venerdì 7 maggio 2021

[Recensione] "Gutter Girl" di Kelly Anne Blount & Lynn Rush

Avete presente il mio WWW Wednesday dell'altro giorno? 

Beh, dimenticatevelo perché oggi vi porto la recensione del primo libro della serie di Twin River High, ma siccome NetGalley e la Entangled Publishing hanno accettato la mia richiesta di leggere anche il secondo e il terzo - escono tutti ad una settimana di distanza - ora vado avanti con loro. 

Grazie a NetGalley e alla Entangled: Crush per la copia digitale in anteprima.


Titolo: Gutter Girl
Serie: Twin River High #1
Autrici: Kelly Anne Blount & Lynn Rush
Data di uscita: 10 maggio 2021
Pagine: 294 (Kindle Edition)
Editore: Entangled: Crush
Link Amazon: https://amzn.to/3t3VYZa

Trama [tradotta da me]: Il giocatore di football e star della squadra Jace Rovers ha un segreto. E non un segreto qualunque—un segreto scioccante… scrive romanzi d'amore. Il tipo con le spade. E gli abiti femminili di stampo medievale. E i baci.

Nessuno lo sa. Non gli altri ragazzi alla Twin River High. Non i suoi genitori autoritari. E certamente non i milioni di fans che hanno letto il suo libro sulla piattaforma per scrittori Scribbles. E così deve restare.

Solo che improvvisamente uno degli altri giocatori di football gli prende il quaderno per scherzare e comincia a leggere una scena di bacio a voce alta…e Jace sa di essere stato scoperto.

Ma poi McKenna Storm, la ragazza goth della scuola che evita la luce dei riflettori come un virus, afferra il quaderno e dice a tutti che è lei l'autrice. E fortunatamente per Jace, più tardi lei accetta di portare avanti la messinscena...per un piccolo prezzo in cambio.

Diamine, Jace le darebbe tutto purché lei non riveli il suo segreto. Ma quando cominciano ad innamorarsi l'uno dell'altra, sa che dovrà mantenere il segreto più grande di tutti—il suo personaggio più oscuro è basato su di lei… 

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TRIGGER WARNING: ansia, attacchi di panico, disturbo bipolare, episodi maniacali.

 
McKenna Storm ha un'unica missione: restare invisibile fino al diploma. 
O comunque cercare di passare il più inosservata possibile, visto che grazie al suo look total black e ai capelli tinti di rosa viene chiamata da tutti Goth Girl. 
Non è sempre stata così McKenna: era solare, sempre sorridente e con i capelli biondi. Tra le elementari e le medie però ha fatto un brusco cambiamento, cominciando a tenere tutti a distanza e ad isolarsi - fatta eccezione per il suo migliore amico Ernie. 
Alle prese con le responsabilità di adulta dopo che il padre è fuggito via con tutti i loro soldi e la madre ha cominciato a dimostrare i sintomi di un disturbo bipolare, McKenna ha messo in pausa il sogno di recitare: va a scuola, fa più turni possibili al lavoro per riuscire a pagare le bollette e non vuole che nessuno sia a conoscenza della sua situazione. 

Uno scontro in corridoio con Jace Rovers, sua cotta della terza elementare, cambia le cose: uno scambio accidentale di quaderni rivela che Jace sta scrivendo un romanzo d'amore fantasy - e anche molto seguito online, con tanto di fandom. 
Quando però Jace riesce ad riavere il suo quaderno da McKenna dopo averle strappato la promessa di non dirlo a nessuno, i compagni di squadra - dopo aver assistito in parte alla scena - gli sottraggono il quaderno e iniziano a leggerne uno stralcio a voce alta. Jace vorrebbe sprofondare, ma McKenna - sorprendendo persino se stessa - interviene e afferma di essere lei l'autrice. 

Con sua enorme sorpresa - e anche di Jace - gran parte degli studenti si rivela essere fan della storia di Kingdom of Swords e McKenna, che voleva stare lontana dai riflettori fino al diploma, si ritrova al centro dell'attenzione di tutti quelli che vogliono spoilers sui prossimi capitoli. Jace la prega di continuare con la finzione perché ancora non se la sente di uscire allo scoperto e McKenna, non sa neanche perché - o forse sì, ma non lo vuole ammettere - decide di caricarsi anche questo peso sulle spalle. 

Così, dovendo concordare i dettagli sulla finzione, McKenna e Jace passano sempre più tempo insieme, ma Jace ancora non sa come dirle che Masrin - il personaggio cattivo, la Gutter Girl alla base della storia - è basato su di lei. 


Gutter Girl mi ha ricordato per alcuni aspetti A Cinderella Story - lei, la ragazza con un solo migliore amico che resta nell'ombra e lui, giocatore di football che segretamente scrive e che avverte la pressione del padre che lo vorrebbe nel ramo degli affari. 

Entrambi mi sono piaciuti molto, nonostante qualche cliché e stereotipo che loro stessi riconoscono e cercano di smantellare - la ragazza goth scontrosa che invece ha un intero mondo dentro di sé che vuole tenere privato e il ragazzo giocatore di football che ha anche un cervello e che prova dei sentimenti. Ho apprezzato il modo lento in cui la loro storia viene costruita e si sviluppa: lei aveva una cotta per lui alle elementari, ma poi la vita l'ha costretta ad indurirsi e a pensare alle cose più urgenti che necessitavano attenzione; lui ricorda la bambina solare che era McKenna e non si è mai spiegato il suo cambiamento, l'ha sempre trovata bella ma semplicemente hanno sempre avuto giri diversi che non li hanno mai portati a frequentare le stesse persone. 

Mi è piaciuto come i loro ruoli siano stati invertiti: McKenna è quella dura, cinica, determinata a non lasciarsi coinvolgere perché di traumi e abbandoni ne ha già avuti a sufficienza; Jace è quello più romantico, quello che si fa avanti e che cerca di convincere McKenna ad aprirsi e sa anche ammettere di essere debole nel non voler uscire allo scoperto come autore di Kingdom of Swords per la paura delle reazioni dei suoi compagni di squadra, della scuola e soprattutto di suo padre, che manco vuole leggere le storie della buonanotte alla piccola Lily di cinque anni. 

Narrato a punti di vista alternati, li vediamo avvicinarsi sempre di più - anche se alcune scene avvengono off-screen e raccontate in seguito: McKenna impara ad aprirsi alle persone e a farle entrare un po' di più nella sua "bolla" sperimentando cosa voglia dire essere una normale adolescente; Jace, dal canto suo, impara ad andare oltre le apparenze e a cambiare il modo in cui vede le cose - i suggerimenti di McKenna gli permettono di migliorare la sua storia e di portare i suoi personaggi in una direzione nuova e vederli sotto una luce diversa. Ovviamente non mancano i momenti di drama, per fortuna non tirati troppo per le lunghe perché i due ragazzi riescono a parlarsi sempre molto schiettamente e per un volta nei romanzi YA è McKenna che si rende conto di dover essere lei a fare un grande gesto per rimediare ai suoi dubbi e alla sua sfiducia. 

Jace è un vero e proprio pasticcino e anche McKenna si fa voler bene per la forza che dimostra ogni giorno affrontando tutte le difficoltà della sua vita. C'è stato un momento in cui forse mi sono detta che ormai sono "troppo adulta" per questo target - quando McKenna dice di essere diversa dagli altri a scuola e che tutti i suoi compagni sono dei cloni. Ho alzato gli occhi al cielo perché di protagoniste che dicono di essere diverse da tutti gli altri ne ho fin sopra i capelli, ma ho dovuto fare marcia indietro quando mi sono ricordata che in realtà è un'affermazione più vera di quanto si possa pensare - pure io ero diversa da tutti gli altri al liceo, il mio look e il mio essere si incasellavano del tutto nella categoria emo e non assomigliavo per niente a tutte le altre ragazze dalla personalità solare e dai vestiti dai colori brillanti e sgargianti. Questo ricordo mi ha fatto rimangiare qualsiasi opinione stessi per sputare sull'affermazione di McKenna. 

Il precedente libro della Blount che avevo letto - I Hate You, Fuller James - mi era piaciuto abbastanza, ma non era stato all'altezza delle mie aspettative. Con questo è andato meglio, non so se per la presenza della Rush a fare da contraltare - non so chi delle due abbia scritto chi McKenna e chi Jace.

Avete presente quelle commedie romantiche adolescenziali - citate anche da McKenna - di fine anni '90 e inizio anni 2000, quelle tipo Kiss Me e, appunto, A Cinderella Story?
Ecco, questo libro è proprio ciò che fa per voi quando siete nel mood di qualcosa di dolce e carino, ma con anche un lato serio e profondo. 

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