Ma ci sono personaggi che restano, che non se ne vanno - che hanno ancora altro da dire e che vogliono essere ascoltati.
Quindi, anche se sono stata soddisfatta del finale del libro precedente, ho comunque accolto con gioia la notizia che Bianca ci avrebbe regalato altri capitoli dedicati ad Agnese e Brando.
E oggi è il giorno. Il giorno in cui tutti voi potete leggere finalmente come va a finire - se quel lieto fine e quel sempre sono veramente maledetti o meno.
Io nel frattempo ho avuto l'occasione di leggerlo in anteprima - grazie mille Bianca, ho quasi fatto tardi al lavoro quel giorno ma ne è valsa la pena - e l'ho finito ieri, quindi se volete sapere se l'ho amato o meno non vi resta che leggere la mia recensione senza spoiler. E poi filate a leggere il libro vero e proprio.
Titolo: Un maledetto per sempre
Autore: Bianca Marconero
Formato: ebook su Amazon Kindle
Formato: cartaceo su Amazon
Pagine: 342
ISBN: 978-88-99088-04-0
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 14,90
Data d’uscita: 15/07/2019
Sinossi: Cosa sei disposto a fare per la persona che ami?
Cosa sei disposto a fare per ritornare a casa?
Brando e Agnese si sono lasciati. Sono trascorsi tre anni dalla loro separazione. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma entrambi cercano di ricostruire le proprie vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Mentre consolida il successo della sua band, gli Urban Knights, desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare
il suo cuore spezzato.
Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre, il senatore Goffredo Altavilla e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore.
Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l'esistenza di Jacopo. L'incontro fornirà l'occasione per ripartire un'altra volta o sarà l'ennesima caduta verso un finale sbagliato? In che direzione va il "per sempre", quando i segreti del passato diventano troppo ingombranti, quando l'amore deve essere gridato da un palco, quando la fiamma brucia ancora, pronta a divampare, per l’ultima volta?
Capitolo conclusivo della storia di Brando e Agnese, protagonisti di "Un maledetto lieto fine".
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Come parlarvi di questo libro che è un'autentica corsa sulle montagne russe?
Riprendiamo esattamente da dove ci siamo lasciati con Un maledetto lieto fine - anzi, lo facciamo tre giorni dopo.
Tre giorni durante i quali Brando e Agnese hanno dovuto metabolizzare l'essersi rivisti dopo tanto tempo - e dopo aver attraversato l'inferno. Ma quell'inferno non è ancora finito perché Agnese è sempre in movimento, sempre in fuga da un passato che non vuole lasciarle vivere la sua vita e che vuole portarle via la cosa più preziosa che ha - un passato che ha le sembianze di suo padre e di Lucio Barberini.
E Brando resta sempre un passo indietro.
È una storia di malintesi, di segreti, di tempistiche sbagliate, di ritardi, di colpi di testa, di fughe e inseguimenti, di cuori che sanguinano e mani che si cercano.
Agnese appare al mondo sempre come quella fredda e distaccata, quella che ha un sasso al posto del cuore. Ma Agnese è una che combatte, deve farlo se vuole proteggere Jacopo e avere un minimo di equilibrio - deve sembrare insensibile anche a costo di non essere capita e fraintesa, anche a costo di mettersi tutti contro.
Brando ha superato il periodo oscuro che ha visto l'apice a Montreal, ma non ha mai superato Agnese: è ancora lei quella che sogna, quella che cerca, quella che aspetta. E ora che l'ha ritrovata non vuole che finisca come l'altra volta.
Non lo negherò: avrei voluto prendere a testate tutti e due in più di un'occasione - specialmente quando è chiaro che ancora non hanno capito come parlarsi e fidarsi l'uno dell'altro, nonostante l'inferno passato e gli errori commessi che non vorrebbero ripetere.
Brando poi a volte è un tontolone assurdo, ma avrei sempre voluto abbracciarlo - o dirgli di svegliarsi prendendolo a schiaffi. Non parliamo poi di quando parla a sproposito senza prima collegare il cervello alla bocca.
Jacopo l'ho trovato assolutamente adorabile, Pier è l'unico con un cervello che funziona qua in mezzo e lui mi ha anche fatta penare un sacco nelle scene con Giamaica e per quello che veniva accennato di loro quando non erano direttamente in scena. Bianca, non è che ci regali un libro anche su di loro, vero?
È la storia di un amore viscerale, crudo, violento nel senso migliore del termine - quello che ti attorciglia lo stomaco, quello che senti in ogni parte del corpo.
Avevo già trovato parti di me in Brando e Agnese a febbraio, ma mi sono riscoperta a trovarci ancora di più - come se ancora una volta Bianca avesse scavato nella mia vita e avesse riportato alla luce le cose più scomode rendendole però più belle e poetiche.
Agnese mi piace tanto e provo tanta stima per lei e per le sue scelte difficili, per il suo essere in grado di capire chi le sta di fronte e (ma non sempre) evitare di cadere in trappola. È una ragazza che sa manipolare le persone, ma non lo fa con cattiveria.
Lucio, per cui non ho mai provato simpatia, è un personaggio che alla fine ho compreso - non perdonato per tutto quello che fa, ma compreso e Bianca è riuscita a dare sfumature umane anche a lui che sembra il diavolo.
E Brando... i capitoli di Brando sono quelli in cui il mio cuore ha sofferto di più e quelli in cui forse ho ritrovato di più me stessa o parte della persona che sono stata - il modo in cui vede l'amore, il modo in cui non ha mai lasciato andare, il modo in cui non ha mai dimenticato, il modo in cui è ancora fermo nello stesso punto dopo tanti anni. C'è una frase in particolare di Pier che mi resterà per sempre impressa.
Agnese e Brando sono cresciuti, sono maturati restando un po' gli stessi di prima ma comunque in qualche modo sconosciuti ora perché molto ignorano degli anni vissuti l'una lontano dall'altro. Riconoscono nell'altro pezzi di vita e di passato che fanno male, ma di cui hanno comunque bisogno.
La loro è la storia di un amore che consuma, ma che allo stesso tempo rende più forti - è la storia di un amore che ha le sue ragioni e i suoi torti, di un amore che molto spesso non comunica nella stessa lingua dell'altro e per questo ci mette molto di più a farsi ascoltare e comprendere.
Parole che si scontrano contro silenzi, canzoni che si scontrano contro disegni.
Ma, come con i Lego di Jacopo, è possibile ricostruire qualcosa di bellissimo ripescandolo dalle macerie di un passato che non vuole restare sepolto, un mattoncino alla volta?
Se avete amato Un maledetto lieto fine, allora amerete anche Un maledetto per sempre.
Il capitolo prima dell'epilogo arriverà al punto di uccidervi, ma sarà proprio l'epilogo a darvi il colpo di grazia - e con quelle ultime frasi che per me sono la pura perfezione.
Bianca ancora una volta vi saprà prendere il cuore e farvelo a pezzetti, restituendovelo sotto forma di una storia e di personaggi che non potrete mai dimenticare.
PS: ovviamente un ringraziamento va anche a Federica perché, senza di lei, leggere Bianca non sarebbe lo stesso. Perché noi siamo le disagiate ansiose che sclerano e commentano in chat e giuro che stavolta pensavo che avrebbe finito di leggere prima lei visto i ritmi di vita che ho io e invece lei aveva già previsto tutto.