venerdì 12 marzo 2021

Singing the Book #29

C'era un motivo se mi rifiutavo di andare sempre dal medico, anche quando le coliche si erano intensificate - quelle visite portano sempre nuove magagne, quindi direi di sorvolare senza neanche menzionare la mia visita dal reumatologo ieri e di ricordare a tutti quanti che oggi manca un mese esatto al compimento dei miei 32 anni. 
 
Solo all'anagrafe, specifichiamo. 

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al ventinovesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

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A Mother’s Lie di Jo Crow / Another Lie dei Vanilla Sky feat. Maxim Golopolosov
 
Questa canzone dei Vanilla Sky faceva parte di un EP del 2014, ma io per molto tempo l'ho sempre ascoltata da sola perché l'avevo scoperta come singolo e ho saputo dell'EP al completo solo in seguito - canzone realizzata in collaborazione con un cantante/attore russo visto che i Vanilla Sky hanno un grandissimo seguito in Russia, credo addirittura più grande che qui in Italia. Credo fosse un periodo in cui i Vanilla Sky erano spariti dal radar da un po' - almeno per me - e questa canzone era stata una piacevolissima sorpresa perché mi era piaciuta al primo ascolto. Il libro è un mystery thriller - primo di una serie che al momento conta altri cinque libri - e devo ammettere che, seppure parlando di cose diverse, il testo della canzone potrebbe adattarsi perfettamente alle atmosfere del romanzo. 
 

 

Trouble di Lexy Timms / Trouble di Pink

Per questa associazione avevo a disposizione la bellezza di tre canzoni diverse con titoli simili. Il mio cuore avrebbe voluto che scegliessi Trouble Is degli All Time Low perché appartiene al loro ultimo album che l'anno scorso ho tanto amato e in lizza c'era anche I Knew You Were Trouble di
Taylor Swift - ormai conosciuta universalmente per la parodia in cui il belato di una capra si sostituisce a parte del ritornello - ma alla fine ha vinto quella di Pink che, anche se non coincide perfettamente con il testo alla trama del libro, le atmosfere sembrano starci bene. Non sono mai stata una fan di Pink, ma alcune delle sue canzoni mi piacciono davvero tanto - ricordo ancora Get The Party Started nella compilation blu del Festivalbar nei primi anni 2000. E poi mica lo sapevo che nel video di Trouble ci fosse Jeremy Renner! Sì, scusate la crush. 
 

 

Take a Chance on Me di Jane Porter / Take a Chance on Me degli ABBA

La canzone è ovviamente più vecchia di me ed è impossibile non averla ascoltata almeno una volta nella vita - specialmente da quando poi ci hanno anche basato sopra il musical di Mamma Mia! - però ho sempre detestato come mi rimanesse nella testa ad oltranza e finissi per canticchiarla anche quando non volevo. Insomma, questo mi piace farlo con le canzoni che mi piacciono sul serio e non con le altre - sarà forse che non è proprio il mio genere e chissà perché sono sempre le canzoni che troviamo più "irritanti" a rimanerci in testa e a darci il tormento. Ovviamente non vuole essere un dissing sugli ABBA che hanno segnato sicuramente un'epoca - è solo che le loro canzoni mi basta sentirle una volta e poi pace.  Il libro è un contemporary romance e con la canzone degli ABBA credo ci stia benissimo. 
 

 

Silent Night di C.J. Kyle / Silent Night
 
Lo so che detto da me rasenta quasi la blasfemia, ma quando nella newsletter di BookBub mi è comparso questo libro, prima ancora di pensare alle cose cruente a cui farebbe pensare un thriller, ho pensato alla canzone di Natale - e poi ehi, il romanzo è pure ambientato a Natale! Questa canzone in particolare mi fa sempre pensare a quando avevo iniziato a fare inglese alle elementari: era facoltativo, erano uno o due pomeriggi a settimana in biblioteca e mi piaceva tantissimo - mi ricordo ancora il nome dell'insegnante, che aveva detto che ero portata per le lingue. E quindi ricordo poi tutte le attività - scolastiche ed extrascolatiche - fatte in biblioteca durante i pomeriggi e io avevo questo maglione rosso con cui ero fissata (a posteriori... ma va?) e questa è stata forse la prima canzone di Natale che abbiamo imparato a pronunciare in inglese. 
 

 

I Will Always Love You di Kathryn Shay / I Will Always Love You di Whitney Houston
 
Dai, praticamente l'associazione si è fatta da sola, non è che sono dovuta andare lontano a cercarla. Anche questa canzone è più vecchia di me perché in realtà è di Dolly Parton e risale al 1974, portata poi al successo mondiale dalla Houston con il film Guardia del corpo del 1992 con Kevin Costner - erroneamente ho sempre pensato che fosse sua fin dal principio. Il libro è un contemporary romance - primo di una serie di sei libri in cui figlie delle più svariate nobiltà e casate forse si trovano il primo idraulico che passa? Non credo, ma comunque... - e sappiamo tutti che avrà il lieto fine con il "vissero tutti felici e contenti", ma quanto scommettiamo che ci sarà il momento di puro angst in cui sembrerà che sia tutto finito per sempre? Ecco, in quel momento la canzone cascherebbe a fagiolo. 
 

 
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Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

2 commenti:

  1. Non conosco i libri in questione, ma i tuoi consigli musicali mi piacciono sempre un sacco!

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    1. Ahahahaha, per i libri fidati che sono sulla tua stessa barca! xD
      Per il resto, grazie. :)

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