martedì 19 novembre 2019

[Recensione] "Easy" di Tammara Webber

Per chi non lo sapesse, la qui presente poteva benissimo essere identificata come emo quando era al liceo: Converse ai piedi, cinture a scacchi, polsini, trucco nero pesante e ciuffo perennemente sugli occhi. La cosa è continuata anche dopo: a vent'anni avevo le DC o le Macbeth ai piedi (ancora adesso, in realtà), felpe e maglie della Atticus, della ES e della DC, i capelli un po' più disciplinati e con il ciuffo tenuto a bada da una molletta, trucco ancora nero ma meno calcato. Forse. 

Il punto è che, ormai è chiaro e lo so, io ho due tipi in particolare quando si tratta di ragazzi: prendo una sbandata immediata per chi ha i capelli mossi e/o ricci - che poi, c'è riccio e riccio - alla Michael Vlamis e per chi porta ancora i capelli lunghi "alla emo" o comunque lunghi alla Soldato d'Inverno

Tutto questo monologo noioso per dire che non negherò la mia superficialità trascurando di dire che, quando mi sono iscritta su Goodreads nel 2013, uno dei primi libri ad attrarmi fu questo e il motivo fu il tizio in copertina - fatemi causa. 

Ma a dispetto del motivo superficiale che mi ha spinta verso questo libro e che nel corso degli anni spesso mi ha portata sul punto di eliminarlo dalla wishlist perché non ero più così sicura di volerlo leggere, ora che l'ho letto quello che ho trovato al suo interno è davvero un gioiellino e mi sto mangiando le mani per non averlo fatto prima.


Titolo: Easy
Serie: Contours of the Heart #1
Autrice: Tammara Webber
Data di uscita: 25 maggio 2012
Durata: 8H 46Min (Storytel Edition)
Editore: Penguin Berkley
Link Amazon: https://amzn.to/2q6Y3cc

Trama [della Leggereditore]: Quando Jacqueline segue il fidanzato di lunga data al college di sua scelta, l’ultima cosa che si aspetta è di venire lasciata all’inizio del secondo anno, e di ritrovarsi single a frequentare un’università statale invece di un conservatorio di musica, ignorata da quelli che credeva essere suoi amici.
Una sera, un membro della confraternita del suo ex la aggredisce, ma un misterioso sconosciuto si trova proprio al posto giusto nel momento giusto. Jacqueline vorrebbe solo dimenticare quella notte, ma il suo salvatore, Lucas, si siede il giorno dopo nell’ultima fila della classe di economia, e quando non è impegnato a disegnare la rapisce in un gioco di sguardi. Attratta da Lucas ma spaventata dalle proprie paure, Jacqueline non sa se può fidarsi di lui: vuole solo proteggerla e incoraggiarla? Lucas sembra nascondere molti segreti... eppure solo insieme potranno combattere il dolore e il senso di colpa, affrontare la verità e sperimentare l’inatteso potere dell’amore.


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TRIGGER WARNING: tentativi di stupro, violenza sessuale. 


Il primo capitolo ci butta subito in una situazione che, se siete sensibili, allora dovreste evitare a piè pari. Jacqueline, di rientro da sola da una festa di confraternita, nel parcheggio viene aggredita da un "fratello" del suo ex-ragazzo - viene spinta dentro la sua vettura ed è chiaro che Buck ha tutte le intenzioni di violentarla. 
Jacqueline è immobilizzata sia fisicamente che paralizzata dal terrore e riesce a malapena a gridare prima che Buck le spinga la testa contro il sedile - le preghiere non servono a niente, le lacrime non servono a niente. 
Improvvisamente, però, uno sconosciuto le toglie Buck di dosso e, dopo una breve azzuffata, riesce a metterlo a terra. Jacqueline non sa chi sia questo ragazzo che l'ha aiutata, ma è scossa e trema di paura - però non vuole chiamare la polizia. 

Dopo quella notte, Jacqueline comincia a notare il ragazzo che l'ha salvata nei posti che frequenta: è alle sue lezioni di economia, fa il barista da Starbucks dove lei e la sua migliore amica Erin prendono il caffè e i suoi sguardi sembrano di sincero interesse e preoccupazione. E nonostante vederlo all'inizio sia soltanto un promemoria di una delle notti più brutte della sia vita, tra lei e Lucas comincia a nascere un cauto rapporto - Jacqueline non può evitare di sentirsi al sicuro in sua presenza. 

Intanto Jacqueline deve destreggiarsi tra le lezioni da recuperare quando, stupidamente, ha passato due settimane a piangere per la rottura con Kennedy e le voci che Buck ha messo in giro. Ma, cosa ancora più difficile da affrontare, è la paura e il fatto che Buck sembra non volersi arrendere nel portare a termine quello che ha iniziato. 


Perché diamine non ho letto prima questo libro. 

Ammetto che inizialmente le (non) reazioni di Jacqueline mi hanno fatta storcere il naso - questo perché Jacqueline, non solo in principio non vuole sporgere denuncia, ma perché subito si affida a Lucas perché la riporti a casa dopo il tentato stupro avendo solo la sua parola che lui non è come quel rifiuto umano di Buck. Inoltre Jacqueline inizialmente non sembra mostrare segni di trauma nei giorni successivi - solo in quelle rare occasioni in cui vede Buck - e non cambia abitudini e i suoi pensieri vanno sempre a Lucas. 

Però poi ho pensato che per fortuna a me non è mai successo niente. 
Ho pensato che fosse naturale avere fiducia e nutrire un senso di sicurezza nei confronti di qualcuno che ti ha salvata da qualcosa che poteva finire molto peggio. 
Ho pensato che anche la reazione di Hermione in Exit, Pursued by a Bear era stata quella di volersi riprendere la sua vita e non aver paura di essere toccata da altri ragazzi - questo perché ognuna reagisce a modo suo ad un'aggressione e perché non possiamo permettere loro di farci vivere nella paura. E pur nelle piccole cose, anche Jacqueline è più attenta a quello che fa: non smette di andare alle feste, ma si assicura di avere sempre vicino Erin e di bere solo dai bicchieri che l'amica le passa. Inoltre dopo, spinta da Erin, decide di frequentare un corso di difesa personale. 

Ho amato Lucas che sì, afferma che aveva notato Jacqueline ben prima di quella notte e che sperava di avere un'occasione con lei anche quando stava insieme a Kennedy e magari suona anche un po' male, ma che è gentile e rispettoso dei limiti e dei "no". 
Lucas ha un trauma notevole nel suo passato, un trauma che guidato dal senso di colpa lo spinge a voler proteggere e salvare le ragazze - è lui che insiste perché Jacqueline chiami la polizia, è lui uno degli istruttori di difesa personale.
E sì, per una volta la cover è assolutamente azzeccata perché il tizio corrisponde perfettamente alla descrizione Lucas - again, fatemi causa.

Erin è un altro personaggio che mi è piaciuto tanto, quel tipo di migliore amica che ti supporta e ti sprona e che, per quanto possa far male, decide di piantare il suo ragazzo se questo non crede che il suo migliore amico sia capace di un atto così violento. 

Easy cade nel target dei new adult - target che spesso evito - ma questo non potrebbe avere meno in comune con tutti gli altri ed è un libro che prende una posizione e la mantiene fino alla fine: lo stupro non è questione di sesso, ma di potere. 
Non è mai colpa della vittima perché non è andata a cercarsela, ma è colpa di chi ha commesso l'aggressione. 
È un libro che fa un esempio di tutte quelle volte in cui le donne sono cattive tra di loro, quelle volte in cui non fanno squadra contro uno stupratore perché pensano alla reputazione o al futuro di quest'ultimo, quelle volte in cui anche loro malignano e non supportano la vittima. 
È un libro che ci dice che ragazzi che non commetterebbero mai un atto così orribile, forse per questo motivo non riescono a credere che un loro amico sarebbe capace di una cosa del genere. Non comprendono la gravità, cercano di sminuire o evitare le conseguenze.
È un libro che ribadisce quanto sia sbagliato il concetto secondo il quale tutti credono che lo stupratore sia sempre lo sconosciuto nel vicolo buio e non possa essere l'amico, il vicino, il fidanzato, qualcuno che conosciamo.
È un libro in cui un bellissimo sconosciuto ci mostra che la cavalleria non è morta e che ci salva dal mostro, ma è anche un libro che ci dice che quasi mai c'è qualcuno a salvarci e che quindi dobbiamo lottare noi stesse per prime per salvarci. 

Easy è la storia di Jacqueline che impara ad essere coraggiosa, a non rinunciare ai suoi sogni per un ragazzo, a capire cosa vuole da una relazione. 
Easy è diverso da tutti gli altri new adult che ho mai letto perché non ci sono dichiarazioni d'amore immediate - in questo non ci sono proprio - e anche quando il rapporto tra Jacqueline e Lucas passa al livello successivo, non è mai esplicito o scritto tanto riempire un vuoto o altro. Anzi, loro sono sempre dolci senza mai sconfinare nel melenso e il loro rapporto è fatto di sguardi e parole e silenzi prima di essere anche fisico.

Insomma, non so perché ho titubato in tutti questi anni e la mia recensione probabilmente sarà anche incomprensibile o poco esaustiva di quello che accade veramente a livello di storia (o forse ho rivelato troppo del ruolo di Lucas e delle reazioni di Erin alla notizia), ma sono contenta di averlo letto alla fine - e i messaggi contenuti in questo libro sono la cosa più importante. Dimenticatevi quindi gli altri new adult perché Easy non ha proprio nulla a che spartire con loro.

2 commenti:

  1. Felice che ti sia piaciuto, devo proprio recuperarlo allora! Non sono una grande amante dei NA, ma se sono validi e trattano con la giusta profondità temi così difficili sono dispostissima a dargli una chance. Se non erro però il quarto volume della serie non è mai stato tradotto, vero?

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    1. Questo NA è diverso dagli altri, dove le continue scene di sesso sembrano una prerogativa altrimenti una storia non sussiste - qui ogni tanto partono gli ormoni, ma per fortuna il messaggio del libro prende il sopravvento.
      Sì, il quarto non è stato tradotto - quello dovrebbe avere come protagonista Erin, la migliore amica di Jacqueline.

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