martedì 13 novembre 2018

[Recensione] "Me and Me" di Alice Kuipers

Avevo pensato di mostrarvi ieri un What's on my bedside table? con protagonista questo libro, invece è andata a finire che l'ho finito e quindi ecco che oggi potete già leggere la recensione di questo inedito - per cui la cui copia digitale ringrazio NetGalley.


Titolo: Me and Me
Autrice: Alice Kuipers
Data di uscita: 2 ottobre 2018
Data di uscita originale: 2017
Pagine: 248 (Kindle Edition)
Editore: Kids Can Press
Link Amazon: https://amzn.to/2Drrwm6

Trama [tradotta da me]: È una giornata perfetta per l'appuntamento da sogno di Lark con Alec, il ragazzo che frequenta la sua scuola. Cielo azzurro, acqua cristallina, una canoa sul lago. Alec le ha persino portato dei fiori per il suo compleanno. Tutto è esattamente come dovrebbe essere ... fino a quando non sentono delle urla provenire dalla riva.

Annabelle, una ragazzina a cui Lark faceva da babysitter, si sta divincolando in mezzo al canneto. Quando Lark e Alec si tuffano per aiutarla, Alec sbatte la testa contro una roccia. Ora sia Annabelle che Alec sono entrambi nei guai e Lark può salvare solo uno di loro.

Con quella decisione da prendere in una frazione di secondo, il mondo di Lark si spacca in due, lasciandola a fare i conti con le conseguenze di entrambe le scelte. Vive due vite, due se stesse. Ma qual è la vita giusta e qual è la vera Lark?

Me and Me è un libro su come ci si sente quando si è spezzati e come due metà formano di nuovo un intero. Questo difficile romanzo scritto da Alice Kuipers, esperta cronista del cuore adolescenziale, esplora la perdita e l'amore, la musica e il parkour, il tutto mentre naviga nello stretto spazio tra fantasia e realtà.


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La cosa che mi ha subito intrigata di questo libro è stata la cover con i suoi colori e il fatto che la trama mi ricordasse molto Sliding Doors - un film che ho visto quando ero troppo piccola per capirlo, ma che comunque mi è rimasto dentro. 

È il giorno del diciassettesimo compleanno di Lark ed è al suo primo appuntamento con Alec, un ragazzo che va a scuola con lei. Destinazione il lago, sulla cui riva incontra la famiglia Fields - alla cui figlia lei faceva da babysitter. 

Una volta in canoa sul lago però le cose prendono una brutta piega: Annabelle è a faccia in giù nell'acqua e tuffandosi per salvarla, Alec sbatte la testa su una roccia. Lark si trova esattamente a metà tra i due, paralizzata dall'indecisione di chi salvare mentre il tempo scorre e la madre di Annabelle le urla di fare qualcosa. 

Qualcosa in Lark si spezza, si divide in due, quindi Lark inizia a vivere due vite: una vita in cui ha salvato Alec e Annabelle è in coma e una in cui invece ha scelto Annabelle ed è Alec quello in coma. 

Ma le due vite non sono così separate come potrebbe sembrare. 
Sono due vite parallele, due vite che si svolgono nello stesso modo e negli stessi momenti, ma che differiscono per altre cose e quelle vite iniziano a filtrare l'una nell'altra proprio come l'acqua di quello stesso lago - Lark crede di stare diventando pazza quando sul suo cellulare iniziano a comparire messaggi e video che scompaiono nel nulla non appena li ha visti: frasi, conversazioni, immagini che coinvolgono le persone che conosce ma che raccontano un'altra storia, un'altra vita.

E le cose si fanno sempre più intense man mano che queste due vite parallele si avvicinano - perché nonostante siano parallele, c'è un punto in comune da cui hanno avuto origine e sono partite e sembra esserci un punto in comune in cui sembrano destinate a finire e a convergere, ma non sanno in che modo e cosa questo comporterà alla fine per le loro vite. 
Si tratta di un'unica vita oppure hanno preso due strade ormai differenti? E in quel caso, quello che accade in una può avere effetti sull'altra?


Questa storia ha un tema che mi piace molto. 
Mi piace e mi inquieta allo stesso tempo l'idea che l'indecisione di un momento, di una scelta, possa portare a due vite con conseguenze diverse. 
Quella di Lark è una scelta impossibile, ma solo perché è impossibile vuol dire che una sia meno giusta dell'altra?

Lark è il personaggio indubbiamente più sviluppato: ha perso la madre quando aveva quattordici anni e da quel momento non ha più preso in mano la sua chitarra. Questo però non la ferma dal continuare a comporre canzoni e a cantare nella sua band con gli amici. 

Purtroppo gli altri personaggi sono alquanto monodimensionali, privi di quella quantità di sfaccettature necessaria che li facciano spiccare dallo sfondo perché, per quanto si tratti di due vite parallele, bene o male Lark fa sempre le stesse cose in entrambe: visita chi è in coma in ospedale, passa del tempo con Alec o con la band, lavora, sta a casa con il padre. 
Ecco, probabilmente c'era il potenziale per molto di più. 

Una Lark mi è comunque piaciuta più dell'altra, sebbene anche quella che ho preferito avesse i suoi momenti unlikeable
Perché c'è una Lark che ho trovato più "equilibrata" nonostante anche lei avesse sviluppato un modo sbagliato e tossico di cercare di controllare la sua vita e alcune scene sul finale siano discutibili e una Lark che invece perde totalmente il senso della realtà e di quello che è importante - e visto il genere di libri che leggo di solito, avevo capito sin dall'inizio cosa avrebbero comportato gli atteggiamenti di Alec. 
Sebbene le loro vite abbiano più o meno la stessa routine, sono due Lark totalmente diverse perché ognuna di loro reagisce in maniera totalmente diversa alla tragedia del lago e hanno due modi diversi di affrontare la cosa a seconda della persona che hanno deciso di salvare nella vita che stanno vivendo.

I capitoli sono lunghi, a volte un po' troppo: prima vediamo la vita di una Lark e poi quella dell'altra, ripercorrendo le stesse scene e vedendo dove si incrociano e le cose a volte si fanno anche un po' confuse perché a volte non ricordavo che tipo di interazione avesse avuto Lark con un tale personaggio. 
Solo sul finale, solo quando ormai la cosa sta diventando ingestibile e nessuno le crede, le linee cominciano a sfumare - ed ero proprio curiosa di sapere come si sarebbe risolta. 
In parte ne sono soddisfatta, ma dall'altra non nego che l'ambiguità non avrebbe affatto guastato - anzi, forse sarebbe stata perfetta. 
Oltretutto fanno tutti pace un po' troppo facilmente.

È un libro che comunque si legge molto velocemente e personalmente ho molto apprezzato gli stralci di canzoni di Lark - avevano qualcosa che mi parlava.
Quindi, seppure non priva di difetti, è una lettura che mi è piaciuta - una lettura che ci dice che nonostante possano esistere altre vite possibili nate da scelte diverse fatte nel tempo, quella che viviamo davvero nel presente è solo una e dobbiamo trarne il meglio. 

e ½

6 commenti:

  1. L'idea di base è veramente intrigante, peccato che non si sia rivelato bello quanto poteva essere :( però credo che lo metterò lo stesso nella WL :)

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    1. Già, aveva il potenziale per essere molto di più!
      Ma comunque è una lettura godibile.

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  2. Solitamente i libri che trattano questo tema mi piacciono molto e, infatti, “Me and Me” mi ispira un sacco. Sono solo un po' reticente per i capitoli che si ripetono, ma per il momento lo inserisco comunque in TBR!

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    1. Le differenze ci sono - è solo che quando entrambe le due Lark stanno vivendo un determinato momento che le accomuna, le frasi usate sono uguali identiche a quelle che erano state riservate per l'altra Lark.

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  3. Ho letto un libro simile di recente Reflector che tratta un pò il tema di Sliting Doors quindi appena l'hai citato mi sono incuriosita e che bella poi questa cover!
    Peccato che però non ti abbia soddisfatta in pieno

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    1. La cover è stupenda, adoro quel mix di colori! *-*
      E sì, proprio peccato per quei difetti nella sua esecuzione.

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