venerdì 12 febbraio 2021

Singing the Book #28

Conoscete metodi per combattere la narcolessia?
No, perché qui la situazione si sta facendo tragica e non riesco nemmeno a stare concentrata per cinque minuti - e anche stando seduta, mentre ascolto l'audiolibro, mi cade la testa dal sonno. 
 
Voi ridete, ma mi sono dovuta scaricare un'app per colorare i mandala sul tablet mentre ascolto il libro altrimenti proprio non riesco a stare sveglia se intanto non faccio qualcosa - e una volta invece gli audiolibri li divoravo, non importava che avessi gli occhi chiusi o aperti e che stessi facendo qualcosa o meno.

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al ventottesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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Walk the Wire di David Baldacci / Walking the Wire degli Imagine Dragons
 
La prima volta che ho ascoltato una canzone degli Imagine Dragons, questi non erano ancora famosi - perlomeno non lo erano qui in Italia. Sinceramente non ricordo se la loro prima canzone che ho sentito sia stata It's Time - legata ad un video fanmade su Teen Wolf - oppure On Top of the World - che faceva da intro ad una sitcom, chiamata Partners, cancellata quasi subito dal network per pessimi ascolti. Non sono mai diventata fan nel senso stretto del termine, ma tutte le canzoni che venivano fatte uscire come singoli finivano per piacermi - ancora di più nel caso di cover fatte dagli Our Last Night. E ricordo ancora quando ho sentito Walking the Wire: era nella pubblicità del Kinder Bueno White - e anche se non mi ritengo una fan, la voce di Dan Reynolds è alquanto riconoscibile. Venendo al libro, David Baldacci è un autore di cui ho sempre sentito parlare - e di cui ho guardato una serie televisiva tratta da una serie di suoi libri - ma a cui non mi sono mai approcciata. Ed è un crime thriller, perciò con la canzone non c'entra nulla. 
 

 

Changes di Judith Arnold / Changes dei Vanilla Sky

Ah... nostalgia canaglia. I Vanilla Sky sono stati la prima band italiana che ho scoperto nella mia fase adolescenziale emo depressa/incazzata con il mondo - MySpace era il tempio della musica insieme ad un sito che ora non esiste più chiamato UnderTHEORY dove venivano raccolte le foto dei concerti e i primi video musicali delle band anche più sconosciute. Era il 2006 e Distance (dell'album di due anni prima) è stata la prima canzone dei Vanilla Sky che io abbia mai sentito - e l'album Waiting for Something, che potete ascoltare QUI in una playlist creata su YouTube, verrà rilasciato quest'anno per la prima volta in vinile. E sebbene Changes sia il nome del loro secondo album - anche lui raccolto in una playlist che trovate sempre QUI su YouTube e che io ancora mi chiedo come sia stato possibile trovarlo qui da me in versione fisica nell'estate del 2007 - è anche il nome della versione inglese di Cambiamenti, entrambe contenute nell'album Fragile del 2010. E no, stavolta niente playlist. Come si intuisce dalla cover, il libro è un contemporary romance e vi so dire con certezza che la canzone non c'entra nulla perché Changes parla di Brian e Vinx come unici membri storici della band rimasti dopo le liti e l'abbandono prima di Luka e poi di Cisco (tornato un paio di anni dopo) e dei cambiamenti avvenuti in seguito alla separazione. 
 

 

Some Like It Charming di Megan Bryce / Some Like It Cold degli Hopes Die Last

Altra band italiana del mio cuore, di cui mi avete già sentita parlare in lungo e in largo - e con un titolo come quello del libro contemporary romance che vedete qui a fianco potevo forse non fare l'associazione? Suvvia. Anche in questo caso ricordo benissimo le circostanze del mio primo ascolto: era il 2009 ed era il secondo semestre del mio primo anno di università, c'era un po' di nervosismo perché temevo che dopo l'amore al primo ascolto degli anni precedenti la cosa potesse non ripetersi e perché Nick se n'era andato e Daniele aveva preso il suo posto come screamer. Alla fine furono tutte preoccupazioni inutili perché anche con Some Like It Cold fu amore al primo ascolto e l'album Six Years Home fu l'unica cosa che ascoltai durante il viaggio in treno che mi portò a Milano dalla mia amica in quella torrida estate per un weekend di concerti - dove avrebbero anche dovuto esibirsi, ma cancellarono all'ultimo minuto perché a causa di alcuni ritardi non avrebbero fatto in tempo. Gli HDL sono l'unica band italiana che amavo che non sono mai riuscita a vedere live. E sì, come potete immaginare la canzone e il libro non hanno nulla in comune. 
 

 
 
Stand by Me di S.D. Robertson / Stand by Me di Ben E. King

Oh, lo so che il titolo Stand by Me in realtà fa venire prima in mente l'omonimo film tratto da un racconto di Stephen King - così come so che di questa canzone ne sono state fatte innumerevoli cover. Ma volete ridere? Volete sapere cosa viene in mente a me quando sento questo titolo e penso ad una versione in particolare della canzone? Ripenso ad uno degli spin-off del cartone animato Il Re Leone - perché se quello non riuscivo a guardarlo a causa della scena di Mufasa, al contrario ho letteralmente CONSUMATO i due VHS con le avventure di Timon e Pumbaa: In giro per il mondo con Timon e Pumbaa e Fuori a cena con Timon e Pumbaa. Ed è proprio nel primo che Timon si lancia in una cover di Stand by Me mentre a Pumbaa gliene succedono di ogni e mi sono riguardata il video della scena su YouTube prima di scrivere questa sezione e ancora una volta mi sono trovata in lacrime dal ridere - infatti sotto vi lascio quella versione. E vi dirò che il libro stavolta con la canzone ci potrebbe anche stare. 
 

 

The End of the World di Collected Authors / It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M.
 
Per quanto io i R.E.M. li abbia sempre sentiti nominare e forse mi sia anche capitato di vedere qualche video musicale in passaggio quando ancora esisteva MTV e tutte le sue mille classifiche ad ogni ora del giorno e della notte - e quello se non è stato un bell'aspetto dell'adolescenza - di fatto non li ho mai ascoltati. A parte Bad Day - il cui video ricordo andava spesso in rotazione - la prima canzone che ricordo di aver davvero sentito con cognizione di causa è stata ÜBerlin perché nel 2014 io e una mia amica andavamo in palestra e la televisione alle pareti era perennemente sintonizzata su RTL 102.5; inoltre io e lei siamo quasi cadute dal tapis roulant quando ci siamo accorte
la prima volta che il protagonista del video è Aaron Johnson. Ma non siamo qui per Aaron - anche se mi piacerebbe: siamo qui per la canzone evidenziata sopra che avevo probabilmente sentito in passaggio nel corso della mia vita, ma che ho amato quando Martin Johnson ne ha fatto una cover - ed è proprio la sua versione che vi linko sotto. Il libro è una raccolta di storie che vanno dallo sci-fi all'apocalittico e la canzone, sebbene il suo testo non abbia un senso preciso e logico, ci sta bene.
 


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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

2 commenti:

  1. Stand by me.
    Copertina e canzone.
    Amo tutto.
    Conosci la versione dei Florence + The Machine?

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    Risposte
    1. No, non sapevo neanche ne avessero fatta una loro versione!
      Corro subito ad ascoltarla!

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