giovedì 7 novembre 2019

[Recensione] "Love, Life, and the List" di Kasie West

Come promessa ieri nel WWW Wednesday, ecco la recensione dell'ultimo libro della West che ho letto - il quarto e penultimo a disposizione su Storytel, che intanto mi fa pressing e mi ricorda che la gift card sta per scadere tra otto giorni.


Titolo: Love, Life, and the List
Autrice: Kasie West
Data di uscita: 26 dicembre 2017
Durata: 8H 18Min (Storytel Edition)
Editore: HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/2JydXmu

Trama [tradotta da me]: L'estate della diciassettenne Abby Turner non sta andando nel modo in cui lei l'aveva pianificata. Ha una non-così-segreta ma decisamente non corrisposta cotta per il suo migliore amico, Cooper. Non è stata capace di controllare il crescente problema d'ansia di sua madre. E ora è stata rifiutata da una mostra d'arte perché i suoi lavori “non hanno cuore”. Così quando ottiene un'altra opportunità per mostrare i suoi dipinti, Abby non vuole correre rischi.

Ed è qui che entra in gioco la lista.

Abby si dà un mese di tempo per fare dieci cose, passando dall'affrontare una paura (#3) all'imparare la storia di uno sconosciuto (#5) all'innamorarsi (#8). Sa che riesce a completare la lista, allora diventerà il genere di artista che ha sempre sognato di essere.

Ma mentre il termine di scadenza si avvicina, Abby si rende conto che completare la lista non è così facile come sembra . . . e che forse—solo forse—non può cambiare la sua arte se non è lei stessa la prima a voler cambiare.


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Sono al quarto libro di questa autrice - che ne sforna di nuovi ad un ritmo impressionante e mi rendo conto che alla fine si assomigliano un po' tutti per stile, dinamiche e lieto fine - e forse perché adesso ne ho letti due di seguito e ne ho in lettura un terzo, però sono sempre una piacevole distrazione. 


Abby ci viene presentata subito una pittrice di talento, che vuole assolutamente far parte della mostra che il museo della cittadina terrà a metà estate perché quel grado di esposizione - se riuscisse pure a vendere qualche quadro - la sarebbe di grande aiuto per entrare nel programma invernale dell'istituto d'arte dei suoi sogni. 

Ma fin da subito l'estate si prospetta diversa dal solito. 

Suo padre è di nuovo in missione in Medio Oriente e con lui lontano, riuscire a far uscire di casa sua madre sembra impossibile - neanche suo nonno, sempre più convinto che la figlia abbia bisogno di aiuto professionale, riesce a convincerla. 
Il suo gruppo di quattro amici è spaccato a metà con Justin in Sud America a fare volontariato con la sua chiesa e Rachel in giro per l'Europa con i suoi genitori. 
Restano lei e Cooper, ad un anno esatto di distanza da quando Abby gli ha confessato di amarlo e poi ha dovuto buttare in scherzo la cosa quando dall'espressione sul suo viso ha capito che lui non ricambiava i suoi sentimenti. 

E poi arriva il suo capo, il direttore del museo, che le dice che i suoi quadri non mostrano abbastanza cuore, sono carenti di emozioni. Come si può porre rimedio a questo? 


È così che Abby - insieme a sua madre e a suo nonno - stila una lista di cose da fare prima di proporre di nuovo i suoi quadri a Mr. Wallace: una lista di esperienze, paure da affrontare, cose nuove da fare che dovrebbero aiutarla a cambiare il modo in cui dipinge, a non essere più così ancorata alla realtà e venire a contatto con le sue emozioni e i suoi sentimenti - e Cooper si imbarca in questa avventura con lei. 


Premesso che io non so disegnare neanche un albero stilizzato e che per tutti gli anni delle medie il mio voto in educazione artistica è sempre stato "sufficiente" salvo l'ultimo quadrimestre di terza media in cui, non so per quale miracolo o forse solo per non rovinarmi la "reputazione", ho avuto "molto buono" in pagella - non ci credevo io e non ci credeva nessun altro - credo sia questo il motivo per cui Abby è la protagonista della West a cui mi sono sentita meno vicina in quattro libri. Dal punto di vista artistico perlomeno, perché il terrore - oppure odio che dir si voglia - nei confronti del cambiamento... beh, quello lo avevamo in comune. 

Abby vorrebbe vedere le cose cambiare, vorrebbe cambiare lei stessa, eppure inizialmente non fa nulla per farlo - come me. Resta ferma nella sua posizione, resta ferma esattamente dov'è e per qualche motivo si aspetta che il cambiamento arrivi ma che allo stesso tempo non stravolga tutto - come me. 
In questo è stato molto facile rivedermi in Abby - non solo per quanto riguarda il mondo che la circonda per come lo percepisce e per i sentimenti che prova, ma anche perché inizialmente è una sfida persino allargare il cerchio delle amicizie e uscire dalla propria routine e dalla propria comfort-zone. 
Mi sarebbe piaciuto vedere Abby un po' di più nel suo elemento - vedere queste sue qualità di pittrice e non solo leggere la stessa affermazione più volte - però ho apprezzato come poi decida di affrontare davvero il cambiamento partendo prima da se stessa e scegliendo cosa la fa stare bene davvero, scegliendo di prendersi il tempo per farlo. 

Love, Life, and the List è un altro libro della West carino e piacevole, però ha in più quel momento di lacrime e angst che mi piace e che era assente nel libro che ho letto in precedenza, Listen to Your Heart
Con il trope friends to lovers ho un rapporto altalenante - dipende dalla coppia e dalle vibes che mi dà suddetta coppia - e il rapporto che Abby ha con Cooper è davvero molto bello, ma il mio personaggio preferito resta decisamente suo nonno perché adoravo tutte le volte che quel sarcastico vecchietto entrava in scena. 

Se volete rivivere una coda d'estate prima che il vero freddo ci travolga tutti, questo è il libro adatto per farlo. 

6 commenti:

  1. Ciao Alice! Non conoscevo né autrice né romanzo, ma devo dire che mi potrebbe interessare. Certo che… buttare tutto sullo scherzo quando ci si accorge che l'altro non ricambia… è brutto eh?!? Io ne so qualcosa :-( Credo che empatizzerei con la protagonista piuttosto facilmente! Ed è vero, a volte ci vuole solo un bel cambiamento!

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    1. Ouch, mi dispiace che tu abbia vissuto quell'esperienza! ç_ç
      Però sì - per quanto spaventino, a volte i cambiamenti sono necessari.
      Se lo tradurranno allora non mancherò di fartelo sapere!

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  2. Sembra davvero bellino, e poi... saranno anche tutti uguali, i libri di questa autrice, ma ci sono anche i libri che si leggono per puro relax :D

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  3. friends to lovers per me è solitamente un no...

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    1. A me dipende - anche se al momento non mi vengono esempi né in un senso e neanche nell'altro.
      Oppure forse non ne ho letti così tanti in vita da avere un'opinione precisa in merito.

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