lunedì 31 maggio 2021

[Recensione] "Good Omens" di Terry Pratchett & Neil Gaiman

Rullo di tamburi! Squillo di trombe! La vostra eroina ha finalmente portato a termine la lettura - sì, quella che avete visto per settimane girare per svariati WWW Wednesday e che mi sono trascinata dietro non so neanche per quanto. 

Ma sono doverose alcune premesse per chi si fosse perso gli episodi precedenti: non ci ho messo una vita perché il libro non mi sia piaciuto, anzi. 
 
Il problema è stato che ho avuto molte commissioni in giro da fare - e tecnicamente non avrei neanche finito - e poi mi hanno chiamata a lavorare. Avrei dovuto iniziare a giugno, ma ho cominciato l'altro ieri e niente, quando arriva il 31 agosto? 
La stagione turistica neanche è iniziata che io già sono stanchissima - per dirvi, ieri ho pranzato alle 14 e passa e ora che poi mi sono sistemata erano già le 15:30 e per leggere le ultime 80 pagine ho dovuto fare dei micro-sonnellini da 15 minuti ogni tanto altrimenti non ce la facevo proprio a tenere gli occhi aperti. 
E ora lavoro solo di mattina - quando sarà luglio inoltrato e agosto che sarò sempre là, mi sa che neanche libri da dieci pagine riusciranno ad entrare nel recap mensile.

Aggiungiamoci anche il fatto che conoscevo già la storia perché ho visto la trasposizione l'anno scorso, capite che non avevo neanche la "spinta" a smuovermi dalla narcolessia.
 
 
Titolo: Good Omens
Titolo originale: Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch
Autori: Terry Pratchett & Neil Gaiman
Data di uscita: 25 marzo 2019
Data di uscita originale: 1 maggio 1990
Pagine: 392 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori Oscar Fantastica
Link Amazon: https://amzn.to/3n3wiu0

Trama: Il mondo finirà sabato. Sabato prossimo. Subito prima di cena, secondo «Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega», l'unico libro di profezie assolutamente accurato al mondo, scritto nel 1655. Le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un tantino pignolo e un demone che apprezza la bella vita non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva dell'Apocalisse... Ah, e pare anche che qualcuno si sia perso l'Anticristo. Metti insieme Terry Pratchett e Neil Gaiman... e si scatenerà l'inferno. In un modo fantastico.
 
--- ---
 
Immaginate un angelo e un diavolo che commentano insieme il famoso morso alla famosa mela e osservano Adamo ed Eva che vengono cacciati dall'Eden. 
Immaginate di essere spediti sulla Terra, ognuno a combattere fiero per la propria fazione, cercando di influenzare l'umanità in una direzione o nell'altra. 
Immaginate abituarvi a quella vita, a quel mondo, ad incontrarsi spesso e di nascosto dai propri superiori - a cercare di contrastarsi un po', ma neanche troppo.

E poi vi dicono che sta per finire: che tu, Azraphel, angelo del Paradiso, dovrai quindi rinunciare alla tua collezione di libri e che tu, Crowley, diavolo dell'Inferno, dovrai rinunciare alla tua Bentley d'epoca - questo perché l'Anticristo è nato, l'Apocalisse è alle porte ed è arrivato il momento di spaccare il mondo in due e combattere per la supremazia del Bene o del Male.

E Crowley, dopo aver lasciato l'Anticristo ad un convento di suore sataniste un po' troppo chiacchierone, convince Azraphel che non deve per forza essere la fine - in fondo l'Anticristo è ancora un neonato, facilmente influenzabile e se entrambi smussassero i lati del suo carattere durante la sua crescita, chi può dire come andrà a finire? 
Così, per undici anni, Azraphel e Crowley assistono in diversi ruoli il portatore dell'Apocalisse - parlandogli del bene e parlandogli del male. 

Peccato che al suo undicesimo compleanno, allo scoccare dell'ora prestabilita, non si presenti nessun cane infernale pronto a servire il suo Padrone in tutto ciò che desidera - possibilmente di tipo sanguinolento. Ma il cane infernale c'è, da Laggiù l'hanno spedito e consegnato - e se non è lì con loro, allora dov'è? Non si saranno mica persi l'Anticristo?


Premessa: amo Crowley. Ma davvero, lo amo - e in fondo è anche un buon diavolo. 
La maggior parte delle volte in cui mi sono ritrovata a ridere a voce alta è stata proprio a causa sua: per qualcosa che diceva o faceva o per qualcosa in cui era coinvolto. Credo di aver quasi lacrimato dal ridere quando si occupa delle sue piante nel suo appartamento e quando non sa più a chi rivolgersi cercando Azraphel - che detta così non sembra granché divertente, ma finché non lo leggete non potete capire perché invece lo sia.

L'accoppiata con Azraphel funziona alla grande, con loro due che tramano in segreto per non far scoppiare l'Apocalisse, con l'angelo che un po' si indigna di fronte alla cose dette e fatte dal diavolo ma che poi finisce sempre per assecondare - non che Crowley sia da meno, in questo senso. In fondo, anche Azraphel nasconde un lato un po' da carogna. 

Insospettabilmente però non compaiono tanto spesso quanto potreste immaginarvi; a fare da co-protagonisti ci sono anche quattro ragazzini in sella alle loro biciclette in cerca di avventure per movimentare l'estate, un cane infernale, quattro cavalieri dell'Apocalisse che si sono modernizzati e ora viaggiano in moto, un paese sonnacchioso nella campagna inglese, una strega e due cacciatori di streghe - uno aspirante e l'altro veterano, quest'ultimo in lotta da sempre con la sua vicina di pianerottolo dai dubbi costumi. 

Ogni riga di questo libro è pervasa di un'ironia e una sagacia irresistibili che sanno far divertire il lettore perché chi scrive è onnisciente e sa come intrattenere chi legge. Ricordando anche la trasposizione, mi sono resa conto che è stata realizzata benissimo perché mentre leggevo mi sembrava di avere di nuovo davanti agli occhi tutte le scene - anzi, ne ricordo addirittura una che è stata aggiunta ed è un peccato non sia nel libro. 
 
Good Omens prende temi anche pesanti come la morte e la religione e gli dà un twist in chiave più leggera - come ogni volta ci sembri la fine del mondo, ma in realtà è solo un altro giorno della settimana e magari la vita per gli altri intanto va avanti. Soprattutto è un inno al libero arbitrio - e anche a ciò che questo comporta, sia in positivo che in negativo.

Nonostante sia capitato in un periodo decisamente non congeniale alla lettura in generale (e peggio andrà nei prossimi mesi) sono davvero contenta di aver dato retta a mia madre e di averlo finalmente letto - ci vorrebbe proprio un Crowley nella vita. 
 

2 commenti:

  1. OOHH, sono proprio contenta che ti sia piaciuto :) io tutt'ora sono perdutamente innamorata del paragrafo dove viene descritto il "tramare nell'ombra" XD
    E ora continua a leggere Pratchett. Continua.

    RispondiElimina