comunque lavorato lo stesso in un centro commerciale e negli anni passati tutti i giorni in estate senza mai fermarmi perché qui viviamo di turismo. 
Però io mai mi sarei sognata di calpestare i sogni altrui credendomi più intelligente o capace perché so di non esserlo - che poi io pecchi lo stesso di superbia nella mia mente quello è un altro discorso. 

La storia si svolge in un mese e mezzo, quindi non aspettatevi grandi approfondimenti - è una storia con dei personaggi che rimangono abbastanza superficiali e la stessa Cassie e il ragazzo del negozio di musica non si dicono il proprio nome nonostante svariate interazioni se non alla fine, tanto che mi sono chiesta più di una volta nel corso della lettura se il nome con il quale Cassie lo chiamava non fosse davvero quello corretto e io mi fossi persa le presentazioni per strada. 

Anche se la seconda parte non è all'altezza della prima - e questo è imputabile a Cassie e al suo egoismo - resta comunque un libro che dà grande importanza alle donne, alla loro intelligenza e alla loro capacità di ricostruirsi una vita ricominciando da zero senza bisogno del principe azzurro che le venga a salvare perché quel bisogno proprio non ce l'hanno. 
Ed è vero che è anche un libro un po' leggero e superficiale, ma è scorrevole grazie ai suoi brevi capitoli ed è perfetto per l'estate - soprattutto è l'ideale se siete bloccati e in fase di rifiuto verso la lettura come ero io prima di leggerlo - perché è divertente senza volerlo essere a tutti i costi e anche se essendo nata nel 1989 gli anni '90 li ho vissuti solo in parte, ho ritrovato in questo libro tutto ciò che li contraddistinguevano e tutto ciò che era importante (a livello materiale) per gli adolescenti all'epoca.


2 commenti:

  1. Non credo che lo leggerò... mi sa tanto che anche io odierei la protagonista xD

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    1. Guarda, nella prima metà non pensavo che Cassie avrebbe preso quella piega!

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