giovedì 11 aprile 2019

[Recensione] "This is Not a Love Story" di Suki Fleet

La recensione che vi porto oggi è di un libro che sosta nella mia wishlist da un'infinità di tempo - probabilmente l'avevo notato nella sezione "giveaways" di Goodreads quando quest'ultima esisteva ancora. 

Tutto quello che promette una buona dose di angst è il benvenuto, ma siccome il cartaceo costa perennemente un occhio della testa ho deciso di leggerlo in digitale grazie al mio periodo gratis di Kindle Unlimited - e ho scoperto solo la settimana scorsa che esiste anche la traduzione in italiano.


Titolo: This is Not a Love Story
Autrice: Suki Fleet
Data di uscita: 27 marzo 2019
Data di uscita originale: 22 marzo 2014
Pagine: 453 (Kindle Edition)
Editore: Harmony Ink Press
Link Amazon: https://amzn.to/2JXBKP9

Trama [tradotta da me]: Quando la madre del quindicenne Romeo un giorno esce di casa e non fa più ritorno, lui si ritrova a vivere come un senzatetto cercando di sopravvivere sulla strada. Muto e terrorizzato, il suo silenzio lo rende vulnerabile e una notte viene picchiato da un gruppo di coetanei, ma in suo soccorso arriva un ragazzo che promette di prendersi cura di lui.

Julian ha a malapena due anni più di Romeo. Dopo essere scappato via da una situazione famigliare violenta, è costretto a fare scelte difficili e finisce per vendere il suo corpo in strada per sopravvivere. Prendersi cura di Romeo lo cambia, gli dà uno scopo nella vita, gli dà speranza e sebbene provi ad essere forte e a lasciarsi i problemi di droga alle spalle, vivere nel modo in cui sono costretti a fare lo sta lentamente distruggendo e comincia a dubitare di essere forte abbastanza.

Questa è la storia della loro lotta per togliersi dalla strada e rimanere insieme a tutti i costi. Ma quando gli eventi minacciano di avere la meglio su di loro, allora è Romeo che dovrà trovare la forza in se stesso per aiutare Julian (e per non lasciare che la loro storia d'amore si trasformi in tragedia). 


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La storia si apre subito nel vivo, con Romeo in ansia perché Julian sta per andare con un cliente nella zona dove i ragazzi sono soliti prostituirsi in cambio di soldi. È qualcosa che fa star male Romeo perché ama Julian e teme per la sua vita ed è qualcosa che fa star male Julian perché ad ogni cliente perde un pezzo della sua anima. 
Ma si sono sempre detti che quella sarebbe stata l'ultima risorsa, che avrebbero trovato un altro modo per sopravvivere. 

Perché è questo che fanno Romeo e Julian - sopravvivono in strada. 
E nonostante possano contare su Gem quando le cose si mettono veramente male e su Cassey per un tè caldo e un toast, queste non possono essere soluzioni permanenti perché nessuna delle due ha la possibilità di dare loro un tetto sopra la testa. 

Quella che vivono Romeo e Julian è una Londra nel pieno dell'inverno, fredda, grigia e spietata e loro sono tutto ciò che hanno da quando si sono incontrati cinque mesi prima - da quando Julian ha salvato Romeo da un brutale pestaggio. Da allora non si sono più lasciati e Julian mette sempre se stesso in prima linea di fronte al pericolo pur di proteggere Romeo - ma anche i più forti hanno un limite. 

Quella che vivono Romeo e Julian è un Londra fatta di pioggia, fanghiglia, vicoli, sottopassaggi bui e oscuri in cui si nascondono mille pericoli. Perché c'è chi vuole rovinarti la vita con la droga, chi tenta di approfittarsi di te, chi ti tradisce quando l'occasione è più conveniente, chi è talmente indifferente da non vederti nemmeno, chi ti vede come un ostacolo e come spazzatura da rimuovere, chi tenta di farti più male possibile sapendo che sei muto e che quindi non puoi chiedere aiuto. 

Questa non è una storia d'amore - lo dice il titolo. 
O meglio, l'amore c'è, ma è nelle sfumature - è in quello che Romeo e Julian sono disposti a fare l'uno per l'altro anche quando il più forte cade e quando sembra che non voglia essere salvato. 

È una storia ambientata fortemente nel presente perché non ci viene mai raccontato nei dettagli il background dei protagonisti: narrato in prima persona da Romeo, sappiamo che lui è di origini russe e che sua madre un giorno non è più tornata a casa e che Julian aveva un padre che lo picchiava. 
Noi viviamo tutto il freddo, la paura, l'angoscia e le malattie insieme a Romeo e Julian. 

Non me l'aspettavo esattamente così perché a dire il vero, in tutti questi anni in cui l'ho idealizzato, probabilmente mi aspettavo che partisse dalle "origini" e che raccontasse come Romeo finisse a vivere in strada e incontrasse Julian, ma comunque mi è piaciuto - l'autrice usa sempre un linguaggio diretto, crudo e senza filtri senza essere tuttavia esplicito. Un po' mi ha ricordato il modo in cui Courtney Summers scrive i suoi libri: ti ci butta in mezzo senza salvagente e tu sei lì che annaspi insieme ai suoi personaggi. 

Ci sono stati un paio di momenti poco chiari, come ad esempio un punto in cui Romeo e Julian trovano riparo in un posto e la narrazione mi aveva dato l'idea che ci fossero stati solo un paio d'ore, ma più avanti viene detto che invece ci sono stati diversi giorni. 
Questa cosa, questa... chiamiamola alterazione temporale, l'ho ritrovata anche in un altro punto in seguito - che non dirò per non fare spoiler. Dirò solo che due incontri e una singola notte mi sembrano un po' pochi per cambiare così rapidamente idea e sviluppare sentimenti e si ha proprio questo senso di distorsione temporale. 

Tuttavia mi è piaciuto tanto il rapporto tra Romeo e Julian perché l'ho trovato davvero credibile. Se il mio lato razionale avrebbe voluto obiettare che quella dipendenza l'uno dall'altro non andava bene, dall'altra parte è anche vero che la vita che conducono non può che portarli in quella direzione. Sono entrambi due ragazzini che cercano di sopravvivere, che si sono incontrati e che hanno formato un legame, che hanno sviluppato un profondo affetto proprio in virtù delle esperienze che hanno dovuto affrontare insieme. 

Ma, ripeto, questa non è una storia d'amore. 
È la storia di come Romeo trova la forza dentro di sé per combattere anche per Julian, di come trova la sua voce anche se non può parlare, di come capisce che non può più vivere in strada anche se sente di non poter vivere come fanno le persone normali - con una casa e un giardino - perché le cicatrici sono troppo profonde. 
È la storia di come impara a trovare la sua direzione e la sua dimensione. 
È la storia di quello che è disposto a fare pur di avere un futuro che comprenda anche Julian al suo fianco. 

E l'epilogo... 
L'epilogo arriva ambientato un anno dopo e questo è stato davvero un po' troppo veloce perché avrei forse voluto vedere un po' del percorso per arrivare fin lì, ma ne sono comunque contenta. 

9 commenti:

  1. Risposte
    1. Ahahaha, l'avevi detto fin dall'inizio che non ti ispirava! xD

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  2. Ciao Alice! La storia non sembra proprio il mio genere, ma mi dà l'impressione di essere ben costruita e mi incuriosisce!

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  3. Oddio, sento che potrei piangere ad ogni pagina, mi da un senso di tristezza :( ora che so che c'è la copia italiana me la segno da leggere, magari in estate riesco a leggerlo!

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  4. Può essere, secondo me la possibilità esiste.
    L'ho trovata solo in quei due punti, ma non lo escludo.

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  5. Mi attira parecchio, anche se non mi piace piangere >.<

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