martedì 30 agosto 2022

[Recensione] "The Island" di C.L. Taylor

Ultima recensione del mese - e occhio, le avvertenze sono scritte in bianco perché costituiscono uno spoiler a molte delle cose nel libro. 
 
Evidenziatele a vostro rischio e pericolo.
 
 
Titolo: The Island
Autrice: C.L. Taylor
Data di uscita: 21 gennaio 2021
Durata: 7H 38Min (Storytel Edition)
Editore: HQ Young Adult GB
Link Amazon: https://amzn.to/3cjMGpw

Trama [tradotta da me]: Benvenuti sull'Isola.
Dove le vostre peggiori paure stanno per avverarsi…

Doveva essere la vacanza perfetta: un viaggio di una settimana per sei amici adolescenti su una remota isola tropicale.

Ma quando la loro guida muore a causa di un ictus lasciandoli soli e abbandonati, il viaggio della vita si trasforma presto in un incubo.

Perché qualcuno sull'isola conosce le peggiori paure di ogni membro del gruppo. E una alla volta cominciano a diventare vere.

Sette giorni in paradiso. Un segreto mortale.

Chi riuscirà ad andarsene via vivo dall'isola?

--- ---

TRIGGER WARNING: autolesionismo, depressione, morte di un famigliare, pensieri di morte e suicidio.


Mi aspettavo molto di più da questo romanzo - mi aspettavo più tensione, più paura, più salti sulla sedia/poltrona/letto/la qualunque. 

Invece si tratta di una storia abbastanza blanda - sei ragazzi più o meno ricchi e privilegiati che ogni anno trascorrono le vacanze estive insieme. Messi insieme come gruppo a causa dei genitori che si sono conosciuti ai corsi pre-parto, sono amici un po' per obbligo e un po' per occasione. In inverno hanno le loro vite - a parte due di loro che formano una coppia - e vivono in parti diverse del Regno Unito, quindi il ritrovarsi all'inizio della vacanza è sempre un po' imbarazzante. 

Quest'anno lo è in particolar modo perché Jessie si presenta dopo un anno di assenza, la relazione tra Danny e Honor è più che mai tesa, il flirt tra Jessie e Milo sembra dare sui nervi a Meg, la gemella di lui, e Jeffers non vede l'ora di fare la sua esperienza survivalista come regalo di compleanno del padre. 

Se non fosse che la loro guida muore il secondo giorno a causa di ictus, qualcuno ha sabotato la barca per tornare sulla terraferma e le loro fobie - che si erano raccontati la sera prima davanti al fuoco - sembrano avverarsi una ad una. 


Uno dei punti di vista è quello di Jessie, narrato in prima persona - non mi aspettavo poi un altro punto di vista, anche se quello resta in terza persona. E mi chiedevo perché proprio quella persona in particolare e perché non anche tutti gli altri oppure solo Jessie e nessun altro. 
Il motivo c'è e fa parte del twist verso la fine - che prende una piega neanche tanto horror o che so io, quanto più... psicologica. Interessante, comunque - va a spiegare molti dei comportamenti visti prima. 

Resta però una storia un po' inverosimile sotto certi aspetti perché è alquanto improbabile che, sebbene fosse nata come una gita nella completa natura, siano comunque senza telefoni o modi per comunicare con il resto del mondo. Capisco che i loro cellulari ad una certa si scarichino, ma possibile che nemmeno Anuman - la guida - avesse un telefono satellitare in caso di bisogno? Quali genitori manderebbero i propri figli diciassettenni per una settimana su un'isola deserta in compagnia di uno solo uomo senza aver modo di comunicare con loro? 

In ogni caso, accettiamolo per buono ai fini della storia, ma è proprio anche il resto che non tiene sulle spine. La questione delle fobie capita, succede e dura un attimo - non esiste un crescendo che poi culmina in un verso strozzato da parte del lettore. Personalmente non mi sono mai sentita coinvolta da questo aspetto, non ho mai avuto paura di quello che avrebbe potuto nascondersi nella giungla. 

Ho trovato invece interessante scoprire i risvolti famigliari e personali dei ragazzi - infatti nella vite della maggior parte di loro ci sono perdite, tragedie e sofferenze che vanno poi a confluire nel confronto finale e sono poi quelle le vere protagoniste, non le fobie. 

Insomma, un libro che si fa leggere velocemente ma che per me manca di quella tensione e di quegli aspetti tipici che dovrebbe avere un mystery thriller young adult. 

Nessun commento:

Posta un commento