martedì 30 agosto 2022

[Recensione] "The Island" di C.L. Taylor

Ultima recensione del mese - e occhio, le avvertenze sono scritte in bianco perché costituiscono uno spoiler a molte delle cose nel libro. 
 
Evidenziatele a vostro rischio e pericolo.
 
 
Titolo: The Island
Autrice: C.L. Taylor
Data di uscita: 21 gennaio 2021
Durata: 7H 38Min (Storytel Edition)
Editore: HQ Young Adult GB
Link Amazon: https://amzn.to/3cjMGpw

Trama [tradotta da me]: Benvenuti sull'Isola.
Dove le vostre peggiori paure stanno per avverarsi…

Doveva essere la vacanza perfetta: un viaggio di una settimana per sei amici adolescenti su una remota isola tropicale.

Ma quando la loro guida muore a causa di un ictus lasciandoli soli e abbandonati, il viaggio della vita si trasforma presto in un incubo.

Perché qualcuno sull'isola conosce le peggiori paure di ogni membro del gruppo. E una alla volta cominciano a diventare vere.

Sette giorni in paradiso. Un segreto mortale.

Chi riuscirà ad andarsene via vivo dall'isola?

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TRIGGER WARNING: autolesionismo, depressione, morte di un famigliare, pensieri di morte e suicidio.


Mi aspettavo molto di più da questo romanzo - mi aspettavo più tensione, più paura, più salti sulla sedia/poltrona/letto/la qualunque. 

Invece si tratta di una storia abbastanza blanda - sei ragazzi più o meno ricchi e privilegiati che ogni anno trascorrono le vacanze estive insieme. Messi insieme come gruppo a causa dei genitori che si sono conosciuti ai corsi pre-parto, sono amici un po' per obbligo e un po' per occasione. In inverno hanno le loro vite - a parte due di loro che formano una coppia - e vivono in parti diverse del Regno Unito, quindi il ritrovarsi all'inizio della vacanza è sempre un po' imbarazzante. 

Quest'anno lo è in particolar modo perché Jessie si presenta dopo un anno di assenza, la relazione tra Danny e Honor è più che mai tesa, il flirt tra Jessie e Milo sembra dare sui nervi a Meg, la gemella di lui, e Jeffers non vede l'ora di fare la sua esperienza survivalista come regalo di compleanno del padre. 

Se non fosse che la loro guida muore il secondo giorno a causa di ictus, qualcuno ha sabotato la barca per tornare sulla terraferma e le loro fobie - che si erano raccontati la sera prima davanti al fuoco - sembrano avverarsi una ad una. 


Uno dei punti di vista è quello di Jessie, narrato in prima persona - non mi aspettavo poi un altro punto di vista, anche se quello resta in terza persona. E mi chiedevo perché proprio quella persona in particolare e perché non anche tutti gli altri oppure solo Jessie e nessun altro. 
Il motivo c'è e fa parte del twist verso la fine - che prende una piega neanche tanto horror o che so io, quanto più... psicologica. Interessante, comunque - va a spiegare molti dei comportamenti visti prima. 

Resta però una storia un po' inverosimile sotto certi aspetti perché è alquanto improbabile che, sebbene fosse nata come una gita nella completa natura, siano comunque senza telefoni o modi per comunicare con il resto del mondo. Capisco che i loro cellulari ad una certa si scarichino, ma possibile che nemmeno Anuman - la guida - avesse un telefono satellitare in caso di bisogno? Quali genitori manderebbero i propri figli diciassettenni per una settimana su un'isola deserta in compagnia di uno solo uomo senza aver modo di comunicare con loro? 

In ogni caso, accettiamolo per buono ai fini della storia, ma è proprio anche il resto che non tiene sulle spine. La questione delle fobie capita, succede e dura un attimo - non esiste un crescendo che poi culmina in un verso strozzato da parte del lettore. Personalmente non mi sono mai sentita coinvolta da questo aspetto, non ho mai avuto paura di quello che avrebbe potuto nascondersi nella giungla. 

Ho trovato invece interessante scoprire i risvolti famigliari e personali dei ragazzi - infatti nella vite della maggior parte di loro ci sono perdite, tragedie e sofferenze che vanno poi a confluire nel confronto finale e sono poi quelle le vere protagoniste, non le fobie. 

Insomma, un libro che si fa leggere velocemente ma che per me manca di quella tensione e di quegli aspetti tipici che dovrebbe avere un mystery thriller young adult. 

mercoledì 24 agosto 2022

[Recensione] "When All the Girls Are Sleeping" di Emily Arsenault

Ormai è chiaro che il mercoledì per me non è più giorno di WWW Wednesday.
 
 
Titolo: When All the Girls Are Sleeping
Autrice: Emily Arsenault
Data di uscita: 13 luglio 2021
Durata: 12H 26Min (Storytel Edition)
Editore: Delacorte Press
Link Amazon: https://amzn.to/3Pw1PkW

Trama [tradotta da me]: La Windham-Farnswood Academy è bellissima, prestigiosa, storica--il posto perfetto per le ragazze per prepararsi al college. Ma ogni studentessa sa che non tutto è come sembra. Ogni gennaio, la Ragazza d'Inverno viene a bussare - lei è lo spirito che infesta il dormitorio delle ragazze all'ultimo anno e anche quest'anno non fa eccezione.

Per Haley, il tempismo non potrebbe essere peggiore di così: questo mese segna il primo anniversario della morte della sua ex-migliore amica, Taylor. Quando un inquietante video di Taylor viene alla luce, nuove domande sulla sua morte vengono a galla e sembra che in realtà Taylor sia stata uccisa.

Ora, mentre Haley scava in quello che è accaduto veramente l'anno scorso, la sua ricerca continua a riportarla alla Ragazza d'Inverno. Haley non vuole credere che i fantasmi siano reali, ma gli indizi--e la misteriosa storia della scuola che comincia a scoprire--dicono altrimenti. Ora tocca a lei risolvere il mistero prima che la storia abbia l'occasione di ripetersi e un'altra vita vada perduta.

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Con il primo libro che avevo letto di questa autrice - All The Pretty Things - non era andata bene, quindi ammetto che ero alquanto riluttante ad iniziare questo.
Ci ho comunque messo una settimana perché sono stata colta forse da una mezza reading slump o forse è la fibromialgia che a periodi mi fa sentire così stanca che mi addormento ovunque nonostante abbia voglia di fare o leggere oppure guardare qualcosa - però con questo libro è andata meglio della prima volta. 


La Windham-Farnswood è una scuola d'élite, ma Haley in qualche modo si è sempre sentita fuori posto - non che anche a casa l'aria fosse più respirabile. 
E ora che è arrivata all'ultimo anno e dorme nell'edificio chiamato Dearborn Hall, le cose non sono sicuramente più facili. 
 
Tutti sanno che quell'edificio è infestato, è la prima cosa che si impara appena arrivati. Ma non è infestato tutto l'anno: la Ragazza d'Inverno appare solo nei mesi di gennaio e febbraio - a volte si fa solo sentire con sussurri e colpi alla porta in piena notte, altre volte decide proprio di perseguitare qualche ragazza e apparirle in camera. 
Tante sono le voci di avvistamenti, di testimonianze, ma Haley rimane comunque abbastanza scettica. 

Se non fosse che adesso che è all'ultimo anno e vive proprio nell'edificio, sullo stesso piano in cui viveva la sua ex-migliore amica Taylor che, l'anno prima, ha incontrato la morte gettandosi fuori dalla finestra della sua stanza al quarto piano. 
Haley è abbastanza scettica riguardo ai fantasmi, ma nemmeno crede che Taylor avesse intenzioni suicide o che fosse troppo intossicata dai brownies alla cannabis per capire quello che stava facendo. 

La verità è che Taylor non è solo la sua ex-migliore amica perché è morta - la verità è che non si parlavano da mesi e avevano troncato i rapporti, ma in pochi lo sapevano. 
La verità è che Taylor non era poi una così brava ragazza e questo tutti lo sapevano. 
Haley compresa. 

Ma un giorno Haley riceve una mail dal fratello di Taylor, con in allegato un video che Haley non aveva mai visto prima: datato qualche giorno prima della sua morte, vede una Taylor terrorizzata mentre si sentono in sottofondi sussurri e si sentono finestre che si aprono e porte che sbattono. 
 
E se il fantasma di Dearborn Hall fosse reale?

Haley inizia così ad indagare, grazie anche all'aiuto della sua compagna di stanza appassionata di storia, e scopre che la leggenda del fantasma è antica quasi quanto la fondazione di Dearborn Hall - il fantasma è in giro da un centinaio di anni. 
Tra foto d'epoca, file di archivio, interrogazione di testimoni più o meno recenti legati a Dearborn Hall e Taylor, lettura e scambi di testimonianze, pian piano Haley arriva a dipanare la matassa che è il fantasma di Dearborn Hall - ma nel farlo attira su di sé attenzioni non volute e il conto alla rovescia si fa sempre più vicino alla data di anniversario della morte di Taylor. 


Ammetto che la prima parte del romanzo è ormai un po' sfumata dalla mia memoria a causa del mio continuo dormire e leggere poco alla volta - ricordo però che una volta ho provato a leggerlo di sera tardi in un momento di insonnia e no, pessima decisione, ho avuto gli incubi per tutto il tempo. 

E non aiuta in fatto che il romanzo stesso sia ambientato in gennaio/febbraio in un collegio e con l'idea fissa nella mente che un fantasma si metta ad osservarti nel buio mentre dormi. Perché lo fa - almeno così dicono alcune testimonianze. 
Haley poi anche lei ha problemi a dormire - fin da piccola soffre di insonnia e, alla fine di ogni giornata da lei trascorsa, abbiamo un capitolo interamente nella sua testa mentre tenta di addormentarsi e intanto pensa e riflette. Seguito poi da un capitolo del fantasma che fa il conto alla rovescia - sì, fa venire i brividi. 

La prima parte è un po' lenta, poi nella seconda si inizia ad ingranare quando le cose si fanno un po' più spaventose e i fili di tutto cominciano a formare finalmente qualcosa. Ci sono stati momenti in cui sono rimasta con il fiato sospeso e altri in cui mi sono arrabbiata davvero tantissimo per certe cose che succedono ad Haley. 

Comunque, quasi più che una storia di fantasmi, è una storia di amicizia tossica - quella tra Haley e Taylor è il perno, ma prima di essa c'è stato comunque altro alla base della storia che poi ha dato vita al fantasma. Sotto questo aspetto è quasi facile immedesimarsi in Haley - vediamo il disprezzo che era arrivata a provare per Taylor e ciò che l'aveva spinta non volerla più nella sua vita, ma non per questo avrebbe voluto vederla morta così ha il rimorso di averla allontanata e lasciata sola quando forse era spaventata e terrorizzata e non aveva nessun altro a cui rivolgersi. 
Questa è una storia che riassume bene la crudeltà femminile adolescenziale, immutata e immutabile nel corso degli anni, dei decenni, dei secoli e dei luoghi. Fidatevi, sono stata in una classe tutta femminile per tutto il liceo, figuratevi un'intera scuola e un intero dormitorio. 

Il finale l'ho trovato veramente soddisfacente, tutto ha avuto una risposta e tutto è arrivato a convergere in modo coerente e logico - mi è mancato solo sapere la fine di una persona in particolare che non è stata nominata insieme alle altre. 

Nel finale sono arrivata pure a commuovermi - un po' come Haley - nel ripensare a Taylor, che aveva comunque una parte buona che mostrava a pochi e che non aveva ancora avuto occasione di crescere e provare a redimersi. Fermo restando che era una bulla e che io sono sempre contro di loro e per delle punizioni esemplari, la sua morte è stata sicuramente qualcosa che nella vita reale non augurerei a nessuno e forse, con Haley che l'aveva mollata, forse stava già iniziando a cambiare - non lo sapremo mai. 

Mi ha fatto anche riflettere su come qualcosa che nasce a fin di bene, tramite passaparola o noncuranza e indifferenza, possa diventare qualcosa che arriva a fare del male e ne distrugge il proposito originario - ci sono state molte persone che ho odiato in questo romanzo e non dico altro per evitare spoiler o influenze di pensiero. 

Dubitavo di questo romanzo e di questa autrice, ma mi sono ricreduta - probabilmente leggerò qualche altro suo libro. 

mercoledì 17 agosto 2022

[Recensione] "All That's Left in the World" di Erik J. Brown

Questa recensione arriva più tardi di quanto avessi preventivano all'inizio, ma questo libro me lo sono proprio goduta con calma.
 
 
Titolo: All That's Left in the World
Autore: Erik J. Brown
Data di uscita: 8 marzo 2022
Durata: 10H 06Min (Storytel Edition)
Editore: Balzer + Bray/HarperTeen
Link Amazon: https://amzn.to/3p3sNWz

Trama [tradotta da me]: Quando Andrew incappa nella casa di Jamie, è ferito, affamato e non ha niente da perdere. Un patogeno mortale ha ucciso la maggior parte della popolazione, inclusi chiunque i due ragazzi abbiano mai amato. E se questo nuovo mondo ha insegnato loro qualcosa è di aver paura di ciò che le persone disperate sono disposte a fare . . . allora perché sembra così facile per loro fidarsi l'uno dell'altro?

Dopo che il pericolo irrompe nel loro rifugio, i ragazzi fuggono a sud in cerca di civiltà. Ma qualcosa non torna nella storia di Andrew e ciò potrebbe costare loro tutto. E anche Jamie ha un segreto - comincia a provare qualcosa di più dell'amicizia per Andrew e ciò aggiunge ulteriore paura e confusione ad un viaggio già tumultuoso.

La strada davanti a loro è lunga e per sopravvivere dovranno liberarsi dei propri segreti, affrontare le conseguenze delle loro azioni e trovare il coraggio di lottare per il futuro che desiderano - insieme. Solo una cosa sembra certa: tutto ciò che di certo è rimasto al mondo è l'innegabile spinta che sentono l'uno verso l'altro.

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TRIGGER WARNING: pandemia, violenza, morte, omofobia, uso di armi. 


Certo, leggere di un libro ambientato in un mondo post-apocalittico dove una malattia pandemica ha spazzato via il 90% della popolazione quando ancora non siamo usciti dalla nostra pandemia di COVID-19 non mette forse nella migliore delle predisposizioni, ma per questo libro - e per questi personaggi - ne vale la pena. 

Il COVID viene comunque nominato e anche l'Italia - anzi, in questo libro siamo anche presi d'esempio come paese che prima di tutti in Europa ha capito la gravità della cosa e si è messo in lockdown preventivo. Beccati questa, medico inglese che avevi detto a noi italiani piace fare la siesta. 
 
In ogni caso siamo in un mondo che ha imparato la lezione ma che, nonostante questo, nulla ha potuto contro una nuova super-influenza resistente a tutto: non sono bastati isolamenti, lockdown, gel antibatterici, mascherine, distanziamenti sociali, antibiotici o quant'altro per riuscire a sopravvivere - solo chi è riuscito a combattere la malattia o chi è risultato immune ora popola il mondo. 


Il primo protagonista che incontriamo è Andrew: ha perso tutta la sua famiglia a causa del virus, viene dal Connecticut e si sta dirigendo verso Alexandria in Virginia perché è in missione. Questa sua missione ha molto a che fare con i suoi sensi di colpa per il segreto che si porta dietro e oltre a questo è pure ferito perché è incappato in una trappola per orsi e la sua gamba è alquanto maciullata. 

Siamo nei boschi fuori Philadelphia e vede un cottage: la sua speranza è che sia vuoto, ma che almeno ci sia qualcosa per riuscire a curare la gamba. 

Il cottage non è vuoto, però: al suo interno c'è Jamison, che vive solo da quando sua madre è morta per l'influenza. Sua madre lavorava all'ospedale, era in prima linea, ma ha portato se stessa e Jamison nel cottage quando ha capito che la situazione sarebbe solo peggiorata. Jamison sopravvive con quello che gli è rimasto perché non solo non ha avuto il coraggio di fare quello che sua madre lo pregava di fare quando ormai era chiaro come sarebbe finita, ma non ha neanche il cuore di sparare quando va a caccia. 

Eppure alza il fucile quando si ritrova Andrew in casa. 
Andrew chiede solo aiuto, chiede solo che possa medicarsi la gamba e poi leverà le tende ed entrambi si guardano con sospetto, sempre all'erta per vedere se l'altro tenterà di ucciderli. 
Sono entrambi la prima persona con cui l'altro parla da mese e dopo un po' di ritrosia, è facile cadere in una routine nel poco comfort che hanno - ma Andrew ha un segreto e una missione e improvvisamente il cottage non è più un posto sicuro, tanto che sono costretti a mettersi in strada e diventare nomadi. 
 
O meglio, quella è sempre stata l'intenzione di Andrew e Jamie, ancora non sa perché, non ha potuto fare a meno di seguirlo.


La prima parte del romanzo è una piccola bolla romantica di comfort all'interno di un mondo che è andato in rovina - nel cottage però c'è ancora spazio per un po' di normalità.
Andrew è gay e dopo anni passati a nascondere la propria sessualità, ancora è restio ad uscire allo scoperto - soprattutto in un mondo dove tutti sembrano essere armati e ognuno lotta per la propria sopravvivenza. Con Jamie però si sente al sicuro, anche se è convinto che prima o poi vorrà trovare della civiltà e magari sistemarsi con qualche ragazza invece che restare con lui; dal canto suo, Jamie sceglie proprio un momento post-apocalittico per scoprirsi bisessuale.

Ma niente accade tra loro se non verso la fine: è uno slow burn che si destreggia nella seconda parte tra azione, avventura e pericolo. Non sono mai davvero al sicuro se non con l'altro - i pochi sopravvissuti che incontrano non sanno mai se saranno amichevoli oppure se li minacceranno di portargli via quel poco che hanno e tenteranno poi di fare loro del male. 

Lungo il cammino incontrano persone, alcune meravigliose, che li aiutano e altre invece che non esiterebbero ad ucciderli - vuoi perché Andrew è gay e la supremazia bianca è l'unico virus che sembra non mutare o morire mai. 

Ci sono momenti dolci, momenti divertenti, momenti drammatici e momenti spensierati - Andrew non riesce a tenere a freno la lingua e dice tutto quello che pensa, Jamie invece è più calmo e riflessivo. Insieme si completano a vicenda e la costruzione del loro rapporto - insieme alla loro crescita personale - durante tutto il romanzo è qualcosa di spettacolare. Entrambi affronteranno cose che in un mondo normale non sarebbero mai accadute, compiranno scelte che non avrebbero mai dovuto contemplare, ne accetteranno le conseguenze anche quando sarà dura e difficile - cambieranno la loro natura, cambieranno la loro visione del mondo, ma lo faranno per tutto ciò che gli è rimasto al mondo: l'altro.

Non lasciatevelo sfuggire: ha dei bei personaggi, un'ambientazione ben costruita e un ritmo costante che non annoia mai. Assolutamente consigliato. 

giovedì 11 agosto 2022

[Recensione] "Five Total Strangers" di Natalie D. Richards

Forse ho sbagliato io tempistiche con questo libro...
 
 
Titolo: Five Total Strangers
Autrice: Natalie D. Richards
Data di uscita: 6 ottobre 2020
Durata: 7H 55Min (Storytel Edition)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/3QupbZ5

Trama [tradotta da me]: Un passaggio a casa in una tempesta di neve prende una piega sinistra quando dei passeggeri in realtà sta pianificando di far finire il viaggio in un disastro.

Quando Mira vola a casa per trascorrere il Natale con sua madre a Pittsburgh, una tempesta di neve da record provoca la cancellazione del volo allo scalo. Nella disperazione di raggiungere sua madre a pezzi dal dolore a causa di una perdita in famiglia, Mira accetta un passaggio in macchina da parte di un gruppo di ragazzi del college molto amichevoli che erano con lei sul primo volo.

Mentre il viaggio procede e le condizioni del meteo si fanno più pericolose, Mira capisce che gli altri quattro passeggeri con cui è bloccata in macchina in realtà non si conoscono.

Presto non avranno solo a che fare con pesanti nevicate e strade scivolose a causa del ghiaccio, ma anche con qualcuno che non si fermerà di fronte a niente pur di assicurarsi che loro viaggio finisca in un mortale disastro.
 
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Avevo alte aspettative per questo libro - aspettative che sono state deluse. 
Comunque ci riproverò con questa autrice perché devo capire se il problema sono io oppure se c'è qualcosa nella sua scrittura o nelle sue trame che proprio non mi trasmette tensione e/o ansia. 


Mira è ansiosa di tornare a casa per Natale. Oltre che per il fatto che è Natale, vuole essere accanto a sua madre perché è l'anniversario della morte di sua zia Phoebe, di cui sua madre era gemella. Ed è stato un anno duro - un anno in cui Mira è stata forte per sua madre anche se a distanza, perché per volere della zia che le aveva pagato la scuola d'arte, a parte alcuni brevi ritorni, il resto dell'anno Mira l'aveva passato a San Diego da suo padre. E anche l'arte di Mira e il suo modo di esprimersi ne hanno risentito. 

Però a causa di una tormenta di neve in arrivo, il volo di scalo che dovrebbe portarla a Pittsburgh è stato cancellato. Come fare allora? 

In aeroporto Mira incontra di nuovo Harper, una ragazza del college di Pomona che era seduta di fianco a lei sull'aereo. Anche lei ha fretta di tornare a casa per questioni famigliari, quindi ha tutte le intenzioni di noleggiare un'auto - e perché Mira non si unisce a lei e ad altri tre amici? Dopotutto vanno tutti nella stessa direzione. 

In ansia di tornare a casa per evitare che sua madre vada in pezzi, Mira accetta - in fondo sono solo sei ore di viaggio in condizioni normali, un po' di più con la neve. 

Mira sale così in macchina con Harper, Brecken, Josh e Kayla. 
Brecken non smette di fissarla, Josh sembra un bravo ragazzo ma ha quella spocchia tipica di chi sente più intelligente degli altri e Kayla dorme sempre, anzi sembra proprio stare male: è pallida e suda. Che sia malata? Che sia qualcosa di peggio? 

E qualcosa di peggio comunque arriva quando Mira si rende conto di aver frainteso la situazione: non sono un gruppo di amici, ma un gruppo di totali sconosciuti che per caso erano sullo stesso aereo. E nel frattempo il tempo peggiora, rischiano più volte di venire coinvolti in un incidente o finire in un fosso a causa del ghiaccio e le strade conosciute non sono praticabili. Inoltre qualcuno ha manomesso le catene da neve e alcuni oggetti iniziano a sparire. 

La tensione cresce sempre di più ed è chiaro che qualcuno in macchina non è chi dice di essere e nasconde qualcosa. 


Forse sono io che sono diventata di gusti difficili con i mystery young adult - forse è anche colpa mia che ho letto una storia ambientata a Natale con la neve che ti arriva fino al collo quando in realtà è metà agosto e mi sto sciogliendo solo a respirare. 

Intanto è la premessa iniziale che per me non ha senso - ma forse perché non sono americana e in realtà è fattibile: possibile che da San Diego e quindi dalla costa ovest non ci sia un aereo che fa scalo prima per andare in Pennsylvania? Bisogna per forza che sia un aereo diretto che atterra sulla costa est, New York o Newark non ricordo se venga specificato, per poi tornare indietro verso l'entroterra? Boh. 
 
Un'altra cosa che non ha senso è il tizio con il cappello da baseball giallo, che ritroviamo incidentalmente in ognuno dei posti in cui i ragazzi si trovano a fermarsi per un motivo o per l'altro, anche quando sbagliano strada oppure sono costretti a tornare indietro. Eppure lui c'è - e dire che è un autostoppista e non ha neanche un mezzo proprio per seguirli, per dire - proprio non ha nessuno scopo o incidenza sulla storia, se non come "lezione morale" alla fine.

Non mi sono affezionata a nessuno dei personaggi - anzi, dopo un po' non sopportavo nessuno perché iniziavano a litigare per un nonnulla. Immagino che possa essere normale, che servisse a trasmettere quel tanto di cabin fever chiusi in una macchina senza un posto dove fermarsi e prendere aria, ma tutto questo non mi è arrivato. 

I capitoli vengono interrotti ogni tanto da delle lettere indirizzate a Mira, mai spedite e mai firmate - sono scritte da qualcuno che l'ha tenuta d'occhio per un anno, che è ossessionato da lei e che chiaramente non ha buone intenzioni. Si capisce quindi che c'è uno stalker in macchina e sebbene venga detto, in una conversazione come tante, che tre su cinque amano scrivere lettere con carta e penna vecchio stile e ad un certo punto si voglia spingere l'attenzione su qualcuno in particolare, in realtà è chiaro fin da subito - fin dalle presentazioni e dai primi scambi verbali ad inizio romanzo - chi sia lo stalker. Ma Mira ha i nervi così a fior di pelle ed è così ansiosa di scendere dalla macchina che non riesce ad essere abbastanza lucida da ragionare. 

Ce ne sarebbe da stare in ansia, no? 
Un viaggio in macchina con totali sconosciuti (di cui uno il lettore sa benissimo essere uno stalker con brutte intenzioni), oggetti utili per orientarsi o chiedere aiuti manomessi oppure scomparsi, completamente alla mercé della natura e del tempo. 
Eppure... 

Eppure non mi sono mai sentita in ansia, non mi sono sentita afferrare dalla tensione, non ho mai sentito il pathos del momento - non succede praticamente nulla se non negli ultimi due capitoli, quando arriviamo alla resa dei conti (anche questa un po' raffazzonata e con meno spiegazioni o piani di quanto avrei gradito) e poi avrei voluto vedere un finale più lungo e ampliato di alcune informazioni. 

Insomma, non mi sono mai sentita con l'acqua alla gola per la voglia di finirlo, ma ho arrotondato a tre stelle solo perché la narratrice è stata molto brava.

lunedì 8 agosto 2022

[Recensione] "Icebreaker" di A.L. Graziadei

Segnatevi la data sul calendario, finalmente il primo libro a cinque stelle dell'anno.
 
 
Titolo: Icebreaker
Autrice: A.L. Graziadei
Data di uscita: 18 gennaio 2022
Durata: 8H 29Min (Storytel Edition)
Editore: Henry Holt and Co.
Link Amazon: https://amzn.to/3ONw2fb

Trama [tradotta da me]: Il diciassettenne Mickey James III è al primo anno di college, ha cinque sorelle più grandi e su di sé pesa l'eredità di una famiglia campione di hockey da due generazioni. Con un padre e un nonno che hanno fatto la storia nella NHL, Mickey è dato quasi come certo al primo posto nella scelta al draft della lega.

L'unica persona a ostacolargli il cammino è Jaysen Caulfield, il contendente per il posto #1 e il nuovo irritante (e attraente in maniera seccante) compagno di squadra di Mickey. Quando la rivalità si trasforma in qualcosa di più, Mickey dovrà decidere cosa vuole davvero e cosa è disposto a rischiare per averlo.

Questa è una storia sull'innamorarsi, trovare la propria squadra (sul ghiaccio e fuori da esso) e scegliere il proprio cammino.

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TRIGGER WARNING: descrizioni di depressione, ansia e dissociazione, lieve ideazione di suicidio, abuso di alcol da parte di minorenni, breve uso di marijuana, violenza sportiva.


Wow, il primo libro del 2022 che su Goodreads - anche se per arrotondamento - si guadagna cinque stelle. Quanto mi era mancata una lettura che mi prendesse dall'inizio alla fine, fin da subito, fin dalle prime righe, che fosse straziante da lasciare quando la VitaVera doveva prendere il sopravvento. E anche il narratore dell'audiolibro è stato decisivo in questo mio apprezzamento. 


Mickey James III ha una pesante eredità sulle spalle: prima di lui, due generazioni di Mickey James sono stati la prima scelta al draft dell'NHL dopo un solo anno di università. Prima di lui ci sono cinque sorelle che, seppure coinvolte nel mondo dello sport tra pattinaggio artistico e lacrosse e sempre hockey, mai hanno raggiunto la sua stessa fama o la sua stessa importanza agli occhi dei media - dopo cinque femmine, è lui l'unico erede maschio che può portare avanti la tradizione. 

Il problema è che Mickey non è che detesti l'hockey, ma nemmeno gli piace come una volta - il problema è che a Mickey non piace niente. Mickey soffre di depressione, agli occhi del mondo è totalmente inespressivo e lui si sente vuoto dentro. Non prova entusiasmo per niente, se gli viene chiesto cosa gli piace o cosa vuole fare nella vita, non ha una risposta - sa solo che l'hockey è il suo dovere e la sua eredità. 

E dopo aver cambiato tante squadre e avuto tanti compagni nel corso degli ultimi sette anni, ora si trova al college con una squadra d'eccellenza. 
Il suo problema è che non si è mai fatto degli amici, non si è mai attaccato ai team a cui è appartenuto - cosa che gli analisti dell'NHL ritengono un difetto, insieme alla sua bassa statura, che potrebbe pregiudicare l'essere la prima scelta al draft. 

Inoltre c'è Jaysen Caulfield, il suo più acerrimo nemico da anni e suo diretto rivale come prima scelta al draft di giugno. Giocare nello stesso team per la prima volta nella loro vita si rivela subito fonte di problemi - Jaysen fa anche molto più gioco di squadra di quanto Mickey ne abbia mai fatto e la competizione tra loro è fin da subito alle stelle. 


Non è un mistero che l'ambiente dell'hockey sia un ambiente dominato dalla razza bianca, dalla mascolinità tossica e dall'omofobia - tutte cose che pendono sulle teste dei protagonisti e anche su quelle di alcuni personaggi secondari. Hartland però è una bella bolla di comfort: relazioni poliamorose e atlete lesbiche sono accettate senza alcun problema e anche quando il rapporto tra Mickey e Jaysen passa dall'enemies-to-lovers è chiaro che tutti quanti abbiano capito cosa ci sia tra loro e, seppure silenziosamente, li sostengano senza alcuna traccia di malizia o bullismo. 

È anche chiaro che l'autrice è cresciuta con l'hockey - certe aspetti sono molto tecnici, certe dinamiche potrebbero risultare del tutto insensate a chi ci si approccia per la prima volta. Ad esempio, viene ripetuto più volte che Mickey è cresciuto per sette anni senza la sua famiglia: i suoi genitori e le sue sorelle si sono trasferiti a Raleigh in North Carolina dove suo padre ha finito la sua carriera, ma lui - a soli dieci anni - è rimasto a Buffalo presso una billet family per avere le migliori opportunità di crescita professionale. E a quanto pare è una cosa comune nell'hockey, essere lasciati fin da piccoli in altre famiglie di altri giocatori o allenatori affinché si possa giocare al meglio - ciò però non ha impedito a Mickey di sentirsi spesso abbandonato e distante dalla sua famiglia. 

Ho apprezzato il percorso di crescita di Mickey, bianco e ricco e privilegiato, aiutato dal suo nome e dall'eredità che questo porta con sé quando messo a confronto con Jaysen, nero e senza alcun privilegio, avendo iniziato a nove anni e riconoscente nei confronti dei genitori che hanno sempre speso soldi per lui perché l'hockey è uno sport costoso. 
I loro scontri sono fin da subito accesi, sia sulla pista che fuori dal ghiaccio - Jaysen vede Mickey come uno spocchioso privilegiato che non avrebbe affatto bisogno di frequentare Hartland con una completa borsa di studio rubata a qualcuno di più meritevole e per Mickey è difficile inizialmente reagire, soprattutto sapendo che è vero. 

Anche il suo percorso nell'affrontare la questione della sua salute mentale e della depressione è costruito bene: i momenti in cui va meglio, quelli in cui non si vuole alzare dal letto, quelli in cui si odia, quelli in cui non prova niente, quelli in cui si sforza di fare comunque qualcosa e sembrare normale. Il momento in cui prende consapevolezza che è finalmente giunto il momento di fare qualcosa, di chiedere aiuto e di curarsi. Anche il confronto con il padre e l'eredità che sente pesargli sulle spalle è uno dei passi più importanti che impara a fare.

Mi è piaciuto il suo rapporto con le sorelle, specialmente le due al college con lui: Delilah, lesbica, che gioca ad hockey nella squadra femminile e Bailey, che invece gioca a lacrosse e sta due ragazzi bisessuali. Attraverso il loro rapporto, a volte complicato perché con Delilah non ha ancora fatto coming out, si parla anche di come le donne siano sempre sottovalutate nello sport, di come ogni loro traguardo - nel caso di Delilah e Bailey - sia sempre secondario all'argomento della loro sessualità e di come, in ogni caso, non ricevano la stessa luce dei riflettori che riceve Mickey. 

Ho adorato la squadra di hockey e i compagni che entrano a far parte stabilmente della vita di Mickey per la prima volta dopo anni di cambiamenti: Dorian, Barbie, Zero e Kovy - la cosa più bella sono i loro soprannomi e soprattutto il sostegno, implicito e non, che danno a Mickey e Jaysen singolarmente ma anche come coppia. Anzi, la cosa migliore è il bromance tra Dorian e Barbie - che fantastici migliori amici, per niente timorosi di mostrarsi affetto reciproco anche tramite il contatto fisico.

E Jaysen - Cauler, come lo chiamano tutti - che sogno. Paziente, competitivo, attento, sexy - Mickey è caduto come una pera cotta e io con lui. Il loro rapporto è uno slow burn che parte dagli scontri fisici e verbali sul ghiaccio per poi scivolare nel flirt e arrivare alla camera da letto - l'unica pecca è che dopo la prima volta che finalmente li vediamo insieme, li si vede interagire poco e il rapporto non sembra evolversi, restando quasi  solo un friends-with-benefits. In realtà è chiaro che c'è molto di più tra loro ed è chiaro anche che essere beccati sarebbe pericoloso per le loro future carriere - vedi mascolinità tossica e omofobia nell'hockey - ma i momenti a cuore aperto arrivano solo verso la fine e quel momento tra la metà del romanzo e i suoi ultimi capitoli rimane spoglio di quei momenti di flirt e scambi e conversazioni che mi avevano fatta sorridere come un'ebete nella prima metà. In ogni caso sono sempre bellissimi da vedere insieme perché si migliorano a vicenda, non solo sul ghiaccio come atleti ma anche come persone.

Insomma, se non si fosse capito ho adorato questo romanzo. 
Peccato solo per quel vuoto intorno ai tre quarti del libro riguardante l'evolversi della relazione tra Mickey e Jaysen e perché vediamo solo il primo semestre di università - il secondo viene saltato e si passa all'epilogo anche se, a differenza di altri, ho amato il finale aperto e che fosse lasciato all'immaginazione del lettore. 

venerdì 5 agosto 2022

[Recensione] "Seven Dirty Secrets" di Natalie D. Richards

Ci ho messo più tempo a leggerlo di quanto mi sarei aspettata, pertanto spero che non sia in agguato l'ennesimo blocco del lettore.
 
 
Titolo: Seven Dirty Secrets
Autrice: Natalie D. Richards
Data di uscita: 2 novembre 2021
Durata: 8H 49Min (Storytel Edition)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/3zzFrmd

Trama [tradotta da me]: Conosco sette segreti:
Uno ha causato la caduta. Uno non ha fatto niente. Uno ha visto tutto.
Uno se n'è lavato le mani. Uno ha usato la propria testa. Uno ha fatto l'eroe.
Uno è stato lasciato a morire.


In occasione del suo diciottesimo compleanno, Cleo riceve un misterioso invito per una caccia al tesoro. Lei è sicura che dietro ci siano la sua migliore amica Hope oppure suo fratello Connor, ma nessuno confessa. E così mentre Cleo e Hope si mettono a caccia, i luoghi e gli indizi apparentemente casuali cominciano a sembrare familiari.

In effetti tutti gli indizi sembrano riguardare il ragazzo morto di Cleo, Declan, annegato durante un'escursione di rafting di gruppo esattamente un anno prima. Un braccialetto che lei gli aveva comprato. Una canzone che lui amava. Una foto del gruppo di rafting, scattata appena prima che Declan annegasse. E poi cominciato le telefonate, la voce di Declan che schernisce Cleo con una criptica domanda: sei pronta?

Mentre l'orologio della caccia al tesoro ticchetta e il tempo si avvicina all'esaurimento, diventa chiaro che qualcuno sa cosa sia realmente successo a Declan. E quella persona non si fermerà di fronte a nulla pur di farla pagare a Cleo e ai suoi amici. Riusciranno ad arrivare in fondo alla caccia al tesoro prima che qualcun altro muoia?

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Cercherò di essere breve perché io stessa mi sono addentrata in questo libro credendo una cosa e poi i retroscena hanno svelato molto di più di quello che sembrava in apparenza. 


È passato quasi un anno da quando Declan, il ragazzo di Cleo, è annegato in un fiume durante una gita in West Virginia. Cleo ancora si sveglia a causa degli incubi, ancora si incolpa - dopotutto la presenza di Declan inizialmente non era prevista. 

Il giorno del suo compleanno, Cleo trova in bagno un pacchettino con un indizio misterioso: nonostante la natura inquietante del ritrovamento - qualcuno l'ha messo sul ripiano mentre lei era sotto la doccia - è facile immaginare che siano stati la sua migliore amica Hope oppure suo fratello Connor. Entrambi negano e Cleo non può che accettare con dispiacere quanto le cose tra lei, suo fratello e gli altri amici del gruppo siano inevitabilmente cambiate dopo il West Virginia. 

La caccia al tesoro è comunque intrigante e lei e Hope cominciano a seguire gli indizi - indizi che riportano a Declan, alla loro relazione e al giorno che è morto. 
 
Qualcuno ha visto. Qualcuno sa cos'è successo davvero. 

E Cleo deve arrivare alla fine della caccia al tesoro se vuole preservare il suo futuro e quello di chi ama. 


Dunque, le premesse sono molto intriganti, ma saranno state la settimana un po' stressante e la stanchezza e gli altri pensieri sui quali era concentrata la mia testa, inizialmente proprio non riuscivo ad ingranare oppure a sentirmi coinvolta dai personaggi e dalla storia - credo sia dipeso anche dalla narratrice. 

La relazione tra Cleo e Declan viene alla luce un po' alla volta, esattamente come vengono illustrati al lettore poco alla volta ulteriori dettagli e approfondimenti sul giorno in cui è morto Declan - ammesso che sia morto, perché Cleo non ne è più tanto convinta. E anche gli altri del gruppo hanno segreti da nascondere e tutti riguardanti quel giorno. 

Ci sono momenti davvero di tensione, quasi horror - foto fatte di nascosto, magazzini abbandonati e bui, il nostro istigatore alla caccia al tesoro che entra in casa di Cleo quando gli pare e piace e niente di quella abitazione sembra sicuro - eppure mi è mancata della tensione
Il conto alla rovescia scorre, eppure il tutto è diluito da flashback della relazione tra Cleo e Declan oppure vicende personali presenti dei ragazzi - che ci stanno anche perché aggiungono segreti su segreti che potrebbero essere correlati o meno, eppure si ha sempre la sensazione di prendersi una pausa dall'argomento principale del libro. 

Per quanto riguarda il colpevole, per la prima metà o poco più mi sono concentrata sui ragazzi del gruppo e in parte c'è un coinvolgimento, ma poi ho cominciato a notare certe frasi nei flashback e altre tematiche che sembrano tornare ed essere ribadite sempre più con fermezza, quindi ho immaginato chi ci potesse essere davvero sotto il cappuccio della felpa e facendo due più due ci ho preso - ad un certo punto diventa palese. 

Il finale è soddisfacente comunque - ci mostra come i nostri sentimenti ci accechino anche di fronte all'ovvio e come cambia la prospettiva di un delitto a seconda di chi narra la storia e dei rapporti che ha con le persone interessate. 
 
Mi aspettavo forse un po' di più, ma di certo leggerò altri libri di questa autrice. 

lunedì 1 agosto 2022

Monthly Recap | Luglio 2022

Non riesco a credere che siamo già ad agosto - che metà estate sia già volata. 
Questo mese me la sono cavata meglio a livello di salute e ho anche recuperato un po' di sprint con le letture, anche se sono ancora indietro con la challenge di Goodreads e verso fine mese mi sono un po' arenata di nuovo. 

Agosto è quindi del tutto un'incognita, ma dovrebbero finire un po' di telefilm e chissà che io non riesca ad andare avanti con qualcos'altro. 



LETTURE

https://www.goodreads.com/book/show/55004134-last-chance-books  https://www.goodreads.com/book/show/50015181-little-creeping-things  https://www.goodreads.com/book/show/37534629-how-not-to-ask-a-boy-to-prom

https://www.goodreads.com/book/show/55685792-a-little-bit-country  https://www.goodreads.com/book/show/57352258-never-been-kissed  https://www.goodreads.com/book/show/51260761-the-new-girl
 
Last Chance Books di Kelsey Rodkey
Little Creeping Things di Chelsea Ichaso
How (Not) to Ask a Boy to Prom di S.J. Goslee
A Little Bit Country di Brian D. Kennedy
Never Been Kissed di Timothy Janovsky
The New Girl di Jesse Q. Sutanto
 
 
CRONACHE DI AUSPICABILI BUONI PROPOSITI - ovvero cercare di leggere almeno due cartacei e due eARC al mese.

Cartacei: n/a
eARC: n/a
 
 
Finalmente ho trovato alcuni libri sopra la media delle tre stelle di questo 2022. 
 
 
REGALI ED EXTRA
 
Crossing the Line di Lynn Rush & Kelly Anne Blount [eARC]
Someone Is Always Watching di Kelley Armstrong [eARC]
Death by Society di Sierra Elmore [eARC]
Frogman's Response di Heidi Voss [eARC]
 
 
SERIE TV
 
STO SEGUENDO:
 
  • 9-1-1 - stagione 4 [12/14]
  • 9-1-1: Lone Star - stagione 2 [12/14]
  • FBI: Most Wanted - stagione 2 [12/15]
  • NCIS - stagione 19 [20/21]
  • NCIS: Hawai'i - stagione 1 [21/22]
  • The Blacklist - stagione 8 [14/22]
 
HO INIZIATO:
 
  • Batwoman - stagione 2 [6/18]
  • Chicago Fire - stagione 10 [6/22]
  • Chicago P.D. - stagione 9 [4/22]
  • Chicago Med - stagione 6 [6/16]
  • Superman & Lois - stagione 1 [9/15]
  • The Flash - stagione 7 [4/18]
 
HO TERMINATO:
 
  • Chicago Fire - stagione 9
  • Chicago P.D. - stagione 8
  • DC's Legends of Tomorrow - stagione 6-7 [ultima]
  • New Amsterdam - stagione 4
  • Z Nation - stagione 3
 
TIME WASTED:
 
  • THEN: 2 years, 22 days, 2 hours, 17 minutes
  • NOW:  2 years, 26 days, 5 hours, 41 minutes
 
 
 
FILM

https://movieplayer.it/film/guida-sexy-per-brave-ragazze_49997/  https://movieplayer.it/film/corsa-infernale_49858/  https://movieplayer.it/film/vigilandia_32152/

https://movieplayer.it/film/thor-love-and-thunder_51547/  https://movieplayer.it/film/come-ti-divento-bella_47462/  https://movieplayer.it/film/sing-2-sempre-piu-forte_51166/

https://movieplayer.it/film/into-the-ashes_48868/
 
  • A Nice Girl Like You - Guida sexy per brave ragazze [streaming NOW TV]
  • Corsa infernale [streaming NOW TV]
  • La notte del giudizio [streaming NOW TV]
  • Thor: Love and Thunder
  • Come ti divento bella [streaming NOW TV]
  • Sing 2 - Sempre più forte [streaming NOW TV]
  • Into the Ashes [streaming NOW TV]
 
Credevo che avrei guardato/di aver visto più film questo mese, invece tutto il mio tempo è stato assorbito dalle serie televisive. 
 
 
MUSICA
 
 
Anche questo mese, la musica è stata una soddisfazione dietro l'altra. 
 
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Fine del brevissimo recap - gli acquisti si stanno accumulando, ma non ho mai voglia di mettermi a scattare una foto. Immagino che però prima o poi dovrò decidermi. 
Il vostro mese di luglio invece com'è stato?