mercoledì 10 luglio 2019

Blogtour | [Recensione] "Stelle gemelle" di Jessi Kirby

Oggi il blog vedrà la presenza di due post - questo che state leggendo ora e, siccome è mercoledì, l'immancabile (o quasi) WWW Wednesday. 


Ma diamo prima la precedenza alla mia (e ultima) tappa del blogtour che ha visto come protagonista il libro Stelle gemelle di Jessi Kirby.


Un sentito grazie va come sempre a Susy di I miei magici mondi per avermi coinvolta nell'iniziativa, alle mie colleghe per aver contribuito con tutte le tappe precedenti (soprattutto Francesca di Libri, libretti, libracci per la stupenda grafica) e alla HarperCollins Italia per la copia cartacea del libro.


Titolo: Stelle gemelle
Titolo originale: The Other Side of Lost
Autrice: Jessi Kirby
Data di uscita: 4 luglio 2019
Data di uscita originale: 7 agosto 2018
Pagine: 288 (copertina rigida)
Editore: HarperCollins Italia
Link Amazon: https://amzn.to/2J4VH34

Trama: La vita di Mari Turner è perfetta. O almeno è così per le migliaia di follower che l'hanno aiutata a diventare una star di Internet e che non sanno che ogni foto costruita con cura serve solo a distogliere l'attenzione dal fatto che lei non ha veri amici e nessuna direzione nella vita. Dopo un compleanno solitario, Mari fa una cosa che non faceva da molto tempo: gira un video in cui dice la verità, confessa di aver vissuto in una bugia e di non essere affatto la persona felice, innamorata e di esempio per gli altri che ha cercato con tanta fatica di dipingere. Poi lo pubblica. E quando il video diventa virale, il suo mondo crolla sotto il contraccolpo. Per sfuggire a tutto ciò, Mari prende una decisione impulsiva: percorrere a piedi l'intero John Muir Trail, uno dei percorsi di trekking più famosi al mondo, nella Sierra Nevada. Mari e sua cugina Bri, che è morta da poco, avrebbero dovuto farlo insieme per festeggiare il loro diciottesimo compleanno. Ma questo accadeva prima che Mari fosse così presa dal suo mondo online da tagliare fuori chiunque le chiedesse se ne valeva davvero la pena, compresa Bri, la sua "stella gemella". Con gli scarponi di Bri, una mappa del sentiero, il cuore pieno di rimpianti e un gruppo di ragazzi che incontra lungo la strada, Mari affronta la difficilissima escursione. Ma la vera sfida è dentro di lei, ed è trovare un modo per tornare a essere la ragazza che teme di aver perso per sempre. 

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La mia conoscenza di Jessi Kirby risale al 2016, quando lessi Prima il cuore
Da allora un altro suo libro è entrato in mio possesso - questo ancora inedito e ancora in attesa di essere letto - e ora è stata la volta di Stelle gemelle

E come era successo allora - con un argomento che non mi riguardava direttamente - le sfumature e il modo di scrivere dell'autrice ancora una volta hanno colpito qualcosa dentro di me. 



In un mondo in cui la vita virtuale a volte prende il sopravvento e si sovrappone a quella reale, Mari Turner ha fatto delle sue giornate la ricerca dello scatto perfetto: vestiti, cibo, oggetti, persone... anche e soprattutto se stessa. 

Ma il suo diciottesimo compleanno porta con sé una crisi che non può più ignorare: quello è il giorno in cui anche sua cugina Bri avrebbe compiuto diciotto anni, il giorno in cui tutti i progetti a cui avevano pensato da ragazzine si sarebbero dovuti realizzare. 
Tra commenti e like alle sue foto, Mari non può fare a meno di ripensare alle vacanze estive passate insieme a Bri su nella baita di montagna della zia - alle notti passate sotto le stelle, alla natura incontaminata, ai giochi in mezzo ai boschi, alla promessa a tredici anni di essere inseparabili e sempre unite. 

E quello che colpisce Mari è senso di colpa all'inizio, poi diventa consapevolezza: consapevolezza sulla falsità della sua vita, sulla falsità delle sue relazioni. E la mancanza di Bri, il silenzio che le ha separate negli ultimi cinque anni spinge Mari ad ammettere tutto sui social network - proprio quei social network che le hanno monopolizzato la vita e che le avevano dato l'illusione di contenere le risposte a tutte le domande. 

Così, quando alla sua porta un corriere le consegna lo zaino con cui Bri avrebbe compiuto il John Muir Trail per il quale si era tanto allenata, Mari lo prende come un segno: un segno per fare la differenza, un segno per cambiare la sua vita, un segno per ritrovare Bri e ritrovare se stessa. 

Ma può una ragazza che ha passato gli ultimi cinque anni a pensare allo scatto perfetto da postare su Instagram sopravvivere da sola in mezzo alla natura e percorrere quasi quattrocento chilometri a piedi?


Io sono una ragazza di mare - lo so, non si direbbe visto che io sono una fervente credente della tintarella di luna. Ma resto comunque una ragazza di mare e le montagne quindi mi restano alquanto sconosciute. 
Ecco perché si stenta un po' a credere che Mari possa prendere armi e bagagli e in cinque minuti improvvisarsi escursionista senza restarci secca dopo la prima notte. Eppure... 

Eppure Mari attinge ai ricordi di quelle estati "selvagge" con Bri, a quello che ha saputo delle sue esperienze per sentito dire, alla gentilezza di altri escursionisti. 
Attinge alla determinazione e alla forza di volontà che ancora non sa di avere. 

Lo stile di Jessi Kirby è incalzante, ti porta a macinare pagine su pagine in men che non si dica, ti porta ad immedesimarti nella storia anche quando le tue esperienze non sono le stesse delle sue protagoniste - io che ultimamente sono lentissima a leggere a causa del tirocinio, in due giorni avevo già letto metà libro perché non riuscivo a metterlo giù e perché i brevi capitoli scorrevano lisci come l'olio. 

E ho ricordato quella mia cugina con cui ero tanto amica e da cui poi mi sono separata. 
E ho ricordato gli zii di mia madre che abitano a Bergamo, che sono sempre stati avventurosi nelle loro estati tra boschi, montagne e laghi. E ho ricordato quando ero piccola - sette, otto, nove anni - e un'estate la zia di mia madre ci ha portato a fare una "escursione" su un monte non molto distante da dove abitano. E io soffro terribilmente di vertigini e stavo aggrappata alla mano di mia madre come se ne andasse della mia vita (eh, insomma...) ed ero terrorizzata, ma per la vista dalla cima ne era valsa la pena. 

Alla fine il percorso di Mari nella natura imprevedibile poi non risulta più così inverosimile - perché è proprio la vita stessa ad essere imprevedibile. 

Ci sono descrizioni che fanno immaginare in maniera vivida quello che Mari e i ragazzi che incontra lungo la strada vedono e vivono. Ci sono momenti di solitudine, momenti in compagnia, momenti di quiete, momenti di tempesta, momenti di riflessione e scoperta. 

Attraverso Mari conosciamo anche Bri, una ragazza con una tale voglia di vivere che è ancora tangibile nell'aria nonostante non ci sia più - e quanti di voi non hanno mai alzato gli occhi al cielo e alla vista di una stella cadente non hanno pensato a qualcuno che hanno amato e perso?

Stelle gemelle è un libro sul perdono, sull'amore famigliare, sulle seconde opportunità - perché ogni alba porta con sé un nuovo inizio e c'è sempre il giorno dopo per riprovarci. 

Poi ovviamente mi sono scappate le lacrime nelle ultime righe e nei ringraziamenti dell'autrice, ma quella è un'altra storia.



E se ve le siete perse, grazie al calendario sotto potete recuperare tutte le tappe precedenti del blogtour!

4 commenti:

  1. La nota dell'autrice è molto toccante e spiega molte cose.
    La storia è davvero bella, intensa e profonda.
    Grazie mille per essere stata con noi in questo evento

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    1. Grazie a te per avermi coinvolta - ormai sono le note degli autori a ridurmi in lacrime. xD

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  2. Mi ha ricordato il libro Wild di Cheryl Strayed (storia vera tra l'altro)
    Bella recensione ;)

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