venerdì 19 ottobre 2018

[Recensione] "My Sister and I" di Sean-Paul Thomas

E con questo libro dalla cover estremamente inquietante che mi ha ricordato fin da subito Samara di The Ring - in versione doppia, oltretutto - vi auguro un buon weekend.

Avrei voluto tradurvi la sinossi più lunga, ma forse era troppo lunga. 
Allo stesso tempo quella che vi ho messo mi sembra troppo corta - ma è anche quella che effettivamente fa meno spoiler.


Titolo: My Sister and I
Autore: Sean-Paul Thomas
Data di uscita: 31 agosto 2018
Pagine: 220 (ebook)
Editore: Paul Thomas Publishing
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Trama [tradotta da me]: Una giovane ragazza adolescente e la sua psicotica sorella gemella devono crescere velocemente e in modo duro nelle spietate Highlands scozzesi mentre il loro padre - un uomo malato, contorto e violento, ossessionato dalla fine del mondo - insegna loro come sopravvivere nella natura selvaggia senza nessuno su cui contare tranne loro stesse.


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Questo libro non è assolutamente adatto ai deboli di cuore e di stomaco - io ve lo dico. 
Così come vi dico di non affezionarvi a nessuno perché questo è il festival dell'infelicità.


Narrato in prima persona da una tredicenne senza nome, assistiamo impotenti a tutte le angherie a cui lei e la sua sorella gemella sono sottoposte dal loro stesso padre. 

Nessun ricordo della propria madre che, a detta del padre, se n'è andata appena sono nate e una sorella che pende fin troppo dalle labbra di quell'uomo che proclama che la fine del mondo è vicina e che solo il più forte sopravvive, la nostra protagonista fa il possibile per restare buona e per coltivare sogni di una vita migliore nonostante le cose atroci che il loro padre pretende che facciano. 

Vorrebbe tanto scappare, ma per andare dove? E che ne sarebbe di sua sorella? 
È impensabile fuggire senza di lei, non solo perché essendo gemelle hanno un legame speciale, ma anche perché la nostra protagonista ha timore di quello che potrebbe diventare la sorella se non ci fosse lei a mitigare l'influenza del padre e a frenare gli impulsi violenti di quella sorella che a volta sembra non provare alcuna emozione - completamente distaccata dalla realtà e impassibile agli occhi di tutti. 

Il padre esercita su di loro un incredibile abuso psicologico, a volte anche fisico. 
È un survivalista di quelli della peggior specie: uno di quelli che si proclamano dei che tutto sanno e tutto possono, uno che tiene lontane le figlie dalla gente e chiuse in casa, uno che lascia le figlie ancora bambine per giorni e notti da sole nei boschi scozzesi per insegnar loro nel modo più duro e rapido possibile a cavarsela da sole per quando arriverà l'apocalisse che spazzerà via tutta quella gente inutile che popola il mondo - e consigliando caldamente loro di ricorrere ad ogni mezzo per sopravvivere perché tutto e tutti sono una potenziale preda.

Uccidi o vieni ucciso

Ma c'è forse un limite che queste sorelle sono disposte a non sorpassare, anche a costo di incorrere nella furia cieca del padre? 


My Sister and I è una storia di famiglia, una famiglia la cui stessa casa quando viene descritta nelle azioni quotidiane trasuda malvagità. 
È la storia di un padre che sembra - oppure è - il male incarnato che però nessuno vede.
È la storia di due sorelle diverse, ma allo stesso tempo simili. Una sorella che pende dalle labbra del padre e gli assomiglia sempre di più man mano che i giorni passano e l'altra sorella che fa il possibile per non diventare come loro e che lo odia, ma allo stesso tempo ne brama l'affetto sperando che possa cambiare ma ben conscia che non accadrà mai. 
È una storia in cui la sorella che apparentemente sembra più forte in realtà ha anche lei delle vulnerabilità e la sorella che invece è più "umana" è anche quella che non è consapevole che sia proprio quella la sua forza. 
È la storia di come a volte la famiglia e l'ambiente in cui cresci possa rovinarti l'infanzia e pregiudicare la tua vita da adulta.

È un libro crudo, in cui non vengono risparmiati i dettagli delle violenze gratuite e degli atti atroci commessi dal padre e a volte dalla sorella - e la crudeltà sugli animali mi ha proprio fatto rivoltare lo stomaco, volevo quasi interrompere la lettura e per fortuna si è trattato di un singolo episodio, ma ho dovuto fare dei respiri profondi e guardare per un po' la mia Alaska che dormiva beata per riuscire a calmarmi. 

È un libro che è reso ancora più sinistro dal fatto che i dialoghi siano pochi e quasi tutti sono conversazioni a senso unico del padre - un padre padrone che ordina e che non vuole sentire una parola in risposta. Il fatto stesso che le gemelle non parlino quasi mai tra loro rende la tensione un po' più alta - perché non è solo il rapporto con il padre ad essere malato, ma spesso anche quello tra loro. 

Per quanto riguarda la presenza dell'elemento paranormale... beh, credo che vada a libera interpretazione del lettore. 
Io sto ancora pensando a come "leggere" gli ultimi capitoli e se l'avrei preferito o meno.

My Sister and I è un libro grafico, contiene scene splatter e horror psicologico - scorre nonostante una prima parte forse un po' lenta e dettagliata, ma una volta passata la metà, quando le cose si fanno davvero concitate, è quasi impossibile metterlo giù. 
I dialoghi sono in dialetto scozzese, quindi non è adatto a chi è alle prime armi con l'inglese - io stessa ho fatto fatica un paio di volte nel tradurre lo scozzese in inglese. 


10 commenti:

  1. Copertina inquietantissima ma sviluppo che, in realtà, mi attira soltanto in potenza. Chissà, se viene tradotto da noi...

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    1. Diciamo che dalle premesse mi aspettavo qualcosa di più paranormal o psicologico - non che l'aspetto psicologico non manchi, ma non mi aspettavo una predominanza tale di violenza fisica gratuita.
      Normalmente sono una che preferisce l'horror splatter a quello che coinvolge spiriti, fantasmi, demoni e via discorrendo, ma in questo caso è stato forse un po' troppo.

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  2. Da una parte mi ispira (il genere è giusto, la copertina intrigante, il tema di quelli belli forti e interessanti...), dall'altra non sono affatto convinta. Soprattutto per la faccenda dei dialoghi (troppo pochi) e per l'evidente pesantezza dell'atmosfera... Terrò comunque presente il titolo, che non conoscevo: grazie per la bella recensione! ;)

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    1. È... particolare, non mi viene in mente un altro modo per descriverlo.

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  3. All'inizio non mi incuriosiva particolarmente, probabilmente perchè la copertina ricorda un sacco The Ring e io con i libri horror ho un brutto rapporto (e anche con la maggior parte dei film) perchè mi annoiano terribilmente, ma dalla tua recensione questo sembra tutto meno che noioso!
    Mi sa che ci farò un pensierino!

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    1. Io invece con gli horror ho un brutto rapporto quando si tratta di sedute spiritiche, demoni e possessioni, fantasmi e via di questo passo - appunto per questo la cover alla The Ring mi ha spaventata a morte sin dall'inizio! xD

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  4. La copertina è molto bella, ma il libro non mi interessa particolarmente :( e con lo scozzese mi ha già traumatizzata Terry Pratchett @_@

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    1. Avevo un'idea di come sarebbe stato questo libro perché ne avevo già letto un altro dello stesso autore - ma lì invece c'era l'irlandese e solo un pizzico di scozzese a tre quarti della storia.
      Qui invece la protagonista senza nome è l'unica che pensa/parla inglese, sia suo padre che sua sorella - l'unica volta la sentiamo parlare - e anche altri personaggi che incontrano parlano scozzese e non nego che sia stato un pelo traumatico. >.<

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  5. Nnnnnnnnno.... i libri introspettivi non mi piacciono... anche se la storia mi attira, mi annoia allo stesso tempo, bho... mi son fatta un'idea malsana che magari è completamente sbagliata... stavolta passo ;)

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    1. Non lo definerei esattamente introspettivo in sé per sé perché l'azione c'è, ma l'aspetto psicologico horror è ben presente.
      Ma capisco, not your cup of tea! :)

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