venerdì 5 settembre 2025

[Recensione] "Last One to Die" di Cynthia Murphy

L'avrei finito in due giorni se non fosse stato per il fatto che, il giorno in cui avrei dovuto finirlo, ho passato più ore al telefono e a farmi venire l'ansia per il lavoro - che comunque ancora non mi è passata - di quanto ne avrei avuto bisogno. 
 
 
Titolo: Last One to Die
Autrice: Cynthia Murphy
Data di uscita: 7 gennaio 2021
Durata: 6H 37Min (Storytel Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/3USL5d1

Trama [tradotta da me]: La sedicenne irlandese Niamh è appena arrivata a Londra per trascorrervi l'estate e molto presto scopre che ragazze che assomigliano spaventosamente a lei stanno venendo aggredite.

Determinata a superare il suo corso di teatro, Niamh viene collocata presso il Victorian Museum per mettere alla prova le sue doti recitative e lì incontra Tommy: lui è gentile, divertente, premuroso e davvero bello! E, nonostante questo, c'è qualcosa di inquietante nel museo...

Mentre l'aggressore seriale moderno e la sinistra storia vittoriana cominciano ad entrare in collisione, Niamh capisce che le cose non sono come sembrano. Sarà lei la prossima?
 
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TRIGGER WARNING: omicidi, light gore. 
 
 
Con questo sono in pari con tutti i libri di Cynthia Murphy - mi manca solo il prequel di Win Lose Kill Die, che dovrebbe essere pubblicato la settimana prossima. I miei preferiti - e i più riusciti - però restano The Midnight Game e Signed Sealed Dead perché questo non è stato del tutto all'altezza delle mie aspettative. 
 
 
Le premesse erano buone e il primo omicidio non dico che arriva subito nel primo capitolo, ma quasi. Mi aspettavo quindi un ritmo serrato, mi aspettavo un crescendo di tensione che poi sarebbe esploso, mi aspettavo brividi e paura - mica tanto. 
 
Sebbene ci sia un tocco di sovrannaturale, ma così lieve che il lettore può credere di esserselo immaginato come Niamh, questo non ha giocato un grandissimo ruolo - lo possiamo più ridurre a sogni e intuito che a qualcosa di più concreto e tangibile. 
 
Il plot romantico tende a prendere il sopravvento e sebbene Niamh sia una ragazzina di sedici anni, l'instalove per Tommy è stato alquanto irritante - sei da sola in una città come Londra, che non conosci e in cui ragazze che ti assomigliano stanno venendo aggredite, e nell'immediato sei qui che pensi soltanto a quanto sia bello Tommy e a come senti già una connessione con lui quando l'avrai visto quattro volte in croce. 
 
Il che mi porta anche al fattore temporale, perché alla fine del romanzo Niamh dice che è stata a Londra sei settimane ma a me sono sembrate la metà - il tempo non è gestito benissimo, a mio parere, per tutte le cose che accadono e soprattutto per il modo in cui Niamh reagisce e ci racconta di come sta vivendo. 
 
Chi ci fosse dietro a tutto è chiaro fin dall'inizio - poco mistero, nessun bisogno di pensare e ipotizzare perché a questa persona manca solo un'insegna al neon con una freccia sopra la sua testa ad indicarla. E alla fine è quasi Jess, l'unica amica che Niahm riesce a farsi, il vero cervello di questo libro - gli altri personaggi restano abbastanza sullo sfondo e anonimi oppure sono cliché. O vengono aggrediti e/o uccisi. 
 
Gli do comunque tre stelle perché a me lo stile della Murphy piace, anche se questo non è uno dei suoi romanzi più riusciti. Sebbene avessi capito subito chi ci fosse dietro le aggressioni, ero curiosa di sapere perché e come si sarebbe risolta - ma anche qui ci sarebbe da aprire una parentesi perché non dico che sia finita a tarallucci e vino, ma forse è stata comunque un finale un po'... buonista. 
 
In ogni caso ho passato due giorni piacevoli in compagnia di questo audiolibro. 
 

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