lunedì 26 agosto 2019

[Recensione] "How It Ends" di Catherine Lo

Ormai lo sapete: io sono quella che infila dettagli personali della sua vita ovunque, anche quando deve recensire un libro. 
Ma ci sono libri che hanno bisogno - hanno bisogno di quei dettagli di Vita Vera per essere compresi e capiti da chi non li ha ancora letti oppure non ha sperimentato le stesse cose. 

Quindi niente, io ve lo dico: quella che segue è una recensione che non ha nulla di asettico e analitico.


Titolo: How It Ends
Autrice: Catherine Lo
Data di uscita: 13 giugno 2017
Data di uscita originale: 7 giugno 2016
Pagine: 304 (copertina flessibile)
Editore: HMH
Link Amazon: https://amzn.to/2F35oeb

Trama [tradotta da me]: Ci sono due versioni di ogni storia.

È amicizia a prima vista tra Jessie e Annie, la dimostrazione del vecchio proverbio secondo il quale gli opposti si attraggono. La timida e ansiosa Jessie darebbe di tutto pur di avere la bellezza e la sicurezza in se stessa di Annie. E Annie pensa che Jessie abbia la vita perfetta, con la sua famiglia unita e i suoi voti stellari. Sono migliori amiche per sempre... fino a quando improvvisamente non lo sono più. Raccontato tramite i punti di vista alternati, How It Ends è la storia di un'amicizia dal primo incontro fino alla rottura. Ambientata in un tumultuoso secondo anno di scuola superiore segnato da bullismo, ragazzi e pugnalate alle spalle, è una storia veloce ma toccante su ciò che accade quando le amiche scelgono le supposizioni e le paure invece di loro stesse e del loro rapporto.

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Ci sono storie che per me contengono argomenti oppure elementi trigger - spesso (quasi sempre) sono io a cercarle perché cerco qualcosa di catartico, qualcosa che mi dia sollievo e risposte che non ho mai avuto, ma spesso non mi rendo conto di quanto quel trigger sia sensibile e di ciò che può provocare. 

L'amicizia - e la rottura di essa - è uno di quelli. 


Annie si è trasferita da poco dalla città in periferia con suo padre, la sua matrigna e la sua sorellastra. Specialmente con la matrigna non va d'accordo, che sembra tollerarla solo perché figlia del marito. O forse ci prova anche Madge ad esserle d'aiuto, ma ogni suo tentativo viene visto come un'interferenza o una cattiveria. Il problema è che ad Annie manca sua madre, morta sei anni prima. Il problema è che Madge non le assomiglia affatto e le manca quella figura materna che la faceva sentire unica e speciale. E il primo giorno di scuola Annie decide di vestirsi come una ribelle, tutta di nero e con la rabbia verso Madge che sembra sprigionarsi dalla sua persona facendola apparire una tosta. 

Ed è così che Jessie la vede - come una tosta che non ha paura di niente, al contrario di lei che invece soffre di ansia e la scuola le fa paura non per i compiti e le interrogazioni, ma perché i bulli la tormentano dalle medie. 

Annie vede una ragazza che non si preoccupa del trucco e non sembra concentrata su se stessa come tutte le altre; Jessie vede una ragazza che inaspettatamente le rivolge la parola e sembra felice di farlo, arrivando subito a difenderla contro un insulto verbale. 

E diventano amiche, scoprendo di avere in comune la passione per i libri e per le citazioni - di cui Jessie ha un muro della sua stanza tappezzato. Jessie invidia la sicurezza che Annie mostra al mondo girando a testa alta; Annie invidia la famiglia solida di Jessie e le serate che passano insieme. 
Hanno tanto in comune e allo stesso tempo si completano con le loro differenze, ma in qualche modo finiscono per tacersi alcune cose - Annie non sempre racconta di come vanno davvero le cose a casa e di come si sente o di quello che le accade quando non è con Jessie, Jessie invece non vuole confessare di essere depressa e di essere sotto farmaci per la sua ansia per paura che Annie la veda in modo diverso e la abbandoni. 

Ma le settimane passano e Annie sembra fare amicizia proprio con le due ragazze che hanno sempre reso la vita di Jessie un inferno - quelle due, Courtney e Larissa, che prima erano sue amiche e poi le hanno voltato le spalle. E Jessie ha paura che Annie farà lo stesso e non capisce come possa non vedere la loro cattiveria ed essere loro amica. Allo stesso tempo Annie non capisce perché non possono essere un unico gruppo di amiche, obbligandola quindi a sentirsi in colpa e a dividere il suo tempo e le sue attenzioni tra loro, e perché Jessie non vede che sono cambiate, perdonando e dimenticando qualcosa successo alle medie. 

Ed è la prima di tante crepe che porteranno due amiche inseparabili a non sapere più comprendere e comunicare con l'altra. 


Come si dice in inglese, questo libro hit too close to home
So che questi libri con determinati argomenti a me fanno un certo effetto, ma non mi aspettavo lo tsunami che mi ha poi colpita. 

Con il passare degli anni - e degli incubi - ho capito perché il mio sogno incubo ricorrente di essere di nuovo a scuola veda protagonisti i corridoi del liceo con i miei compagni di classe delle medie. Perché alla fine tutto è cominciato lì. 
Jessie e Annie hanno quindici anni, quasi sedici, e sono al secondo anno di scuola superiore. Ma i suoi problemi Jessie se li trascina dietro dalle medie. 

Ho rivisto me in Jessie, ho sottolineato pagine intere narrate dal suo punto di vista e ho rivisto la mia storia - e la mia amicizia con E - srotolarsi come il nastro di un vecchio VHS.
Forse perché le situazioni famigliari di Jessie e Annie assomigliavano per certi aspetti anche alla mia e a quella di E, forse perché in Jessie ho rivisto tutte le mie ansie e le mie paure e le mie paranoie e in Annie tutto quello che lei non riusciva a capire di Jessie e che E non riusciva a capire di me. 

Non tutto era uguale, motivo per il quale anche per Annie sono riuscita a provare empatia e tenerezza in diverse occasioni, ma è stata Jessie quella che davvero mi ha stretto il cuore perché io la capivo. Ci sono passata quindi la capisco - a chi non l'ha vissuto forse potrà sembrare che le situazioni siano esagerate, ma non lo sono. 

Ci sono scene che sembrano prese dalla mia vita, come quella di Annie che vuole creare un unico gruppo e ho rivisto E che all'inizio mi coinvolgeva nelle sue uscite con i suoi nuovi compagni di classe e amici - che a lei non dicevano niente perché la consideravano "forte", ma che prendevano sempre di mira me. Ho rivisto me a 16/17 anni, costretta a sedere ad un tavolino del pub con sua sorella minore e il suo nuovo ragazzo, che faceva parte del gruppo che a scuola mi prendeva in giro e che una volta mi ha messo le mani addosso. E ho rivisto il momento in cui E non aveva fatto niente, il momento in cui la colpa era mia perché non mi sforzavo di integrarmi e di superare la cosa. 

Questo libro ha saputo colpire nel profondo dove fa più male, ma è stata comunque un'esperienza catartica che mi ha fatto bene. 
Ho capito di non essere l'unica ad avere avuto problemi nel settore amicizia, ho capito come mi vedeva E quando non andavo oltre il mio egoismo adolescenziale e forse per questo non ero in grado di essere una buona amica - ho visto quanto ancora quei problemi mi limitino e mi impediscano di essere l'amica che invece credevo di essere. 

How It Ends è un libro che cattura perfettamente la natura dell'amicizia femminile, di quanto sia difficile il liceo, di quanto il nostro egoismo desideri che i nostri amici siano solo nostri senza doverli condividere con qualcun altro - di quanto ci sentiamo traditi quando loro escono con qualcun altro e non ci coinvolgono. E invece sono persone anche loro, con una loro vita che non deve essere sempre e per forza intrecciata alla nostra e con i loro problemi - e non sempre la nostra percezione di loro è corretta, facendo scontrare le nostre aspettative su di loro con la realtà, creando quindi una tempesta che non sempre siamo in grado di navigare e superare. 

Jessie e Annie sono state lo specchio del mio passato e il finale che avrei voluto.
Non sono cinque stelle piene perché forse avrei voluto vedere la loro amicizia svilupparsi un po' più a lungo all'inizio prima di tutti gli eventi che sono seguiti, ma resta comunque un libro che non dimenticherò mai. 

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