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lunedì 15 marzo 2021

[Recensione] "The Last Secret You’ll Ever Keep" di Laurie Faria Stolarz

Nel gennaio dell'anno scorso lessi - anzi, praticamente divorai - Jane Anonymous e sinceramente non pensavo avrebbe avuto un qualsiasi tipo di seguito. 

Quando su NetGalley è apparso il nuovo romanzo dell'autrice ne sono stata incuriosita, visto quanto mi era piaciuto quello precedente - con un titolo così, poi...
Ancora più grande è stata la mia curiosità quando mi sono resa conto che era proprio collegato al libro precedente e che, se proprio non ne era un diretto sequel perché tutto sembrava indicare una protagonista diversa, di sicuro ne era un companion.
 
Perciò grazie a NetGalley e alla Wednesday Books per aver esaudito il mio desiderio e avermi inviato una copia digitale del romanzo.
 
 
Titolo: The Last Secret You’ll Ever Keep
Serie: Jane Anonymous #2
Autrice: Laurie Faria Stolarz
Data di uscita: 16 marzo 2021
Pagine: 336 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/33iMvTY

Trama [tradotta da me]: Quattro giorni…
Intrappolata in un pozzo, circondata dalla sporcizia, graffiando sui muri cercando una via d'uscita.
Quattro giorni di una sete così intensa che, quando finalmente piove, bevo quanto più possibile dai muri gocciolanti senza curarmi di quanta sporcizia l'acqua si porti dietro.

Sei mesi…
Dalla mia fuga. Da quando nessuno crede nemmeno che io sia stata rapita – dal mio letto, dopo una festa, quando nessun altro era a casa…
Sei mesi cercando di trovare delle risposte e sentirmi dire invece che mi sono inventata tutto.

Un mese…
Da quando mi sono loggata sul sito di Jane Anonymous per la prima volta e ho trovato una comunità di sopravvissute che ascoltano senza giudicare, forniscono consigli e si consolano a vicenda quando ce n'è bisogno.
Un mese a parlare con una sopravvissuta la cui storia inspiegabilmente assomiglia alla mia: una ragazza che sta ricevendo degli indizi e degli oggetti capaci di innescare i ricordi del trauma, come me, e che può aiutarmi a trovare le risposte che cerco.

Tre giorni…
Da quando lei è misteriosamente scomparsa e da quando sono costretta a pormi delle domande: la mia possibilità di scoprire cosa mi è successo è sparita con lei? E io sarò la prossima?

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TRIGGER WARNING: rapimento, senso di colpa del sopravvissuto, spazi ristretti e claustrofobici, disturbo da stress post-traumatico, gaslighting. 


Sei mesi fa Terra è stata rapita dal suo letto e nessuno le crede - non come all'inizio, quando era appena riuscita a tornare a casa sporca e traumatizzata. Non c'è DNA, non ci sono segni di lotta, lei non ha niente addosso che provi che sia stata rapita. 

Eppure Terra aveva seguito tutte le regole per la sopravvivenza e l'autodifesa che i suoi genitori le avevano insegnato, ma lo stesso è successo: puoi essere pronta finché vuoi, ma questo può anche non essere sufficiente. 
 
E così, dopo aver perso i genitori cinque anni prima in un incendio che ha distrutto la sua casa e la sua vita lasciando lei l'unica sopravvissuta alle prese con un senso di colpa con cui lotta da allora, Terra - che ha da quella notte una storia di disturbo da stress post-traumatico, di fughe improvvise e sparizioni a casa di amici - ora deve lottare anche con tutti quelli che non le credono: la polizia che ha smesso di seguire il suo caso e la accusa di aver fatto perdere loro tempo, gli amici che le hanno voltato le spalle, la zia che vorrebbe tanto che partecipasse ad un nuovissimo programma sperimentale nel reparto psichiatrico dell'ospedale in cui lavora come infermiera. 

Terra cerca di ripercorrere i suoi passi di quella notte per trovare il luogo in cui era prigioniera e dimostrare a tutti che ha ragione e nel mentre il suo unico conforto viene da Jane Anonymous, sito nel quale ha trovato altre sopravvissute a tragedie che le hanno segnate e che non si sentono capite da chi è accanto a loro nella vita reale. 

In particolare c'è Peyton, sempre online e sempre la prima a rassicurarla - per Terra non è facile dare fiducia a qualcuno e aprirsi, ma Peyton c'è sempre per lei. 
E Peyton ha anche una storia simile alla sua, che prende pieghe sempre più inquietanti quando quest'ultima le confida che ha ricevuto nella posta la pagina di un libro con alcune lettere cerchiate a formare una frase: to be continued...
Peyton teme che non sia finita, che il suo rapitore stia per tornare e cosa può significare per Terra quando Peyton non torna più online? C'è forse un collegamento?


Se devo essere sincera, forse ho preferito Jane Anonymous: era più claustrofobico, più angosciante, più terrificante. 
Però ho finito con il divorare anche The Last Secret You'll Ever Keep in un paio di giorni, tanta era la mia voglia di sapere. 

Come nel primo volume, anche qui la storia ci viene narrata in un "prima" e un "dopo" alternati - la parte del "prima" però è più corta di quella di Jane nel primo volume. 
Qui ci si concentra di più sul "dopo", sulla fatica di Terra ad andare avanti perché alla mancanza dei genitori si sono aggiunte una montagna di cose che deve portare sulle spalle da sola. 

Deve ricostruirsi una vita almeno in apparenza per tenere buona la zia, deve capire cosa le è successo e chi l'ha presa, deve ricordarsi di prendere le sue medicine, deve fare un sacco di altre cose. 
Il suo disturbo da stress post-traumatico è alle stelle: è paranoica, ha sempre a portata di mano una sorta di arma, eppure non si sente al sicuro - soprattutto quando comincia anche lei a ricevere quelli che sembrano indizi o promemoria di quello che ha passato. Anche con lei il suo rapitore non ha finito?

A rendere il tutto ancora più altalenante è il fatto che Terra non sia una narratrice affidabile: ha un segreto, quello lo si capisce fin da subito e ammetto che credevo fosse il trauma di cosa le è successo a tredici anni - però dell'incendio ci viene detto poco dopo. Ma non è solo per quello che è inaffidabile: i suoi ricordi sono a pezzi - lei stessa è a pezzi - e molto spesso perde la cognizione del tempo o dello spazio, ritrovandosi in luoghi o nel mezzo di azioni o discorsi senza sapere come ci è arrivata. 

Tutto quello che ci racconta - passato o presente - risulta nebuloso, visto e filtrato attraverso occhi offuscati e orecchie tappate. Ed è vero, persino una piccolissima parte del lettore si ritrova a dubitare, a chiedersi se siano allucinazioni o chissà cosa, ma nondimeno ho detestato che nessuno le credesse e in particolare non l'ho sopportato da parte di sua zia e della sua terapista - quest'ultima poi era la prima a darle della pazza e a volerla convincere di essersi inventata tutto. Ma che terapista sei?

Ho provato a fare mille ipotesi su chi potesse esserci dietro e non ci ho preso, proprio perché l'autrice ti porta a dubitare di ogni cosa. 
Ti porta a dubitare di chiunque nella vita di Terra e delle loro vere intenzioni - ed è una lezione che Terra fa fatica ad imparare, ad imparare di chi fidarsi e quanto aprirsi. 

Sebbene abbia preferito Jane Anonymous per molti aspetti, non mi sento di dare un voto inferiore a questo companion: anche se alcune sue parti mi hanno ricordato Stained di Cheryl Rainfield (come un luogo in cui un certo personaggio viene tenuto in ostaggio e la presunta "lezione" che dovrebbe imparare prima di riuscire a fuggire), The Last Secret You'll Ever Keep è costruito meglio sia come setting che come personaggi e mi ha coinvolta quasi allo stesso modo di Jane Anonymous grazie allo stile dell'autrice, mettendo in scena una malvagità fatta di giochi psicologici e subdola manipolazione che proprio non mi sarei aspettata - e che forse anche per questo mi ha fatto venire i brividi. 

Laurie Faria Stolarz è un'autrice che vi porta sul serio a controllare due o tre volte se davvero avete chiuso bene a chiave la porta di casa perché all'interno dei suoi libri non c'è mai un momento in cui ci si senta al sicuro. 

mercoledì 10 marzo 2021

WWW.. Wednesday! #231

Indovinate chi dovrà assumere altre 120 pastiglie di ferro? 
 
Indovinate chi ha lanciato venti imprecazioni quando la vecchia mi è saltata davanti dal dottore sebbene toccasse a me? Sappiate che era più svelta di me e alla cosa che le servisse il bastone - specialmente quando dopo è uscita tronfia come un pavone - non ci credo minimamente.  

Meglio che non dica gli altri usi e costumi che avevo in mente per quel bastone.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

Ho finito il carinissimo Today Tonight Tomorrow di Rachel Lynn Solomon, che si è beccato cinque stelle. È stata una lettura che mi ha emozionata e fatta sorridere e non vedo l'ora di prendermelo cartaceo. Recensione QUI.
Ho ascoltato anche The Library of Lost Things di Laura Taylor Namey, molto carino pure lui sebbene ci siano state un paio di cose che per me non hanno funzionato nella protagonista. Recensione QUI.
Nella giornata di domenica, intervallato da un pisolino da coma post-cibo visto che era il compleanno di mio padre e ci siamo abbuffati, ho ascoltato Odore di chiuso di Marco Malvaldi - mia seconda esperienza con l'autore e molto positiva, soprattutto considerando il narratore toscano. La recensione va online domani. 
 
 
 
What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)
 

Ultimo libro con Storytel prima della fine del periodo gratuito, sono a metà con Le belve di Manlio Castagna e Guido Sgardoli - libro che ricordo di aver visto in un sacco di blog l'anno scorso, ma che non avevo calcolato finché un dettaglio della trama non ha attirato la mia attenzione. E... ne parleremo. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 

Concluso Storytel, torniamo alle eARC su NetGalley - e The Last Secret You'll Ever Keep di Laurie Faria Stolarz è un mio desiderio che è stato esaudito e che non è direttamente un sequel di Jane Anonymous, letto a metà gennaio dell'anno scorso quando andava tutto bene, ma è più un companion. 
Poi si vedrà, cercherò finalmente di tornare in carreggiata con i miei buoni propositi quindi chissà che non tocchi ad un cartaceo.
 
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Fine di un altro WWW Wednesday e veramente, mi sembra di essere tornata indietro di un anno perché, proprio come nel 2020, non sto vedendo le mie amiche dal compleanno di una di loro - che tristezza. 
Ditemi a voi come sta andando indipendentemente dal colore della vostra regione, preparatevi per il Singing the Book di venerdì - che toh, devo ancora scrivere! - e soprattutto iniziate a prepararvi per la recensione del libro che sto leggendo, perché sarò anche solo a metà, ma c'era una postilla che andava assolutamente scritta e gente, la postilla è diventata un mezzo trattato. 
Nel frattempo raccontatemi le vostre letture - la procedura la sapete! 

mercoledì 15 gennaio 2020

WWW.. Wednesday! #175

Ho sonno e fa freddo. Fa freddo e ho sonno. E potrei continuare così all'infinito. 

Vorrei avere un sacco di novità da raccontarvi, ma... fondamentalmente no, non ne ho. 
Però ho una domanda per voi. 

Che rapporto avete con le doppie copie di libri? Ne acquistate se si tratta di edizioni particolari di libri che avete amato? 

Io ce l'ho in wishlist già da mesi - sin da quando ne ha dato l'annuncio - ma il mese prossimo uscirà una nuova edizione di Cracked Up to Be con una nuova veste grafica simile a quella di Sadie e ieri ho visto la copia in anteprima sul profilo IG di Courtney Summers - e niente, è bellissima. 
Inoltre avrà un'introduzione scritta da lei (dove parlerà di cosa significava questa storia dodici anni fa quando l'ha pubblicata e di cosa significa pubblicarla di nuovo ora), il testo rivisitato e un nuovo design anche all'interno - inutile dire che sarà mia. 

Sento la povertà che si avvicina, ma ci interessa se si tratta della Summers?
SPOILER: NO. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
I libri finiti in questi ultimi sette giorni sono stati due. 
Il primo è stato una cocente delusione, scritto con una superficialità ai limiti del ridicolo: sto parlando di #NotReadyToDie di Cate Carlyle, che tratta davvero male un argomento serio come una sparatoria a scuola. Recensione QUI.
È andata invece meglio con il secondo, Jane Anonymous di Laurie Faria Stolarz - un thriller psicologico davvero intrigante che si focalizza forse più sul trauma che sul "chi", ma che coinvolge il lettore ugualmente. Recensione QUI.



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)

 
Sono solo al 10% di Tweet Cute di Emma Lord perché a gennaio ricomincia sempre il mondo in quanto a serie televisive e ieri la giornata è stata divisa tra veramente troppi episodi da recuperare e pure un sonnellino in poltrona. Ovviamente è troppo presto per potervi dire qualcosa, ma le premesse mi piacciono tanto - sarà l'atmosfera alla C'è Posta per Te. Lo so, ho un problema di dipendenza da quel film. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)

 
Sebbene le eARC su NetGalley siano sempre numerose e ancora in doppia cifra - ma di pochissimo - vorrei prendermi un attimo una pausa e dedicarmi a due piccoli cartacei da poco entrati nella mia libreria: il primo è State of the Union di Nick Hornby (e chissenefrega se a molti non è piaciuto, sempre di Nick Hornby si tratta) e Christmas in July di Jay Asher. Sono entrambi molto brevi, quindi non so ancora se farò una recensione vera e propria oppure se ve ne parlerò in un BRT - ditemi voi cosa preferite. 

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E anche questa settimana leggiamo in italiano la prossima - e credo che sentirete questa frase ancora per parecchio, quindi so che le mie letture sono sconosciute ai più. Però ehi, quello di Nick Hornby esiste in italiano con il titolo Lo stato dell'unione - ma è edito Guanda (leggi: costa un rene e un polmone dal momento che il cartaceo di 145 pagine ha un prezzo di copertina di 16,00€). Quindi inglese always and forever - e poi non ho mai letto Hornby in altra lingua che non fosse quella originale. 
La parola a voi adesso: come procedono le letture ora che siamo già a metà del primo mese dell'anno nuovo? Avete ingranato il ritmo o state ancora faticando? 
Scrivetemi tutto nei commenti oppure lasciatemi il link del vostro post e passerò appena possibile a ricambiare la visita!

lunedì 13 gennaio 2020

[Recensione] "Jane Anonymous" di Laurie Faria Stolarz

Buon inizio settimana, lettori! 

Oggi dovrebbe finalmente arrivare la copia sostitutiva di A Prom to Remember di Sandy Hall - perché, se avete letto il post in cui vi mostravo i miei regali ricevuti per l'Epifania, sapete che il libro mi era arrivato in condizioni pietose. 


Venendo al libro di oggi, vi avevo chiesto nell'ultimo WWW Wednesday se volevate la trama più esplicita o meno - nessuno di voi si era espresso, quindi ho scelto la trama meno rivelatoria.

Grazie alla St. Martin's Press per la copia digitale in anteprima - anche se io arrivo solo adesso. Courtney Summers ha caldamente consigliato questo libro e grazie a Beatrice della CE che mi ha contattata proprio lei per prima, proponendomelo perché ho amato Sadie - ormai la mia devozione per la Summers è nota anche oltreoceano.


Titolo: Jane Anonymous
Autrice: Laurie Faria Stolarz
Data di uscita: 7 gennaio 2020
Pagine: 320 (Kindle Edition)
Editore: Wednesday Books
Link Amazon: https://amzn.to/2FxBKQQ

Trama [tradotta da me]: Prima “Jane” era la tipica diciassettenne in una tipica periferia del New England che si preparava per il suo ultimo anno di superiori. Aveva una lavoro part-time che le piaceva, una fantastica migliore amica, genitori un po' troppo autoritari ma amorevoli e una cotta per un ragazzo che l'avrebbe portata al concerto della sua band preferita. Non avrebbe mai immaginato che, nella sua cittadina dove non accade mai nulla, una serie di piccole coincidenze avrebbe portato ad uno svolgersi di eventi che avrebbe per sempre cambiato la sua vita.

Ora sono passati tre mesi da quando “Jane” è scappata dalla prigionia ed è tornata a casa. Tre mesi in cui è stata la ragazza che è stata rapita, la ragazza tenuta segregata da un “mostro”. Tre mesi in cui ha scritto tutto quello che ricordava di quei sette mesi rinchiusa in quella stanza completamente bianca. 


Ma se tutto quello che pensavi di sapere―tutto quello che pensavi di aver sperimentato―si rivelasse essere una bugia?

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TRIGGER WARNING: rapimento, prigionia, sindrome da stress post-traumatico, manipolazione emotiva e psicologica, morte di un animale (passata).


Jane Anonymous - questo il nome che la protagonista si è scelta per non farsi riconoscere da chi leggerà la sua storia che sta mettendo per iscritto - è una ragazza che nell'estate prima del suo ultimo anno di superiori viene rapita e tenuta in ostaggio per sette mesi, prima di essere in grado di scappare.

Jane è a casa da tre mesi, ma lei non sa più cosa voglia dire avere una vita normale - ed è quello che tutti, dai suoi genitori alla sua migliore amica a chi semplicemente sa chi è, si aspettano. Jane è in mille pezzi dopo un'esperienza del genere, ci sono abitudini che ha assunto durante la prigionia che non riesce ad evitare nemmeno ora che è a casa. Si isola e sceglie di rinchiudersi nella sua camera - tra le lacrime di frustrazione di sua madre e il silenzio comprensivo di suo padre, tra la paziente attesa della sua migliore amica Shelley e l'empatia non opprimente di quello che stava per diventare qualcosa di più di un amico Jack - perché certi odori, certi rumori e persino certi colori possono far scattare un attacco di panico anche nei momenti più inaspettati.

Così Jane scrive e ci narra la sua storia, ci racconta di quella serie di circostanze o fatali coincidenze che hanno portato al suo rapimento, di come forse sarebbe stato evitabile se solo... e procede poi, tra il terrore e la confusione e la rabbia e lo sgomento, a descriverci il suo periodo di prigionia: un rapitore che poi non ha più visto, pareti e mobilio di un bianco accecante, regole di buon comportamento da seguire per guadagnare stelle e per ricevere al raggiungimento dell'obiettivo un "premio", l'inquietudine provocata da ciò che trova nei cassetti del suo alloggio e che dimostra che lei non è una vittima casuale, le urla di altre ragazze fuori dalla porta, la presenza consolante di Mason - un altro prigioniero che è riuscito a trovare una via nei condotti di aerazione e che attraverso il muro le permette di non perdere la sanità mentale.

Quando però ha l'occasione di fuggire, Jane è costretta a lasciarlo - ma nessuno dopo crede alla sua esistenza, nemmeno quando lei ha quasi un collasso nervoso perché nessuno si decide ad andare a salvarlo. Mason esiste davvero? Oppure è stato frutto della sua immaginazione per non impazzire?


Jane Anonymous è stato un romanzo che mi ha tenuta incollata alle pagine. 

Si alterna tra passato e presente ed è estremamente claustrofobico - prima perché aspetti con il fiato sospeso il momento in cui Jane sarà rapita, poi durante tutto il periodo di prigionia non sai cosa aspettarti e anche una volta che Jane è libera sei lì, come lei, che ti guardi alle spalle e sobbalzi ad ogni rumore.

Essendo narrato dal punto di vista di Jane è più intimo, più personale ma anche più inaffidabile perché le percezioni sono facilmente manipolabili dalle circostanze e/o da fattori esterni. La stessa mente di Jane diventa un campo minato di ricordi che forse non sono esatti, di ricordi e scene di vita che non sa come mettere insieme perché in fondo non è pronta a farlo, di incubi che di notte le fanno dubitare di tutto - frasi che le sussurrano cose che potrebbero essere accadute e di cui ha paura, scene di conforto che assumono aspetti inquietanti.

Il trauma di Jane è grande, ma così grande che certe abitudini della prigionia se le è portate dietro - perché non sa più cosa significhi essere intera, perché una parte di lei è ancora là e sente la mancanza del conforto di Mason, l'unico che spezzava il silenzio.

E proprio perché il romanzo si concentra più sul trauma che su altri aspetti - e sebbene per più di metà romanzo io abbia evitato di fare teorie - alla fine ho capito come erano andate le cose, ma ciò non le ha rese meno inquietanti.

Jane Anonymous è un romanzo psicologico che affronta il trauma dell'essere rapiti e tenuti in ostaggio per motivazioni che vanno ben oltre il riscatto - che affronta il trauma del doversi riguadagnare quella libertà che diamo sempre per scontata ma che, anche una volta riguadagnata, è macchiata da quello che abbiamo subito. Affronta il trauma di dover tornare ad una normalità che non sentiamo più nostra, una normalità che gli altri si aspettano e la loro frustrazione e il loro disappunto quando non l'abbracciamo come si aspetterebbero. Affronta l'importanza della terapia, ma soprattutto l'importanza di trovare il terapista giusto che sappia ascoltare quando siamo pronti a parlare e che non ci forzi la mano quando non lo siamo.

Jane Anonymous è un romanzo che, una volta iniziato, non riuscirete più a posare fino a quando non sarete arrivati alla fine. 


mercoledì 8 gennaio 2020

WWW.. Wednesday! #174

Non so voi, ma io ancora fatico a ricordarmi che giorno della settimana è con tutte queste feste che ci sono state - ma ora è proprio il momento di tornare alla normalità. 

Normalità che per me significa cercare un nuovo lavoro e, se dovesse andare bene ma risultare caotico come l'anno scorso, cercare di infilare quante più letture possibili nel mio cachet adesso che me lo posso permettere.


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Le prime due cover che vedete sono state letture impreviste perché il primo dell'anno mi era venuta l'ispirazione per leggere M/M e avevo a disposizione queste due novelle, Te Quiero di Suki Fleet e Yours For The Holiday di D.J. Jamison. Non ho scritto recensioni a riguardo, la seconda - nonostante la cover alquanto discutibile - mi è piaciuta più della prima, ma fatemi sapere se magari volete due righe in proposito che faccio un BRT. 
Le mie letture sono poi proseguite come da programma con Cub di Cynthia L. Copeland, graphic novel middle grade ed è stato come tornare in seconda media non solo a causa della storia, ma anche dei fortissimi déjà-vu - le uniche differenze sono che io a dodici anni non ho fatto esperienze di giornalismo e che le medie non le ho fatte negli anni '70. Recensione QUI
Sono riuscita anche a leggere Love, Heather di Laurie Petrou, un libro che fa veramente male in quanto a bullismo (anche se forse me lo aspettavo un po' più "grafico", ma rende comunque perfettamente l'idea) - e se con la graphic novel sono tornata ad avere dodici anni, qui sono tornata ad averne quattordici. La recensione arriva domani. 



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)


Ieri è stata una giornata caotica tra i mille giri che ho dovuto fare e quindi sono arrivata solamente al 23% di #NotReadyToDie di Cate Carlyle - ma è molto breve e conto di finirlo nel giro di pochissimo. Peccato che la protagonista mi abbia già fatto alzare gli occhi al cielo - e non una sola volta. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)


Sempre grazie a NetGalley e alla St. Martin's Press - il primo perché mi è stato proposto direttamente dal loro ufficio stampa e il secondo perché hanno "esaudito il mio desiderio" anche se non accettavano richieste per il libro - leggerò Jane Anonymous di Laurie Faria Stolarz e poi Tweet Cute di Emma Lord. Il primo me l'hanno proposto perché ho letto e amato Sadie di Courtney Summers e suona proprio nelle mie corde - quindi capite bene che restiamo sul "pesante" - e con il secondo ci prendiamo un momento di leggerezza e romanticismo. Prima di chiudere però vi chiedo: Jane Anonymous ha due versioni della trama, una più "blanda" e una più esplicita e rivelatoria - quale volete leggere?

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Si conclude qui questo corposo WWW Wednesday. 
Le vostre letture di inizio anno come stanno andando? Procedono oppure la challenge di Goodreads sta già avendo la meglio? E che obiettivo vi siete dati? Io sono rimasta a 70 invece di aumentare di cinque libri ad ogni nuova sfida come ho fatto negli ultimi anni perché l'anno scorso è stata veramente dura. 
Scrivetemi tutto nei commenti oppure lasciatemi il link del vostro post - passerò da voi a ricambiare la visita appena possibile!