Lo so, questa recensione sarebbe dovuta essere pubblicata venerdì.
Poi il lavoro, imprevisti vari e tutto il resto che ricade sotto il nome di VitaVera ci hanno messo lo zampino e quindi siamo qui oggi, ad inaugurare una nuova settimana.
Un sentito grazie all'autrice per la copia digitale in anteprima.
Poi il lavoro, imprevisti vari e tutto il resto che ricade sotto il nome di VitaVera ci hanno messo lo zampino e quindi siamo qui oggi, ad inaugurare una nuova settimana.
Un sentito grazie all'autrice per la copia digitale in anteprima.
Titolo: L'ultimo bacio
Autrice: Bianca Marconero
Data di uscita: 15 novembre 2019
Pagine: 504 (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/2NFxK5Y
Trama: «È una contraddizione in termini, Alice. Un bacio tra di noi non potrà mai essere l’ultimo.»
Alex e Alice non lavorano più insieme. Dopo l’ultimo licenziamento, le loro strade si sono divise.
Sono trascorsi nove mesi e Alice tenta di tenere insieme i pezzi della sua vita, si barcamena tra mille lavori e cerca di andare avanti. Ma pensa ancora ad Alessandro.
Sono trascorsi nove mesi e Alessandro ha preso le redini del progetto internazionale del Gruppo Francalanza Visconti, dirige la nuova sede di Parigi e ha una relazione stabile con Carlotta, una ricca ereditiera indicata da tutti come la sua compagna ideale. Ma pensa sempre ad Alice.
Sono trascorsi nove mesi e tutto è pronto per il matrimonio di Emilia e Fosco, la location è stata scelta, gli inviti mandati e la chiesa addobbata.
Sono trascorsi nove mesi e per Alex e Alice, entrambi testimoni degli sposi, è venuto il momento di rivedersi.
Nella cornice da sogno di un antico monastero sul lago di Como, tra balli mancati e un duello di sguardi, si delinea un accordo imprevisto: scambiarsi un ultimo bacio e poi ognuno andrà per la sua strada.
Ma un bacio tra due persone che si vogliono ancora, nonostante proclamino di non volersi affatto, non potrà mai essere l’ultimo.
Soprattutto se il destino trama e li porta a lavorare per l’ennesima volta uno accanto all’altra nella città più romantica del mondo.
Ma è davvero possibile capirsi, quando il passato minaccia di tornare? E come si può trovare il perdono quando emerge un segreto in grado di separarli per sempre?
Tra una salita sulla butte di Montmartre e una passeggiata ai giardini del Lussenburgo, tra serate all’Opéra Garnier e shopping sulla rive gauche, Alex e Alice avranno la loro occasione per scoprire il vero significato dell’ultimo bacio.
Il capitolo conclusivo della storia di Alex e Alice.
Quando un bacio è davvero l'ultimo?
Quando sei forse convinta che la storia è davvero finita o quando sai che quella persona ha significato così tanto per te che, con chiunque verrà dopo, i baci non avranno più lo stesso significato?
Dopo tutti i disastri che Alex ha combinato in Le nostre prime sette volte, sono passati nove mesi - nove mesi nei quali Alex non ha più visto né sentito (parlare di) Alice.
Nove mesi nei quali Alex si è fatto un esame di coscienza, nei quali ha capito di aver sbagliato molte delle cose che ha fatto e delle frasi che ha detto, nove mesi nei quali si è accontentato di un'esistenza grigia che non prevede la presenza di Alice - nove mesi nei quali la relazione con Carlotta è di reciproco vantaggio sotto molti aspetti, ma sicuramente non quello sentimentale.
Ed è poi il matrimonio di Fosco ed Emilia, nel quale sono entrambi testimoni, che li fa incontrare di nuovo - che riaccende quella fiamma mai del tutto spenta, che risveglia i dialoghi taglienti e caustici.
Complice un ultimo ballo e un ultimo bacio, Alex si rende conto di volere far parte della lista di cose che Alice vuole fare nella vita prima di morire e quando scoprirà come vive Alice a causa di tutte le porte sbattute in faccia per merito delle sue azioni nei mesi precedenti, accettare un no da parte sua non è un'opzione.
Involontariamente poi ci mette lo zampino anche sua madre Lucrezia, che assume di nuovo Alice nella stessa azienda dalla quale è stata licenziata sette volte - stavolta però il setting non è Milano, ma la modaiola Parigi dove il gruppo Francalanza Visconti sta aprendo la sede internazionale.
(È stata poi Federica - mia fedele compagna di lettura quando si tratta di questi personaggi - a "sgridarmi" perché non le avevo detto che praticamente era come essere in Il diavolo veste Prada versione francese. Pardon, ero troppo presa a sghignazzare con Maurice, il mio pettegolo preferito.)
E se Alice credeva di essersi liberata di Alex dopo quell'ultimo ballo e quell'ultimo bacio, si sbagliava alla grande perché è proprio Alex a dirigere i lavori in Francia e fare di tutto perché stavolta Alice non si allontani.
Perché tra loro non può esistere un ultimo bacio che sia davvero l'ultimo.
Il percorso che compie Alessandro in questo libro è assolutamente notevole - avevamo già notato un accenno di cambiamento in una dichiarazione che rilasciava a Storie2000 alla fine di Non è detto che mi manchi e che viene ripresa all'inizio di questo romanzo. Questo perché Alex è cambiato, ha imparato ad accettare i suoi sentimenti per Alice senza averne paura con la consapevolezza di esserci però arrivato troppo tardi.
Avere di nuovo Alice nella sua vita lo spinge ad essere più esplicito - certo, mai mettendo del tutto le carte in tavola e sempre omettendo qualcosa che poi si rivelerà essere un enorme passo falso - e le sue frasi e alcuni suoi gesti parlano di un sentimento per Alice che non può essere ignorato.
Qui però è Alice che si rifiuta di vedere, che non si fida di Alex e la cui parola per lei non vale niente perché ha imparato che a quelle parole non seguono mai i fatti. Lei crede ai suoi baci - a quello che dovrebbe essere l'ultimo, ma non lo è mai - crede a quell'attrazione che quelle labbra esprimono, ma non crede che Alex possa mantenere un impegno. È Alice che fugge mentre Alex cerca anche solo di mantenere il passo.
Anche in questo romanzo non mancano le incomprensioni, i fraintendimenti, le omissioni che portano questi due a farsi sempre male mentre noi speriamo che quell'ennesimo bacio spacciato ancora una volta come ultimo faccia finalmente aprire loro gli occhi.
Ma non sono i soli ad avere problemi perché anche i loro migliori amici Fosco ed Emilia stanno affrontando un periodo complicato - e questo mi ha ricordato una delle mie citazioni preferite di sempre anche se è di uno scrittore che non esiste.
Anche Fosco ed Emilia partono dal presupposto di sapere cosa l'altro pensa e vuole e se per i nostri protagonisti c'è una Carlotta che, quando presente, semina zizzania, per loro c'è una Gaia che ricompare con pretese così assurde che ti viene voglia di spedirla dall'altro capo del mondo. Per fortuna che esiste Ulisse, quel bambino è decisamente intelligente per la sua età - l'ultima scena in cui compare poi è da cuori su cuori.
È una storia che ho divorato nonostante sia più cupa della precedente, la scena al parco in cui Alice incontra Cedric mi ha fatta ridere perché giuro che sembrava presa dalla mia vita e Alex ha compiuto un percorso bellissimo e ho emesso un sacco di versetti stupidi ogni volta che veniva nominato l'anello con l'unicorno.
E a me piace quando Bianca sforna un nuovo libro in tempi neanche troppo lunghi, ma devo dire che - seppure con motivazioni e dinamiche successive differenti - c'è una sequenza nella seconda metà del romanzo che riporta chiaramente alla memoria la stessa sequenza letta in Un maledetto per sempre.
Vuoi perché i romanzi sono usciti (e stati letti) a neanche troppa distanza l'uno dall'altro, vuoi perché il plot-twist è il medesimo, ma mi sono chiesta se non ci sarebbe stato un altro modo per "rompere" e "rimettere insieme" Alex e Alice.
Ma dall'altra parte, loro non sono creature mie ma sono di Bianca, che quindi avrà visto questa scelta come la più adeguata ai personaggi.
E per chi è fan di Brando, non temete che un'apparizione da guest star la fa anche qui e segna il momento preciso che si incastra prima dell'epilogo in Un maledetto lieto fine.
Alex e Alice restano due dei miei personaggi preferiti di Bianca - forse secondi solo ad Andrea ed Elisa - e la loro era una storia che attendevo da tanto tempo.
Una storia fatta di risposte caustiche, incomprensioni, alti e bassi, licenziamenti ed inseguimenti, esasperazione e sentimenti tanto forti da far paura.
Vedrete quattro stelle sotto però non sono quattro stelle piene perché amo i personaggi, ma il plot-twist ha inciso sulla visione d'insieme.
Autrice: Bianca Marconero
Data di uscita: 15 novembre 2019
Pagine: 504 (Kindle Edition)
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/2NFxK5Y
Trama: «È una contraddizione in termini, Alice. Un bacio tra di noi non potrà mai essere l’ultimo.»
Alex e Alice non lavorano più insieme. Dopo l’ultimo licenziamento, le loro strade si sono divise.
Sono trascorsi nove mesi e Alice tenta di tenere insieme i pezzi della sua vita, si barcamena tra mille lavori e cerca di andare avanti. Ma pensa ancora ad Alessandro.
Sono trascorsi nove mesi e Alessandro ha preso le redini del progetto internazionale del Gruppo Francalanza Visconti, dirige la nuova sede di Parigi e ha una relazione stabile con Carlotta, una ricca ereditiera indicata da tutti come la sua compagna ideale. Ma pensa sempre ad Alice.
Sono trascorsi nove mesi e tutto è pronto per il matrimonio di Emilia e Fosco, la location è stata scelta, gli inviti mandati e la chiesa addobbata.
Sono trascorsi nove mesi e per Alex e Alice, entrambi testimoni degli sposi, è venuto il momento di rivedersi.
Nella cornice da sogno di un antico monastero sul lago di Como, tra balli mancati e un duello di sguardi, si delinea un accordo imprevisto: scambiarsi un ultimo bacio e poi ognuno andrà per la sua strada.
Ma un bacio tra due persone che si vogliono ancora, nonostante proclamino di non volersi affatto, non potrà mai essere l’ultimo.
Soprattutto se il destino trama e li porta a lavorare per l’ennesima volta uno accanto all’altra nella città più romantica del mondo.
Ma è davvero possibile capirsi, quando il passato minaccia di tornare? E come si può trovare il perdono quando emerge un segreto in grado di separarli per sempre?
Tra una salita sulla butte di Montmartre e una passeggiata ai giardini del Lussenburgo, tra serate all’Opéra Garnier e shopping sulla rive gauche, Alex e Alice avranno la loro occasione per scoprire il vero significato dell’ultimo bacio.
Il capitolo conclusivo della storia di Alex e Alice.
--- ---
Quando un bacio è davvero l'ultimo?
Quando sei forse convinta che la storia è davvero finita o quando sai che quella persona ha significato così tanto per te che, con chiunque verrà dopo, i baci non avranno più lo stesso significato?
Dopo tutti i disastri che Alex ha combinato in Le nostre prime sette volte, sono passati nove mesi - nove mesi nei quali Alex non ha più visto né sentito (parlare di) Alice.
Nove mesi nei quali Alex si è fatto un esame di coscienza, nei quali ha capito di aver sbagliato molte delle cose che ha fatto e delle frasi che ha detto, nove mesi nei quali si è accontentato di un'esistenza grigia che non prevede la presenza di Alice - nove mesi nei quali la relazione con Carlotta è di reciproco vantaggio sotto molti aspetti, ma sicuramente non quello sentimentale.
Ed è poi il matrimonio di Fosco ed Emilia, nel quale sono entrambi testimoni, che li fa incontrare di nuovo - che riaccende quella fiamma mai del tutto spenta, che risveglia i dialoghi taglienti e caustici.
Complice un ultimo ballo e un ultimo bacio, Alex si rende conto di volere far parte della lista di cose che Alice vuole fare nella vita prima di morire e quando scoprirà come vive Alice a causa di tutte le porte sbattute in faccia per merito delle sue azioni nei mesi precedenti, accettare un no da parte sua non è un'opzione.
Involontariamente poi ci mette lo zampino anche sua madre Lucrezia, che assume di nuovo Alice nella stessa azienda dalla quale è stata licenziata sette volte - stavolta però il setting non è Milano, ma la modaiola Parigi dove il gruppo Francalanza Visconti sta aprendo la sede internazionale.
(È stata poi Federica - mia fedele compagna di lettura quando si tratta di questi personaggi - a "sgridarmi" perché non le avevo detto che praticamente era come essere in Il diavolo veste Prada versione francese. Pardon, ero troppo presa a sghignazzare con Maurice, il mio pettegolo preferito.)
E se Alice credeva di essersi liberata di Alex dopo quell'ultimo ballo e quell'ultimo bacio, si sbagliava alla grande perché è proprio Alex a dirigere i lavori in Francia e fare di tutto perché stavolta Alice non si allontani.
Perché tra loro non può esistere un ultimo bacio che sia davvero l'ultimo.
Il percorso che compie Alessandro in questo libro è assolutamente notevole - avevamo già notato un accenno di cambiamento in una dichiarazione che rilasciava a Storie2000 alla fine di Non è detto che mi manchi e che viene ripresa all'inizio di questo romanzo. Questo perché Alex è cambiato, ha imparato ad accettare i suoi sentimenti per Alice senza averne paura con la consapevolezza di esserci però arrivato troppo tardi.
Avere di nuovo Alice nella sua vita lo spinge ad essere più esplicito - certo, mai mettendo del tutto le carte in tavola e sempre omettendo qualcosa che poi si rivelerà essere un enorme passo falso - e le sue frasi e alcuni suoi gesti parlano di un sentimento per Alice che non può essere ignorato.
Qui però è Alice che si rifiuta di vedere, che non si fida di Alex e la cui parola per lei non vale niente perché ha imparato che a quelle parole non seguono mai i fatti. Lei crede ai suoi baci - a quello che dovrebbe essere l'ultimo, ma non lo è mai - crede a quell'attrazione che quelle labbra esprimono, ma non crede che Alex possa mantenere un impegno. È Alice che fugge mentre Alex cerca anche solo di mantenere il passo.
Anche in questo romanzo non mancano le incomprensioni, i fraintendimenti, le omissioni che portano questi due a farsi sempre male mentre noi speriamo che quell'ennesimo bacio spacciato ancora una volta come ultimo faccia finalmente aprire loro gli occhi.
Ma non sono i soli ad avere problemi perché anche i loro migliori amici Fosco ed Emilia stanno affrontando un periodo complicato - e questo mi ha ricordato una delle mie citazioni preferite di sempre anche se è di uno scrittore che non esiste.
She smiles weakly. "You know why love stories have happy endings?" I shake my head. "Because they end too early," she continues. "They always end right at the kiss. You never have to see all the bullshit that comes later. You know, life."(Hank Moody - God Hates Us All)
Anche Fosco ed Emilia partono dal presupposto di sapere cosa l'altro pensa e vuole e se per i nostri protagonisti c'è una Carlotta che, quando presente, semina zizzania, per loro c'è una Gaia che ricompare con pretese così assurde che ti viene voglia di spedirla dall'altro capo del mondo. Per fortuna che esiste Ulisse, quel bambino è decisamente intelligente per la sua età - l'ultima scena in cui compare poi è da cuori su cuori.
È una storia che ho divorato nonostante sia più cupa della precedente, la scena al parco in cui Alice incontra Cedric mi ha fatta ridere perché giuro che sembrava presa dalla mia vita e Alex ha compiuto un percorso bellissimo e ho emesso un sacco di versetti stupidi ogni volta che veniva nominato l'anello con l'unicorno.
E a me piace quando Bianca sforna un nuovo libro in tempi neanche troppo lunghi, ma devo dire che - seppure con motivazioni e dinamiche successive differenti - c'è una sequenza nella seconda metà del romanzo che riporta chiaramente alla memoria la stessa sequenza letta in Un maledetto per sempre.
Vuoi perché i romanzi sono usciti (e stati letti) a neanche troppa distanza l'uno dall'altro, vuoi perché il plot-twist è il medesimo, ma mi sono chiesta se non ci sarebbe stato un altro modo per "rompere" e "rimettere insieme" Alex e Alice.
Ma dall'altra parte, loro non sono creature mie ma sono di Bianca, che quindi avrà visto questa scelta come la più adeguata ai personaggi.
E per chi è fan di Brando, non temete che un'apparizione da guest star la fa anche qui e segna il momento preciso che si incastra prima dell'epilogo in Un maledetto lieto fine.
Alex e Alice restano due dei miei personaggi preferiti di Bianca - forse secondi solo ad Andrea ed Elisa - e la loro era una storia che attendevo da tanto tempo.
Una storia fatta di risposte caustiche, incomprensioni, alti e bassi, licenziamenti ed inseguimenti, esasperazione e sentimenti tanto forti da far paura.
Vedrete quattro stelle sotto però non sono quattro stelle piene perché amo i personaggi, ma il plot-twist ha inciso sulla visione d'insieme.
Senza di te questa volta sarei affondata nella lettura! Grazie <3
RispondiEliminaQuando hai necessità di mandare audio, io ci sono! <3
EliminaContinuo ad essere dell'opinione che quest'autrice non faccia per me!
RispondiEliminaRicordo che non ti era piaciuto alla follia neanche Un altro giorno ancora. >.<
Elimina