venerdì 21 maggio 2021

[Recensione] "The Weight of the Sky" di Caroline Schley

Puntuale come vi avevo promesso, ecco la recensione di un libro che mi è piaciuto davvero molto e che è uscito ieri negli USA.
 
Grazie a NetGalley per la copia digitale in anteprima.


Titolo: The Weight of the Sky
Autrice: Caroline Schley
Data di uscita: 20 maggio 2021
Pagine: 306 pagine (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/3uaU6ig

Trama [tradotta da me]: Per ogni decisione importante nella sua vita, la quindicenne Chris Miller si affida al silenzio piuttosto che al coraggio. Nel suo alquanto brutale quartiere di Bridgeport, Chris si morde la lingua quando la sua migliore amica viene mandata in un centro di detenzione giovanile per un crimine che non ha commesso. In quanto ragazza con una borsa di studio alla St. Catherine’s Prep, Chris si sente in dovere di assecondare il ‘drinkstagram’ che avviene alle feste a cui partecipa. A casa con una madre autoritaria si sente costretta ad ingoiare le sue domande a proposito dell'identità di suo padre. Chris capisce che una quieta insicurezza non è il modo più audace di approcciarsi alla vita, ma l'aiuta ad arrivare a fine giornata illesa. Fino a quando viene aggredita sessualmente.

Come conseguenza, i fragili meccanismi di adattamento di Chris crollano insieme ai suoi voti e alla sua esile felicità, eppure non riesce a trovare il coraggio di denunciare l'aggressione. Ad un bivio, Chris è costretta a fare volontariato in un programma doposcuola per mantenere la borsa di studio e si ritrova catapultata proprio nel quartiere da cui ha cercato di fuggire. Quando la sua famiglia è spinta nel mirino di una guerra tra gang, Chris scopre quanti danni può provocare il suo silenzio. Alla fine dovrà decidere se continuare a restare zitta mentre gli altri prendono le decisioni e restare una vittima o crearsi la forza di prendere posizione, dire la verità e chiamare se stessa una sopravvissuta. 
 
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TRIGGER WARNING: alcol, acquisto di sostanze stupefacenti, aborto (menzionato), dubbio consenso, aggressione, stupro.


Bridgeport, Connecticut. Chris vive nella parte più povera e criminale della città, ha quattordici anni e ha appena ottenuto una borsa di studio per frequentare il secondo anno di liceo al St. Catherine's, una prestigiosa scuola privata dall'altra parte della città. Da sempre sono solo lei e sua madre, un'infermiera che si è fatta da sola attraverso grandi sacrifici e che ripete sempre a Chris quanto sia importante sfruttare tutte le opportunità che le vengono date - però di suo padre non fa mai parola e anche la sua amica Lesley non viene vista di buon occhio. 

Chris è fondamentalmente una brava ragazza, ma sua madre non sa che ha già baciato un ragazzo e fatto un po' di esperienza e che Lesley è bravissima nel sottrarre l'alcol alla madre e conosce le persone giuste da cui comprare erba - inoltre Chris non è neanche sicura che il sogno di fare il medico sia davvero soltanto suo. 

Il St. Catherine's è tutto un altro mondo rispetto al suo e le differenze sociali ed economiche sono fin troppo evidenti, anche se le sue nuove amiche Sterling, Bree e Ainsley non glielo fanno mai pesare. Però è anche una scuola estremamente competitiva e la pressione esercitata da sua madre perché Chris eccella in ogni campo non facilita le cose - Chris vorrebbe anche passare del tempo normalmente con le sue amiche tra pigiama party, merende al diner frequentato dai ragazzi popolari e feste di quelli dell'ultimo anno a cui imbucarsi. E all'ultimo anno c'è anche un ragazzo terribilmente affascinante per il quale Chris si prende una cotta, nonostante tutti gli avvertimenti delle sue amiche e anche del fratello e dell'amico di una di loro. 

Ed è proprio ad una di queste feste che accade una delle cose più brutte che può accadere ad una ragazza, le cui conseguenze sono tragiche: delle tre persone alle quali Chris prova a dirlo immediatamente solo una le crede ed è dalla sua parte, mentre i suoi voti vanno a picco e l'intera sua vita sembra andare in pezzi - dolore, rabbia, vergogna, paura ora le uniche costanti della sua vita e dei suoi incubi. 
Solo accettando il sostegno di chi non l'ha mai abbandonata e ricordando l'amore e gli insegnamenti datele da quello che è stato il suo padre putativo, Chris riuscirà a rimettersi sulla strada giusta per imparare a guarire e a cicatrizzare le ferite. 


Dalla trama il libro sembra più un The Hate U Give di quanto non sia in realtà. Ci viene detto che quello di Chris non è un bel quartiere e che Jose - il marito della migliore amica di sua madre e l'unica figura paterna che Chris abbia mai conosciuto - è in carcere da cinque anni perché si è ritrovato in mezzo agli affari di una gang e non ha voluto denunciare per paura delle ripercussioni, ma a parte qualche notizia in seguito e l'incontro con persone della sua vecchia vita, l'esistenza di Chris scorre lontana da quei binari.

La prima metà del libro è quasi tutta focalizzata sulla differenza economica tra Chris e le sue amiche e la costante vergogna di non sentirsi all'altezza, nonostante sua madre le abbia sempre detto che una persona ricca non è meglio di lei solo perché ha più soldi a sua disposizione. Celeste è una madre dura, che certamente cerca di fare del suo meglio in quanto madre single, ma che spesso risulta antipatica per le aspettative che riversa sulla figlia e perché lei stessa finge che vada tutto bene e non parla dei problemi anche quando chiaramente c'è qualcosa che non va. 

Il libro inizia a coinvolgere emotivamente di più dalla festa di Halloween in poi - e il dubbio consenso di Chris con Caldwell, il ragazzo per cui ha una cotta e da cui tutti l'avevano messa in guardia, non è nemmeno la parte peggiore della storia. L'autrice ha fatto un lavoro eccezionale nel descrivere e nell'affrontare tutte le conseguenze nella vita di Chris in seguito all'aggressione sessuale: la rabbia, la vergogna, la paura, l'apatia, l'incapacità di concentrarsi, l'allontanamento anche delle persone che le credono e la vogliono aiutare - tutto è descritto in maniera così realistica che fa male al cuore. 

Ho amato profondamente l'amicizia tra Chris e Petey, già nell'aria ancora prima di quella notte - Petey è chiaramente un ragazzo che, per esperienza personale, sa benissimo che i soldi non ti rendono automaticamente una brava persona e che è determinato ad aiutare Chris in qualunque modo, anche chiedendo aiuto su come fare alla sua ragazza al college. L'impegno e l'attenzione che Petey ci mette per far uscire Chris dal suo guscio sono qualcosa che mi ha scaldato il cuore e che vorrei vedere più spesso e ho adorato anche come Chris non abbia necessitato di nessuna relazione romantica - anche perché era proprio l'ultima cosa di cui aveva bisogno - per riuscire a salvarsi da sola. 

Credo di aver "sentito" questo libro in una maniera anche più intensa rispetto a quei libri in cui i protagonisti hanno diciassette anni - sebbene per me siano proprio i diciassette anni l'età più critica nei miei ricordi e nella mia vita. 
Però ricordo com'era averne quattordici/quindici - quella sensazione di avere il mondo ai propri piedi, di essere invincibili, di essere arrivate finalmente all'età per cominciare a sperimentare l'alcol e infatuarsi dei ragazzi più grandi e sperare di essere notate da loro. Quella sensazione di sapere esattamente cosa si sta facendo, anche se a volte ti mettono in guardia nei confronti delle situazioni in cui ti stai cacciando. 
 
Certamente Caldwell è stato terribile e superficiale, certamente si è approfittato dell'infatuazione di una ragazzina per il suo piacere personale e di certo non è stato ad ascoltare davvero ciò che Chris intendeva/voleva dirgli - l'ho odiato, ma mai quanto invece ho odiato l'altro personaggio maschile e il gesto di Caldwell alla fine mi fa ben sperare che abbia capito la gravità della situazione e quale sia il limite invalicabile, rendendolo una persona migliore in futuro. 
 
Il titolo ha il suo perché - questo perché il cielo della vita di Chris non sarà mai più azzurro e senza nuvole come era stato fino a quel momento, ma ciò non vuol dire che l'alba non possa sorgere di nuovo. È assolutamente un bel libro, con temi pesanti affrontati però nel modo giusto - non mi ha coinvolta tanto nella prima parte quanto invece ha fatto nella seconda e non mi ha fatto bruciare di rabbia come hanno fatto altri libri, ma è sicuramente meritevole di tutta la vostra attenzione. Inoltre è impossibile non voler bene a Chris.
 

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