Avete presente quando avete alte aspettative? Avete presente quando questo vengono brutalmente sbriciolate sotto una scarpa o due?
Titolo: All Your Twisted Secrets
Autrice: Diana Urban
Data di uscita: 17 marzo 2020
Durata: 9H 31 Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/2YVxCDy
Trama [tradotta da me]: Benvenuti alla cena e ancora congratulazioni per essere stati scelti. Ora sarete voi a dover scegliere.
Cos'hanno in comune l'ape regina, la star dello sport, il primo della classe, il tossico, l'emarginata e il genio della musica? Sono stati tutti invitati ad una cena per una borsa di studio, salvo poi scoprire che si tratta di una trappola. Qualcuno li ha rinchiusi in una stanza con una bomba, una siringa piena di veleno e un biglietto che li informa che hanno un'ora per scegliere chi tra loro dovrà morire … altrimenti moriranno tutti.
Amber Prescott è determinata a far uscire tutti vivi dalla stanza, ma è più facile a dirsi che a farsi. Nessuno sa in che modo tutti loro sono collegati o chi li vorrebbe morti. Mentre ripercorrono gli eventi dell'anno appena passato che potrebbero aver causato l'ultimatum lanciatogli da chi li tiene in ostaggio, diventa sempre più chiaro che tutti stanno nascondendo qualcosa. E con le lancette che ticchettano, la confusione diventa paura e la paura si trasforma in panico mentre devono affrettarsi per rispondere alla domanda più grande: chi tra loro sceglieranno di uccidere?
CONTENT WARNING: bullismo, suicidio (passato, avvenuto anni prima degli eventi del libro), depressione, malattia mentale, disturbo da stress post-traumatico, abuso di droga.
Tante cose mi avevano ispirata di questo libro: la cover (forse perché un po' mi ricordava quella di Sadie di Courtney Summers per via dei colori), il fatto che fosse consigliato a coloro a cui era piaciuto Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus, le sue premesse e anche il fatto che fosse presentato come Breakfast Club che incontra Saw.
Ingrandendo ad un certo punto la cover, mi sono poi accorta che il personaggio maschile in alto a destra (che rappresenterebbe Scott) aveva una somiglianza incredibile con Dylan O'Brien - in una sorta di incrocio tra i suoi personaggi in The Internship e American Assassin - quindi, insomma... venduta.
Tutte queste belle premesse, tutte queste alte aspettative... ma il risultato alla fine è stato soddisfacente? Il libro ha ripagato tutta la fiducia che avevo riposto in lui?
No, non esattamente.
Febbraio dell'ultimo anno.
La nostra protagonista è Amber, prodigio della musica, la quale ha ricevuto una borsa di studio e l'invito ad una cena formale per le dovute congratulazioni. Ma non è l'unica ad averla vinta - assieme a lei ci sono Robbie, Diego, Priya, Sasha e Scott.
Robbie è la star della squadra di baseball ed è anche il suo ragazzo.
Diego una volta era suo amico, anche se Amber ha sempre avuto una cotta per lui; per motivi famigliari si sono allontanati, ma ora stanno cercando di ricostruire un rapporto e Amber potrebbe provare ancora un po' di interesse per lui. E chiaramente ha ottenuto la borsa di studio perché è il più intelligente, quello con i voti più alti e che finirà per essere valedictorian a fine anno.
Priya fino a qualche mese fa era la sua migliore amica, quasi una sorella - ora invece è un'emarginata.
Sasha è l'ape regina della scuola, quella che ha sempre mille impegni e che deve essere sempre la migliore in ogni campo: è a capo del club di teatro, è capitano della squadra di cheerleader e subisce una pressione enorme anche da parte di sua madre in ogni aspetto della sua vita. Vuole entrare ad Harvard e niente la fermerà.
Scott è uno che si fuma senza problemi le canne a scuola, che vende pure erba e forse anche qualche altro tipo di droga - è un po' amico di Amber e Priya, ma sinceramente tutti si chiedono perché sia alla cena e per cosa dovrebbe aver ricevuto una borsa di studio.
E proprio all'inizio della cena le cose iniziano a scaldarsi, quando fin dall'inizio Sasha sembra scagliarsi con veemenza contro Scott. Ma nessuno fino a quel momento ha pensato che fosse strano che il ristorante fosse vuoto, che non ci fosse nessun cameriere in giro, che siano andati indisturbati fino alla saletta privata che si trova sotto il livello della strada, che il tavolo abbia otto posti ma sia apparecchiato solo per sei, che il sindaco non sia ancora arrivato - e oddio, il biglietto di invito era firmato dal sindaco, vero?
La porta però all'improvviso si chiude e loro sono bloccati dentro, senza possibilità di aprirla e senza ricezione per i cellulari. Il calore nella stanza aumenta alquanto rapidamente, ma il vero shock arriva quando - alzati i coperchi dei vassoi - si accorgono che sul tavolo c'è una bomba che ha iniziato il conto alla rovescia di un'ora, una siringa piena di liquido e un biglietto che li informa che dopo essere stati scelti, ora tocca a loro fare una scelta: scegliere qualcuno a cui iniettare la tossica botulinica e fermare il timer oppure lasciar passare un'ora e morire tutti.
Il panico fa presto a diffondersi, la paura fa presto ad infettare le loro menti: chi può aver fatto loro questo? E perché? Chi sarà il primo a perdere il controllo e a scagliarsi contro chi secondo lui merita di morire per salvare tutti gli altri? Chi è pronto a rischiare la vita di tutti e sei scommettendo che si tratta solo di uno scherzo?
Amber tenta di mantenere la calma, cerca di farli collaborare per trovare un modo di uscire e di salvarsi tutti, ma le accuse presto iniziano a volare e i segreti che tutti loro tenevano nascosti vengono sputati nella stanza senza alcun riguardo per i sentimenti altrui - in un attimo tutti si rivoltano contro gli altri.
Perché a volte la razionalità non può niente contro il basico istinto di sopravvivenza dell'essere umano.
Cosa non ha funzionato? Le cose su cui facevo più affidamento.
Forse il problema è che io mi aspettavo qualcosa di molto più intenso e sì, anche spaventoso. Insomma, se mi metti davanti sei persone chiuse in una stanza con una bomba il cui timer ticchetta inesorabile e una siringa e me lo presenti come Breakfast Club che incontra Saw - abbiamo presente Saw, no? - io mi aspetto qualcosa di angosciante, un po' gory, con della suspense.
Forse il problema è stato il modo in cui è stato impostato questo libro: i capitoli al presente - che iniziano informandoci su quanto tempo manca allo scoppio della bomba - sono spesso molto brevi, intervallati da lunghi capitoli di flashback che ci riportano indietro a partire da un anno e mezzo prima e che ci narrano come tutto è cominciato e come i rapporti tra questi personaggi sono cambiati nel corso del tempo e cosa li lega.
Il problema è che questi lunghi capitoli di flashback spezzano il ritmo, tolgono quel senso di urgenza che invece si dovrebbe provare perché, insomma, sai... una bomba che rischia di esplodere a meno che loro non iniettino a qualcuno il veleno decidendo coscientemente di uccidere un loro compagno di classe.
Sarebbe stato forse meglio rimanere sempre al presente e, man mano che l'occasione lo richiedeva, fare un piccolo salto indietro per spiegare ciò che stava dietro ai rapporti deteriorati, alle accuse, ai segreti di ognuno di loro.
Io personalmente non ho sentito quell'urgenza, quel senso di ansia che avrei dovuto e che volevo provare - non c'è la tensione che cresce fino ad arrivare al parossismo se non quando è quasi troppo tardi, quando i flashback sono finiti a tre quarti del libro.
Ho apprezzato comunque l'uso che l'autrice ha fatto di tutti questi lunghi flashback per insegnare qualcosa al lettore: qualcosa sulla depressione, sulle malattie mentali, sulle famiglie abusive, sulla sicurezza nelle scuole quando uno studente ha con sé una pistola nello zaino, sulle conseguenze del bullismo che spesso portano le vittime di esso ad ammalarsi, sul dovere di assumersi le proprie responsabilità di fronte a quelle conseguenze - è una lezione che l'autrice non solo vuole insegnare ai lettori, ma anche ai suoi stessi personaggi.
Che l'autore di quella trappola vuole insegnare ai protagonisti.
Anche i protagonisti però hanno i loro problemi perché a parte la caratteristica che li "incasella" in una categoria, hanno poco altro da offrire in materia di personalità o unicità.
In generale, nessun personaggio mi è piaciuto più di altri - sono tutti di base egoisti e limitati nella loro bolla. Solo Priya per me si salva in parte perché Amber in particolare è così cieca di fronte a tutto, così fissata sul suo sogno di diventare un giorno compositrice di colonne sonore per i film a Hollywood che non vede nulla di quello che invece è così palese che gli manca solo l'insegna al neon e una freccia luminosa ad indicarlo e Sasha è una mean girl che sembra non avere altro dentro di sé se non cattiveria e arrivismo.
Il finale non mostra davvero le conseguenze ultime della trappola e il colpevole lo si può forse indovinare anche se la sua mossa mi è sembrata un po' out-of-character, ma c'è stato comunque un evento che non mi sarei aspettata.
In generale questo libro ha un ottimo messaggio di formazione: nessuna vita ha meno valore di un'altra solo perché l'altra persona non aspira alla grandezza e alla fama, nessun sogno è meno importante di un altro e per questo non deve essere messo in stand-by per assecondare i desideri di un'altra persona, le parole che diciamo e scriviamo hanno un peso - le nostre azioni hanno un peso.
Non è un brutto libro di base nonostante sembri che io l'abbia solo demolito, è solo che mi aspettavo ben altro - un altro ritmo, un altro modo di raccontarlo. La mia delusione viene dal fatto che questa è la versione annacquata di ciò che mi aspettavo di trovare dato il paragone con Saw - volevo più oscurità, volevo più brividi e questo invece è più un contemporaneo con tutti i temi che lo seguono: i primi amori, le amicizie complicate, la mancata comunicazione, il pensiero del futuro e le preoccupazioni per i propri studi e la propria carriera. Ha solo quel tocco mystery in più.
Un tocco mystery che avrei sperato fosse più incisivo e pregnante, ma anche così è stato sufficiente a far capire che a volte uno spavento e una situazione di pericolo aprono gli occhi molto di più di quanto farebbero mille discorsi.
Che poi questi spaventi portino ad un vero cambiamento e alla ricerca del perdono e della redenzione, quello è un altro discorso.
Autrice: Diana Urban
Data di uscita: 17 marzo 2020
Durata: 9H 31 Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/2YVxCDy
Trama [tradotta da me]: Benvenuti alla cena e ancora congratulazioni per essere stati scelti. Ora sarete voi a dover scegliere.
Cos'hanno in comune l'ape regina, la star dello sport, il primo della classe, il tossico, l'emarginata e il genio della musica? Sono stati tutti invitati ad una cena per una borsa di studio, salvo poi scoprire che si tratta di una trappola. Qualcuno li ha rinchiusi in una stanza con una bomba, una siringa piena di veleno e un biglietto che li informa che hanno un'ora per scegliere chi tra loro dovrà morire … altrimenti moriranno tutti.
Amber Prescott è determinata a far uscire tutti vivi dalla stanza, ma è più facile a dirsi che a farsi. Nessuno sa in che modo tutti loro sono collegati o chi li vorrebbe morti. Mentre ripercorrono gli eventi dell'anno appena passato che potrebbero aver causato l'ultimatum lanciatogli da chi li tiene in ostaggio, diventa sempre più chiaro che tutti stanno nascondendo qualcosa. E con le lancette che ticchettano, la confusione diventa paura e la paura si trasforma in panico mentre devono affrettarsi per rispondere alla domanda più grande: chi tra loro sceglieranno di uccidere?
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CONTENT WARNING: bullismo, suicidio (passato, avvenuto anni prima degli eventi del libro), depressione, malattia mentale, disturbo da stress post-traumatico, abuso di droga.
Tante cose mi avevano ispirata di questo libro: la cover (forse perché un po' mi ricordava quella di Sadie di Courtney Summers per via dei colori), il fatto che fosse consigliato a coloro a cui era piaciuto Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus, le sue premesse e anche il fatto che fosse presentato come Breakfast Club che incontra Saw.
Ingrandendo ad un certo punto la cover, mi sono poi accorta che il personaggio maschile in alto a destra (che rappresenterebbe Scott) aveva una somiglianza incredibile con Dylan O'Brien - in una sorta di incrocio tra i suoi personaggi in The Internship e American Assassin - quindi, insomma... venduta.
Tutte queste belle premesse, tutte queste alte aspettative... ma il risultato alla fine è stato soddisfacente? Il libro ha ripagato tutta la fiducia che avevo riposto in lui?
No, non esattamente.
Febbraio dell'ultimo anno.
La nostra protagonista è Amber, prodigio della musica, la quale ha ricevuto una borsa di studio e l'invito ad una cena formale per le dovute congratulazioni. Ma non è l'unica ad averla vinta - assieme a lei ci sono Robbie, Diego, Priya, Sasha e Scott.
Robbie è la star della squadra di baseball ed è anche il suo ragazzo.
Diego una volta era suo amico, anche se Amber ha sempre avuto una cotta per lui; per motivi famigliari si sono allontanati, ma ora stanno cercando di ricostruire un rapporto e Amber potrebbe provare ancora un po' di interesse per lui. E chiaramente ha ottenuto la borsa di studio perché è il più intelligente, quello con i voti più alti e che finirà per essere valedictorian a fine anno.
Priya fino a qualche mese fa era la sua migliore amica, quasi una sorella - ora invece è un'emarginata.
Sasha è l'ape regina della scuola, quella che ha sempre mille impegni e che deve essere sempre la migliore in ogni campo: è a capo del club di teatro, è capitano della squadra di cheerleader e subisce una pressione enorme anche da parte di sua madre in ogni aspetto della sua vita. Vuole entrare ad Harvard e niente la fermerà.
Scott è uno che si fuma senza problemi le canne a scuola, che vende pure erba e forse anche qualche altro tipo di droga - è un po' amico di Amber e Priya, ma sinceramente tutti si chiedono perché sia alla cena e per cosa dovrebbe aver ricevuto una borsa di studio.
E proprio all'inizio della cena le cose iniziano a scaldarsi, quando fin dall'inizio Sasha sembra scagliarsi con veemenza contro Scott. Ma nessuno fino a quel momento ha pensato che fosse strano che il ristorante fosse vuoto, che non ci fosse nessun cameriere in giro, che siano andati indisturbati fino alla saletta privata che si trova sotto il livello della strada, che il tavolo abbia otto posti ma sia apparecchiato solo per sei, che il sindaco non sia ancora arrivato - e oddio, il biglietto di invito era firmato dal sindaco, vero?
La porta però all'improvviso si chiude e loro sono bloccati dentro, senza possibilità di aprirla e senza ricezione per i cellulari. Il calore nella stanza aumenta alquanto rapidamente, ma il vero shock arriva quando - alzati i coperchi dei vassoi - si accorgono che sul tavolo c'è una bomba che ha iniziato il conto alla rovescia di un'ora, una siringa piena di liquido e un biglietto che li informa che dopo essere stati scelti, ora tocca a loro fare una scelta: scegliere qualcuno a cui iniettare la tossica botulinica e fermare il timer oppure lasciar passare un'ora e morire tutti.
Il panico fa presto a diffondersi, la paura fa presto ad infettare le loro menti: chi può aver fatto loro questo? E perché? Chi sarà il primo a perdere il controllo e a scagliarsi contro chi secondo lui merita di morire per salvare tutti gli altri? Chi è pronto a rischiare la vita di tutti e sei scommettendo che si tratta solo di uno scherzo?
Amber tenta di mantenere la calma, cerca di farli collaborare per trovare un modo di uscire e di salvarsi tutti, ma le accuse presto iniziano a volare e i segreti che tutti loro tenevano nascosti vengono sputati nella stanza senza alcun riguardo per i sentimenti altrui - in un attimo tutti si rivoltano contro gli altri.
Perché a volte la razionalità non può niente contro il basico istinto di sopravvivenza dell'essere umano.
Cosa non ha funzionato? Le cose su cui facevo più affidamento.
Forse il problema è che io mi aspettavo qualcosa di molto più intenso e sì, anche spaventoso. Insomma, se mi metti davanti sei persone chiuse in una stanza con una bomba il cui timer ticchetta inesorabile e una siringa e me lo presenti come Breakfast Club che incontra Saw - abbiamo presente Saw, no? - io mi aspetto qualcosa di angosciante, un po' gory, con della suspense.
Forse il problema è stato il modo in cui è stato impostato questo libro: i capitoli al presente - che iniziano informandoci su quanto tempo manca allo scoppio della bomba - sono spesso molto brevi, intervallati da lunghi capitoli di flashback che ci riportano indietro a partire da un anno e mezzo prima e che ci narrano come tutto è cominciato e come i rapporti tra questi personaggi sono cambiati nel corso del tempo e cosa li lega.
Il problema è che questi lunghi capitoli di flashback spezzano il ritmo, tolgono quel senso di urgenza che invece si dovrebbe provare perché, insomma, sai... una bomba che rischia di esplodere a meno che loro non iniettino a qualcuno il veleno decidendo coscientemente di uccidere un loro compagno di classe.
Sarebbe stato forse meglio rimanere sempre al presente e, man mano che l'occasione lo richiedeva, fare un piccolo salto indietro per spiegare ciò che stava dietro ai rapporti deteriorati, alle accuse, ai segreti di ognuno di loro.
Io personalmente non ho sentito quell'urgenza, quel senso di ansia che avrei dovuto e che volevo provare - non c'è la tensione che cresce fino ad arrivare al parossismo se non quando è quasi troppo tardi, quando i flashback sono finiti a tre quarti del libro.
Ho apprezzato comunque l'uso che l'autrice ha fatto di tutti questi lunghi flashback per insegnare qualcosa al lettore: qualcosa sulla depressione, sulle malattie mentali, sulle famiglie abusive, sulla sicurezza nelle scuole quando uno studente ha con sé una pistola nello zaino, sulle conseguenze del bullismo che spesso portano le vittime di esso ad ammalarsi, sul dovere di assumersi le proprie responsabilità di fronte a quelle conseguenze - è una lezione che l'autrice non solo vuole insegnare ai lettori, ma anche ai suoi stessi personaggi.
Che l'autore di quella trappola vuole insegnare ai protagonisti.
Anche i protagonisti però hanno i loro problemi perché a parte la caratteristica che li "incasella" in una categoria, hanno poco altro da offrire in materia di personalità o unicità.
In generale, nessun personaggio mi è piaciuto più di altri - sono tutti di base egoisti e limitati nella loro bolla. Solo Priya per me si salva in parte perché Amber in particolare è così cieca di fronte a tutto, così fissata sul suo sogno di diventare un giorno compositrice di colonne sonore per i film a Hollywood che non vede nulla di quello che invece è così palese che gli manca solo l'insegna al neon e una freccia luminosa ad indicarlo e Sasha è una mean girl che sembra non avere altro dentro di sé se non cattiveria e arrivismo.
Il finale non mostra davvero le conseguenze ultime della trappola e il colpevole lo si può forse indovinare anche se la sua mossa mi è sembrata un po' out-of-character, ma c'è stato comunque un evento che non mi sarei aspettata.
In generale questo libro ha un ottimo messaggio di formazione: nessuna vita ha meno valore di un'altra solo perché l'altra persona non aspira alla grandezza e alla fama, nessun sogno è meno importante di un altro e per questo non deve essere messo in stand-by per assecondare i desideri di un'altra persona, le parole che diciamo e scriviamo hanno un peso - le nostre azioni hanno un peso.
Non è un brutto libro di base nonostante sembri che io l'abbia solo demolito, è solo che mi aspettavo ben altro - un altro ritmo, un altro modo di raccontarlo. La mia delusione viene dal fatto che questa è la versione annacquata di ciò che mi aspettavo di trovare dato il paragone con Saw - volevo più oscurità, volevo più brividi e questo invece è più un contemporaneo con tutti i temi che lo seguono: i primi amori, le amicizie complicate, la mancata comunicazione, il pensiero del futuro e le preoccupazioni per i propri studi e la propria carriera. Ha solo quel tocco mystery in più.
Un tocco mystery che avrei sperato fosse più incisivo e pregnante, ma anche così è stato sufficiente a far capire che a volte uno spavento e una situazione di pericolo aprono gli occhi molto di più di quanto farebbero mille discorsi.
Che poi questi spaventi portino ad un vero cambiamento e alla ricerca del perdono e della redenzione, quello è un altro discorso.
Inizialmente questo libro mi incuriosiva molto, ma con il passare del tempo il mio interesse nei suoi confronti è andato un po' scemando. Probabilmente sarà stata anche l'influenza di Uno di noi sta mentendo, libro che per certi versi me lo ricorda e da cui mi aspettavo decisamente di più!
RispondiEliminaA me Uno di noi sta mentendo era piaciuto, ma questo - sebbene gli venga paragonato - a parte i ragazzi chiusi in una stanza, ha ben poco in comune.
EliminaIl problema è che lo svolgimento della storia prende una piega completamente diversa da quella promessa dalla trama.