Mentre procedo un po' a rilento con la lettura in corso perché in questi giorni mi ha colto una pesantissima sonnolenza diurna - complice anche Alaska in braccio come piccolo termosifone ronfante - vi mostro in cosa ho speso un po' di soldi.
Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.
Iniziamo dai primi acquisti del mese.
Siccome la carta della Giunti bisogna pur tenerla in movimento ogni tanto, dopo il fallimento della prima volta durante il quale l'unica copia presente in libreria de Il Rintocco di Neal Shusterman aveva la copertina leggermente strappata, ci ho riprovato e potevo scegliere tra due copie. Oh, non credete che non abbia fatto storie anche stavolta - una aveva la sovraccoperta il cui bordo era leggermente sgualcito sopra e quindi stavo per scegliere l'altra quando poi mi sono accorta che nell'altra mancava del colore sulla veste della figura centrale. Quindi sono tornata alla prima copia, ma la sentivo strana in mano e togliendo la sovraccoperta mi sono resa conto che aveva il dorso leggermente deforme. Morale della favola? Ho fatto scambio di libri e copertine. Ah, le sirene che sento in lontananza sono quelle delle ambulanze di psichiatria che avete chiamato voi? Mentre mi portano via, voi potete leggere la recensione QUI.
Approfittando poi di un giorno in cui la Feltrinelli aveva la consegna gratis e io avevo due buoni a disposizione, con solo 2,80€ di spesa ho preso Il Regno di Rame di S. A. Chakraborty - la meraviglia che non è questo mattonazzo. La recensione la trovate QUI.
Infine, per la festa della mamma, ho acquistato un altro libro - e fino all'ultimo sono stata indecisa se mostrarlo qui sul blog o meno.
Si tratta di Sangue Inquieto di Robert Galbraith - aka Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata. L'ho fatto più che altro per mia madre a cui la serie piace molto - anche se ammetto di averne visto la trasposizione televisiva ma, essendo andata in onda sulla televisione pubblica, so che in quel caso i miei soldi non sono andati in tasca sua. Stavolta invece sì, ma l'ho fatto per mia madre e voglio comunque ribadire ancora una volta che mi dissocio da qualsiasi affermazione transfobica mai uscita dalla bocca di Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata.
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Tra le entrate ci sarebbero anche un paio di eARC da parte di NetGalley e delle loro rispettive case editrici, ma quelle sono "incorporee" e sono come i vampiri allo specchio: nelle foto non si vedono.
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