venerdì 9 novembre 2018

[Recensione] "Please Remain Calm" di Courtney Summers

Ieri è andata online la recensione di This is Not a Test - che trovate QUI - e oggi invece vi parlo di Please Remain Calm

Giuro che il post sarà quanto più spoiler-free possibile, ma tenete sempre e comunque in considerazione che questa novella comincia esattamente nel punto in cui This is Not a Test si concludeva - io vi ho avvisati.


Titolo: Please Remain Calm
Serie: This is Not a Test #1.5
Autrice: Courtney Summers
Data di uscita: 20 gennaio 2015
Pagine: 96 (Kindle edition)
Editore: St. Martin's Griffin
Link Amazon: https://amzn.to/2EBGnMe

Trama [tradotta da me]: In questo coinvolgente sequel di THIS IS NOT A TEST, Rhys e Sloane sono diretti verso un rifugio sicuro quando rimangono separati lungo la strada. Rhys è deciso a riunirsi con Sloane fino a quando scopre delle persone che potrebbero avere bisogno di lui più di quanto ne abbia Sloane - persone che gli offrono quanto di più vicino potrà mai ottenere a tutto quello che ha perso, se solo riusciranno a resistere ancora un po'.
Rhys pensa di avere quello che serve per sopravvivere e per trovare la ragazza che ha perso, ma in un mondo invaso dai morti non ci sono garanzie e la prossima parte del suo viaggio lo metterà alla prova in modi inimmaginabili.


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Il titolo vi dice già quello che dovreste fare, ma che vi risulterà assolutamente impossibile riuscire a portare a termine - restare calmi. 

Sloane e Rhys ora si trovano ad affrontare da soli ciò che resta del mondo, con poche risorse a disposizione e la mera forza di volontà che li fa restare svegli. 

Ma se prima eravamo nella mente di Sloane, ora invece siamo in quella di Rhys - la presenza di Sloane comunque non manca e non cessiamo di vedere il suo essere tipicamente complicata e un po' unlikeable in pieno stile Summers come piace a me. 
Rhys invece sembra proprio fare il percorso di Sloane nel primo libro, ma al contrario. Sloane è cresciuta, è diventata più determinata e sicura nell'aver scelto la vita, mentre Rhys invece sembra perdere la speranza. 

E pur non mancando l'aspetto psicologico della paura e delle speranze che crollano e della fatica e della sorpresa di essere ancora vivi per vedere l'alba di uno nuovo giorno, stavolta la Summers ci dà davvero gli zombies. 
Zombies affamati, zombies che ti inseguono, zombies che gridano, zombies che guardi negli occhi mentre ti stanno sopra cercando di morderti e ti chiedi - anche solo per un secondo - se hanno ancora qualche traccia di umanità dentro di loro.  

Rhys, che ha un buon cuore e si preoccupa di ciò che resta, ma che ha anche paura e va nel panico, che deve ricordarsi di mettere un piede davanti all'altro.
Ciò che mi piace di Rhys è che non è il tipico ragazzo alpha che prende il comando e che solo lui sa come sopravvivere - perché non è così, per entrambi è tutto un andare avanti a tentativi e a buon senso anche sbagliando. 
Perché chi poteva mai essere pronto per l'apocalisse zombie? 

E poi restano separati a causa delle circostanze. 
E anche se poi Rhys incontra un paio di sopravvissuti e con loro potrebbe tornare ad avere qualcosa che assomiglia a ciò che ha perso, il suo pensiero va sempre a Sloane e al desiderio di ritrovarla viva perché ormai gli è rimasta solo lei al mondo. 


Un altro aspetto che amo delle storie della Summers è che se anche fa interagire un ragazzo e una ragazza, non per forza queste interazioni devono avere sfumature romance oppure finire in quel modo. 

Penso a Parker e Jake, penso a Regina e Michael, penso a Eddie e Milo, penso a Romy e Leon - tutte storie che hanno un potenziale, un potenziale che resta lì sospeso perché le ragazze Summers devono prima lavorare molto su stesse prima di poter pensare al romance. E non è mica detto che un giorno quel potenziale si concretizzerà davvero e/o che ci sarà una redenzione per loro. 
Sono storie che al momento si basano su necessità e bisogni di qualcosa, storie in cui l'amore è proprio in fondo alla lista dei pensieri e delle preoccupazioni.

Anche scrivendo dal punto di vista maschile, Courtney Summers ci offre un personaggio memorabile - un personaggio che resta e scava fino a raggiungere parti di noi che ci fanno sentire punti sul vivo. 
E quando dico che i suoi personaggi scavano così a fondo nel lettore che poi mettono radici, non lo dico tanto per dire e lo intendo anche per la Summers autrice in generale - perché la Summers crea queste situazioni così reali che ti aspetti di vederle davanti a te alzando gli occhi dal libro.  
Perché in questo caso io, pur avendo esperienza con telefilm a base di zombies e non essendomi mai fatta problemi di notte, sia con This is Not a Test che con Please Remain Calm ho provato autentico terrore - e non solo a causa degli zombies. 
Perché la Summers scava e scava e scava, ti entra sottopelle e porta alla luce tutto quello di cui hai paura - anche quello di cui non sapevi di avere paura.


Cento pagine di terrore, disperazione, speranza, rabbia, paura, affetto, sacrificio. 
Una storia di sopravvivenza che è più della mera sopravvivenza costituita dal non farsi mangiare dagli zombies - si tratta di una sopravvivenza morale. 
E anche stavolta la Summers non lesina sulla schiettezza e sulla brutalità perché anche questa piccola novella sarà capace di tagliarvi le gambe quando meno ve l'aspettate. 

2 commenti:

  1. Se nel WWW mi avevi incuriosito, ora mi hai fatto venire davvero il bisogno di leggere qualcosa della Summers! :)

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