Sono veramente stanchissima, ma per fortuna la settimana è praticamente agli sgoccioli - così come agosto e chissà che questa umidità si levi di dosso visto che mi sembra di sentirmi 40° bollenti che mi alitano sul collo.
Ma prima dei saluti a questo mese e prima del recap che arriverà domenica, la parola passa alla recensione di un libro che esce a fine settembre e che io ho letto in anteprima grazie a NetGalley.
Ma prima dei saluti a questo mese e prima del recap che arriverà domenica, la parola passa alla recensione di un libro che esce a fine settembre e che io ho letto in anteprima grazie a NetGalley.
Titolo: The Grey Sisters
Autrice: Jo Treggiari
Data di uscita: 24 settembre 2010
Pagine: 288 (Kindle Edition)
Editore: Penguin Teen
Link Amazon: https://amzn.to/31mi9Mr
Trama [tradotta da me]: Due anni dopo un incidente aereo mortale, le migliori amiche D e Spider si dirigono sulle montagne per affrontare il loro dolore.
D e Spider sono sempre state molto amiche e sono ulteriormente legate dal loro dolore condiviso: entrambe hanno perso dei fratelli in un orribile incidente aereo due anni prima. L'avvistamento casuale di un amato giocattolo nella fotografia dell'unica sopravvissuta, spinge D a cercare finalmente il momento di dire addio. Lei, Spider e la loro amica Min partono per un viaggio sulle montagne al sito di quel terribile schianto.
Ariel ha vissuto sulle montagne per tutta la vita. Lei e la sua famiglia allargata sono sempre stati guardati dall'alto in basso dagli abitanti della cittadina vicina e lei ha imparato vivere arrangiandosi, fidandosi di poche persone al di fuori della sua comunità isolata di survivalisti. Un terrificante attacco la spinge giù dalla montagna per chiedere aiuto e lungo la strada incontra tre ragazze -- un incontro casuale che avrà enormi conseguenze per tutte loro.
Dicevano che questo romanzo è l'ideale per chi ha amato Sadie di Courtney Summers - diciamo che per me la Summers è inarrivabile, ma questo libro mi è comunque piaciuto.
È doveroso che però sappiate una cosa perché è mio dovere avvisare quando ci sono dei trigger warnings: in questo libro è presente crudeltà sugli animali.
Ora, io ho stomaco per molte cose ma per questa no e in un paio di punti ho dovuto mettere un attimo in pausa la lettura e andare a vedere con i miei occhi Alaska e Cocco belli tranquilli, coccolati e viziati.
La storia si apre con Kat e Jonathan all'inizio del secondo anno di scuola, su un aereo che li sta portando in gita. I loro fratelli non ci sono perché a casa ammalati: le gemelle Kat e D sono amiche da una vita con Spider (il cui vero nome verrà rivelato in seguito e verrà anche spiegato il motivo del suo soprannome) e Jonathan, suo fratello, fa parte del pacchetto - anche se più piccolo perché è così intelligente da aver saltato un grado scolatisco ed essere al loro stesso anno.
Ma poi qualcosa va storto e nonostante le rassicurazioni del pilota, Jonathan capisce che l'aereo sta precipitando - lui cerca di restare lucido e analitico, ma Kat riesce solo a pensare a sua sorella D e se lei sta percependo che qualcosa non va. E pensa alla sua migliore amica Spider, con cui forse poteva nascere qualcosa di più.
E poi è il buio.
Quasi due anni dopo, l'unica sopravvissuta - l'assistente di volo - si risveglia dal coma e in una foto sul giornale D riconosce la scimmietta di pezza che lei aveva messo nella valigia di Kat e che qualcuno aveva evidentemente trovato e posato accanto ad Annie per darle conforto durante il coma.
D capisce che l'unico modo per riuscire ad andare avanti non è visitare due tombe vuote al cimitero, ma vedere con i propri occhi il luogo in cui sua sorella è morta. Ad accompagnarla una Spider abbastanza recalcitrante che tende a distrarsi con altre ragazze per cercare di dimenticare quello che poteva avere con Kat e Min, ragazza sempre previdente e gentile e sorridente, ma con una forza incredibile in un fisico tanto minuto.
Parallelamente conosciamo Ariel e la sua "famiglia" - non tutti sono legati dal sangue, ma tutti condividono gli ideali di Avalon e seguono le regole di Big Daddy: loro sono gli eletti, loro vivono sotto le montagne - le Grey Sisters - che danno loro tutto ciò di cui hanno bisogno. Niente di più, niente di meno. Gli stranieri che vengono dalle città sono un pericolo perché possono corrompere le loro anime e c'è una guerra all'orizzonte e loro devono essere pronti e armati.
Ecco perché Ariel e le sue sorelle - i bravi soldati di Big Daddy - stanno per andare in missione sulla montagna: è un test, una prova per dimostrare che sono degne della loro posizione. Attraverso Ariel conosciamo la vita di Avalon: campano di quello che riescono a coltivare e le donne hanno solo due funzioni, ovvero procreare o diventare soldati e chi si ribella viene chiuso in cella - o peggio.
Quando però Aaron - l'unico ragazzo del loro gruppo per età e capacità - viene ferito cercando di proteggere Faith, Ariel sa che i rimedi di Nana Esme non saranno sufficienti e che è necessaria la medicina di città. Ma può Ariel disubbidire a Big Daddy?
E, miglio dopo miglio, le strade di tutti loro finiranno inevitabilmente per incrociarsi.
Grazie al fatto che quella serie televisiva ha segnato la storia, per me è stato inevitabile pensare a Lost all'inizio della lettura durante la parte dell'incidente aereo. Chi è che ormai non pensa a Lost quando incappa in un incidente aereo su carta o altro formato?
The Grey Sisters è un romanzo che è stato assai creepy in diversi punti e a spaventare non sono neanche tanto i boschi di notte, quanto la vita descritta da Ariel ad Avalon. Ma quella è casa sua e lei crede in tutto quello che le è sempre stato insegnato e ovviamente io non ho detto di più per non fare spoiler, ma c'è molto di più all'interno del romanzo sul modo in cui le donne vengono trattate e fidatevi se vi dico che fa stare abbastanza male.
Ariel è quella che si sente di più perché lei racconta in prima persona, mentre i punti di vista di D, Spider e Min sono raccontati in terza - ma anche loro riescono a farsi conoscere e ad entrare in contatto con il lettore, Min in particolar modo.
Forse si può anche provare ad immaginare dove andrà a parare e che piega prenderà la storia e ammetto che se fossi stata più attenta forse mi sarei accorta di quei piccoli dettagli lasciati come indizi, ma ero talmente presa dalle atmosfere alla Non aprite quella porta con le classiche strade deserte in cui non passa un'anima quando hai la macchina in panne e uomini che fanno suonare ogni singolo campanello di allarme non appena li vedi e il timore costante di cosa potrebbero fare questi survivalisti per proteggere la loro casa da ciò che ritengono una minaccia (e qui il pensiero è andato ad alcuni episodi di Justified, Longmire e Cult), che proprio mi sono sfuggiti. Motivo per cui non ho visto i plot-twists arrivare e uno mi ha anche fatto venire una pelle d'oca alta così.
Ha un ritmo di narrazione costante - certo, alcuni momenti sono pura descrizione senza che accada nulla, ma lo sapete che ai film horror piace che voi vi rilassiate per poi farvi saltare in aria sulla poltrona, vero?
The Grey Sisters non è horror, ma di certo non ci va leggero con l'inquietudine e la possibilità che qualsiasi cosa sia dietro l'angolo.
Dal finale mi sarei aspettata forse un po' di più, qualche altro capitolo e pensiero di alcuni personaggi - ho sentito la mancanza specialmente di quello di Ariel, che alla fine è forse quella che mi ha fatto più compassione di tutte.
Detto questo, The Grey Sisters è un romanzo che mi ha intrattenuta e che ha un po' quelle vibes da film horror vietato ai minori in seconda serata con il bollino rosso - che quando eri adolescente erano il massimo in estate grazie ai loro brividi di terrore.
Autrice: Jo Treggiari
Data di uscita: 24 settembre 2010
Pagine: 288 (Kindle Edition)
Editore: Penguin Teen
Link Amazon: https://amzn.to/31mi9Mr
Trama [tradotta da me]: Due anni dopo un incidente aereo mortale, le migliori amiche D e Spider si dirigono sulle montagne per affrontare il loro dolore.
D e Spider sono sempre state molto amiche e sono ulteriormente legate dal loro dolore condiviso: entrambe hanno perso dei fratelli in un orribile incidente aereo due anni prima. L'avvistamento casuale di un amato giocattolo nella fotografia dell'unica sopravvissuta, spinge D a cercare finalmente il momento di dire addio. Lei, Spider e la loro amica Min partono per un viaggio sulle montagne al sito di quel terribile schianto.
Ariel ha vissuto sulle montagne per tutta la vita. Lei e la sua famiglia allargata sono sempre stati guardati dall'alto in basso dagli abitanti della cittadina vicina e lei ha imparato vivere arrangiandosi, fidandosi di poche persone al di fuori della sua comunità isolata di survivalisti. Un terrificante attacco la spinge giù dalla montagna per chiedere aiuto e lungo la strada incontra tre ragazze -- un incontro casuale che avrà enormi conseguenze per tutte loro.
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Dicevano che questo romanzo è l'ideale per chi ha amato Sadie di Courtney Summers - diciamo che per me la Summers è inarrivabile, ma questo libro mi è comunque piaciuto.
È doveroso che però sappiate una cosa perché è mio dovere avvisare quando ci sono dei trigger warnings: in questo libro è presente crudeltà sugli animali.
Ora, io ho stomaco per molte cose ma per questa no e in un paio di punti ho dovuto mettere un attimo in pausa la lettura e andare a vedere con i miei occhi Alaska e Cocco belli tranquilli, coccolati e viziati.
La storia si apre con Kat e Jonathan all'inizio del secondo anno di scuola, su un aereo che li sta portando in gita. I loro fratelli non ci sono perché a casa ammalati: le gemelle Kat e D sono amiche da una vita con Spider (il cui vero nome verrà rivelato in seguito e verrà anche spiegato il motivo del suo soprannome) e Jonathan, suo fratello, fa parte del pacchetto - anche se più piccolo perché è così intelligente da aver saltato un grado scolatisco ed essere al loro stesso anno.
Ma poi qualcosa va storto e nonostante le rassicurazioni del pilota, Jonathan capisce che l'aereo sta precipitando - lui cerca di restare lucido e analitico, ma Kat riesce solo a pensare a sua sorella D e se lei sta percependo che qualcosa non va. E pensa alla sua migliore amica Spider, con cui forse poteva nascere qualcosa di più.
E poi è il buio.
Quasi due anni dopo, l'unica sopravvissuta - l'assistente di volo - si risveglia dal coma e in una foto sul giornale D riconosce la scimmietta di pezza che lei aveva messo nella valigia di Kat e che qualcuno aveva evidentemente trovato e posato accanto ad Annie per darle conforto durante il coma.
D capisce che l'unico modo per riuscire ad andare avanti non è visitare due tombe vuote al cimitero, ma vedere con i propri occhi il luogo in cui sua sorella è morta. Ad accompagnarla una Spider abbastanza recalcitrante che tende a distrarsi con altre ragazze per cercare di dimenticare quello che poteva avere con Kat e Min, ragazza sempre previdente e gentile e sorridente, ma con una forza incredibile in un fisico tanto minuto.
Parallelamente conosciamo Ariel e la sua "famiglia" - non tutti sono legati dal sangue, ma tutti condividono gli ideali di Avalon e seguono le regole di Big Daddy: loro sono gli eletti, loro vivono sotto le montagne - le Grey Sisters - che danno loro tutto ciò di cui hanno bisogno. Niente di più, niente di meno. Gli stranieri che vengono dalle città sono un pericolo perché possono corrompere le loro anime e c'è una guerra all'orizzonte e loro devono essere pronti e armati.
Ecco perché Ariel e le sue sorelle - i bravi soldati di Big Daddy - stanno per andare in missione sulla montagna: è un test, una prova per dimostrare che sono degne della loro posizione. Attraverso Ariel conosciamo la vita di Avalon: campano di quello che riescono a coltivare e le donne hanno solo due funzioni, ovvero procreare o diventare soldati e chi si ribella viene chiuso in cella - o peggio.
Quando però Aaron - l'unico ragazzo del loro gruppo per età e capacità - viene ferito cercando di proteggere Faith, Ariel sa che i rimedi di Nana Esme non saranno sufficienti e che è necessaria la medicina di città. Ma può Ariel disubbidire a Big Daddy?
E, miglio dopo miglio, le strade di tutti loro finiranno inevitabilmente per incrociarsi.
Grazie al fatto che quella serie televisiva ha segnato la storia, per me è stato inevitabile pensare a Lost all'inizio della lettura durante la parte dell'incidente aereo. Chi è che ormai non pensa a Lost quando incappa in un incidente aereo su carta o altro formato?
The Grey Sisters è un romanzo che è stato assai creepy in diversi punti e a spaventare non sono neanche tanto i boschi di notte, quanto la vita descritta da Ariel ad Avalon. Ma quella è casa sua e lei crede in tutto quello che le è sempre stato insegnato e ovviamente io non ho detto di più per non fare spoiler, ma c'è molto di più all'interno del romanzo sul modo in cui le donne vengono trattate e fidatevi se vi dico che fa stare abbastanza male.
Ariel è quella che si sente di più perché lei racconta in prima persona, mentre i punti di vista di D, Spider e Min sono raccontati in terza - ma anche loro riescono a farsi conoscere e ad entrare in contatto con il lettore, Min in particolar modo.
Forse si può anche provare ad immaginare dove andrà a parare e che piega prenderà la storia e ammetto che se fossi stata più attenta forse mi sarei accorta di quei piccoli dettagli lasciati come indizi, ma ero talmente presa dalle atmosfere alla Non aprite quella porta con le classiche strade deserte in cui non passa un'anima quando hai la macchina in panne e uomini che fanno suonare ogni singolo campanello di allarme non appena li vedi e il timore costante di cosa potrebbero fare questi survivalisti per proteggere la loro casa da ciò che ritengono una minaccia (e qui il pensiero è andato ad alcuni episodi di Justified, Longmire e Cult), che proprio mi sono sfuggiti. Motivo per cui non ho visto i plot-twists arrivare e uno mi ha anche fatto venire una pelle d'oca alta così.
Ha un ritmo di narrazione costante - certo, alcuni momenti sono pura descrizione senza che accada nulla, ma lo sapete che ai film horror piace che voi vi rilassiate per poi farvi saltare in aria sulla poltrona, vero?
The Grey Sisters non è horror, ma di certo non ci va leggero con l'inquietudine e la possibilità che qualsiasi cosa sia dietro l'angolo.
Dal finale mi sarei aspettata forse un po' di più, qualche altro capitolo e pensiero di alcuni personaggi - ho sentito la mancanza specialmente di quello di Ariel, che alla fine è forse quella che mi ha fatto più compassione di tutte.
Detto questo, The Grey Sisters è un romanzo che mi ha intrattenuta e che ha un po' quelle vibes da film horror vietato ai minori in seconda serata con il bollino rosso - che quando eri adolescente erano il massimo in estate grazie ai loro brividi di terrore.