venerdì 16 aprile 2021

Singing the Book #30

Avete presente quegli effetti collaterali di alcuni medicinali che vengono indicati come rari, assolutamente rarissimi? 
Balle - o forse sono io il solito caso umano perseguitato dalla sfortuna.
 
Ma canta che ti passa, vero? 

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al trentesimo appuntamento e oggi parliamo come al solito di abbinamenti che mi sono capitati per caso tra le mani.

--- --- ---

All I Want Series Box Set: Books 1-3 di Lea Coll / All I Want degli A Day To Remember
 
Come si può chiaramente capire dall'immagine, questo cofanetto racchiude al suo interno dei libri romance - i primi tre, a quanto pare, di una serie. Ma con questo titolo a me non sono venuti in mente cuoricini e romanticherie varie, bensì la canzone omonima degli A Day To Remember - che viene poi dall'album che, dopo che li ho scoperti, ha cementato il mio amore per loro. L'album in cui è contenuta - What Separates Me From You - è un piccolo gioiellino del 2010 in cui sono racchiuse la maggior parte delle mie canzoni preferiti e anche i video musicali dei singoli estratti non scherzano. La canzone con i libri non c'entra assolutamente nulla - non saprei neanche spiegarvi a parole di cosa parla perché ritengo che sia una di quelle canzoni di cui bisogna leggere il testo e scoprire cosa ne percepiamo in maniera del tutto personale. Per me era stata una vera svolta nella mia storia d'amore con questa band.
 

 
 
Wreck Me di Lane Hart / Wrecking Ball di Miley Cyrus

Direi che anche qui non ci vuole un grosso sforzo di immaginazione per capire il genere del libro - però ehi, bella la sfumatura di azzurro del titolo. Sì, sono seria. Ammetto che non è niente male anche quello che c'è sotto e sopra il titolo. Per quanto riguarda la canzone, se volete sapere la verità sarò onesta: l'ho odiata al primo ascolto e ho continuato a detestarla per molto tempo. Però sapete quando le canzoni vi rimangono in testa e continuate a canticchiarle anche quando non ne avete voglia e soprattutto contro la vostra volontà e non c'è altra canzone che voi proviate a cantare, tanto alla fine non se ne fa nulla? Ecco, è questo il caso. Insomma, canta che ti ricanta, alla fine ha cominciato a piaciucchiarmi. Sapete però quando il vero amore è scattato? Quando gli Our Last Night ne hanno fatto una cover e ora ascolto solo quella - anche se, a dire la verità, la versione originale è fortissima da ascoltare nel Lip Sync Battle tra Anne Hathaway ed Emily Blunt. Su Goodreads non c'è neanche la trama del libro, ma posso presumere che vada a braccetto con la canzone ad un certo punto. 
 

 

Playing for Keeps di Kendall Ryan / Playing for Keeps dei Matchbook Romance

Questo abbinamento mi riporta dritta alla fine del liceo/inizio dell'università. I Matchbook Romance erano un'altra di quelle band scoperte totalmente per caso mentre cercavo musica che coprisse e mettesse a tacere i miei pensieri - non sono mai diventata una fan, non li ho mai ascoltati con costanza, ma l'album del 2003 Stories and Alibis mi piaceva parecchio e in particolare amavo la canzone oggetto di questo abbinamento e Stay Tonight. Queste due canzoni mi ricordano specialmente i primi momenti in cui giravo in macchina da sola senza più bisogno di supervisione e mi ricordano anche la prima autoradio sulla mia vecchia Ford Fiesta: me l'aveva prestata mio zio perché non la usava più avendo cambiato macchina, in attesa che mi comprassi la mia - che, per la cronaca, aveva delle bellissime luci blu elettrico e si chiamava Mafalda e mi si è stretto il cuore a rinunciare a lei visto che la Yaris ce l'aveva già installata - e questa canzoni dei Matchbook Romance sono state tra le prime che ho provato ad ascoltare in macchina. Detto questo, la canzone con il libro ci sta davvero poco. 
 

 
 
The Last Train to London di Meg Waite Clayton / Last Train Home dei Lostprophets

Parlare dei Lostprophets porta con sé diverse problematiche - di cui vi avevo già parlato nel secondo appuntamento di questa rubrica: voglio precisare però ancora una volta che io mi dissocio da tutto ciò che rappresenta Ian Watkins e che per me i Lostprophets sono solo la band le cui canzoni ascoltavo da adolescente. Detto questo, Last Train Home è una delle canzoni più rappresentative di uno dei momenti più brutti e bui della mia adolescenza - ricordo ancora che ero in quarta liceo, ma non ricordo se era la fine del 2006 o l'inizio del 2007 perché non ricordo in che mese si tenevano i colloqui con gli insegnanti nel primo quadrimestre. Ricordo benissimo però che era un pomeriggio/sera invernale, buio pesto e freddo insopportabile, mio padre al lavoro e mia madre venuta con me ai colloqui - ricordo il ritorno a casa, mia madre al volante perché non avevo ancora la patente, io che guardavo fuori dal finestrino con le cuffie dell'mp3 nelle orecchie e le canzoni dei Lostprophets ad alto volume (Last Train Home in particolare) mentre mi chiedevo incredula come facessi a mantenere l'apparenza di brava ragazza studiosa con i voti alti quando in realtà stavo cadendo a pezzi. Il libro è ambientato nella Seconda Guerra Mondiale e con la canzone non c'entra nulla - e non ripeterò mai abbastanza quanto io mi dissoci da Ian Watkins.
 

 
 
Flying by the Seat of My Knickers di Eliza Watson / Satisfied - Hamilton O.B.C.R.

Ah, qui ho ben poco da dirvi - questa è solo la prima volta che mi vedrete citare Hamilton al posto di una canzone "tradizionale". Siccome dallo scorso luglio sono diventata ossessionata dal musical di Broadway creato da Lin-Manuel Miranda, sono più i giorni che mi ritrovo a cantare qualcosa su uno dei padri fondatori degli USA che quelli in cui non succede, perciò sono arrivata al punto che anche la minima frase può ricordarmi un pezzo del musical. In questo caso il titolo del libro mi ha ricordato un verso di Satisfied - sarò sincera, non capivo l'hype attorno ad Hamilton e un giorno ho voluto provare ad ascoltare per intero una canzone che ogni tanto compariva nelle storie di Instagram di alcune persone che seguo. La canzone in questione era Satisfied e ne sono rimasta folgorata - da lì il passo è stato breve. Satisfied è cantata da Angelica Schuyler durante il matrimonio tra sua sorella Eliza e Alexander Hamilton e in un lungo flashback vediamo come sia stata lei la prima a conoscerlo e, tra le altre cose, lo descrive così: "He's penniless, he's flying by the seat of his pants". Va da sé che il libro non c'entra nulla con Satisfied.
 

 
---

Siamo giunti alla fine di un altro appuntamento e come al solito vi rinnovo l'invito a commentare sotto per farmi sapere se conoscete qualcuna di queste canzoni, se vi piacciono oppure se qualcuno dei libri vi incuriosisce!

Nessun commento:

Posta un commento