giovedì 15 aprile 2021

[Recensione] "Breath Like Water" di Anna Jarzab

La storia della scrittura di questa recensione è abbastanza travagliata. 
 
Questo perché io ieri a pranzo avevo tutte le intenzioni di mettermi al computer e scriverla come si scrive ogni recensione, ma Alaska voleva assolutamente dormire in braccio a qualcuno e vuoi non offrirti volontaria? 

Il problema è che io non riesco ad iniziare un altro libro se prima non ho scritto la recensione e quindi, armata di carta e penna e poggiata sul bracciolo della poltrona, mi sono accinta a scrivere la recensione che segue in una delle posizioni più scomode del mondo - che già si lamentano tutti della mia scrittura, ma ora pure io sono costretta a dire che sembra quella illeggibile di un medico. 


Grazie a NetGalley e alla Inkyard Press per la copia digitale che, una volta, era in anteprima e che invece ha aspettato fino ad adesso.
 
 
Titolo: Breath Like Water
Autrice: Anna Jarzab
Data di uscita: 19 maggio 2020
Pagine: 416 (Kindle Edition)
Editore: Inkyard Press,
Link Amazon: https://amzn.to/2O7DPew

Trama [tradotta da me]: Susannah Ramos ha sempre amato l'acqua. Una nuotatrice il cui talento precoce l'ha resa una campionessa mondiale, Susannah era pronta alla grandezza in uno sport che richiede tanto ai giovani. Ma un inspiegabile rallentamento ha messo a rischio il suo sogno e Susannah sta lottando per tenere a galla la sua carriera quando due persone importanti entrano nella sua vita: un nuovo allenatore con una rivoluzionaria strategia di allenamento e un affascinante nuotatore come lei di nome Harry Matthews.

Mentre Susannah comincia la sua lunga e dolorosa scalata di nuovo verso la cima, la sua amicizia con Harry si trasforma in un amore fatto di passione e supporto. Ma Harry sta affrontando anche lui delle sfide tutte sue e anche se il loro legame li avvicina, altre forze sono all'opera per separarli. Mentre fatica a tenere in equilibrio i suoi bisogni e quelli delle persone alle quali tiene di più, Susannah imparerà il costo—e la bellezza—di provare ad ottenere qualcosa di straordinario.
 
--- ---
 
TRIGGER WARNING: ansia, depressione, malattia mentale, autolesionismo (menzionato), pensieri suicidi.
 
 
Quello che mi aveva attirata di questo libro erano quelle sembravano premesse alla From Lukov with Love - in realtà hanno pochissimo in comune. 

Susannah ama il nuoto e l'acqua da quando aveva sette anni e ne aveva quattordici quando ha vinto l'oro ai mondiali. Tutti si aspettavano grandi cose, una carriera sfavillanti e risultati ancora più brillanti, ma due anni dopo la sua carriera è sull'orlo del precipizio, i suoi tempi veloci andati - la crescita e i cambiamenti dovuti all'adolescenza hanno modificato il suo corpo nelle forme e nella dinamica e Susannah non si sente a suo agio in quelle curve che la fanno sentire pesante e non all'altezza della nuotatrice che era e delle aspettative nei suoi confronti, sia sue che del suo allenatore ex-campione olimpionico. 

Dopo una brutta esecuzione in gara da cui è scaturita una squalifica non solo sua, ma anche delle tre nuotatrici in team con lei, e umiliata davanti a tutti dal suo allenatore Dave - che ora non sembra più interessarsi a lei e credere in un suo futuro vincente - Susannah si chiede se il sogno di andare alle Olimpiadi sia destinato a rimanere irrealizzato. Si ritrova ancora a chiedersi se ne valga la pena e perché continua a farlo - ma nuotare è sempre la cosa che ama di più al mondo. 

Durante l'allenamento successivo, Susannah scopre che il ragazzo carino che aveva assistito alla sua pubblica umiliazione ora fa parte della squadra e che Dave ha assunto una nuova assistente coach, Beth. 
Ma Susannah, testarda e restia ai cambiamenti, è determinata ad evitare sia Harry che Beth - Harry perché sembra leggerle dentro e vedere ogni sua ambizione e paura e Beth per una sorta di mal riposta lealtà nei confronti di Dave.

Ma se fosse proprio far entrare Harry nella sua vita e cambiare allenatore a dare una svolta all'esistenza e alla carriera di Susannah? 

 
La partenza con questo libro era stata sprint - avevo letto il primo 15% in un solo pomeriggio. A farmi storcere il naso in seguito è stato il fatto che la maggior parte dei momenti in cui Susannah e Harry diventano prima amici e poi qualcosa di più avviene fuori dalla pagina e ci viene presentato come un fatto compiuto senza aver visto abbastanza dello sviluppo - questo mi ha vagamente trasmesso la sensazione di aver letto un instalove. Che per carità, alla fine Susannah e Harry sono carinissimi insieme, esattamente ciò di cui hanno bisogno in quel momento, però tutto si focalizza così tanto sull'azione in piscina durante allenamenti e gare che si perde poi in altri aspetti - e certo, lo so che alla fine questo è un libro sullo sport, però in alcuni momenti non mi sono sentita coinvolta emotivamente come avevo sperato.

Susannah è fondamentalmente egoista, concentrata totalmente su se stessa e sul sogno di entrare nella squadra olimpica, che molto spesso manco si accorge di quello che succede attorno a lei - ma non gliene si può neanche fare una colpa perché sa a cosa deve rinunciare se vuole raggiungere il suo obiettivo e la sua famiglia non è ricca come quella delle sue amiche, quindi i suoi genitori si sottopongono ad ogni genere di sacrificio perché lei riesca a coronare il suo sogno. Riuscire ad arrivare alle Olimpiadi li ripagherebbe di tutto ciò che hanno sempre fatto per lei. 

Sebbene restia a far entrare Harry nella sua vita per timore di distrazioni, Susannah non riesce comunque a stargli lontano e Harry è l'unica persona con cui riesce a confidarsi riguardo alle sue paure e al timore schiacciante del fallimento - cosa che non riesce a fare con i suoi genitori per paura di deluderli e neanche con le sue amiche, che comunque restano la competizione. Ed è solo quando finalmente Harry si aprirà con lei e le confiderà i suoi problemi che Susannah capirà quanto sia stata egoista fino a quel momento - capirà che ci sono cose che vanno affrontate sì da soli, ma altre per cui ci serve una mano e non c'è da vergognarsi nel chiedere aiuto. 

Breath Like Water è un romanzo che si concentra molto sullo sport, sulle amicizie che restano comunque la competizione da affrontare ad un certo punto, sulla passione e sulla tenacia che ci vuole per andare avanti e non mollare anche di fronte agli imprevisti insormontabili e sul sapere quando invece è il caso di lasciare perché quello che fai non ti procura più gioia. Parla anche di ansia e malattia mentale, come sia importante la terapia e avere persone accanto che ti amano e ti supportano. 

Nonostante il sentore di instalove, visto quello che c'è in ballo ho apprezzato tantissimo che l'autrice non abbia scelto la via più facile, ma abbia scelto di mostrare la realtà delle relazioni adolescenziali ancora immature o capitate al momento sbagliato, l'inevitabilità del fallimento ad un certo punto e la forza di rialzarsi e rimettersi in gioco anche quando i sogni sembrano ancora meno alla nostra portata di quanto lo fossero prima - la necessità di guarire, magari e/o soprattutto da soli, prima di essere pronti a sostenere il peso emotivo di un'altra persona. 

È comunque una storia che mi è piaciuta, con un forte messaggio all'insegna del prendersi cura di se stessi sia fisicamente che mentalmente e del non smettere di lottare per realizzare i propri sogni - il fallimento non deve essere per forza la fine di qualcosa, ma la possibilità di ritentare e fare meglio. 

2 commenti:

  1. Per quanto sembri una lettura interessante, a modo suo, non rientra esattamente nei miei gusti, per cui mi sa che la salterò.
    Però sappi che la recensione è venuta molto bene anche se c'era il sabotatore XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahaha, grazie! xD
      Alaska fa sempre del suo meglio per stare comoda lei e mettere in difficoltà i suoi umani. xD

      Elimina