giovedì 14 gennaio 2021

[Recensione] "I Hate You, Fuller James" di Kelly Anne Blount

Questo libro l'avevo richiesto su NetGalley l'anno scorso, ma la mia richiesta non era stata approvata - così, appena attivato Storytel e scoperto che questo titolo era stato aggiunto da poco al catalogo, mi sono fiondata a scaricarlo e ascoltarlo. 

Cosa mi aveva attirata in principio, a parte la cover carinissima? 
Il fatto che dalla trama sembrasse uscito direttamente da uno dei miei film preferiti di sempre, 10 cose che odio di te

Ne sarà stato all'altezza?


Titolo: I Hate You, Fuller James
Autrice: Kelly Anne Blount
Data di uscita: 2 marzo 2020
Durata: 6H 46Min (Storytel Edition)
Editore: Entangled: Crush
Link Amazon: https://amzn.to/3qcNiyw

Trama [tradotta da me]: Ti odio, Fuller James.

Odio i tuoi capelli flosci e il tuo ghigno storto e quei ridenti occhi blu che sembrano sempre ridere di me.

Odio il fatto che tu sia il ragazzo più popolare della scuola e che io sia ancora la ragazza che ha starnutito e sputato il suo apparecchio su qualcuno al ballo delle medie. È un tale cliché.

Odio il fatto di essere costretta a darti ripetizioni di inglese tenendolo segreto a tutti quanti. Perché altrimenti potrebbe mettere a repentaglio le chances della squadra di basket di vincere le nazionali e, anche se ti odio, amo il basket.

Odio che tu sembri nascondermi un segreto…e che più tempo passiamo insieme, meno mi sento con la terra sotto i piedi. Perché sto cominciando a capire che c'è ben più di te oltre l'apparenza. Al di sotto di essa, tu sei reale.

Ma quello che odio più di tutto è che in realtà non ti odio neanche un po'. 

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Wren è all'ultimo anno di scuola - deve tenere duro ancora poco, poi finalmente sarà fuori da quell'inferno che è la Magnolia Valley High.
E Wren non vede l'ora di andarsene perché è dalla seconda media che viene tormentata - da quando la sua ex-migliore amica Marissa ha cominciato a cambiare, diventando egocentrica e superficiale ma soprattutto da quando, a causa di un raffreddore, al ballo ha sputato il suo apparecchio addosso al suo accompagnatore in seguito ad uno starnuto e Fuller James ha coniato il terribile soprannome che ha preso immediatamente piede e che ancora la segue: Wrentainer (combinazione del suo nome + la parola inglese per "apparecchio")
Come se non bastasse, quella sera Marissa e Fuller James sono diventati una coppia e Marissa le ha riferito, ben più che felice, che Fuller James non voleva più che lei fosse amica con Wren - facendole quindi terra bruciata attorno. 

Wren è da allora che non ha più amiche femmine e i suoi migliori amici sono Dae e Brandon - quest'ultimo purtroppo compagno di squadra di Fuller James. 
E Wren ama il basket, sebbene la squadra della sua scuola sia capitanata da un idiota arrogante che la passa sempre liscia, perché è una passione che condivide con suo nonno - che ora vive con loro perché purtroppo soffre di Alzheimer. 

Quando però Wren non ne può di essere bersagliata - sia verbalmente che fisicamente - durante una battaglia a colpi di cibo in mensa decide di rispondere al fuoco, ma questo le sarà quasi fatale: essere sospesa e avere una macchia sul curriculum che le impedirà l'accesso allo STEM Academy Camp oppure fare da tutor a Fuller James, che sta fallendo miseramente nella classe di inglese avanzato e un'insufficienza lo farebbe restare in panchina. E non sia mai che la star della squadra non possa giocare.

A complicare le cose per Wren c'è anche il fatto che non possono dire a nessuno perché improvvisamente passano del tempo insieme: se si scoprisse che la stella del basket rischia di cominciare la stagione in panchina, allora anche tutti gli altri giocatori andrebbero nel pallone (ha, l'avete capita questa?) e improvvisamente non sarebbero più in grado di giocare.  Sì, un branco di idioti con un unico cervello che vanno nel panico senza la loro ape regina - o almeno questo è quello che afferma il Coach che, oltre al danno pure la beffa, è lo zio di Wren.

A inventarsi la scusa peggiore di sempre - e anche assai ignobile - è ovviamente Fuller James, che rischia non solo di mandare all'aria la sua carriera scolastica e la possibilità di una borsa di studio per il basket, ma anche il fragile rapporto che lui e Wren stanno costruendo tra una sessione di tutoring e l'altra. 


Ho odiato anche io Fuller James - o comunque, se non l'ho odiato, non mi sono lasciata neanche abbindolare. 
Sapete tutti che io ho uno strano rapporto con questo trope: a volte mi piace leggerlo, ma - in quanto vittima di bullismo a mia volta - lo trovo sempre alquanto irrealistico.

Fuller James è fondamentalmente un bullo che l'ha sempre vinta: coetanei e professori gliela lasciano passare liscia ogni volta con la scusa del "boys will be boys", si accontentano di rimorsi apparentemente contriti e poi siamo di nuovo da capo. 
Ed è dalle medie che per Fuller James conta solo la popolarità: conta solo il basket perché è l'unica maniera per pagarsi il college, in quanto i soldi della famiglia sono tutti per il fratellino Hudson (che lui ama moltissimo) che soffre della malattia delle ossa fragili, detta anche "ossa di cristallo" - ma non basta come scusa per i suoi comportamenti. 
Voglio dire, il libro comincia con lui che tira il purè di patate alla schiena di Wren in mensa e, tra un tira e molla continuo con Marissa, se la fa con altre ragazze cambiandole come ci si cambia i calzini. E ve lo giuro, a parte sentirmi dire dalla sua voce quanto si rende conto di essere in realtà lui uno sfigato una volta che si trova di fronte alla rabbia - più che giustificata - di Wren, mi devo proprio essere persa il momento in cui comincia a diventare un essere umano decente. O meglio, tutti gli altri lo vedono, ma io no - e non perché effettivamente non cambi, ma perché a me è sempre rimasto alquanto indifferente. 

E se di 10 cose che odio di te ha le somiglianze nella trama e nel classico cliché che sta alla base di quella storia e di altre storie young adult in cui improvvisamente il bello e popolare della scuola inizia a frequentare la sfigata/anonima della situazione mentre un branco di iene e avvoltoi (mean girls e compagni di squadra di lui) sta a guardare e a ridacchiare, ciò che in realtà questo libro mi ha ricordato è stato One Tree Hill

Fuller James è un Nathan Scott wannabe - capitano della squadra di basket, ha bisogno di ripetizioni e ha pure gli stessi colori di occhi e capelli di James Lafferty. 
Questo fa di Wren la nostra Haley James (oddio, tutti James qui?!) e del suo migliore amico Brandon il Lucas Scott della situazione. 
Peccato che se Wren può essere all'altezza di Haley, Fuller James a Nathan Scott non può neanche reggergli la candela - e ve lo dice una che è partita amando Lucas Scott e poi è finita per innamorarsi perdutamente di Nathan. 
Cioè, i Naley a questi due gli fanno mangiare la polvere - e poi sarà che una roba come quella che combina Fuller James nei confronti di Wren io non la perdonerei mai. E per carità, Fuller James è sicuramente mille volte meglio e mentalmente più stabile di Hardin Scott (anche gli Scott qui fioccano come neve) di After, ma si sa che io non perdono nulla.

È un libro prevedibile nel suo svolgimento, forse dedicato proprio alla parte young del target young adult, a tratti un po' ripetitivo nella dinamiche e nelle scene, ma oh, che vi devo dire? È scorrevole e la voce della narratrice di Wren l'ho trovata piacevolissima e piena di sfumature ed enfasi a seconda della parte che stava leggendo - alla fine non ci ho impiegato neanche un giorno e mezzo ad ascoltarlo e questo comprendendo la notte di sonno, una mattina impegnata e il pranzo. 

Su Goodreads l'ho arrotondato per eccesso anche solo per avermi riportata nei licei di 10 cose che odio di te e One Tree Hill - lì sì che avrei voluto starci.

2 commenti:

  1. Dalla trama avrei detto che era un libro fatto a posta per me. Ma dalla tua recensione iniziò un pò a ricredermi.

    Ne approfitto per consigliarti (dato che ti piacciono gli ya scolastici) La Sindrome di Didone! È ambientato (mi sembra di capire che siamo coetanee) più o meno nei nostri ultimi anni di liceo e l'ho adorato. 🤩

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    1. Credo che mi sarebbe piaciuto di più se ci fosse stato più angst, invece il livello di esso era veramente minimo e anche per quello forse non mi ha esaltata come mi sarei aspettata.

      Non lo conosco... mi informo subito!

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